Something Great
Capitolo 12
Sette e trenta precise e Zayn era
all’entrata del locale in cui aveva incontrato Liam per la prima
volta,poggiato contro un muretto,una strana sensazione a chiudergli lo stomaco.
Aveva mentito a Perrie probabilmente per
la prima volta in tanti anni insieme per essere lì quella sera,usando Louis
come scusa per uscire. E per una volta,non gli era neanche importato affatto
delle urla mentre usciva e delle solite lamentatele alla “Sono stufa che ti
importi più di Tomlinson che di me”.
In effetti,al momento gli importava
soltanto che Liam arrivasse il prima possibile perché era lui a essere stufo di
tutto quello e sperava davvero che quel ragazzo potesse essere la distrazione
che prometteva.
Qualcosa di diverso,solo un qualcosa per
uscire dalla sua solita routine e scordare della sua insopportabile fidanzata
per qualche ora.
<< Professore >> alzò lo
sguardo e Liam era lì,perfetto come sempre.
Forse non avrebbe dovuto pensarlo,forse
avrebbe dovuto preoccuparsi di averlo fatto,ma Liam era oggettivamente perfetto
e bellissimo,sempre con quell’aria sicura e supponente che al confronto lo
faceva sembrare un ragazzo ingenuo e senza esperienza.
<< Ti sembriamo a scuola?! >>
sbottò comunque malamente,cercando di nascondere il rossore che sapeva essersi
diffuso sulle sue guance a quei pensieri.
<< Dove andiamo? >> chiese
poi,prima che Liam potesse ribattere,temendo già il sorrisetto malizioso che si
andava formando sulle sue labbra.
Liam gli porse un casco nero con un
sorriso.
<< Ovunque tu voglia andare
>>
<< Tutto qui? McDonald? >>
scoppiò a ridere Liam
quando scese dalla moto,ferma nella via che Zayn gli aveva indicato.
Il moro sbuffò,togliendosi il casco e
cercando di rimuovere dalla mente la sensazione della schiena di Liam contro il
suo petto.
<< Avevo fame e non mi è venuto in
mente altro… Se vuoi puoi anche andare comunque >>
Liam sorrise di quell’espressione un
po’ offesa e decisamente buffa sul viso del moro,sfilandogli il casco di mano
e avviandosi verso l’ingresso.
<< Andiamo dai… >>
<< Allora professore,perché non mi
racconta qualcosa? >>
<< Ti piace proprio chiamarmi così,eh?
>> alzò gli occhi al cielo esasperato,dando un morso al suo panino.
<< I professori sono sexy. Chi non
sogna almeno una volta di farsela con il proprio insegnante sulla cattedra?
>> (Nota dell’Autrice: Tutti quelli che purtroppo non hanno un
professore come Zayn) ammiccò,mordicchiando lentamente una patatina e Zay a
vederlo sentì il panino andargli di traverso,costringendolo a tossire e
nascondere il viso rosso nel bicchiere di CocaCola.
Così non andava affatto bene.
<< Sai già molto di me,credo sia
il tuo turno raccontare,non trovi? >> biascicò appena fu in grado di
parlare senza tossire.
Il pompiere scrollò le spalle.
<< Non credo ci sia niente di
interessante da raccontare >>
<< Tu prova,non sai cosa può
interessarmi >>
Questa volta fu il turno di Zayn di
ammiccare,facendo sorridere divertito il castano per quell’impacciato
tentativo di apparire sicuro di sé.
<< Beh allora… Liam Payne,23 anni,da Wolverhampton. Mi sono trasferito qui 5 anni fa per lavoro >>
<< Cinque anni fa non saresti
dovuto essere al liceo? >>
<< Ho lasciato gli studi a 16 anni.
Non facevano per me,prof >>
<< E poi? >>
<< Tu che cosa vuoi sapere?
>>
<< Qualsiasi cosa >> la
risposta,schietta e sincera,la pura verità su quanto Zayn fosse dannatamente
curioso di conoscere ogni cosa su quel ragazzo,lasciò Liam spiazzato per un
paio di secondi,prima di sorridere e riprendere a parlare.
<< Mmm,non so…Faccio pugilato,in
una palestra vicino alla caserma,anche se io non vivo lì ma in un appartamento
mio. E tu fai qualche sport? >>
<< Giocavo a basket al liceo. È
un’altra cosa che ho lasciato perdere subito dopo il diploma >>
<< Insieme a cosa? >>
<< Disegnare >>
<< Sei bravo? >>
<< Avevo una borsa di studio alla
scuola d’arte,a Londra >>
<< E perché non ci sei andato?
>>
Un’occhiata eloquente bastò come
risposta.
Perrie.
E a Liam sembrò una cosa profondamente
ingiusta. Lui aveva rinunciato a un’opportunità così per stare con lei e lei
gli rovinava la vita in quel modo? Doveva essere proprio una stronza pazzesca.
E Zayn doveva averla amata tanto quando
aveva fatto quella scelta.
<< Hai fratelli o sorelle? >>
chiese il moro per cambiare argomento,sguardo basso sulle patatine con cui stava
giocando.
<< Due sorelle. Un incubo >>
Zay ridacchiò.
<< Tre sorelle e vivevo solo con
quattro donne. Fidati c’è di peggio >>
<< E cosa? >>
<< Il mio migliore amico ha 5
sorelle e solo un fratellino di pochi mesi >>
<< E non l’hanno ancora fatto
santo? >> scoppiarono a ridere insieme,la risata bassa di Liam che si
univa a quella cristallina di Zayn.
<< Com’è stato trasferirti qui e
lasciare tutta la tua famiglia? >> chiese Zay quando entrambi ripresero a
mangiare,facendo scrollare le spalle ancora una volta al pompiere.
<< Non sono mai stato il figlio
modello,io. Al liceo facevo un sacco di casini e con i miei litigavamo spesso.
Fidati,è molto meglio vederli solo per le feste >>
<< Questo non credo potrò mai
capirlo. Per quanto rompano non potrei passare più di due settimane senza
vedere mia madre e le mie due sorelline più piccole >>
<< E tuo padre? >>
<< Andato quando avevo 15 anni
insieme a mia sorella maggiore. Non li sento praticamente mai >>
<< E loro non ti mancano? >>
<< Perché dovrebbero? >>
chiese di rimando il moro con espressione dura << Loro ci hanno lasciato.
Waliyha e Safaa avevano solo 10 e 6 anni e nostro padre se n’è andato
>>
<< Avete tutti nomi così
particolari nella tua famiglia?! >> l’espressione perplessa di Liam fece
ridere Zayn.
<< Mio padre è pakistano e quindi
i nostri nomi sono tutti arabi >>
<< E il tuo che significa? >>
<< Bellissimo* >>
<< Totalmente perfetto >>
E Zayn arrossì ancora,sicuro ormai che
con Liam sarebbe sempre stato così.
Non sapeva come,non sapeva perché,ma
riusciva a farlo sentire…
…Come se avesse le farfalle nello
stomaco.