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Autore: Fredsemprenelmiocuore    22/07/2014    2 recensioni
"Fred ti prego, ti prego non lasciarmi. rimani qui con noi, almeno il tempo di..."
"Sole, sorellina...forse più che sorellina...addio"
e se ne andò con un sorriso lasciando Sole in compagnia delle sue semplici lacrime.
Genere: Drammatico, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Albus Silente, Draco Malfoy, Errol, Famiglia Weasley, Voldemort
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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I primi giorni non furono per nulla semplici, anche perché Sole non era in classe con nessuno della sua famiglia, solo con ragazzini del primo anno che non capivano niente e non sapevano socializzare, poi c’era quel  Malfoy che non faceva altro che recarle fastidio, così si era decisa una buona volta di andare dal professore di pozioni, nonché rappresentante della casa dei Serpeverde. Era riuscito a lavorarselo in modo da poter chiedere un favore senza troppi giri di parole, così spalancò la porta dell’aula 
-Professore.
-Mi dica…Weasley…
-Potrebbe punire Malfoy? Mi sono veramente stancata dei suoi atteggiamenti da bimbo viziato!
-Vedrò che posso fare
-Grazie mille, arrivederci
chiuse la porta e tornò in sala comune, ma proprio mentre era arrivata davanti al dipinto della Signora Grassa incontrò il biondo con i suoi leccapiedi 
-Oh, Malfoy e i cretini di turno, qual buon vento? 
-Quello della punizione- rispose irritato 
-Eh caro, meno fastidi, meno punizioni, non credi? Ad amali estremi, estremi rimedi
affermò calma e serafica, ma proprio mentre stava per pronunciare la parola d’ordine Draco le si piazzò davanti 
-Farai la punizione per me o…
-O?- domandò in tono di sfida 
-O ne accadranno delle belle
-Bene, facciamo accadere queste belle, ciao Malfoy, leccapiedi
i tre la lasciarono davanti al dipinto. 
Ancora una volta il coraggio da Leone l’aveva salvata. Varcò il buco e raggiunse i rossi 
-Ragazzi, io credo che uno di questi giorni troverete Malfoy stecchito, non ce la faccio più… non lo capisce che ho solo 11 anni e ho bisogno di un po’ di tregua?
-Ma…sei riuscita a farlo mettere in punizione?
-Si…ho i miei metodi…sapete, sono diventata in buoni rapporti con Piton e…
-Come hai fatto?
-E vi pare che ve lo dica
-Certo, sei la nostra piccola dolcissima Sole, come potresti non dirci come hai fatto
-Vi dico solo che gli ho sempre dato ragione- e scoppiò a ridere, poi continuò -Dovete essere d’accordo su tutto ciò che dice, poi sarà –se così si può dire- dalla vostra parte-
si sedette su una poltrona il cui bracciolo destro venne successivamente occupato da Fred 
-Ti vedo strana, c’è qualcosa che non va? 
si avvicinò anche Ron per sentire 
-Sono solo stanca, dopo la strigliata che ho dovuto dare a quei tre cretini…
i due fratelli capirono subito a chi si stava riferendo, ma compresero anche che non era tutto. La lasciarono in pace.
Quando si recò in camera per andare a dormire giunse una lettera tramite Errol 
-Errol, cosa mi hai portato?- era una lettera di Molly
Piccola, sono la zia, come sono i primi giorni a Hogwarts? Spero ti piacciano perché per le vacanze di Natale abbiamo tante belle sorprese, avverti anche quei due dei gemelli che gli altri lo sanno già. Vi voglio tutti a casa per Natale e di a Ron che, mi dispiace per Harry, non può rimanere a scuola, oppure, se vuole fa venire anche lui da noi per Natale, sono sicuro che non rinuncerebbe a venire a divertirsi un paio di settimane alla tana, salutami tutti”
Girò la lettera e scrisse una risposta veloce
Farò in modo che Ron e Harry riescano a venire, Fred e George, non sarà complicato convincerli, ciao zia”
Ripiegò la pergamena e decise che per quella sera il gufo aveva volato troppo, così, con quei pochi incantesimi che aveva imparato fece comparire un trespolo per l’animale che, senza protestare si addormentò, lo stesso fece lei non appena si stese sul letto.
Quella fu una notte tormentata per qualche strano motivo, neanche lei sapeva il perché, ma qualcosa le dava fastidio e non era di certo Errol che russava o la coinquilina che parlava nel sonno.
-Cavolo.
disse assonnata 
-Non ho dormito niente 
sussurrò alle cinque del mattino ai gemelli 
-Perché?- gli domandarono con lo stessa modalità di voce 
-Non ne ho la minima idea, mi sentivo come scomoda- -Magari il materasso è troppo duro…- -No, il materasso andava bene…- - e Fred fece spazio a Sole nel suo letto singolo 
-Grazie Fred-
e si rannicchiò sul materasso con la schiena rivolta a Fred che non esitò ad abbracciarla 
-Notte ragazzi- -Notte Sole 
dissero i gemelli chiudendo gli occhi e cadendo tra le braccia di Morfeo..
Tre ore dopo la piccola si svegliò e si alzò e corse nel suo dormitorio a vestirsi, Hermione, mattiniera anche lei la vide arrivare in pigiama 
-Sole? Cosa fai fuori dal dormitorio in pigiama?
-Ero uscita perché pensavo di essermi dimenticata una cosa in sala comune- si affrettò a dire, alquanto pare aveva imparato qualcosa dai gemelli
-Ah, ok. Ora va a vestirti che mi pare tu abbia la McGonagall e sappi che non tollera ritardi
-Si, Fred e George mi hanno avvertita
-Bene, ora vestiti allora
un po’ goffamente entrò in camera e si cambiò, poi attese la sua famiglia in sala comune, la prima fu Ginny, poi Ron e infine i gemelli.
-Possiamo aspettare Hermione e Harry?- 
-Se arrivano nell’arco di cinque minuti ok, sennò io vado- affermò Sole.
I due arrivarono poco dopo 
-Possiamo andare- disse Hermione stringendosi i libri che non stavano nella borsa al petto.
-Io non so dov’è l’aula di trasfigurazione…qualcuno può aiutarmi?
-Certo, ti accompagniamo noi
risposero i due gemelli in aiuto, la presero sottobraccio e la accompagnarono al secondo piano, proprio davanti all’aula 
-Malfoy, sempre tu? Ma è possibile? Le vuoi davvero questa volta!
-No, ma figurati, anzi, se devi entrare>> si scostò
la piccola –assumendo un espressione sconcertata- entrò nell’aula dove vi trovò solo qualche studente dei Grifondoro 
-E la McGonagall?
domandò alla ragazza affianco a cui sedette 
-Non è ancora arrivata
Sole vide il gatto sulla cattedra 
-Oh, buongiorno professoressa
questo gatto scese dalla scrivania e si tramutò nella tanto attesa professoressa 
-Mi chiedevo quanto ci sarebbe voluto a capirlo, congratulazioni Weasley, cinque punti a Grifondoro.
-Ragazzi, quest’anno abbiamo in teoria solo di studiare solamente la teoria, ma ovviamente, chi, come la famosa signorina Granger o la qui presente Weasley potranno apprendere prima tramite i libri di testo che troverete in biblioteca, detto questo, buone lezioni
-Arrivederci professoressa
dissero tutti in coro per poi uscire dall’aula 
-Malfoy, già scontata la tua punizione?
-La sto svolgendo in questo preciso istante…- rispose scocciato 
-Vuoi dirmi che mi stai facendo da schiavetto?- scoppiò in una fragorosa risata 
-Già…un Malfoy che fa da servo a una Weasley…è sconcertante, dovrebbe essere il contrario 
la ragazza sfiorò la bacchetta che teneva sotto il mantello 
-Azzardati un’altra volta soltanto e sei finito…altro che punizione del professor Piton…
il biondo deglutì rumorosamente 
-Bene, ora se vuoi scusarmi devo andare in sala comune a prendere alcuni dei tuoi libri, non serve che continui a seguirmi, a fine giornata puoi benissimo andare da Piton che hai finito, ciao Malferret
lo lasciò a bocca asciutta -Vai!- se ne andò 
-E poi ditemi se quello può essere un serpeverde…
se ne andò a prendere i libri, poi giunse all’aula di Storia della Magia 
-Professore!- -Mi dica Weasley- -Può raccontarci del Calice Di Fuoco? Ne ho letto molto su alcuni libri e vorrei approfondire le mie conoscenze, se non le dispiace- -No, non mi dispiace per niente, anzi, ne sono contento che qualcuno me l’abbia chiesto. Come sapete, tre campioni gareggeranno nel Torneo, uno per ogni scuola. Essi otterranno un punteggio in base all'abilità dimostrata in ciascuna delle prove del Torneo e il campione che avrà totalizzato il punteggio più alto dopo la terza prova vincerà la Coppa Tremaghi. I campioni verranno designati da un selezionatore imparziale... il Calice di Fuoco.- -Oh, grazie mille- -Quest’anno si terrà il torneo- -Oh…d-davvero?
sapeva che i sui fratelli avrebbero rischiato e non ci teneva proprio a vederli morire in quello stupido gioco. Quell'ora sembrò non finire mai, forse per il panico della piccola, forse per via di tutti quegli occhi puntati su di lei per l’ennesima domanda noiosa che aveva fatto, forse per la notte insonne-per cui era sicura che ne avrebbe trascorse altre così- o forse per il semplice fatto che avrebbe voluto chiudere un attimo gli occhi e dimenticare tutto sentendosi un po’ meglio, ma non appena abbassò le palpebre le venne in mente Errol, doveva ancora consegnare la risposta alla zia e avvertire i gemelli.
Non appena quella straziante ora terminò si affrettò a cercare i suoi due fratelli 
-Fred, George, la zia ha detto che quest’anno dobbiamo assolutamente andare a casa per le vacanze natalizie e che non possiamo rimanere qui perché ha delle sorprese e…
 -E’ solo perché non vuole che il primo anno a Hogwarts tu faccia le vacanze di Natale in una vecchia scuola con “quegli sciagurati dei tuoi fratelli” 
dissero all’unisono i due gemelli facendo scordare per un momento tutti i pensieri che la piccola aveva in quel momento.
Si abbandonò a una soffice poltrona rossa piazzata proprio davanti al fuoco 
-Sono sicura che non appena arriveremo a casa la zia scoppierà in lacrime perché non avete fatto arrivare nessuna lettera a casa e a lei non è servito fare le sue solite strillettere, non sapete quanto sia fastidioso sentirla urlare per tutta casa mentre vi prepara quelle “graziose letterine dolci”
-Solo per Ginny sono dolci, o meglio, quella volta che ha sgridato Ron, poi ad un certo punto si è fermata, si è congratulata con Ginny per essere diventata una Grifondoro e poi è tornata a sgridare Ron, dimmi tu se è giusto!
-Eh no...
guardò un piccolo orologio che c’era sul camino 
-Ragazzi, devo andare a Pozioni, ci vediamo a pranzo, ciao
abbracciò i due gemelli e uscì dal buco del dipinto della Signora Grassa. Scese al primo piano ed entrò in aula, prima, bene. Molto bene. Si accomodò e aprì il libro per ripassare ciò che aveva studiato alla lezione del giorno prima, poi, quando lesse “polvere di bicorno” si ricordò che aveva fatto il tema che il professore aveva chiesto a tutta la classe per punizione dato che Draco aveva “accidentalmente” rovesciato sotto il banco di Sole e lei l’aveva sonoramente rimproverando facendogli pulire tutto, ma nonostante ciò furono obbligati a scrivere un tema sul come era stata scoperta la pozione per curare le ferite di almeno tre pergamene. Con l’aiuto di Hermione era riuscita a scrivere un tema di otto pergamene che prontamente consegnò al professore 
-Professore, questo è il tema che ci ha assegnato ieri 
-Bene, Weasley…solo suo fratello Percy era sempre così puntuale, composto e ordinato come lei…per gli altri purtroppo non ci sono speranze 
strinse i pugni e tirò un sorriso 
-Eh, non possiamo fare niente- finse per non tirargli un pugno su quell’orrendo naso enorme che si ritrovava in mezzo alla faccia, sorrise e tornò a sedersi.
Nel giro di cinque minuti la classe si era riempita e il professore poté finalmente iniziare la sua lezione 
-Studenti…- iniziò professionalmente -Quest’anno faremo le pozioni di base. Vi conviene studiare se non volete fare la fine del signor Longbottom…del terzo anno-  e squadrò un ragazzino molto simile a Neville. La piccola osservò il professore disgustata 
-Lei non dovrebbe avere preferenze sa professore? Dovrebbe essere imparziale con tutte le case. - -Non avrei affidato al signorino Malfoy la sua punizione se non fossi stato imparziale in quel momento- -In quel momento…ma il resto degli anni? E’ stato imparziale o ha sempre trovato una scusa per togliere punti a Grifondoro, Tassorosso e Corvonero per poi assegnarne inutilmente a Serpeverde?- -Hai solo undici anni, cosa ne puoi sapere…- -Mmmh…cosa ne posso sapere eh? Diciamo che ho cinque fratelli che hanno sempre avuto lei come professore di pozioni e che ogni volta che mandano notizie a casa sono sempre di lamentela sempre nei suoi confronti, chissà come mai…- continuò con la lezione -Andate a pagina 234 e…togliamo dieci punti a Grifondoro- -Che cosa?! Ma lei è forse impazzito!- -No, sono IMPARZIALE-
il professore la guardò oltre il naso adunco con un ghigno e noncurante dell’espressione e dei continui insulti che la piccola stava dicendo a bassa voce.
Fortunatamente la lezione terminò 
-Io lo ammazzo. Possibile che odi tutti i serpeverde?
borbottò mentre percorreva da sola il corridoio  
-Spero solo non me- disse una voce maschile alle sue spalle 
-Malfoy, ti ho lasciato libero dal tuo incarico, sparisci.
-Certo, ciao- e tutto impettito si allontanò -Si, li odio tutti.
giunse ancora una volta alla sua sala comune 
-Eccoti!- esclamò Ginny 
Eccomi- disse arrabbiata 
-Cosa è successo?- -Piton…è un idiota. Non lo sopporto!- -Oh, figurati, nessuno lo sopporta, tranne i sui cari serpeverde, li tratta come dei principe…quegli esseri si meritano di vivere nelle segrete e nutrirsi di ragni- 
-Oh andiamo Ginny, puoi fare di meglio!- La incitò Fred entrando dal buco del dipinto 
-Oh, ciao Fred
dietro di lui arrivò George 
-Ei George- 
-Ciao Sole, ciao Ginny- dissero in coro 
-Come fai a distinguerli? E’ impossibile dai!- -Vedi, Fred ha un neo sul collo, ma ha anche una piccola cicatrice sulla mano, a parte questo…io passo tutto il tempo con loro, quindi ho imparato a riconoscerli- -Ma poi, perché passi tutto questo tempo con loro? Perché diciamocelo, non sono proprio le persone più mature del mondo eh- -Perché non c’è due senza tre e poi, ci vuole il cervello in mezzo alla bellezza!- -Belli? Fred e George?- -Si, perché ti sembrano brutti ragazzi?- -Non sono belli, tutto qui- 
-Chi?- dissero tornando alla sala comune 
-Se si parla al plurale di chi vuoi che si parli?- -Di noi! Ma perché non dovremmo essere belli? Cioè, guardaci, siamo la bellezza!
esclamò George tirandosi indietro i capelli che aveva fatto crescere fino al collo, come Fred e Ron. 
-Ma infatti siete bellissimi, non capisco proprio perché Ginny dica così- -Oh, ma ci lusinghi principessa!- esclamò Fred.
   
 
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