Serie TV > Una mamma per amica
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Autore: _Giuggiola_    04/09/2008    10 recensioni
[...]...ormai quanti anni erano passati dal giorno della sua laurea? 7? No, 8. E ormai Logan faceva parte del suo passato. Non lo aveva più visto né sentito. Non aveva più saputo nulla né di lui né della sua famiglia. E forse era stato meglio così...
Questa fanfiction è per tutti quelli che come me, dopo aver visto l'ultima puntata della settima serie, hanno sentito l'amaro in bocca per come tutto si è concluso...
Ambientata 8 anni dopo la 7x22, vi mostro cosa potrebbe succedere! Hope you enjoy it!
Genere: Romantico, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro Personaggio, Logan Huntzberger, Rory Gilmore
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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"...stanchi, ma felici."




-Io non ti ho dimenticata.- sentenziò Logan in un impercettibile sussurro. –Sei ancora la mia Scheggia.- aggiunse poi lasciando che le parole venissero trasportate dal vento.

Piccole grandi parole.
Piccoli grandi sussurri che continuavano a muoversi tra le pesanti coperte.
Che si insinuavano nelle menti, nei respiri, nei cuori, in ogni battito.
Che si muovevano con condiscendenza.
A tratti erano quasi parole soffocate.
A tratti erano urla.
A tratti erano voci ovattate.
A tratti potevano sembrare solo un lontano ricordo.
A tratti potevano apparire come frutto di un sogno.
Ma non lo erano.
E Logan Huntzberger lo sapeva.
Ecco perché non riusciva a chiudere occhio.
Ripensava alle parole che aveva sussurrato qualche ora prima alla ragazza, alla donna, che continuava a fargli battere il cuore più velocemente del normale.
L’aveva davvero baciata mandando a farsi benedire tutti quegli anni in cui aveva creduto di essere riuscito a fare a meno di quelle labbra?
Si.
Aveva davvero rinunciato alla speranza di dimenticare una volta per tutte quell’orrenda giornata in cui si era costretto a dirle addio?
No.
Ma avrebbe mai potuto davvero rinunciare a lei?
No.
L’aveva baciata?
Si.
Se ne era pentito?
Mai.

*******

-Io non ti ho dimenticata.- sentenziò Logan in un impercettibile sussurro. –Sei ancora la mia Scheggia.- aggiunse poi lasciando che le parole venissero trasportate dal vento.

L’aveva baciata.
L’aveva chiamata Scheggia.
Ed era tornata ad 8 anni prima.
Aveva fatto un passo indietro nel passato. Si era tuffata nei ricordi.
Il suo abbraccio.
Il suo odore.
Il suo torace.
Le sue labbra.
Come si sarebbero comportati d’ora in poi?
La sera prima, a quel bacio ne erano seguiti altri.
Poi lui l’aveva riportata a casa.
E anche lì, davanti il portone in vetro dietro alla quale il sostituto notturno di Marcello stava guardando la tv in un mini televisore, si erano baciati.
Cosa avrebbe dovuto fare quel giorno a lavoro?
Come avrebbe dovuto parlargli?
Come avrebbe dovuto salutarlo?
Rory Gilmore non si era mai sentita così ansiosa di arrivare al suo posto di lavoro, prima di quel giorno.
Lui sarebbe già stato là ad aspettarla come la sera prima?
O sarebbe arrivato più tardi?
Anche quella mattina avevano una riunione per stabilire la frequenza di pubblicazione della pubblicità per la loro compagnia che il giornale doveva rispettare.
Rory arrivò in anticipo in ufficio, cosa che non succedeva dai primi mesi di vita del Gilmore.

-Ciao Mia. Ci sono messaggi per me?- chiese alla sua assistente/segretaria uscendo dall’ascensore.

-Rory? Sono le 8 solo adesso e tu sei davvero davanti a me? Giurami che non sei un ologramma!- sbottò Mia sinceramente colpita da questa improvvisa puntualità del suo capo.

-Te lo giuro. Ora posso avere i miei messaggi?- chiese nuovamente la bruna sperando di vedersi recapitare un post-it con scritto il nome di Logan Huntzberger che ci teneva ad essere richiamato.

-Non ce n’è. Però è arrivato un mazzo di rose che troverai nel tuo ufficio. E c’è un biglietto.- disse la ragazza con sguardo malizioso.

Rory la guardò e sorrise e subito, cercando di non farlo capire, si precipitò nella sua stanza.
Un mazzo di rose rosa. E un biglietto.
La donna lo afferrò con mani tremanti e lo spiegò velocemente.

La ringrazio sentitamente per la donazione che ha voluto
effettuare per la lotta contro il cancro.
Le sono davvero grato.
Dovrebbero esistere più persone come lei.



In Fede,
Mark Parckard.



Perfetto.
Non era di Logan. Erano i ringraziamenti del magnate australiano della sera prima. Certo, facevano piacere. Ma erano pur sempre dei semplici ringraziamenti da un perfetto sconosciuto.
Nessuna chiamata. Nessun messaggio. Nessun biglietto.
Niente, nada, nisba.
Dove era finito?
Quella mattina, appena alzata, aveva controllato il suo cellulare, convinta che lui le avesse mandato qualche sms.
Superata la delusione per l’sms, con la stessa convinzione era arrivata in ufficio di corsa, sinceramente sicura di trovare una sua chiamata lì.
E superata l’ennesima delusione, era entrata nel suo ufficio con la completa sicurezza che quei fiori fossero realmente da parte sua.
Niente, nada, nisba.
Si sedette frustrata alla scrivania e accese il suo computer.
Aveva dei file da controllare e servizi fotografici da revisionare. Meglio farlo subito, almeno per tenere la testa impegnata.
Non doveva preoccuparsi. Lo avrebbe comunque sicuramente visto neanche un’ora dopo per la riunione.
Appena pochi minuti dopo alzò la testa per incontrare lo sguardo sorridente di Robert che stava uscendo dall’ascensore.
Salutò Mia e poi proseguì fino all’ufficio della bruna.
Le sorrise attraverso la porta a vetri e pochi secondi dopo entrarò, sempre con un enorme sorriso stampato in viso.

-Ciao Robert.- lo salutò Rory.

-Ciao Rory! Allora, sei pronta per l’ultima riunione? Dopo oggi avremo finalmente chiuso l’affare!- disse Robert.

-Già! Finalmente!-

-Bene, credo sia ora di andare in Sala Riunioni. Ho visto i nostri legali che erano già pronti all’entrata della stanza.-

-Non aspettiamo Logan?- disse lei subito in apprensione.

-Oh, Logan ha chiamato dicendo di cominciare senza di lui.-

Rory annuì e delusa si alzò dalla sua scrivania dirigendosi verso la Sala dove tutti stavano aspettando, subito seguita da Robert.

*******

La riunione era cominciata già da un’ora e di Logan ancora neanche l’ombra. Dove era finito?
Che la stesse evitando?
Ma perché? Dopotutto era stato lui a farsi avanti per primo, la sera prima.
Se ne era pentito?
E allora perché non dirglielo? Si sentiva a disagio?
Ecco quello che pensava Rory Gilmore durante una delle riunioni più importanti degli ultimi giorni.
Quello che doveva essere il suo pensiero fisso, ovvero i bilanci e gli ultimi accordi con la Bunching & Huntz, era ormai stato completamente soppiantato. L’unica persona alla quale riusciva a pensare in quel momento era Logan.
E non le era mai capitato di non riuscire a scindere il lavoro dalla vita privata.
E invece, in quell’occasione le era capitato. E alla grande, si dovrebbe osare dire.
I suoi avvocati stavano ancora discutendo sui termini di chiusura del contratto, con un Robert sorridente e bonario come sempre e i suoi agguerriti legali, che un frastuono distolse tutti da ciò che stavano facendo.

-S-scusate.- mormorò la causa del rumore.

Era ovviamente Logan, che entrando trafelato nella Meeting Room, non si era accorto della presenza di una pianta vicino alla porta, e l’aveva malamente urtata facendo rompere il vaso e quindi finire tutta la terra per terra.

-Logan! Ma dove eri finito? Avevi detto di iniziare senza di te, ma non pensavo che avresti ritardato così tanto!- disse Robert alzandosi e andando a dare una pacca sulla spalla al suo amico che stava invano cercando di rimettere in senso quel disastro.

-Non ti preoccupare, Logan. Sistemerà tutto Mia, dopo. Vero?- chiese Rory rivolgendosi alla sua assistente che dopo aver sbuffato in modo quasi impercettibile come a dire “faccio sempre tutto io”, sorrise e annuì vigorosamente.

-O-ok.- rispose Logan che dopo essersi sistemato e ripreso dal trambusto che lui stesso aveva provocato, salutò educatamente i legali di entrambe le parti e si sedette vicino a Robert, esattamente di fronte a Rory.

Rory, dal canto suo, non seppe né come né tanto meno perché, cominciò a sudare freddo.
Nuovamente, una cosa che non le era mai capitata durante una semplice riunione di lavoro.
L’unico problema, proprio sottile, era che forse il tutto dipendeva, prima dall’assenza dell’uomo che amava e ora dalla presenza dell’uomo che amava.
Problema a cui trovare una soluzione.
Si impose di stare tranquilla e ricominciò a respirare regolarmente, con il petto che si alzava ed abbassava ad un ritmo abbastanza regolare, e di non guardare davanti a se.
Per nessun motivo, per nessuna ragione avrebbe dovuto girarsi verso il biondo.
Anche se tutti gli altri avessero visto passare davanti alle finestre un UFO con gli alieni che facevano “ciao ciao” con le tre dita affacciandosi da delle specie di oblò.
Mai, mai, mai avrebbe dovuto girarsi.
Ma forse una sbirciatina…no! Non poteva e non doveva, soprattutto.
Ad un tratto tutte le altre voci divennero un bla bla bla costante e cominciò a sentirsi osservata.
Decise che in quel caso avrebbe potuto girarsi. E lo fece.
Logan la stava guardando, con insistenza.
Non distolse lo sguardo neanche quando i loro occhi si ritrovarono incatenati.
Rimasero così per diversi minuti, quando una voce, all’inizio lontana, cominciò a farsi sempre più distinta. Robert.

-Logan? Logan, mi senti?!-

-Cosa? Oh…io ehm si. Dicevamo?- sobbalzò Logan risvegliatosi dai suoi pensieri e dalle sue elucubrazioni mentali.

-Amico, stai bene? Sembravi su un altro pianeta.- scherzò il moro accanto al ragazzo.

-No, io…scusate.- mormorò in segno di scusa e come una furia si alzò e si precipitò fuori dalla stanza.

Colui che aveva sempre avuto un grande controllo su se stesso e sui suoi stati d’animo, era in quel momento incapace di mostrare qualsiasi tipo di indifferenza nei confronti dello sconvolgimento emotivo alla quale aveva sottoposto il suo cuore negli ultimi giorni.
Si alzò in fretta e altrettanto velocemente uscì dalla Meeting Room.

-Ma cosa gli prende?- chiese Robert guardandosi intorno e alzandosi per raggiungere il suo amico.

-No, vado io.- lo fermò la ragazza che si alzò e, tacchi permettendo, uscì il più in fretta possibile dalla sala.

-Non vorrei essere inopportuno, ma non ho capito bene cosa è appena successo.- mormorò uno degli avvocati dando voce al pensiero di tutti gli altri.

Alla domanda rispose un Robert assorto mentre guardava ancora la porta che i due ragazzi avevano imboccato qualche istante prima.
Si mise le mani nelle tasche e con sguardo pensieroso ma con sorriso soddisfatto sussurrò:

-Oh, io lo so. Si, so cosa sta per succedere.-

*********

Si infilò nell’ufficio della proprietaria del giornale e si chiuse dentro, non a chiave, ma comunque come se si fosse trovato a casa sua.
Non ci era riuscito. Quella mattina, quando si era svegliato, aveva imposto a se stesso di dover rimanere calmo. Di non dover dar segno di ricordare, né tanto meno considerare, ciò che la sera prima era successo in quel dannato parco e sotto quel dannato grattacielo in cui lei abitava.
Era sempre riuscito a far finta di dimenticare, e molte volte non aveva neanche dovuto fingere, ma quando entrava in gioco Lorelai “Rory” Gilmore tutto il resto non contava.
Era sempre stato irrazionale nei sentimenti che provava verso quella ragazza.
Sin da quando si erano messi insieme, lui sapeva di aver trovato la sua anima gemella.
Avevano avuto i loro momenti bui.
Avevano litigato ferocemente per più volte.
Si erano lasciati per più volte.
Ma alla fine, qualunque strada avessero intrapreso, si ritrovavano.
Come i poli di due calamite che non possono fare a meno dell’altro. Che si attraggono, che poi si respingono, ma che poi tornano ad unirsi.
E quel fortuito incontro ne era la prova.
La prova del fatto che anche 8 anni e kilometri di distanza non avrebbero potuto separare le loro anime, che ormai avevano trovato l’altra metà combaciante.
E lui, Logan Huntzberger, era deciso a non lasciare che qualcos’altro li dividesse.
Non poteva farlo succedere.
Non poteva lasciare che accadesse. Non di nuovo.
E quella mattina, quando alzatosi dal letto dopo una notte passata a rimuginare aveva pensato che l’indomani se ne sarebbero andati e che sarebbe tornato tutto alla normalità, si era sentito mancare al pensiero di tornare non a quella normalità familiare che apprezzi, che ami, che cerchi, che rincorri, che brami, per la quale combatti affinché non ti venga sottratta.
No, a quella normalità anomala che si era creato per convincersi che anche senza di lei poteva andare bene. Che anche senza di lei poteva andare avanti con la sua vita. Si era preparato velocemente ed era corso verso il Gilmore.
Aveva preso un taxi per paura di correre troppo veloce per le strade di Manhattan.
E quando l’aveva vista in quella Sala, aveva capito che l’unica cosa che poteva fare era…

-Logan…- sussurrò una voce entrando nell’ufficio e trovando il ragazzo con le spalle alla porta e lo sguardo perso per le strade trafficate di Manhattan che si vedevano dalle grandi vetrate.

Il biondo si girò velocemente e se la ritrovò a pochi centimetri di distanza.
No, doveva allontanarsi perché nel caso contrario non sarebbe riuscito a dirle quello che doveva.
La guardò per qualche istante e poi fece due passi indietro, mettendo tra di loro una piccolissima distanza.

-Logan, io…-

-No, Rory. Fai parlare prima me, per favore, ok?- chiese Logan incalzante.

La moretta annuì e rimase ad aspettare che il ragazzo trovasse le parole giuste.
Inaspettatamente non dovette aspettare neanche alcuni secondi che la voce del biondo raggiunse nuovamente le sue orecchie.

-Ieri sera è stato qualcosa di inaspettato. Non avevo programmato tutto. Non avevo pensato di rapirti da quella festa e portarti via. Ma quando ti ho vista ho desiderato immensamente che tutte quelle persone che ci stavano intorno sparissero per sempre, per lasciarci soli. Ero addirittura alterato perché questo non stava accadendo e non riuscivo a capire come le persone ancora non si fossero accorte di quello che già ci stava succedendo mentre ci guardavamo e al perché non se ne fossero già andate per lasciarsi alla nostra intimità.-

Si fermò per sorridere e poi riprese.

-E poi ti ho portata via e la mia mente, e il mio cuore, sono tornati a 9 anni fa quando ti ho portato per la prima volta nelle cucine di Yale, quando già era tutto chiuso.
Probabilmente erano le 2 di notte o giù di lì. Ricordo come se fosse ieri il tuo sguardo di disappunto, ma il guizzo divertito nei tuoi occhi. Ricordo di quando, come se fossi stata una bambina nel paese dei balocchi, hai scalpitato per poter avere la prima ciotola di cereali della giornata e quando, sentendoti in colpa, hai lasciato quei 10 dollari sul bancone. Ed è stato lì, mentre ti vedevo felice per qualcosa di così semplice, che ho capito che ero innamorato di te. Lo so, ci ho messo un po’, un bel po’, per dirtelo, ma lo sai come sono fatto…non so mai se una cosa sia giusta da dire oppure no. E ieri mi sono ricordato di quanto io ti amassi. E di quanto ti amo, Rory.-

Completò il suo discorso con un sorriso e con un’emozione enorme.
Subito riflessa su di lei.
Rory rimase qualche secondo traballante su quei tacchi ora del tutto inutili e sulle sue gambe completamente e totalmente instabili.
Lui le aveva appena confessato il suo amore, di nuovo, dopo 8 lunghissimi anni di separazione.
E lei, lo amava?
Si, ne era certa.
Doveva dirglielo.
Ancora con il cuore in tumulto, gli si avvicinò.
Lui non le diede il tempo di fare più di un passo che annullò la distanza che li divideva e si strinsero tra le braccia.
Si strinsero forte, come se volessero imprimere le impronte dei loro corpi su quello dell’altro. Combaciavano.

-Ti amo.- gli sussurrò Rory.

Si guardarono negli occhi e piano, con un movimento quasi impercettibile, si avvicinarono.
I loro respiri si confusero e i loro occhi si fusero.
Si incontrarono le labbra e finalmente si baciarono. Dapprima piano, poi più velocemente, presi dalla passione.
Poi cominciarono a sorridersi, labbra a labbra.
E poi risero di gioia, continuando a tenersi stretti.

-Questo vuol dire che…- azzardò Rory sfiorandogli le labbra con un dito.

-Che non mi scapperai mai più.- sorrise il biondo perdendosi in quell’oceano.

Si baciarono di nuovo. Ancora e ancora, per diverso tempo.
Decisero di andare via, di fuggire e di andare a rintanarsi nell’appartamento di lei.
Uscendo dall’ufficio, ancora mano nella mano, intrecciate tra di loro, salutarono Robert sorridente e Mia esterrefatta.
Uscirono dall’edificio e in pochi minuti, grazie ad un taxi, si ritrovarono sotto casa di lei.
Entrarono nel grattacielo, salutarono Marcello, sorpreso nel vedere una delle migliori inquiline del palazzo che seguiva da anni accanto ad un uomo tanto felice negli occhi, e subito raggiunsero l’appartamento della ragazza.
Si baciarono con calma prima in ascensore e poi davanti la porta.
Rory cercò le chiavi e finalmente riuscì ad entrare.
Era un open space molto grande che collegava salotto, sala da pranzo e cucina e si divideva dalla camera da letto solo da una porta scorrevole in noce.
L’arredamento era molto semplice ma sofisticato.
Si buttarono sul divano, ancora sorridenti, ancora felici.
Continuarono a baciarsi fino a quando decisero di spostarsi in camera da letto.
E lì, fecero l’amore.
Come se fosse la prima volta.
Come se in realtà non si fossero mai lasciati.
Conoscevano ancora il corpo dell’altro, come se l’ultima volta che avevano fatto l’amore risalisse a neanche due ore prima.
Fecero l’amore in modo lento, dolce e passionale allo stesso tempo.
Una, due, tre volte.
Avevano tutto il tempo del mondo per rivedersi, riscoprirsi, riconoscersi.
Si amarono per ore e poi sfiniti si accoccolarono l’una nelle braccia dell’altro.
Rory appoggiò il capo sul petto di lui, all’interno del quale ancora il cuore batteva forte come un tamburello.

-Mi è mancato tutto di te.- inspirò Logan accarezzando la schiena della sua amante. –Mi è mancata la tua risata, la tua bocca. Mi è mancato il tuo viso, il tuo respiro sul mio torace, il tuo battito del cuore. Mi sono mancate le tue battute sarcastiche e mi sono mancati anche i tuoi disastri in cucina.- rise infine il biondo.

-Ora sono diventata piuttosto brava, lo sai?- lo rimbeccò lei dandogli un buffetto sul petto.

Si guardarono negli occhi, ancora sorridenti, e si baciarono di nuovo.
Un bacio a fior di labbra, semplice, casto, ma pieno di amore e tenerezza.
Fecero di nuovo l’amore e poi si addormentarono, stanchi ma felici.




***********



E rieccomi qui nel giorno del mio 17esimo compleanno! Ebbene si, oggi divento più vecchia o come amo dire io “semplicemente più saggia”. E mentre ascolto una vecchia canzone dei Blue sono qui a scrivervi il capitolo e a ringraziarvi.
Che ve ne pare di questo capitolo? E’ stato abbastanza difficile da scrivere, lo ammetto. Avevo diverse idee per questo capitolo, ma alla fine ho deciso per quella più buona. Probabilmente è un po’ sdolcinato, ma io credo che tutti gli innamorati, anche quelli più duri e più “bastardi” dentro alla fine non possano fare a meno di mostrare la loro dolcezza nei confronti della persona amata, quindi perdonatemi per essere un’inguaribile romantica. Alla fine di questa storia mancano massimo 2 o 3 capitoli, quindi la storia sta volgendo al termine.
Ora passiamo ai ringraziamenti:

pinkgirl: Ciao! Non credo che tu abbia mai recensito, ma come si dice? Meglio tardi che mai!^^
Allora, sono contenta che la mia storia ti sia piaciuta e spero che anche questo capitolo tu lo abbia apprezzato! Mi piacerebbe sapere cosa ne pensi! Alla prossima!

LoVe4Ever: Oh mia cara…hai dovuto aspettare un po’ di più ma alla fine sono tornata!^^ Mi sei mancata tanto *.*! Comunque, ritornando in me…che mi dici di questo capitolo?? Lo so, è un tantino sdolcinato, ma qualche volta ci vuole, non credi? Per quanto riguarda la nostra Lorelai (dico nostra perché anche io la AMO profondamente!^_^) ritornerà nel prossimo capitolo e ti assicuro che all’inizio ci sarà da ridere. All’inizio…ehm ehm non posso aggiungere altro! Cmq, “Altro Personaggio” è fortunatamente riferito a Rose e Robert…nessun personaggio esterno scombussolerà la coppia, lo prometto…ok, sono sadica ma non fino a questo punto! xD Che ne dici del mio (ok, nostro…) Logan? Come ti è sembrato? All’inizio era più confuso che persuaso, ma alla fine ha deciso per il meglio…non credi?! Per quanto riguarda le tue recensioni (lunghissime (che io adoro profondamentissimamente)) piene dei tuoi deliri, bè, lasciatelo dire ma…io le ADORO! Anche perché anche io sono un pò pazza (non so se si evince da quello che scrivo nei capitoli o da quello che sto scrivendo ora! o.O)…quindi…continua così che vai alla grande! Detto questo mi rimane da dirti soltanto che ti adoro e che non vedo l’ora di leggere cosa pensi di questo capitolo! Ciao carissima, spero a prestissimooooo! =D

romanticgirl: Sono contenta che lo scorso capitolo ti sia piaciuto, e di questo che mi dici? Troppo zucchero?  Comunque… “la scelta” di sparks l’ho letto in italiano e mi è piaciuto molto! Lo hai letto, per caso? Baci, alla prox

giuggiolina43: Rieccomi…un po’ in ritardo, ma rieccomi! Allora che te ne pare di questo momento idilliaco tra i nostri beniamini? Piaciuto? Fammi sapere! Baci, alla prossima!!

LadyElizabeth: Eccomi di nuovo qui, anche se con un po’ di ritardo! Sono stata brava oggi? Spero di si! Fammi sapere che ne pensi, ok? Un bacione

cherol: Sono contenta che lo scorso cap ti sia piaciuto, ma ammetterai che questo è ancora più romantico, no?? Un bacio

Nikki Potter: Ciao! Sono davvero contenta che la mia storia ti sia piaciuta e che tu possa vederlo come un proseguo per il telefilm…chissà che gli sceneggiatori non battano la testa e decidano di riprendere a girare! Un bacio e aspetto di sapere cosa ne pensi di questo cap! A presto

Yuffie23: Non ti preoccupare, cara, sei scusata per il ritardo! xD Dopotutto anche io lo sono con l’aggiornamento, quindi siamo pari! =P Detto questo, che mi dici di questo capitolo? Spero proprio che tu lo abbia apprezzato! Un bacio e a presto!

summer89: Prima di tutto: ho cercato di respirare aria inglese per tutti voi, contenti? xD Detto questo passo a dirti che sono davvero lusingata per ciò che hai detto. Da quando ho visto l’ultima puntata di questo esilarante telefilm ho sempre desiderato dargli un degno finale. Soprattutto alla storia tra Logan e Rory che secondo me ha subito un drastico taglio. In ogni caso, ti ringrazio davvero tanto e spero che continuerai a farmi sapere cosa ne pensi! A presto, spero!


CONTINUA…
  
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