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Autore: Summer    06/08/2003    0 recensioni
E’ il quinti anno a Hogwarts e come al solito Voldemort cercherà di eliminare Harry Potter, che però stavolta è più preparato del previsto. Riuscirà di nuovo a sconfiggere il mago oscuro? E se qualcosa andasse storto?E se stavolta non tutti ne uscissero illesi? Il trio rimarrà sempre il solito trio? La storia di tre ragazzi nel pieno dell’adolescenza impegnati in una perenne lotta contro il male, che non sempre finisce a loro favore. Ps: per il genere ho messo dark perchè non so giusto cosa riassuma questa mia fic...speriamo bene!
Genere: Dark | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 3°: il piano! Erano passate quattro settimane dall’inizio della scuola e i ragazzi, riabituatisi al ritmo frenetico delle lezioni, erano persino riusciti ad accettare che la nuova professoressa di Difesa contro le Arti Oscure fosse un vampiro, dopotutto era un’ottima insegnante e, sebbene gran parte delle sue lezioni si svolgessero dopo il tramonto, riusciva a fare interessare tutti gli alunni alla materia senza farli annoiare. Harry, da quando era tornato a scuola, non aveva più fatto strani incubi e ora la cosa che lo preoccupava di più era riuscire a scrivere gli ultimi cinque centimetri di pergamena che gli mancavano per finire il tema sulla pozione rigenerante da consegnare il giorno dopo a Piton ”Dai Hermione fammi vedere il tuo tema, ti giuro che non copio, voglio solo prendere spunto!” “Non se ne parla neanche! Come fai ad imparare l’argomento se copi da me? Se proprio ti serve chiedilo a Ron!” disse in tono malizioso la ragazza facendo arrossire l’amico che da un po’ di tempo, quando lei pronunciava il suo nome, diventava paonazzo e non riusciva più a proferire parola.”Ma sei matta!?!” ribatté Harry, “Forse non ti sei resa conto che è ancora più indietro di me! A lui mancano ancora trenta centimetri!” “Già..” sospirò allora Ron “Non ce la farò mai a finirlo per domani! Chissà come s’incazzerà Piton! Mi manderà in punizione lo so!” “Ma no!Vedrai che ce la farai, devi solo impegnarti” disse la ragazza prima di andarsene, facendo tornare un po’ di speranza all’amico. …Era ormai mezzanotte quando riuscirono a finire i compiti, così, distrutti dal tanto lavoro andarono a letto, saltando la lezione di Astronomia. ***** Nel frattempo Piton e Voldemort stavano sistemando gli ultimi particolari del loro piano “Allora Severus, farai entrare tu i Potter nella scuola… il futuro del piano è totalmente nelle tue mani…”Lo so signore, ma…”intervenne Piton “Non accetto nessun ma, mi fido di te Severus! Confido nel fatto che non lascerai perdere tutto alle prime difficoltà, soprattutto se non vuoi finire come il povero Minius” e, detto questo indicò una piccola carcassa di topo ai piedi di Nagini. ***** Harry potter dormiva nel caldo letto a baldacchino quando fu svegliato da strani rumori. Sbadigliando si alzò e controllò l’ora, erano le quattro di notte! Chi poteva essere a quell’ora? –Dobby…- ipotizzò il ragazzo, ma voltatosi per controllare vide una scena stranissima e allo stesso tempo terrorizzante: c’era Piton che stava bisbigliando qualcosa a delle strane ombre nere che, a mano a mano che il tempo passava, sembravano prendere forma umana. Tutt’ad un tratto Harry disse secco e senza pensare: ” Professore… che ci fa…”, ma senza neanche lasciargli finire la frase Piton gli lanciò uno Schiantesimo e il ragazzo cadde nel suo giaciglio svenuto. “AHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHH” un grido lancinante lacerò l’aria, Harry Potter si sedette tremante sul ciglio del letto e guardò l’orologio “Le nove?Non può essere così tardi, oltre ad aver fatto l’incubo peggiore della mia vita arriverò in ritardo all’ora di pozioni!Questa giornata non promette bene!” esclamò il ragazzo prima di voltarsi ed assistere allo spettacolo più straordinario della sua esistenza, lì, accanto a lui c’erano i suoi genitori, vivi e vegeti e con il sorriso tipico di chi non ti vede da anni e a cui sei mancato enormemente! “Mamma…papà” sibilò cauto prima di gettarsi gemente tra le loro braccia, dopo che essi ebbero fatto un cenno di assenso con il capo; Harry non ricordava di essere mai stato così felice, lo era persino di più di quando aveva creduto di poter andare a vivere con il suo padrino, Sirius. Quando si fu sciolto da quel lungo abbraccio cominciò, ancora con voce incerta, ma con fare deciso, a tempestarli di domande”Come avete fatto a… si, insomma, a resuscitare? Vi ha aiutato qualcuno? Chi? Lo sa qualcun altro che siete vivi? Silente? Sirius? Hagrid? Gli zii? Voldemort?” terminò pronunciando quest’ultimo nome con un senso di amarezza nel cuore. “Stai calmo piccolo” dissero insieme Lily e James Potter “Forse non capirai quello che stiamo per dirti, ma devi cercare di ascoltarci e di comprendere tutte le nostre ragioni” “Ok, d’accordo, ma più tardi, ora sono in ritardo per la doppia ora di pozioni, me lo direte dopo pranzo” disse il ragazzo che al momento sapeva che non sarebbe potuto accadere nulla che rovinasse quel lungo e magico istante, li baciò e uscì dalla stanza. Quel mattino Harry non riuscì seguire le lezioni, era talmente distratto che perse dei punti persino durante Storia della Magia. A pranzo Hermione e Ron, appena lo videro, gli chiesero in coro”Ma che cavolo avevi oggi durante le lezioni?Hai persino battuto un record: ti sei fatto togliere dei punti dal professor Ruf!!!” “Sì lo so, ma continuavo a pensare a stanotte, Piton è entrato nella mia stanza e quando mi sono accorto di lui mi ha lanciato uno Schiantesimo o almeno credo, forse era solo un sogno…non so…si va bè, comunque non importa, stasera mi darete gli appunti così vedo che mi sono perso” e detto questo se ne andò desideroso di ascoltare tutto quello che avevano da dirgli i suoi genitori e lasciando i suoi amici colpiti e spaventati dal suo strano comportamento. “Secondo te cos’ha?” disse la ragazza a Ron guardando Harry andarsene verso il dormitorio, “Non ne ho idea, adolescenza?” scherzò lui “Non credo sai!” rispose ironicamente Hermione e poi riprese ”Ad ogni modo sono preoccupatissima per lui, non l’ho mai visto così indifferente a tutto!Che Piton gli abbia fatto veramente un incantesimo stanotte?” ipotizzò con un’aria pensierosa facendolo innervosire: era geloso di tutte le attenzioni che l’amica rivolgeva a Harry!In ogni caso le rispose, gentilmente, ”Naaaaaaaaaaaaaa, non può essere, non ti ricordi che al primo anno gli ha salvato la vita?” disse arricciando il naso al solo pensiero di quell’uomo simile ad un pipistrello che non si lava. “Già hai ragione, guarderò comunque sui miei libri se esiste una magia per far diventare le persone svogliate e distratte” concluse e se ne andò in biblioteca a studiare. ***** “Vedi Harry non te l’abbiamo detto subito perché pensavamo sarebbe stato molto duro per te da accettare, ma è stato Voldemort a farci resuscitare…” “NO! Non è vero!” urlò il ragazzo interrompendo il discorso della madre: non poteva credere che l’uomo che gli aveva distrutto la famiglia, il Mago Oscuro, lo stregone più potente e malvagio del mondo ora gli stesse regalando una nuova e inaspettata felicità! “Ma si figlio mio” riprese il padre “Non è stato lui ad ucciderci, è stato Samuel Riddle, suo fratello, che voleva farti odiare il Signore Oscuro poiché sapeva che saresti stato in grado di eliminarlo definitivamente, così, una volta sparito dalla circolazione avrebbe potuto distruggere Hogwarts, obiettivo che Voldemort non gli ha mai permesso di raggiungere” “Ora capisci tesoro? E’ stato Sam a cercare di ammazzarti in questi ultimi anni” “Si, certo, certo e visto che Voldy caro è così buono perché non ha mai cercato di salvarmi?Sentiamo!Dai!” “Allora, ti spiego: era Riddlemort il mago che portava scompiglio in passato, non era il Signore Oscuro; loro erano molto simili così Samuel un giorno praticò l’incantesimo Imperius su Tom, poiché non era sicuro di riuscire ad ucciderci e preferiva non rischiare la sua vita, e lo mandò a compiere gli omicidi provocando così la sua quasi-scomparsa!Sotto le sembianze di un’ombra per lui era molto complicato cercare di salvarti e contemporaneamente proteggere Hogwarts,capisci?” “Si,si,ok..” disse Harry ancora un po’ restio a credere a questa storia “Ora però uscite dal dormitorio, stanno per arrivare i miei compagni e ho bisogno di stare solo…” concluse il ragazzo che nutriva ancora molti dubbi sull’intera faccenda, uno in particolare poi lo tormentava : perché ora Voldemort, così debole, aveva sprecato le sue energie per far tornare in vita i suoi genitori? ***** “Perfetto Piton!Il piano sta andando come previsto: i finti genitori hanno già raccontato la storia, forse è un po’ troppo presto , ma sembra che funzioni…” si congratulò Voldemort “Grazie signore” disse piton “Ora però è tardi, devo andare, se starò via molto da scuola Silente potrebbe insospettirsi” “Si, si, vai pure, ma voglio assolutamente che per domani tu abbia informato tutti i Dissennatori in circolazione dell’altro piano o mi troverò costretto ad eliminarti ed a terminare io il tuo lavoro!D’accordo?” “C…certo signore!” biascicò Piton spaventato “Non la deluderò” e detto questo si smaterializzò. ***** Era da più di un’ora che il professor Silente si aggirava invano per la scuola in cerca di qualcuno in grado di dirgli dove fosse finito Severus Piton, ma non trovò nessuno capace di fornirgli simile informazione, così, rassegnato, tornò nel suo studio, dove, pochi minuti dopo apparve il professore di pozioni. “Salve Albus” “Salve …” “Ho saputo che mi stava cercando…” “Si è così, dov’eri finito?” chiese il preside con uno sguardo inquisitore negli occhi, dato che ormai, da un po’ di tempo, nutriva il sospetto che il collega fosse nuovamente passato dalla parte del Signore Oscuro. “Ero da Voldemort, come stabilito, sto cercando di scoprire i suoi piani per eliminare Potter” “Ebbene…” “Mi spiace Silente, non so ancora nulla, non si fida ancora abbastanza da rivelarmi i suoi progetti, continua a mettermi alla prova, ma penso stia succedendo qualcosa, ultimamente c’è molto movimento, non so, devi portare pazienza…” rispose Piton guardandosi intorno con aria turbata “D’accordo, vai pure” “Grazie, arrivederci” e scomparì dietro la porta che conduceva alla sala a chiocciola. “Tu cosa ne pensi Minerva” disse Albus rivolgendosi ad un grande armadio dal quale uscì la Mc Granitt “Non so Silente, davvero non so cosa pensare, non mi è sembrato sincero, forse è il caso di tenerlo sotto controllo…” “Hai ragione” assentì il preside mentre osservava il tramonto sul lago con aria preoccupata ”provvederò subito…è stato un grande errore chiedergli di tornare da Voldemort, potrebbe essere stato nuovamente attratto dal suo enorme e malvagio potere, potrebbe essere divenuto nuovamente un mangiamorte”. Un grazie immenso alla nuova recensionista: Gius: eccoti il terzo capitolo! io non vedo l'ora di leggere la tua recensione...siamo pari no? Di nuovo grazie mille Un bacioz Summer!
  
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