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Autore: Roro9    21/07/2014    0 recensioni
Non ti sei mai amata
la metà di quanto ti amo io.
Non ti tratterai mai bene, tesoro
ma io voglio che tu lo faccia.
Se ti faccio sapere che
sono qui per te
magari amerai te stessa
tanto quanto ti amo io.
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Questa è la storia di un’adolescente insicura e introversa che combatte da sempre contro se stessa. Vincerà la sua battaglia solo quando un ragazzo entrerà a far parte della sua vita. Mi chiamo Sarah, ho diciassette anni, sono italiana e questa è la mia storia.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Niall Horan, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: AU | Avvertimenti: Contenuti forti
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CAPITOLO 8




 Mi svegliai improvvisamente.
Aprii gli occhi: sentivo il respiro di Zayn sul mio collo, il suo torace attaccato alla mia schiena e le sue mani che mi avvolgevano i fianchi.
 Facendo attenzione a non svegliarlo, mi voltai per guardarlo. Era perfetto anche con i capelli spettinati e la faccia schiacciata contro il cuscino.
 Gli accarezzai il viso levigato con una mano. La sua bellezza mi sembrava surreale.
 Mi alzai lentamente e frugai nel borsone di Zayn. C'erano parecchie provviste e vestiti di ricambio.
Forse aveva previsto di andarsene via per un bel pò.
Presi due mele rosse.
 "Ci dovrà pur essere qualcosa con cui lavarsi" pensai.
 Poi notai un piccolo rubinetto un pò arruginito. Provai a girare la manovella ed uscivano solo poche gocce d'acqua.
 Lavai le mele con cura. Girai la testa e vidi che Zayn si era svegliato e veniva verso di me.
Gli porsi una mela.
 -Grazie- rispose assonnato.
Diedi un morso alla mia e lui alla sua.
-Zayn... Come facciamo a lavarci?-
-Inventeremo qualcosa... –
-Andiamo a casa mia- dissi decisa.
-I miei stanno lavorando e anche mio fratello-
 -Sicura?-
 -Certo... Io sono anche scalza e poco coperta-
Ci pensò e poi accettò.
Uscimmo dalla casetta: faceva freddissimo.
Indossai di nuovo il giubbotto di Zayn e un paio di suoi calzini. Pian piano e lottando contro il freddo arrivammo finalmente a casa.
-Non hai le chiavi come faremo?-
-Mia madre le lascia sempre nella cassetta della posta-
 In effetti era così. Entrammo e chiusi la porta alle mie spalle.
Lo accompagnai di sopra.
-Vai nel bagno di mio fratello a farti la doccia, è la prima camera a destra.  Là c’è sua camera dove potrai cambiarti-
Finalmente entrai nel mio bagno. Feci una doccia e misi l'accappatoio. Asciugai un pò i capelli con il fon e corsi in camera mia.
Indossai un paio di jeans strappati sul ginocchio, un maglioncino bianco e gli scarponcini marroni. Lavai i denti e misi il mascara per non sembrare uno zombie ambulante.
Nel frattempo i miei capelli si asciugarono e ritornarono leggermente ricci. Anche Zayn aveva finito.
-Posso?- chiesi
 -Si mi stavo sistemando il ciuffo- rispose sorridendomi
 Entrai in camera e presi gli asciugamani per metterli tra le robe del bucato.
-Sarah perché fai tutto questo per me?-
-Non lo so-
 -Ci dovrà pur essere un motivo-
-Zayn non avrei mai potuto lasciarti vagabondare per la foresta sapendo che Josh era pronto ad ammazzarti-
-Ma così rischi di farti ammazzare anche tu- Mi disse prendendomi il viso tra le mani.
 -Ormai ci sono dentro-
 -Non lascerò che ti accada qualcosa. Ti proteggerò- Le sue labbra furono di nuovo sulle mie. Sentivo il calore del suo corpo a contatto con il mio.
-No Zayn- Dissi allontanandolo
-Che succede?- Mi guardò negli occhi preoccupato.
Cercai le parole giuste mentre mi tiravo le maniche del maglione.
-Non devi farlo solo perchè ti sto aiutando-
-Non è come credi-
-Fammi finire... io non voglio che ci sia qualcosa tra di noi. Noi siamo troppo diversi, e tu hai una vita troppo diversa dalla mia. Questo non è quello che voglio, ti conosco appena, non so quasi niente di te!-
-Sai quello che serve sapere-
 -No. Non mi accontento di questo. Forse non sono una di quelle ragazze che tu sei abituato a frequentare, mi dispiace-
 Mi allontanai da lui.
 -Se è questo quello che pensi a maggior ragione non sei tenuta ad aiutarmi-
Non risposi.
-Mi vuoi rispondere?-
-Ascolta Zayn- Alzai la voce.
-Io ti sto aiutando perchè sono una persona, e qualsiasi essere umano con un cervello non lascerebbe mai morire qualcun'altro anche se non ha idea di chi sia. Io non posso lasciarti da solo senza una casa con un pazzo che cerca di ucciderti, lo capisci? Non sarebbe una cosa normale-
-Allora consegnami alla polizia!-
 -Non posso! Tu sei un criminale, o lo hai dimenticato?-
 -Io voglio cambiare, davvero-
-Ai poliziotti non basta sapere che vuoi cambiare, mi dispiace-
Era sincero, lo leggevo nei suoi occhi.
 Uscii da quella camera e misi gli asciugamani tra le robe del bucato, poi corsi al piano di sotto e feci una telefonata.
 -Pronto?-
 -Antonella?-
-Finalmente Sarah! Dove cazzo eri finita? Non sai cosa ti sei persa!-
-E' una lunga storia, ti prego ho bisogno del tuo aiuto-
 -Dimmi tutto-
-Vieni a casa mia immediatamente-
-Ma sei pazza? Che ti succede?-
-Non posso spiegartelo al telefono, corri qui e basta-
-Ci sono le patatine da te?-
-Quanto sei stupida! Vieni e te le faccio trovare, prometto!-
-15 minuti e sono da te-
Riattaccò ed io alzai gli occhi al cielo.
Zayn mi raggiunse in cucina.
-Sarah...-
 -Dimmi Zayn-
-Io volevo solo scusarmi per come mi sono comportato... ma volevo anche dirti che non ti ho baciata per continuare ad avere il tuo aiuto-
-E allora perchè lo hai fatto?-
 -Istinto-
 -Dimentichiamoci di questa storia. Sta venendo una mia amica, ci aiuterà a trovare Niall-
-E come farà?-
 -Non conosci la mia amica- Risposi ridendo.
Dopo qualche minuto il campanello suonò.
-Dovrebbe essere lei-
Andai ad aprire e subito si gettò tra le mie braccia.
-Saraah quante cose ti devo raccontare!-
-Antooo- La strinsi forte.
-Devo dirti tante cose anch'io-
-Dove sono le mie patatine?-
-Sono in cucina, aspetta però devo dirti una cosa importante..-
 Non feci in tempo a terminare la frase che lei entrò in cucina e vide Zayn.
Urlò agitandosi
-Anto stai zitta!-
Le misi le mani sulla bocca.
-Sarah nella tua cucina c'è...c'è-
-Si lo so, stai tranquilla ora ti spiego-
 Le spiegai tutta la storia, mentre lei fissava Zayn sospettosa.
-Io non voglio crearvi nessun problema. Voglio solo un aiuto per ritrovare il mio amico, e poi sparirò per sempre-
-Sarah, tu gli credi per davvero?-
Misi una mano dietro al collo e sbuffai.
 -Non riesco a non credergli-
 -Eh lo so io perchè-
 -Antooo!- Le lanciai uno sguardo fulminante.
-Comunque sia, se dobbiamo trovare Niall forse dovremmo iniziare a cercare nella foresta, non credete?-
-No, se si fosse nascosto lì lo avrebbero già trovato- Rispose Zayn
-Ma non c'è neanche un posto dove può essersi nascosto?-
Chiedeva Antonella con fare da detective. Mi spuntò un sorriso.
 -Non ne ho idea..-
-Ma non hai il suo numero di cellulare?-
-L'ho dimenticato nel rifugio di Josh-
-Proviamo a cercarlo nell'elenco telefonico-
 -Anto, sei un genio!- Dissi dandole il cinque.
-Grazie Antonella- Disse Zayn
 -Mi dispiace se a prima impressione ti sono sembrato... diverso. Comunque dimostrerò anche a te che sono disposto a cambiare-
-Voglio darti una possibilità, tutti ne meritiamo una. Oh, chiamami Anto- Rispose sorridendo, e lui ricambiò.
 Cercammo nell'elenco telefonico il nome di Niall.
 -Niall James Horan-
Anto iniziò a sfogliare le pagine e trovò 3 Niall James Horan.
Chiamai il primo, ma aveva la voce da anziano, il secondo non rispondeva, non ci rimaneva che il terzo.
Antonella compose il numero.
-Pronto?-
 -Pronto, parlo con Niall?-
 -Chi sei?-
-Ciao Niall sono Antonella, un'amica di Zayn. Lui è qui con me e vorrebbe parlarti.-
-Zayn? Si, passamelo subito-
Antonella porse la cornetta a Zayn, che scattante la afferrò.
 -Niall dove sei?-
 -A che ti serve saperlo? Josh ha mandato te a spiarmi?-
-Nono, sono scappato anch'io!-
 -Anche tu? E ora dove sei?-
 -A casa di Sar... a casa di un'amica. Mi ha aiutato a rintracciarti.-
 -Vediamoci al vecchio rifugio tra un'ora-
-Ok- Riattaccò.
-Allora? Che ha detto?- Chiesi ansiosa
-Abbiamo preso appuntamento tra un'ora-
 -E poi che farete?-
 -Non lo so Anto, scapperemo-
-Ma non sapete dove andare!-
 -Lo so ma che altro potrei fare?-
Antonella cercava di rassicurarlo.
-Torno subito- Dissi andando in bagno.
-Mi appoggiai al lavandino fissando lo specchio.
-Perchè mi sentivo così male? Non aveva senso.
Antonella mi raggiunse.
 -Hei tutto bene?-
-Si... si-
-No, non stai bene. Che ti prende?-
 -Non lo so, davvero. So solo che sto male-
-E' per Zayn?-
-Forse sono troppo preoccupata per lui. Josh fa davvero tanta paura-
 -O forse c'è dell'altro?-
 -Non so, non credo...-
-Sarah, io devo tornare a casa, oggi pomeriggio torno di nuovo da te, promesso-
 -Va bene, vai... grazie di tutto sei stata fantastica- Dissi dandole un bacio.
 Uscimmo dal bagno e la accompagnai alla porta.
-Anto vai via?- Chiese Zayn avvicinandosi a lei.
 -Eh si-
-Grazie di tutto, davvero! Sei stata di grandissimo aiuto-
-Figurati... ti auguro buona fortuna Zayn, e anche al tuo amico Niall-
-Grazie ancora!- La abbracciò e lei diventò un pò rossa, e poi se ne andò.
Zayn si voltò verso di me.
-Che ne dici, ci sediamo un pò a bere qualcosa?-
-Si dai... vai di sopra in terrazza, ti raggiungo tra un attimo-
 Si avviò mentre io presi una birra e un bicchiere di succo all'arancia.
 Lo raggiunsi.
-Che bella terrazza- Disse mentre si sdraiava per terra.
-Si ma fa sempre troppo freddo quassù-
Il vento ci scompigliava i capelli. Mi accomodai vicino a lui.
-Sarah... posso farti una domanda un po’ stupida?-
-Dimmi- Risposi ridendo
-Tu hai mai avuto voglia di fuggire? –
-Certo. Molto spesso anche-
-E da cosa?-
-Da tutto, da me stessa-
-Non puoi fuggire da te stessa-
-In effetti si. Come mai questa domanda?-
-Io ho sempre sognato di fuggire. Ma sono ancora qui, e tra un'ora forse riuscirò a farlo-
-In qualsiasi posto andrai, i demoni che hai dentro ti seguiranno sempre- Risposi fissando il cielo.
-Bisogna sempre provare-
-Ci ho provato molte volte, ma sono sempre lì a tormentarmi-
-Io non so per cosa hai sofferto e stai soffrendo. Ma devi sapere che siamo noi a decidere. Noi possiamo scegliere se cacciare via i nostri demoni, o tenerli in vita nella nostra mente. Se solo un giorno tutti ci alzassimo la mattina pensando: "da oggi cambio", forse davvero qualcosa cambierebbe. Io ho deciso che quel giorno per me sarà domani. Anche se la mia vita non è stata sempre rose e fiori, io voglio che da domani lo sia-
 Mi perdevo nelle sue parole. Lo fissavo mentre parlava, viaggiavo con la mente. I suoi occhi iniziarono a fissare i miei, ebbi una morsa allo stomaco.
-Io non sono forte come te- Risposi
-Forse lo sei anche di più, lo so-
 -O forse lo sono stata per troppo tempo, e ora sono semplicemente stanca-
-Stanca e bellissima-
Forse avevo capito cosa mi stava succedendo. Io mi stavo innamorando di lui. Minuto dopo minuto, secondo dopo secondo. E lui sarebbe partito chissà dove, lontano da qui. E io sarei rimasta sola, di nuovo.
   
 
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