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Autore: Nom_Mic    22/07/2014    0 recensioni
Albus Severus Potter è un giovane mago e, come tutti i giovani, è innamorato.
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Albus Severus Potter, Ginny Weasley, Harry Potter, Rose Weasley | Coppie: Albus Severus Potter/Rose Weasley
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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Rose guardava le stelle quella sera. Faceva freddo, ma il fuoco del camino della Sala Comune di Grifondoro riscaldava l’atmosfera. Nelle notti di dicembre faceva sempre molto freddo. Guardava i fiocchi di neve cadere fuori la finestra. Rose Weasley quella notte non riusciva a dormire e sapeva anche il perché.

“Ti amo Rose” le aveva sussurrato quel giorno, “Anche io” aveva risposto lei. Quella mattina di agosto Rose piangeva pronunciando quelle parole, così sbagliate ma al contempo così giuste, perché come i fiocchi di neve fuori dalla finestra, quelle parole sarebbero dovute cadere.
Piangeva anche quella notte Rose, ripensando alle parole del cugino. Persino lei si chiedeva se fossero lacrime di gioia per aver esternato i propri sentimenti o di dolore; un dolore che nemmeno lei credeva potesse essere controllato, né quella sera né mai tutta la vita.

E lo sapeva bene che tutto ciò era sbagliato, che era sbagliato il modo in cui pensava ad Albus, che era sbagliato che il suo cuore mancasse di un battito quando lo vedeva. Era proprio vero: ‘Al cuor non si comanda’. Chi mai avrebbe potuto pensare ad un amore così…impensabile. Rose piangeva ancora. Faceva freddo e le sue lacrime ricadevano calde sulle gote ricoperte di lentiggini.

“Rosie, perché non sei a letto?” una voce così familiare, così calda, così…dolce. Era la voce di Albus, inconfondibile fra mille perché era la voce che preferiva.
“Potrei farti la stessa domanda, Al. Io…non ho tanto sonno…” Rose aveva ancora gli occhi lucidi.
“Rosie…stai piangendo?” disse Albus avvicinandosi “Io anche, non ho molto sonno…” Albus era sempre pronto a fare di tutto per la sua Rose…la sua dolce Rosie…
Rose si aciugò in fretta le lacrime e fece per salire sul nel dormitorio, ma Albus la bloccò per un braccio e l’avvicinò a sé.

“Al, tutto questo è sbagliato…” Rose piangeva di nuovo, la sua testa appoggiata al petto del cugino.
“Lo so, Rosie, lo so…” strinse ancora più a sé la ragazza “…ma come l’inverno è inverno solo con i suoi fiocchi di neve, io sono io e vivo solo con te.” Piangeva anche lui, Albus, che abbracciò quella ragazza come se non ci fosse tesoro più prezioso, come si stringe una cosa fragile, come si tiene sulla mano un fiocco di neve.

   
 
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