Know Your Enemy - seconda parte
Mi voltai più di una volta, irrequieto. Ma i miei occhi incrociarono solo poche sparute persone troppo impegnate o a parlare al telefono, o a guardare le vetrine...stavo diventando pazzo...
Attraversai velocemente la strada, incurante di un auto che frenò a pochi centimetri da me, e mi infilai nel primo vicolo che trovai.
Avvertii un movimento furtivo alla mia destra che mi fece sobbalzare. Adesso stavo correndo. Non c'è anima in questa stradina buia, ma la sensazione non tendeva a diminuire, anzi, aumentava esponenzialmente; sentivo i miei battiti e il mio respiro farsi sempre più irregolari .
Giunsi al capolinea. Un muro mi bloccava la strada, e qualcosa mi afferrò saldamente la spalla.
Quel 'qualcosa', era massiccio e alto quanto un armadio. La pelle era incrostata e chiazzata di grigio e in alcuni punti secerneva una sostanza gialla. Il mostro torreggiava su di me con un ghigno perverso che gli scopriva i pochi denti scheggiati e striati di marrone. I miei occhi si spostarono sulla schiena dove spuntavano due protuberanze deformi vagamente simili ad ali di pece.
Mi resi conto con orrore che alle sue spalle stavano altri esseri molto somiglianti a quello che mi aveva appena sollevato da terra con la sua zampa artigliata.
Mi divincolai dalla sua presa riuscendomi a liberare ma non potei far niente contro gli altri tre che mi sbatterono sull'asfalto bagnato. Il colpo violento e inaspettato mi tolse il fiato, che uscì con un rantolo dalla mia gola.
Si erano disposti a semicerchio di fronte a me, impedendomi ogni via di fuga, e recidendo ogni mia speranza di uscirne vivo. Mi rialzai, a fatica, e con le spalle al muro decisi disperatamente di affrontarli: probabilmente non stavo pensando affatto quando afferrai un'asse di legno da terra e la schiantai sul muso di quello che avevo di fronte imprecando.
Non ottenni nulla.
Il mostro semplicemente guardandomi con disprezzo si scosse, liberandosi delle schegge. Non avevano niente di umano, e non sapevo che cosa fare.
Avanzarono, stringendo sempre di più il cerchio... ero finito... i miei occhi incrociarono quelli degli esseri prima che mia visuale si tingesse di rosso sangue, lo stesso colore che aveva la bassa corolla di fiamme comparsa improvvisamente attorno a me. Gli esseri si immobilizzarono, visivamente sorpresi. In quel momento, chiusi istintivamente gli occhi, abbandonandomi ad una sensazione di beatitudine, e venni sopraffatto da una coscienza estranea che si impossessò di ogni fibra del mio corpo. Con una gigantesca ed assordante esplosione, la mia entità iniziò lentamente a dissolversi, come le membra dei mostri che il fuoco bruciava tra le sue spire scarlatte. Sentivo le fiamme prosciugare anche la mia anima...
Riaprii gli occhi e spostai lo sguardo dall' asfalto fradicio di sangue al cielo imbrattato dalle ceneri del fuoco, che adesso aveva smesso di ardere. Cosa avevo fatto?
La sirena della polizia fu l'ultima cosa che sentii. Dopo un' esplosione confusa di colori e suoni nella mia testa, tutto si oscurò e mi accasciai inerme contro il muro.