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Autore: imsuperwoman    21/07/2014    0 recensioni
"...ma tu non dormi mai?”
“Si.”
“Quando?”
“Di notte(?)”
“Ora è notte..”
“Ma ci sei tu, preferisco parlare con te.”
Genere: Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Niall Horan
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-2 Him-
Quella notte dormì pochissimo poiché mille pensieri ruotavano nella mia testa. Mi svegliai di primo mattino e feci una doccia mentre Derek stava ancora dormendo. Quando uscì dal bagno, lui non era più nel letto, scesi sotto e non c’era neanche. Era andato via senza dire niente.
Mi poggiai sul letto e posai le mani sul mio viso. Che cosa pretendevo, che sarebbe rimasto? Ero una stupida solo a pensarlo.
Passai velocemente senza farmi notare dai miei genitori che si  trovavano in cucina, non avevo fame. Uscì dalla porta e anche se era presto, mi diressi verso la scuola. Sostai nel parco, mi sedetti sotto l’albero e accesi una sigaretta.
“Stamattina c’è particolarmente freddo.” Disse Niall.
“Ma tu sei in ogni posto in cui sono io?” Gli porsi l’accendino e lui sorrise con la sigaretta in bocca. “Mi dovrei preoccupare?” Risi.
“Pura coincidenza…” Accese la fiamma. “Credi nel destino?”
“No, ogni cosa accade per un preciso motivo.”
“Sei sempre così positiva o sei di cattivo umore oggi?”
Non risposi e scrollai le spalle.
“Tu cosa fai nella vita?” chiesi.
“Vado a scuola, anche se non mi va.”
Annuì e lasciai lo sguardo perso nel vuoto.
“Chi ti ha messo di così cattivo umore?” Posò lo sguardo su di me. “sempre se posso chiedere…”
“Uno stronzo, uno stronzo a cui ho salvato la vita.”
“Adesso capisco, l’amour.” 
Lo guardai negli occhi. “Adesso devo andare..” Mi alzai.
“Qualche volta mi piacerebbe vederti sorridere…veramente.”
Lo guardai. “Prima devo trovare qualcuno che mi faccia ridere.” Feci un cenno di saluto e andai via.
Entrai in classe con le mie amiche accanto.
“Jane ieri non ti abbiamo visto più alla festa, dove eri finita?” Mi chiese Holly.
Guardai Derek. “Sono tornata a casa, scusatemi per non avervi detto nulla ma stavo male.”
Entrò il professore.
Guardavo Derek da lontano, come se fosse una cosa impossibile da raggiungere.
 
________________
“Sono strane le persone.”
“Già.”
Io e Niall eravamo sdraiati sull’erba a guardare il cielo.
“Dovremmo uscire…”
Lo guardai.
“Intendo non come coppia.” Tossì. “come due amici che vanno a ballare.” Si sollevò e si toccò la testa.
Non riuscì a trattenere la risata.
“ehi, ehi miss musona sta ridendo.”
“Miss musona?” mi sollevai e risi ancora. Tornai seria. “Va bene.”
“Cosa?”
“Andiamo a ballare.”
“Yeees.” Si gettò su di me facendomi il solletico.
 
Indossai un paio di jeans una canotta bianca con sopra un giubbotto di pelle. Acconciai i capelli in un cipollotto e tinsi le labbra rosse.
Fuori casa c’era Niall ad aspettarmi sopra il muretto.
“Se non ti conoscessi ti avrei scambiata per una dura.”
“Io sono una dura.” Diedi un pugno sul suo braccio.
 
Entrammo in una discoteca affollata, non potevamo neanche camminare.
“Vieni in pista.” Urlò Niall.
Scossi la testa.
“Ho capito hai bisogno di qualche drink prima.” Ordinò al barista un super alcolico che quando toccò la mia gola la bruciò
Già al terzo ero in pista a scatenarmi. Poco dopo non vidi più Niall ma continuai a ballare senza preoccuparmi di nulla.
“Label ci si rivede.” Un ragazzo parlò alle mie spalle ma mi girava la testa e non riuscivo a riconoscerlo. Uscimmo fuori e fumammo qualcosa che non erano sigarette e poi con il ragazzo ci chiudemmo in un auto.
La mattina seguente mi svegliai nei sedili di un’auto, nuda con accanto Derek.
“Cazzo Derek.” Avevo perso la verginità drogata e ubriaca.
Mi cinse con un abbraccio che mi calmò e mi fece pensare che lui era quello che volevo.
Mi rivestì e uscì dalla macchina. Accesi una sigaretta e composi il numero di Niall.
“Jane dove cazzo sei?”
“Sono fuori dalla discoteca…”
“Arrivo fra cinque minuti, non ti muovere”.


Appena arrivò mi abbracciò.
“Cazzo ero troppo preoccupato.” Mi baciò la guancia poi guardò oltre me, dentro la macchina.
“Quello è Derek?”
“Shh. Comunque si.” Saltai dalla gioia. “Ti racconto tutto dopo.”
“Non vieni con me adesso?”
“No, aspetto che si svegli.”
“Ah, okay.”
Lo baciai nella guancia, spensi la sigaretta e mi diressi verso il bar del marciapiede di fronte.
Quando aprì gli occhi gli porsi il caffè.
“Cosa ci fai qui?” Disse confuso a causa della sbornia della sera precedente.
“Non ti ricordi nulla?”
Scosse la testa. “Abbiamo fatto sesso?” disse con le mani sul viso.
Ero confusa dal suo comportamento, sicuramente sperava che non fosse successo nulla.
“No, nulla.” Mentì. “Ti ho visto che eri qui nel parcheggio e ti ho portato un caffè.”
“Senti Label, grazie ma non mi interessi…cioè…”
“Sì, ho capito, tranquillo.” Scesi dalla macchina e lui mi guardò dal finestrino andare via.
Con le lacrime agli occhi andai verso casa.
“Jane.” Dean era sul divano. “Dove sei stata questa notte?”
“Da Holly.”
“Ho chiamato sua madre e non eri da lei.”
“Volevo dire da Nicole.”
“Smettila di mentire, ho chiamato tutte le tue amiche e non eri con loro.” Si alzò. “Sei in punizione per un mese, non potrai uscire tranne per andare a scuola.” Mia madre era accanto a lui ma non proferiva parola.
“Ma cosa vuoi?” Urlai “non sei mio padre.” Salì di corsa nella mia camera.
Feci una doccia fredda per scrollarmi da dosso il suo maledettissimo profumo, tutto sapeva di lui.
Mi guardai allo specchio, mi chiedevo per quale motivo ero in quel modo, così orribile. Era scontato che Derek non volesse una come me, chi sceglierebbe me. Il mio sguardo si posò sulla forbice che era sopra il lavandino, la afferrai e mi sedetti per terra. Accarezzai il mio polso senza ferite da un po’. Tagliai la pelle, volevo soffrire, volevo farmi del male, mi odiavo. Mi ero fatta togliere la verginità da un essere orribile, che sapeva solo farmi soffrire. Scoppiai a piangere mentre il sangue macchiava le mattonelle bianche. Pochi minuti dopo arrivò un messaggio nel telefono da parte di Niall.
“Sono qui sotto, fa freddo, ti va di aprirmi?”
Asciugai il sangue, bagnai le ferite e scesi sotto ad aprire.
“Dove vai signorina?” Mi riprese Derek
“C’è un mio compagno di scuola, deve aiutarmi in matematica.” Lo guardai “Hai qualcosa da ridire?”
“Spero che non mi stia raccontando altre balle.”
Aprì la porta e con Niall salimmo in camera.
“Quindi com’è andato il risveglio di Derek?” Si sdraiò sul letto.
“Bene.” Tenni lo sguardò basso.
Si alzò e si mise davanti a me. “Dimmi la verità.” Alzò il mio mento con un dito.
“Una merda.” Scoppiai a piangere sulla sua spalla. “Sono una troia.”
“No Jane..”
“Ho perso la verginità ubriaca, drogata e con un ragazzo che neanche mi voleva.”
“Allora perché ti ha portato nella sua macchina?”
“Quando è ubriaco mi cerca sempre ma in realtà non mi vuole mai.”
“Jane lui non ti merita.”
Continuai a piangere e ci sedemmo sul letto.
“Noi ragazzi siamo stronzi, ieri sera mi sono fatto una ragazza…” Portò lo sguardo verso terra. “Una di quelle tutta tette e niente cervello.” Mi toccò la mano e mi guardò “Ben diversa da te.”
Asciugai le lacrime e feci un mezzo sorriso.
Niall guardò le mie braccia, io le coprì subito con la felpa accanto ma lui rimase comunque perplesso.
“Adesso sono in punizione per un mese.”
“E’ stata tutta colpa mia.”
“No…”
Lui asciugò le lacrime che ancora erano rimaste sui miei occhi.
“Per te ci sarò sempre, per sempre.”
Mi baciò la guancia e andò via.
  
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