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Autore: Rijaa    21/07/2014    1 recensioni
1967.
[ ... ] Quella tale cercava di mostrarsi a lui gentile e ben disposta a chiacchiere, quando in realtà il corvino sapeva benissimo che si trattava di una mera maschera sotto la quale si nascondeva; aveva parlato più e più volte con lei - a dire il vero, la lasciava parlare a ruota libera, mentre lui pensava a tutt'altro. Aveva scoperto che era un'allieva della Santa Caterina, che era figlia di due immigrati arrivati in Inghilterra dalla Grecia, che avevano trovato un posto di lavoro ben retribuito e che avevano investito gran parte del loro danaro nell'istruzione della figlia, ragion per cui avevano deciso di mandarla in un collegio prestigioso del genere.
Genere: Sentimentale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Peter Gabriel, Tony Banks
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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Era passato un mese.
Un mese da quando Tony e Rena si erano messi assieme.

A dire il vero nemmeno era passato tanto velocemente, per Peter. Vedere ogni giorno la persona che amava, con una ragazza che a stento riusciva a sopportare... non era la situazione migliore del mondo.
Quella tale cercava di mostrarsi a lui gentile e ben disposta a chiacchiere, quando in realtà il corvino sapeva benissimo che si trattava di una mera maschera sotto la quale si nascondeva; aveva parlato più e più volte con lei - a dire il vero, la lasciava parlare a ruota libera, mentre lui pensava a tutt'altro.
Aveva scoperto che era un'allieva della Santa Caterina, che era figlia di due immigrati arrivati in Inghilterra dalla Grecia, che avevano trovato un posto di lavoro ben retribuito e che avevano investito gran parte del loro danaro nell'istruzione della figlia, ragion per cui avevano deciso di mandarla in un collegio prestigioso del genere.

Tutte altre ragazze con le quali Tony si era messo in precedenza non erano così, anzi.
In genere sparivano dalla circolazione dopo una settimana scarsa; una specie di mordi e fuggi, ma che al povero ed indifeso cuore del cantante doleva, e anche parecchio.
Per di più il suo incubo si era materializzato per l'ennesima volta, e stava iniziando anche a farci l'abitudine, a quella sensazione di abbandono e di indifferenza totale. Tony era sempre stato indifferente e freddo con tutti, un vero e proprio ghiacciolo. Ma da quando quella tipa gli stava attorno era diventato quasi peggio: sembrava addirittura ignorasse l'esistenza dei suoi compagni, specialmente quella di Peter stesso, e nessuno riusciva a capire il motivo di quel suo atteggiamento ancora più scostante del solito.

In quel momento Peter era rannicchiato in posizione fetale sul letto della sua stanza, con un enorme cuscino a sorreggergli la testa.
Sembrava si stesse rilassando un po', cosa che non era per nulla abituato a fare; in genere, appena tornato da scuola, si concedeva solo un piccolissimo snack alla luce del semi-digiuno all'ora della mensa, e poi si metteva sotto a studiare incessantemente fino all'ora di cena, e se necessario andava anche oltre.
Quel giorno, anzi, in quegli ultimi giorni, non aveva nemmeno voglia di disfare la cartella una volta tornato da scuola. Infatti la sua tracolla giaceva abbandonata per terra, ai piedi del letto, così come se fosse un oggetto completamente sgradito o superfluo.

Le sue palpebre stavano per sigillarsi ed introdurlo nel mondo dei sogni, quando sentì bussare alla porta in modo insistente.

"Avanti..." nel giro di cinque secondi scarsi assunse una posizione nettamente più consona ad accogliere una persona: si sedette a gambe conserte sul letto, cercando di sistemare frettolosamente la coperta e spingendo sotto al letto il paio di scarpe che poco prima si era tolto.

"Peter... ho bisogno del tuo aiuto" Un Tony esagitato fece la sua comparsa dalla porta, lasciandosela aperta alle spalle, come se avesse una sorta di coda invisibile. Si accomodò sul letto senza se e ma, notando l'espressione assonnata e i capelli arruffati di Peter, che lo facevano risultare ancora più dolce ed innocente del solito, e a lui non dispiaceva affatto.

"Oh Ton-" Peter ebbe un sussulto, nel vedere la sottile figura di Tony materializzersi dall'uscio della porta: con un gesto fulmineo provò a sistemarsi i capelli alla meno peggio, nel tentativo di apparire quanto meno presentabile agli occhi del suo amato.
"Dimmi tutto" aggiunse, chiedendosi effettivamente che genere di aiuto stava cercando di ottenere il tastierista.

"Ehm... io e Rena stiamo insieme da un mese... e dovrei farle un regalo... puoi darmi un'idea su cosa prenderle?" Bam. Blackout totale nella mente del cantante.
Si aspettava tutto, veramente tutto ad eccezione di questo.
Possibile che Tony non possedesse nemmeno un briciolo di sensibilità nei confronti di una persona che da mattina a sera non fa altro che soffrire visibilmente, per giunta a causa sua?
Un groppo gli impedì per qualche istante di far uscire alcun tipo di suono dalla bocca; si schiarì la voce con un colpo di tosse stizzoso, per mandare giù quella fastidiosa sensazione di blocco.

"Mmh... una collana ?" la sua voce risultava comunque di un tono piuttosto scialbo, a testimonianza che non gli importasse davvero niente di quella greca melensa e del regalo che avrebbe dovuto ricevere. Si stava solamente sforzando di essere gentile con Tony, nulla di più e nulla di meno.

"Una collana? Non ho abbastanza soldi..." Il tastierista allargò le braccia, esasperato.

"Peccato, era un'idea carina... te li presto io" ...te li presto io?
Peter rimase inerme a domandarsi per un bel po' da dove aveva partorito un'affermazione del genere. Stava davvero maledicendosi in mente sua, ma nonostante ciò allungò a Tony un paio di biglietti da dieci sterline. Al tastierista non sembrò dispiacere, e si infilò in tasca i soldi, stampando un minuscolo bacio, quasi impercettibile, sulla guancia di Peter.

I grandi occhi cerulei di quest'ultimo, però, iniziarono lentamente a riempirsi di fastidiose lacrime.
Cercò di sbattere le palpebre, di strizzarsi gli occhi, di stropicciarli... ma quelle fastidiose lacrime salate iniziarono a solcargli il viso, rigandogli le paffute gote. Quel bacio sulla guancia era stato l'ennesima constatazione che lui e Tony potevano essere solo amici, e che Tony lo considerava solo ed esclusivamente come un polo di confronto, e non lo considerava quindi un candidato al suo cuore.

"Perché piangi...?" Domandò perplesso Tony, perché veramente non riusciva a capire cosa fosse preso al suo compagno, ma sicuramente doveva essere qualcosa di importante, visti gli insistenti singhiozzi ed ansiti provenienti dalla bocca del cantante.

"Perché siete bellissimi insieme..." mentì spudoratamente.
Non si sarebbe mai dichiarato a Tony , anche perché sapeva benissimo che non era incline ai ragazzi; non aveva assolutamente idea di come avrebbe potuto reagire allo scoprire che in realtà un ragazzo era innamorato di lui da quando aveva poco più di quattordici anni. E che quel ragazzo era proprio lui, Peter.

Tony non disse nemmeno una parola: si alzò dal letto, sgrullandosi i pantaloni ed avviandosi verso la porta.
Non era assolutamente quello che voleva sentirsi dire; si sarebbe aspettato una reazione diversa, non che Peter lo spingesse ancora di più nelle braccia di una ragazza di cui, a lui, non interessava veramente nulla.

  
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