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Autore: Ake Chan    21/07/2014    1 recensioni
"Era passato un anno, un lunghissimo anno, ma ricordavo come se fosse ieri, chi non ricordava? Nico era una promessa calcistica molto, molto promettente.
Ma il 21 ottobre di un anno fa si spense la speranza ci un ragazzo, che come ognuno aveva un sogno, sognava la nazionale.
Ora sono io, Myuki, a indossare la sua maglia, ad andare avanti per lui, a realizzare il suo sogno.
È il minimo che possa fare, dopo ciò che lui fece per me."
Genere: Sportivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Guardai fuori dalla finestra, buio, buio pesto, era solo mezzogiorno, ma fuori si vedeva solo il nero. Nero, come la mia vita, nero come il vuoto, il vuote dei miei occhi. Poi il rumore della pioggia, con le goccioline cadevano, poi scomparivano, per lasciare il posto a nuove goccie, una cosa a non finire. Come le mie lacrime, che cadevano per poi lasciare il posto ad altre lacrime. Era passato solo qualche minuto, ma sembrava non finire mai, come le notti passate nel mio letto a piangere.
Sapevo di essere osservata da tutti, ma non mi importava.
Il mio sguardo era perso, perso fra quelle goccie, goccie di un temporale rabbioso, che sembrava avercela con me. Poi lui apparse nuovamente, nel vuoto, la sua sagoma era li davanti a me, separati da un solo, sottile e insignificante vetro. Poi tutto sparì. Successe in pochissimo tempo, un fulmine, un fulmine colpì Nico, che come era arrivato, scomparì. 
Mi buttai per terra, testa fra le gambe "ancora quel fulmine, basta, BASTAAAA" poi non so cosa accadde di preciso, solo che rivendetti tutta le scena.
< un anno fa, lo stesso 21 ottobre di temporale , io è Nico che camminavamo uno a fianco dell'altro, ridendo e scherzando. Poi, quel cagnolino in mezzo alla strada.
 "Piccolo" mi ero avvicinata avevo preso in mano il cucciolo. Poi io spinta contro la parete rocciosa, e Nico steso a terra. C'erano stati fulmini, uno di essi aveva colpito l'auto, azzurra targata CH, facendola impazzire e perdere il controllo, tirando sotto Nico >
Mi sbagliai di colpo, ero distesa ha terra, con lo sguardo di tutti.
Aprii poco gli occhi e dissi
"È colpa mia, solo colpa mia" poi mi alzai e uscii
  
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