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Autore: Unpredjctable    20/07/2014    2 recensioni
La polizia.
"Oh cazzo."
Imprecai, cominciando a correre.
Mi avrebbero presa, mi avrebbero portata in quel posto, di nuovo.
E non potevo sopportarlo.
Avevo già sofferto abbastanza.
Le mie gambe stavano per cedere, non potevo farcela. Per non parlare del fatto che la pioggia non aiutava.
Trovai una casa.
La mia salvezza.
*****
"Non puoi amarmi! Io sono pazza!"
Risposi urlando.
"No, non è vero! Tu, Bethany, sei la persona più dolce di questo mondo. E ti amo."
Continuó, rassicurandomi.
"Io... Mi hanno rinchiusa da quando avevo 11 anni.. Secondo te non sono pazza?"
Domandai, cercando di tranquillizzarmi.
Mi guardava con quegli occhi dolci e un sorriso che toglieva il fiato.
Per la prima volta nella mia vita, dopo il più grande errore mai commesso, qualcuno mi amava.
"Non sei pazza. Tu sei la mia piccola. Ecco perché ti amo."
Disse, per poi baciarmi.
Non fu uno di quei baci volgari, ma il bacio più dolce che qualcuno mi abbia mai dato.
*********
No. Non poteva essere vero.
Non di nuovo.
Corsi a cercarlo, dovevamo andarcene.
Andrew era lí.
Vidi Harry, finalmente.
"Piccola, che succede?"
Domandó preoccupato.
"È tornato. Vuole portarmi via. Vuole rinchiudermi, di nuovo."
Dovevamo andarcene, o sarebbe stata la fine.
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Harry Styles, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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HARRY'S POV:
No, lei non poteva aver ucciso la sua famiglia.
Lei non poteva essere un'assassina.
Lei non poteva aver tolto la vita a delle persone.
Non era capace a fare del male alla gente.
Lei non era pazza.
Non lo credevo possibile.
E non era possibile.
"Piccola.."
Dissi mentre era ancora tra le mie braccia.
Si allontanó di poco, permettendomi di vederla in faccia.
Aveva tutto il trucco sbavato e stava ancora piangendo.
"..Harry, so che.. vuoi saperne di più. Peró tu... tu mi odieresti e io... io non voglio perderti e... neanche ritornare al MadHouse.."
Disse tra un singhiozzo e l'altro.
L'accarezzai dolcemente, cercando di farla tranquillizzare.
"Non devi parlarmene subito, okay? E voglio che tu sappia che non ho paura di te."
Le dissi, sperando che ci avrebbe creduto, dato che era la veritá.
Bethany annuì.
La presi in braccio, per poi salire al piano di sopra.
Facendo attenzione, la misi nel letto in camera mia.
"Resti con me..?"
Domandó con uno sguardo troppo dolce.
Come potevo dirle di no?
E poi avevo voglia di starle vicino, per farle sapere che si poteva fidare di me e anche perchè io non l'avrei abbandonata.
Quando mi vide togliermi le scarpe, si spostó lasciandomi spazio.
Appena fummo entrambi nel letto, le avvolsi un braccio intorno alla vita, tirandola leggermente a me.
Bethany doveva essere aiutata.
Io l'avrei aiutata.
*********
La luce mi costrinse ad aprire gli occhi.
Mi trovavo a pancia in su, con la testa di Beth sul mio petto.
Era così dolce.
Chi mai poteva credere che lei, ragazza più sensibile e bella sulla terra, potesse essere un'assassina?
Io no di certo. Non lo credevo e non l'avrei mai creduto.
Bethany non avrebbe mai commesso quella strage; qualcosa doveva essere accaduto, qualcun'altro aveva ucciso la sua famiglia per darle la colpa. Oppure qualcosa di simile. Ma lei non era colpevole.
"Harry.."
Sussurró con voce stanca.
"Si, Beth?"
"Che ore sono?"
Domandó, stando ancora nella stessa posizione.
"Le undici, credo."
Risposi accarezzandole i capelli.
"Sono fortunato ad aver trovato te."
A ció che avevo detto, alzó la faccia facendomi notare le sue guance leggermente rosse.
Mi girai su un lato, cosa che fece pure lei quando si sdraiò sul letto.
"Facciamo colazione?"
Sussurrai, guardandola negli occhi.
"Certo."
Sorrise, per poi alzarsi e andare verso la porta.
"Aspetta."
Dissi alzandomi.
"Mettiti in piedi sul letto."
Aggrottando le sopracciglia, fece ció che le dissi.
"Ora aggrappati."
Continuai, facendole segno di mettersi sulla mia schiena.
"Harry, ma sei sicuro?"
Chiese con una piccola risata.
"Sicurissimo."
E poi salì.
"Ora, mia piccola scimmietta, andiamo a fare la colazione."
Tra una risata e l'altra, scendemmo in cucina.
Il modo in cui rideva mi piaceva un casino; la sua era una risata dolce e vera.
"Fammi scendere!"
Protestó cercando di farmi mollare la presa sulle sue mani.
"Tentativo fallito, piccola scimmia."
Dissi scuotendo la testa.
"Dammi un bacio sulla guancia e ti faccio scendere."
"Ma non vale!"
Disse sbuffando, per poi fare una piccola risata.
"Sto aspettando."
Dopo un suo "idiota", sentì le sue dolci labbra sulla mia guancia.
Aveva un modo di baciare così... innocente e gentile.
"Ora fammi scendere."
Mise le mani tra i miei capelli, tirandoli leggermente.
"Uhm.. Okay dai."
E scese.
Mi rivolse un sorriso che mi riempì di felicità.
 "Cosa facciamo per colazione? Non voglio il bacon."
Fece la faccia triste, facendo il labbruccio.
"Visto che alla mia piccola non va il bacon, che ne dici dei cupcake?"
"I cupcosa?"
Domandó incuriosita.
Non potevo crederci, non conosceva i cupcake.
"Davvero non sai cosa sono?"
Chiesi retoricamente.
Scosse la testa, aspettando che le spiegassi cosa fossero.
"Ora vedrai."
Comincia ad aprire i mobili, cercando gli ingredienti.
"Allora, prendi delle uova nel frigo e cerca una ciotola grande."
Dissi mentre ero in cerca dello zucchero.
"E anche la farina, che dovrebbe essere nell'anta in alto a destra."
Dopo che posai lo zucchero e gli altri ingredienti sul tavolo.
Cominciai a ridere, quando notai che non riusciva ad arrivare alla farina.
"Tu sei davvero piccola."
Dissi andandole di fianco.
"Sta fermo! Voglio prenderla io, posso farcela."
Disse continuando a saltare.
Quando finalmente riuscì ad afferrarla, ci cadette in testa.
Scoppiammo in una fragorosa risata.
"Ora, per colpa tua e della tua altezza, ho la farina in posti in cui la farina non dovrebbe esserci."
Lei si mise a ridere così tanto, che stava quasi per piangere.
Era troppo bella quando rideva.
Ancora non mi capacitavo dell'idea che lei potesse essere accusata di omicidio.
Bethany era un angelo.
Quando si tiró su le maniche della maglietta, mi fermai di colpo.
Cicatrici. Era piena di cicatrici.
Notó che il mio sguardo si era posato sulle sue braccia, e vidi la sua espressione cambiare: da felice a triste.
Le presi il braccio, toccandole.
"Chi... Chi ti ha fatto questo?"
Domandai con voce profonda.
"Io, Harry.."
Rispose abbassando lo sguardo.
"Perchè?"
"Tanti motivi."
D'istinto l'abbracciai, prendendola in braccio.
Appoggia le mani sotto le sue cosce, mentre lei con le braccia si teneva al mio collo.
"Non permetteró che quello accada di nuovo. Non permetteró che tu ti faccia ancora male. Sei troppo bella per piangere, troppo dolce per uccidere qualcuno e troppo preziosa per farti del male."
Non rispose, ma delle piccole lacrime le si fecero strada sul suo volto.
"Perchè piangi?"
Domandai, non sapendo che cosa avevo detto di male.
"Nessuno mi ha mai detto una cosa simile.."
Rispose sorridendomi.
In quel momento volevo baciarla con tutto me stesso. Ma non sapevo come avrebbe reagito, quindi mi limitai a dire: "Sei fortunata che tengo altra farina in garage."
"Allora muoviti a prenderla! Ho fame io."
Disse asciugandosi le lacrime.
La posai per terra, dandole un bacio in fronte.
BETHANY'S POV:
Harry andó in garage, lasciandomi a pensare.
Mi aveva detto delle cose così dolci che mi misi a piangere. E ogni volta che piangevo era perchè mi odiavo e odiavo il mio passato.
Lui mi stava migliorando la vita.
Quando ero con lui dimenticavo tutto.
Altro che pillole.. Harry mi faceva sentire veramente felice.
Non c'erano più dubbi: Potevo fidarmi di lui.
"Tutto bene?"
Domandó, appoggiando la farina sul tavolo.
"Mai stata meglio."
*********
I cupcake si dimostrarono una vera schifezza.
E alla fine optammo per una tazza di latte e cereali; per poco stavamo facendo esplodere la cucina.
Il cellulare di Harry, squilló.
Dovetti rispondere io.
"Sono Bethany."
Dissi aspettando una risposta.
"Hei Beth! Harry dov'è?"
Era Gemma.
"Il signorino Styles è troppo occupato a medicarsi il pollice, dato che è così idiota da bruciarsi."
Risposi, sentendo un lamento da parte di Harry, nel frattempo Gemma si mise a ridere.
"Digli che è uno stupido."
E così feci.
"Grazie, sorellina."
Disse ad alta voce, sarcastico.
"Comunque, io sta sera non ci sono. Niall si è deciso ad invitarmi ad uscire e andiamo a cenare fuori."
"Oddio, sono felice per te!"
Dissi tutta emozionata.
Mi piacevano di già come coppia.
"Ci vediamo domani."
Le raccomandai di fare la brava, e poi attaccai.
Riferì a Harry ció che la sorella mi aveva appena detto.
"Niall?! Esce con Niall?! Ora quello mi sente e.."
"Sei davvero dolce a fare il fratello protettivo, ma guai a te se provi ad allontanarli, si amano quei due."
Gli puntai il dito contro, con tono serio.
Alzó le mani in segno di difesa.
"Va bene. Ma se Niall la fa soffrire, poi se la vede con me."
Mi stringeva il cuore il fatto che tenesse così tanto a sua sorella.
Gli andai vicino, accarezzandogli una guancia.
"Gemma è fortunata ad averti come fratello."
Mi sorrise, prendendomi la mano e stringendomela.
"Ci facciamo una doccia..."
Si avvicinó a me.
"Insieme?"
Continuó.
Rimasi senza parole.
Al mio orecchio sussurró: "Puoi tenere l'intimo."
Dentro di me fu come se si accendesse un fuoco.
Sentii una sensazione che mi percosse dalla testa ai piedi.
La vecchia me avrebbe risposto con un 'no' secco, accompagnato da un ceffone.
Invece risposi si.
Tenendo sempre la mia mano, andammo di sopra.
Accese la doccia.
Il primo a togliersi i vestiti fu lui.
Aveva un bel fisico, e notai anche che aveva parecchi tatuaggi, ma che gli donavano molto.
Toccava a me; prendendo un bel respiro, mi tolsi la maglietta e poi i pantaloni.
Con mia grandissima sorpresa, Harry non guardó il mio seno.
Cosa inaspettata, dato che era la prima cosa che un ragazzo avrebbe fatto.
Mi sollevvó, per poi portarmi sotto il getto d'acqua.
Fu la doccia migliore che avessi mai fatto.
Con il corpo facemmo niente: nessun bacio o altro.
Ma con gli occhi stavamo facendo tanto. 


 
Uhuh, i due cominciano ad avvicinarsi parecchio!
E vi piacciono come coppia?
Questo è solo l'inizio tra Harry e Bethany, nel prossimo capitolo succederanno un paio di cosette..
Comunque, vi voglio avvertire che posso essere anche cattiva con la storia; nel senso che può succedere di tutto, dato che io scrivo tutto al momento, non ho un ''piano'' per questa storia. Infatti non so come finirà. Ma succederanno parecchie cose, in generale. 
Ora vi saluto, a presto xX


 
  
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