Una perfetta mattinata primaverile si presentava davanti noi, come zucchero per il tè.
Eccomi qui al terzo anno del liceo, oh che sbadato: io sono Percy Jackson.

Lunedì mattina: lezione di storia della matematica; mai sentita in vita vostra? No problem nemmeno io la conoscevo fino a qualche anno fa.. Il prof dicono fosse un super secchione di quelli che hanno deciso di passare tutta la loro vita con la scuola, i ragazzi e naturalmente lo studio; se lo vedreste adesso, il prof. Jones, "è completamente stracambiato!" No non è lui.
La verità e che il signor Jones, Mark Jones è sempre stato..come posso dire..un po' fuori dal mondo. Mi spiego meglio..
Solita classe contenente soliti ragazzi e ragazze che scherzano e parlano del più e del meno, suona la campanella.." Cambio dell'ora " succede il finimondo. Un ammasso di gente (miei compagni :P ) si sparpaglia tra i banchi "preferiti". I banchi preferiti sono quelli dei più..popolari. Naturalmente io..non sono uno di quelli, ma continuiamo la spiegazione.
Entra lui. 
Quasi completamente calvo, piccoli cespugli di capelli si spargono dietro la nuca, sparpagliati in disordine e quasi tutti bianchi. È un uomo sulla cinquantina, occhiali stranamente rotondi e stranamente spessi (senza quelli sarebbe una talpa), naso insolitamente lungo e piccolo, denti sporgenti e luccicanti (non per il fatto di essere puliti..porta l'apparecchio) ma la caratteristica più famosa del professore jones è il suo modo di parlare.
"I-i-iniziamo la-a l-l-ezione" adesso ditemi voi come si fa una o due ore con uno che balbetta a ogni parola che deve pronunciare? 
Risposta: DA IMPAZZIRE.
Fortunatamente io non mi annoio, specialmente con Jason grace accanto. Lui era uno di "quelli" popolari, cosa gli è successo? Facile ha deciso che non faceva per lui quella vita " troppo soffocante " dice sempre lui, così adesso è uno apposto a dire la verità è diventato il mio migliore amico e insieme rendiamo la lezione da "penosa" a "fantastica!!", come? Un po' di pazienza..
"O-o-oggi s-spiegheremo l-la p-piramide di T-t-tartaglia" tutti scoppiarono a ridere, compreso Jason, mi guardò con i suoi occhi azzurri e capii al volo.

Solitamente io e Jason facevamo piccoli scherzi al prof. Come radunare la polvere del gesso nella sua sedia o puntargli il laser nel di dietro, e devo dire che per ben un anno ci siamo riusciti a non far cadere in depressione la mia classe ma quella volta il signor Jones si dimostrò più furbo del previsto.

Mentre il professore stava disegnando la piramide di questo ignoto -Tartaglia- io sussurrai "Toc-Toc" 
" Chi è?" Rispose Jason con voce femminile 
"S-s-sono io T-t-tartaglia" balbettai io imitando il prof.
"E cosa vuooi?" Domandò con tono demenziale 
" U-u-una lingua" 
"Una lingua?" Risponde incredulo Jason recitando bene la sua parte.
" s-s-si,p-p-p-però l-la v-v-vorrei s-s-s-sana.."feci finta di piangere.
Tutti scoppiarono a ridere, e ripeterono all'unisono il piccolo dialogo di poco prima, ma il prof non la pensava come loro 
"C-c-come vi p-p-permettete a-a t-t-tat-t-tarmi d-d-da balbuziente?" Urlò con qualche difficoltà lui. Io scoppiai a ridere e con Jason gli rinfacciammo " Perchè lei è un balbuziente" altra risata.
Io e Jason oramai ridevamo così tanto da lacrimare. Il prof non si arrese, avanzò verso il nostro bamco che si trovava vicino la porta d'entrata dell'aula, si sistemò il papilion rosso a pois, le bretelle e la camicia poi ci urlò contro "s-s-siete in p-p-puniz-zione!"
Il mondo si fermò guardai incredulo Jason lui altrettanto confuso, dopo pochi secondi però lui sorrise e io capii al volo. Ormai era tardi per togliere quella nota negativa quindi puniti per puniti, ci alzammo inchinammo la testa al prof in segno di sconfitta, e cercando di mostrare uno sguardo più pietoso percorremmo l'aula.
Quasi il prof. Non si rimangiò la punizione, ma non aaccadde.
Arrivati all'uscio concudemmo il tutto con una scattante e allegra battuta               "C-C-CIAO!" E richiudemmo alle nostre spalle la porta ridendo così tanto e così intensamente che quasi mi dimenticai di tutti i problemi..

Proseguimmo il corridoio ridendo ancora, finchè non incontrammo due ragazze della terza E: una bionda e riccia l'altra dai lineamenti indiani e molto ma molto carina, erano piuttosto abbattute, le salutai con un cenno ma la biondina mi zittì con il solo sguardo, un solo pensiero varcò la mia mente riguardante quella tipa: 
PERICOLO!
 "Stai alla larga da lei" mi disse una voce dentro la mia mente..