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Autore: Ink Heart    23/07/2014    2 recensioni
From Preaviously:
"WORLD WIDE WEB, WWW in sintesi, significa “la rete grande quanto il mondo”, non credo si potesse scegliere nome migliore. Una rete, una tela di un perfido ragno, che ci cattura e ci incastra al suo interno senza una via di fuga, abbiamo solo l’imbarazzo della scelta per come morire, nella maggior parte dei casi, ci soffochiamo noi stessi [...]
Nate Clare rimpiange ancora il 31 Dicembre 1999, era uno di quelle persone che si erano impegnate per mesi di evitare il “Millennium Bug”, ora invece avrebbe volentieri ucciso chiunque si sarebbe avvicinato a quella banale soluzione di un cambio del software"
Un coinvolgente racconto fantascientifico, che ha la pretesa di farvi entrare nella sua RETE
Genere: Generale, Science-fiction, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Online capitolo 1

Capitolo 1°

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Erano le otto del mattino, quando l’ancora assopito Nate, calò la mano sul suo cellulare, per spegnere quell’odiosissima sveglia, un ring acuto che gli perforava i timpani, come quell’inutile auto che si metteva a sbraitare nel cuore della notte, perché qualcuno provava inutilmente ad aprirla.
Si alzò dal letto, Nettie si era già rigirata per provare a recuperare qualche altro minuto di sonno, prima che anche la sua sveglia, presa da invidia per quella del consorte, si mettesse a emettere acuti. Nate dopo essere stato in bagno, tornò in quella che era la sua camera da letto matrimoniale, da sei mesi a questa parte, la vita di coppia non è proprio quella che fa per un informatico, ma Nettie era la sua anima gemella, la sua porta USB se vogliamo dirla in un eufemismo informatico.
Prese il telefono e schiacciò il tasto centrale, per notare quello che già conosceva, ma aveva voluto controllare lo stesso sperando che quello che aveva visto la sera prima al calendario, fosse solo un’allucinazione dettata da Morfeo. No, purtroppo, era proprio il 31 Dicembre 2019, erano passati vent’anni da quel fatidico problema che si era divertito a risolvere, il “Millennium Bug” l’avevano chiamato, lo ricordava ancora, lo aveva risolto alla sua banca di fiducia, al medico e a tutti i conoscenti che si erano da poco avvicinati allo splendido mondo del web.
Era felice a Capodanno, non quella volta però, era il primo anno che non lo passava con gli amici, era sempre la stessa storia: cena e giochi innocenti fino allo scoccare della mezzanotte dopo una sbronza da millennio, se vogliamo usare un secondo eufemismo.
L’occhio gli cadde sul modem, era a fibra ottica, ogni mese era il doppio di quello che pagava con un normale modem, ma con la fibra ottica, poteva entrare in rete, con la velocità di un falco che ghermisce il suo simpaticissimo topolino per usarlo come spuntino. Nettie aveva detto che era una spesa inutile, non ne valeva la pena di comprare un modem così costoso e spendere il doppio al mese, ma a lui andava bene così e poi la bolletta fino a prova contraria era di sua competenza. Non aveva mai dato problemi, anche perché si doveva solo permettere visto quello che pagava, ma quella mattina, la linea andava e veniva, crollò quando si interruppe durante l’invio di un e-mail ad un collega, uscì fuori a fumare e notò delle scintille sul palo del telefono, doveva esserci un filo scoperto e quei fulmini a pochi kilometri non giovavano a suo favore.
Aveva trovato la fonte del problema, ma non poteva risolverlo, gli serviva un esperto, decise di chiamare il municipio, che lo indirizzò al centralino della centrale elettrica che a sua volta affermò fosse di competenza del comune avvisarla e non suo e quindi si rifiutò di anche solo venire a controllare.
Quando rientrò in casa, ormai innervosito dalla pessima burocrazia dove era costretto a vivere e lavorare, Nettie si era alzata, aspettò che venisse in cucina a fare colazione per informarla del problema, che ha detta personale a Nettie importava quanto la notizia di un tizio investito a New York, cosa che per la cronaca succede ogni mezz’ora circa.
-Non funziona la linea!- proruppe
-Te l’avevo detto che sarebbe stato inutile cambiare modem-
-Ah non dire fesserie Nettie, sai bene che non è così-
-Puoi aggiustarlo?-
-E’ un problema della corrente elettrica, no che non posso-
Non ebbe risposta questa volta, Nettie si limito a fissare, il caffe che usciva dal beccuccio in plastica della sua caraffa e a vederlo scivolare, come un fiume in piena nella tazza a fiori.
-Per oggi, non entrerai in rete- Nettie si sbagliava, lo avrebbe fatto, eccome se sarebbe “entrato”, avrebbe fatto il “login” della sua stessa vita. Dopo colazione, Nettie uscì a fare la spesa per la loro ultima cena dell’anno, al solo pensiero Nate doveva mandare giù un leggerissimo conato.
Erano circa le nove e trenta quando un idea passò nella sua mente, poteva far funzionare la rete internet, poteva riuscire a collegarsi e lo avrebbe fatto. Suo padre era un elettricista, conosceva le basi, certo, ma non era un esperto, taglio a metà il cavo della fibra, inizio a sfilare dalla guaina i sottili filamenti vetrosi, con una mano ferma e delicata, li attorcigliò creando un unico filamento, ripeté il procedimento dall’altro capo del cavo per poi effettuare il:
-Contatto- urlacchiò istericamente collegando il cavo ad un vecchio trasformatore recuperato in soffitta. La fortuna (o sfortuna) volle che in quell’istante, un fulmine che si era allontanato dal gruppo, scagliò la sua portata sul cavo scoperto del palo della luce, un millesimo prima dell’urletto di Nate. Niente di grave se non che, come detto era fibra ottica, veloce come un falco, con la stessa velocità, partendo dalle dita, Nate fu trasportato all’interno di quei filamenti vetrosi, diventava sempre più simile al prodotto di una stampante  3D, fino ad avere due dimensioni  e infine a smaterializzarsi in minuscoli pixel, come una qualsiasi immagine.  

Ai suoi occhi apparve una scritta, che aveva letto e usato migliaia di volte:

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To be Continued

   
 
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