Capitolo 2

 

 

Basta. 

Non ne posso più.

Bleah.

Tanto tanto bleah.

E' da un ora, una, che a casa mia ci sono dalle venti alle cinquanta persone che camminano a destra e a manca dicendo cose del tipo- Oh il piccolo Harry, quanto sono felice per lui!- e varianti di questo genere.

Bleah.

Tutti così... così mielosi!

Puah.

Non ne posso più di feste e banchetti vari in questo periodo. Sarò stata trascinata in venti e più party in onore della promozione di papà  a capo degli Auror. All' inizio era divertente, andavamo dai giovani colleghi di papà , e le feste erano divertentissime, cabaret e compagnia varia, e certe volte facevo conoscenza anche con qualche ragazzo, chiacchieravo, poco è vero, perché sono un tipo taciturno, ma chiacchieravo.

Poi è cominciato lo strazio.

Sono cominciati a essere organizzate serate con uomini politici di tutti i tipi, persino dal Ministro.

Tutti uomini anziani e le loro mogli della stessa era, paleozoica, più o meno.

La cosa incredibile è che mi stavano sempre addosso.

Sempre.

Frustrante, veramente.

Mi dicevano cose del tipo- Ma quanto sei carina- oppure - Sei dolcissima- e la cosa poteva anche andarmi bene, insomma, non starò tutto il giorno a fare shopping, ma rimango pur sempre una ragazza!

Questo fatto a cominciato a denenerare quando le adorabili signore di quarta età  hanno cominciato a tirarmi le guancie, nel vero senso della parola, o prendermi il mento e stringermelo fino a stirtolarlo quando mi salutavano.

Mi sa che non mi sono spiegata bene. Avete presente quando le vostre zie vi rivedono dopo tanto tempo? Perfetto. Ricordate anche come vi salutano, soprattutto se avete meno di tredici anni? Ecco, in quel modo venivo trattata io.

Mi veniva di gridare" Ma lo vedete quell' uomo sui quarant' anni, di media altezza, con gli occhi castani e i capelli neri indomablili? E' lui che dovete elogiare non me! Detesto essere lodata!!

La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stato quando una signora che doveva aver superato i duecento anni, e non scherzo, mi ha detto:

- Se proprio bella sai? Mi ricordi io quando avevo trent' anni! Hahahahahaha-

...

...

Trent' anni... ECCHECAVOLO!! IO NE HO QUINDICI DI ANNI! NON TRENTA! MA CI VEDE?! BRUTTA VECCHIACCIA RINCRETINITA!

Ovviamente io questo l' ho solo pensato. Non sono così stupida da mettermi a urlare e insultare la madre del ministro, perché sì, era madre del ministro, e quindi meritarmi almeno un mese in punizione. 

A proposito, dato che i miei genitori se la ridevano sotto i baffi, quella sera giurai che qualunque fosse stata la fidanzata di Harry, perché si, già  sapevo che era fidanzato e volova sposarsi, me l'avava detto, a prescindere dalla bellezza o dal carattere, io l' avrei appoggiata.

Tralasciando i vestiti che ho dovuto indossare per quelle feste, perché mi viene un brivido alla schiena solo a ripensarci, ora capite perché non ne posso più di amici e parenti.

In parole povere, MI SONO ROTTA I COSIDDETTI.

E ora gli adorabili parenti sono a casa MIA a scorrazzare in camera MIA e a toccare le MIE cose, sotto al mio sguardo allibito.

BASTA!! NON NE POSSO PIU'! MI VERRA' UN ESAURIMENTO NERVOSO!!

...

...

Anzi, a giudicare da come ho gridato, mi è già  venuto. E io che di solito sono calma.

 

- Michelle! Ehi Michelle!-

Basta.

Uccidetemi, straziate il mio corpo fino a farlo diventare una poltiglia, trucudatemi, fucilatemi, qualunque cosa, ma fate finire tutto questo.

 

- MICHELLE!-

- Siiii?-

- Oh, finalmente mi rispondi-

- Ma chi diav... oh sei tu-

 

E' Sirius, un' amico di papà . Ogni secondo della giornata, e a casa sua gli scherzi sono all' ordine del giorno. Sapete, da come si comporta molte volte mi chiedo se ha davvero quasi quarant' anni o fa solo finta di averli. Scherza sempre. Sempre.

Per farvi capire il suo livello d' intelligenza vi racconto una cosa successa circa due mesi fà : eravamo in un supermercato, l' avevo lasciato solo cinque minuti, cinque, e si è perso. Avrò chiamato venti commesse e nessuno riusciva a ritrovarlo. Ma vi immaginate di andare dai vostri genitori e dirgli - Mi sono persa lo zio-? Troppo vergognoso. Troppo per una quindicenne. 

Dopo un ora di estenuanti ricerche indovinate dove l' abbiamo trovato? Dentro uno di quei congelatori giganti, quasi ibernato.

Dopo averlo fatto scongelare ci hanno accompagnati al pronto soccorso, dve ho dovuto chiamare a casa e farmi vinire a prendere.

Ovviamente chi è stato rimproverato? Io. Chi è stato in punizione per una settimana? Ovviamente io.

Giuro che quando sarò maggiorenne mi sposerò con un teppista, con l' orecchino, fumatore e con figli solo per fare un torto ai miei genitori!

 

- Ma quanto sei fredda... oppure sei fredda solo con i grandi come me e poi con i ragazzi fai baldoria?-

 

Guardatelo, con quel suo sorriso sornione, e il tono ammiccante. 

Lo stritolo. 

 

- Va-a-quel-paese-

 

Glielo dico con calma, ma scandendo bene le parole, spero che capisca che implicitamente che sono davvero incavolata

 

- Eludi la domanda eh?-

Sempre quel tono ammiccante. Gli salto addosso. Lo squarto pezzo per pezzo. Giuro.

Oh mio piccolo Sirius, tu forse non lo sai ma non bisogna mai mettersi contro Michelle Potter. Mai. Non conviene.

Comincio a sorridere maliziosa, mi avvicino, gli tocco i bottoni della camicia con fare sensuale e mi avvicino al suo orecchio.

 

- A proposito di baldoria, forse tu non lo sai...-

 

Comincio a giocare con una ciocca dei suoi capelli. Mentre il suo sorriso si allarga ancora di più, credendo forse di avermi messo in difficoltà . Illuso.

 

- ... Ma io ho molte conoscenze, e ti giuro che ti posso rovinare la vita, ma soprattutto il matrimonio-

 

Lui impallidisce, si potrebbe confondere con un fantasma. E' incredibile quanto io possa fare paura con solo il tono di voce.

Forse sarei dovuta andare a serpeverde, come dice sempre papà . Bah, basta con questi pensieri filosofici, mi fa male la testa.

 

- In... in che senso?-

- Semplicemente che so esattamente il numero delle tue avventure notturne, di tutte le tue fidanzate e di tutte le tue fan-

 

Fa una smorfia che dovrebbe sembrare un ghigno mal riuscito

 

- E' vero, ne ho avute molte, ma chi ti crederebbe?-

 

Lurido sporco maledetto dannato... oh, ma ora lo sistemo io...

 

- Forse a me non mi crederebbe nessuno, è vero, ma a questa...-

 

Mi allontano da lui ed esco un registratore dalla tasca

 

- Cos' è?-

- E' una cosa babbana, tu registri, e quest' oggetto ripete tutto quello che dici-

- E tu...-

- L' ho appena usato si, lo porto sempre per qualche evenienza...-

 

Ora è completamente sbiancato. Deglutisce, capendo perfettamente i pericoli che corre.

Io sorrido angelica.

 

- Allora? Che dovevi dirmi di importante?-

 

- Tua madre mi ha detto di dirti che dovete andare a pranzare con tutti questi parenti-

 

Oddio no. Tutto ma non questo.

 

- No-

- Cosa?-

- Ho detto di no, puoi dire a mamma che...-

- Cosa?-

 

Parli del diavolo...

 

-Allora? Cosa mi dovresti dire?-

 

La guardo sicura, non mi farò vincere da mia madre. Non se ne parla proprio!

 

- Non voglio venire-

- Su Michelle, cosa c' è di meglio di una serata con i proprio parenti?-

- La forca? La fucilazione? L' impiccagione? L' avvelenamento?-

 

Il suo viso si indurisce, assottiglia gli occhi, vuole farmi paura, anche se sa benissimo che è completamente inutile.

 

- Bene-

 

Wow... è stato così facile?

Mi giro per andarmene in camera mia e straiarmi sul letto, ovviamente dopo aver buttato tutti fuori a calci nel...

 

- Però...-

 

Te pareva...

 

- C' è un però mamma?-

- Si amore-

- Sentiamo-

- Devi stare con Zac, anche lui vuole rimanere a casa-

 

 

 

 

Angolo autrice.. finalmente posto anche il secondo capitolo.. spero vi piaccia!