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Autore: Lost In Donbass    22/07/2014    0 recensioni
In un mondo in cui le creature magiche non sono accettate, due vampiri, un licantropo e un mago lottano contro una terribile minaccia che potrebbe annientarli. Riusciranno nell'impresa?
***
dal testo:
Due ragazze ubriache ci stavano barcollando davanti. Avevano un’aria succulenta. Sentii i canini affiorarmi in bocca e un senso di fame assoluta invadermi. Scambiai un’occhiata con il mio amico e in un attimo fummo addosso alle ragazze,che essendo sotto i fumi dell’alcol non opposero molta resistenza. Affondai i denti nel collo di una di loro. Sangue,dolce,pastoso,zuccherino.
***
Feci amicizia con il vicino di casa,un vecchio stregone di origine persiana che mi iniziò alle arti magiche. Diventammo buoni amici,e io cominciai a praticare incantesimi e magie varie. Abbandonai pian piano tutti i miei amici,isolandomi da tutto per concentrarmi sulle mie capacità di mago e stregone.
Genere: Azione, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson, Niall Horan, Zayn Malik
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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CAPITOLO QUINTO : DOVE CI DIAMO A UNA FUGA PRECIPITOSA VERSO IL VALLO DI ADRIANO
Mi svegliai il mattino seguente, accartocciato come un foglia secca, incastrato tra Louis e Zayn. Non filtrava nessuna luce dalla finestrella, così mi alzai il più delicatamente possibile, districandomi dai miei amici. Non ricordavo di essermi sdraiato sul divano, né, sinceramente, di essermi addormentato. Siccome avevo un certo languorino ,mi avviai verso quella che pensavo fosse la cucina ma venni fermato da un paio di mani gelide che mi si chiusero attorno ai polsi. Mi voltai di scatto, preparando già i canini quando mi avvidi che era solamente Arkasha che mi fissava in modo non proprio rassicurante. Mi sentivo piccolo e indifeso di fronte a lui, nonostante fosse la metà di me.
-Oh, ehm, buongiorno Arkasha … io, io avevo fame e così … - Ero terribilmente impacciato, e in più la circolazione di sangue delle mie mani era bloccata dalla presa ferrea del ragazzo. Così gelida, le unghie lunghe che mi incidevano la pelle. Distolsi lo sguardo e cominciai a dire cose assolutamente a caso nella speranza che mi mollasse i polsi
-Ah, allora ehm … uh, ma … ma quanto abbiamo dormito? No, perché sai, non ricordo di essermi messo sul divano assieme ai ragazzi e … di essermi addormentato. Cioè, sai mica l’ ora? Non ho l’ orologio … -
Mi stavo seriamente rendendo ridicolo e in più mi facevano male i polsi …
-E’ ora di andare. – Aveva una voce strana, sempre con una nota mielosa in fondo, ma più … vuota?
-Di andare dove?- Perché aveva gli occhi vitrei? No, la cosa non mi piaceva per niente
-Devo tornare- La presa attorno ai miei polsi andava stringendosi
-Ahia, ahia, tornare dove?- Cercai di divincolarmi. Era sempre più pallido, come se si stesse spegnendo
-Lei mi chiama-
-Lei chi?! Mi vuoi spiegare cosa sta succedendo per amor del Cielo?!- Non ci stavo capendo più niente e quei tre dementi ronfavano beati ignari di tutto
-Dasfidanja-
A quel punto non capii più nulla. Successe tutto così in fretta, fu tutto così veloce … La casa cominciò a ruotare su se stessa a velocità sempre maggiore, i colori cominciavano a confondersi. Urlai ma la mia voce riusciva ovattata, solo l’urlo del vento invadeva il cottage. Divenne come una giostra senza controllo, Arkasha,di fronte a me rideva, un riso pazzo, schizofrenico. Mi aveva mollato i polsi sanguinanti e sembrava … disfarsi. Cioè, si stava spezzando in piccoli frammenti di cristallo che vorticavano attorno a me. Risate e urla si fondevano in mezzo a quel turbinio di cristalli e colori. Vidi attorno a me immagini strane, steppe, casette nei boschi, matrioske ghignanti, cosacchi, mostri che vomitavano lingue di ghiaccio. Poi più niente. Un fragoroso boato e mi ritrovai sdraiato in mezzo alla brughiera umida, di notte fonda, assieme ai miei amici che si erano svegliati anche loro. Della casa non vi era più traccia, solo due corvi volteggiavano sulle nostre teste.
-Ma che diavolo è successo?- borbottò Zayn, aggiustandosi il ciuffo. Raccontai brevemente la mia esperienza, constatando che i miei polsi erano perfettamente guariti. Harry uggiolò
- Lou, ma allora chi è Arkasha?-
-Il nipote di Baba Yaga-
Zayn strillò
-Cosa?!?! Il nipote della maga più potente del mondo?! Che figura da cani che ho fatto … -
Harry annusò l’aria e borbottò
-Arrivano. Dobbiamo muoverci, vengono da nord-
Louis si alzò, si spazzolò i vestiti e commentò
-Allora, Neville mi pare che si fosse buttato a sud, quindi Haz trasformati, prendi Zayn; Lally ce la fai a volare?-
Era pallidissimo, avevamo bisogno di sangue fresco e subito. Scossi la testa che mi girava vorticosamente.
-Vedremo di procurarvi qualche umano … - disse Zayn, ancora imbarazzato dal pensiero che Baba Yaga avesse visto il disastro da lui causato. Un sordo rumore ci fece voltare terrorizzati. Una macchina ci passò vicino e potemmo constatare che non erano Cacciatori bensì una famigliola straniera che faceva al caso nostro
-Scusate- disse l’autista con un pessimo inglese – Sapreste indicarci … -
Ma non fece in tempo a finir la frase che io e Louis gli eravamo addosso. Dissanguammo tutta la macchina e ci saziammo di sangue fresco. Ovviamente non erano morti, solo molto deboli ma si sarebbero rimessi presto. Finalmente sazi ci alzammo in volo seguiti da Harry con sopra il mago. Nel cielo turbinavano cirri grigio piombo, un vento esageratamente gelido sferzava la landa solitaria, una tempesta stava arrivando.
-Secondo voi sanno dove siamo?- chiese Harry
-Si, probabile-
Il vento infuriava sempre più forte e cominciava a piovere. Anche la pioggia era grigia e bagnava l’erica purpurea, inzuppandola. Eravamo le uniche creature viventi che si muovevano veloci verso sud incuranti del maltempo
-Percepisco qualcosa di oscuro nell’aria- urlò Zayn
-Arriveranno- urlai in risposta. Il fischio del vento del nord era assordante. Dovevamo essere dalle parti del Vallo di Adriano. Forse più su. Avevo perso la concezione del tempo e dello spazio, un viaggio continuo nella brughiera, animali braccati nella landa. Quando arrivarono non li sentii quasi. Vidi i fari delle loro macchine che ci accerchiavano e Louis che mi diceva di prepararmi a lottare. Poi fu tutto un seguitare di urla, colpi di arma da fuoco, sangue, pioggia e sudore. Mi ritrovai a strangolare persone, a dissanguarne altre. Vidi di striscio Harry che sgozzava e mutilava altri nemici, Louis che mi imitava e Zayn che mandava incantesimi a destra e a manca e si aiutava mitragliando di qua e di là. Quindi tutto finì. Ero seduto per terra, instupidito dalla vista di tutti quei cadaveri e dei pochi fuggitivi che scomparivano all’orizzonte. Ero ricoperto di sangue che la pioggia lavava via. Harry si leccava le ferite che gli erano state inferte, Zayn voltava le spalle nauseato, e Lou fissava tutto con aria vacua. Troppi ricordi risvegliava in lui quella scena. Troppi ricordi.
-Che ne dite di andare via?- balbettò Zayn. Ubbidimmo in silenzio, trascinandoci nel fango. Chissà quando ritroveranno tutti quei cadaveri … Un tuono scosse l’aria e una pioggia ancora più forte cadde al suolo. Non avevo freddo, ero solamente stanco. La mia testa era stanca.
-Ho tanto sonno … - uggiolò Harry –Voglio andare a casa … -
-Ti ricordo che non abbiamo più una casa- replicai io, con un tono molto più duro di quello che volevo. Harry mi guardò addolorato, le pupille talmente grandi da nascondere le iridi. Un corvo gigantesco si posò davanti a noi
-Munin!- esclamò Louis. L’uccello ci zampettò davanti e posò al suolo una piccola pergamena che raccogliemmo immediatamente. Recava scritte le seguenti parole
“Venite al Vallo d’Adriano il più velocemente possibile. Hugin e Munin vi guideranno. Abbiamo intercettato Neville ma ci servite voi per farlo morire. Firmato : Liam Payne”
-LIAM PAYNE?!- urlò il mago
-Sbrighiamoci!- strillò Louis –Forse non tutto è perduto!-
Liam Payne è il Sommo Eccellentissimo Altissimo Maestro, capo indiscusso della Comunità e mago tra i più importanti del mondo.
I due corvi volarono verso sud con noi dietro, animati da un senso di vitalità. La strada fu lunga e faticosa, soprattutto con Zayn che si lamentava per il ciuffo moscio. Dopo una scarpinata interminabile giungemmo in prossimità del Vallo d’Adriano e la scena che ci si presentò fu sconcertante. Neville si dibatteva impotente legato da potenti cordami, tenuti con la magia. Individuai Liam Payne che si avvicinava a noi, serio e freddo, avvolto in una tonaca rossa e oro seguito da una furibonda Perrie e da un’ancor più furibonda Eleanor. Quelle due maledettissime sono sempre tra i piedi. Eleanor è una delle infinite cugine di Louis mentre Perrie è un’amica di Zayn. Sono rispettivamente una Kelpie (creature che si tramutano in cavalli e che battono i laghi isolati irlandesi mangiando i malcapitati che cascano alle loro”avances”) e una Selkie ( creature che sono foche di giorno e umane di notte. Se gli rubi la pelle di foca sono costrette a rimanere con te per sempre a meno che non ritrovino la pelle).
-LOUIS!!!!!!! Come hai potuto?!- l’urlo di Eleanor ci trapanò i timpani e presto una mano calò sulle nostre guance lasciando l’impronta e un terribile bruciore.
-Ma El … io … noi … - balbettò il mio amico
-Niente ma!!!! Sei un cugino degenere! Cosa ho fatto di male per meritarti come parente stretto!?- era semplicemente imbestialita. Ovviamente Perrie non fu da meno, schiaffeggiandoci l’altra guancia e berciando
-Siete ammattiti?! ZAYN la prossima volta ti uccido!! Idioti!!!!!!-
Per nostra fortuna intervenne il Sommo a salvarci dalla follia omicida delle due.
-Eleanor, Perrie, potete andare, grazie – Non osarono opporsi e se ne andarono ringhiando.
-Ehm … Eccellentissimo …. – tentennai io, massaggiandomi le guance infuocate. Mi intimò il silenzio con un gesto della mano e iniziò con voce grave
-Potete da soli vedere il danno che avete combinato. Ora elimineremo Neville, con il tuo aiuto Zayn. Detto fra noi, i ranuncoli non erano adatti e avresti dovuto usare i fiordalisi di Tenerife ma comunque ne riparleremo. Poi il vostro compito per salvare il vostro onore sarà quello di uccidere Ethelberta Mc Intosh, il capo della Congrega e vostra ex vicina di casa. –
Deglutimmo ma annuimmo e firmammo il Patto con una goccia del nostro sangue. Poi ci avvicinammo a Neville e Zayn proseguì fino ad arrivargli di piedi. Un brivido mi percorse la schiena.
Sul piede del golem vi era inciso la parola magica per farlo vivere e solo il creatore può cancellarla. Infatti gli occhi di Zayn divennero bianchi e la sua mano si posò sull’anatema. Un boato, un urlo, un’ esplosione stile fungo atomico e gelato da tutte le parti. Volammo a vedere come stava il nostro amico. Era ricoperto di gelato e pareva molto stanco. Tremava, vittima di brividi incontrollabili
-Zayn, tutto ok?- ci fissammo preoccupati : che gli fosse successo qualcosa di irreparabile?
Si portò le mani al viso, sbiancò e un flebile suono uscì dalle sue labbra.
-Il … Il … IL CIUFFO!!!!!!!!!!- balzò in piedi agile come non mai e corse da Liam Payne che sorrideva bonariamente. Le due picchiatrici ci fissavano torve e altre creature sospiravano. Povero piccolo Neville … un pianto scoppiò. Oh, Cristo! Il bambino che si era mangiato il golem giaceva frignante tra il gelato. Alcune maghe corsero a vedere come stava e lo portarono via per curarlo e penso per riportarlo sano e salvo alla sua famiglia.
-Bene- annunciò il Maestro –Ora sapete che fare. Vi auguro buona fortuna e buona riuscita-
-La fa facile lui … - brontolò Harry.
Sospirammo e ci avviammo verso ovest, vagando per compiere il nostro dovere. Gli occhi di Liam Payne ci seguirono finché non scomparimmo alla sua vista. 

****
Ehilà, eccomi qui dopo una pausa ... spero che le disavventure dei nostri eroi continuino ad interessare qualche lettore ... se volete lasciare un cenno vi sarò eternamente grata! Buona giornata e buona estate a tutt*!
  
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