Xla:
mà,
che quando siete con calma all’ospedale perché io
dopo due mesi dovevo nascere,
che per caso un gatto nero vi ha attraversato la strada? O…
che ne so: sei
passata sotto una scala? Oppure io, ho rotto uno specchio o…
un palazzo fatto di specchi!?
–
Salasar:
perché? –
Xla: per
me è un complotto dei pc verso di me. E’ impossibile
che ogni roba di pc che tocco si
rompe!... oppure sono io… -
I
Kiss
You
[IKY]
Du3 principini
vizi@ti 3d un@ princip3ssin@
~ventitreesimo
capitolo~
- NON TE NE
PUOI ANDARE! -
- Lo so che
è dura Drà, ma non starò via per
molto! Su, non
fare così! -
- MA
PERCHE’? -
Harry
sbuffò.
Già
era stata un’impresa della e buona mandare via con le
buone i coniugi Malfoy: Lucius se ne sarebbero andato solo
se Harry gli avesse dato il numero dell’arredatore della
casa,
più dopo avendogli fatto fare un bel tour di esse con
annesso giardino, Nissy
non si è sciodata fino a
che Harry
non gli avesse promesso che li sarebbe andati a trovare al Maniero Zoo
Malfoy e
che Lady Pet non gli avesse dato la ricetta per i suoi famosi biscotti
con le
mandorle. Non erano mandorle, ma noccioline e limone, ma provate voi a
farglielo capire a quella testolina bionda sotto il capello di paglia
chiaro.
Da allora
erano passati quattro giorni, ma Harry ricordava perfettamente
la fatica che avevano fatto. Che aveva fatto, più che altro!
Visto che Dud
pareva essersi attaccato a lui col vinavil doppio strato e
l’intimità sa e di
Draco era andata allegramente a farsi fottere; a quanto pare il caro
cugino si
era accorto che forse non è casualmente
svenuto ma che qualcuno gli aveva dato una spintarella,
e Draco che sbraitava che non lo aveva neanche ringraziato, visto che
non
faceva altro che il povero - oddio come mi fa male la schiena
– cucciolo
indifeso che pigolava e voleva Harry vicino, perché diceva
che solo se
coccolava il moro stava meglio.
In
realtà era vero, ma solo in parte, la sua improvvisa
coccolaggine era dovuta al fatto che per un attimo aveva visto le
labbra di
Harry premute contro quelle del babbano. Non che fosse mai successo, ma
nel
dolore della caduta e la rincoglionitaggine, non ragionava tanto bene e
quindi
per lui era come se Dud avesse baciato Harry. Per questo ora non lo
lasciava un
attimo respirare, ed Harry si ritrovava conteso tra: un fidanzato
possessivo e
pigolante e un cugino appiccicaticcio e snervante, che lo riempiva di
domande
per riuscire a capire perché non era riuscito a baciarlo
quando finalmente era
riuscito a stare sopra di lui dopo tanto tempo. Dopo quella notte.
Dud intanto,
quando non stressava Harry, che veniva
ugualmente prosciugato da Draco (capite
ciò che volete è.é nd xla),
passava il suo tempo pensando – o quanto meno
quello che credeva di fare lui – se era al caso di costruire
un monumento alle
scale. Si, pensateci: la prima volta che era salito – anche
se non esattamente
come voleva – sopra Harry, era per le scale, ed il moro era
nudo e qualche
gocciolina vagava senza meta per il suo corpo bronzeo.
- Non ti sto
mica lasciando! -
- MA
CHISSA’ QUANDO TORNERAI -
- Draco!
– disse Harry al limite – Facci
l’abitudine come
l’ho fatta io! –
Draco smise
per un attimo di urlare – In che senso? Sarebbe
a dire che ogni anno ti costringono
a
queste cose? –
- Se la vuoi
mettere così…: si – sorrise serafico ed
ironico – Però è un buon metodo per
guadagnarsi qualcosa, anche se ogni volta
sudo –
Harry si morse
la lingua per la sua ultima frase. Serrò gli
occhi, mentre quelli di Draco si riducevano a due fessure di ghiaccio.
- Allora
è vero! – disse scioccato.
- Draco,
aspetta… - gli mise una mano davanti, ma
ovviamente non bastò a fermare la furia del ragazzo.
- TI
PROSTITUISCI E NON MI DICI NULLA? –
Harry
sospirò.
- TI
COSTRINGONO! TI PAGANO! SUDI!... Per me questo è
prostituirsi – poi si fece certosino – Ecco come
fai ad avere tutti quei soldi
–
- Ma che mi
vai a vedere le camere blindate? –
-
Ciò che è tuo è mio! Tu
sei mio – specificò. – In effetti mi era
parso strano che avessi così tanti
galeoni – si toccò il meno.
- Draco
– fece per calmarlo –I soldi che ho me li hanno
lasciati i miei genitori e questo lo sai. Come sai perfettamente che li
tocco solo per i libri –
-
Quindi… non ti prostituisci? –
- No
–
- Peccato
– aggiunse il biondo con sguardo malizioso - …
Altrimenti volevo una parte dei tuoi guadagni –
Amava
punzecchiarlo, anche se poi puntualmente Harry faceva
le sue famose scenate isteriche. Ma Harry in quel momento era troppo
stanco ed
anche se gli uscivano che era un amore ed al naturale, quella volta
lasciò
correre, ricevendo in risponda un bronciò by Malfoy che si,
quando il compagno
s’innervosiva gli toglieva tutte le energie, ma
contemporaneamente gongolava,
perché quello voleva solo dire che Harry lo
amava… a suo modo, però lo amava.
- Ma allora
cosa fai? –
Harrt
incrociò le braccia –Senti un
po’… ma per te io sono
bravo solo ma… - arrossì un po’
– A prenderlo in culo? –
Draco stava
fermo, cosciente che se non rispondeva o se
rispondeva male aveva finito di vivere.
- No
–
-
Ah…- fece sollevato e compiaciuto Harry.
- Lo sai anche
succhiare molto bene – ghignò.
- Ah!
– disse Harry un po’ scontroso – Mi
pareva strano –
- Dai, non
fare così. – Ghignò – Ihih,
–
No gente,
Draco non si odiava, semplicemente amava quando
Harry faceva le sue scenate, ma per quanto lo potesse stuzzicare in
quel
momento, Harry pareva con la testa altrove, visto che non rispondeva
con le sue
famose scenate che di solito finivano con il biondino per terra con
Harry sopra
di lui che si dava alle cavalcate. Oh, Harry era un ottimo cavallerizzo.
Harry fece per
salutarlo per adempiere ai suoi doveri di
povero ragazzi sfruttato per i lavoretti ai vicini. Di solito tagliare
il
prato, lavare i cani o portarli passeggio – Harry amava
farlo, visto che andava
matto per i cani (perdonatemi, ma a stare
a contatto con Hoshiko mi sono convinta anche io che Harry voglia un
cane nd
xla) -, badare ai bimbi – altra cosa che Harry
amava, anche se era
stressante (waaa sono riuscita a mettere
un’allusione alle mpreg *-* nd xla) – e
cose di questo genere. Il moro
ripensò a quello che aveva insinuato il suo fidanzato poco
prima: sbagliava o
Draco era in fissa che lui era qualcuno dai facili costumi? (no amore mio, sono io che sto in fissa con te
versione HarryPute <3 nd xla) Prima lo accusa di
essere come Ginny, in
modo molto poco lusinghiero, totalmente lungi dall’essere un
complimento, poi
davanti al padre lo schiaffeggia additandolo come una puttana e che lo
prendeva
da tutti i suoi compagni di Dormitorio… se lo venisse a
sapere Ron o Nev
schiatterebbero e ora che si prostituiva in quel quartiere
babbano… non era ora
che Draco si rifacesse revisionare quello che lui chiamava tanto
orgogliosamente cervello?
Ma subito dopo
si chiese se fosse anche colpa sua.
Insomma; certe idea non vengono fuori come fiori o
funghi no? Quindi lui faceva per caso qualcosa che potesse far dedurre
a Draco
cose del genere? Magari era troppo sfacciato a letto, anche se Draco
continuava
dire che era una verginella alle prime armi, urlava troppo, ma provate
voi a
stare zitti quando state a letto con uno come Malfoy!, oppure era
quello che
era successo col cugino? In effetti… ora che ci faceva caso,
la prima volta che
l’ha ribattezzato da quando era lì, era
precisamente dopo che aveva ipotizzato
che lui se la facesse col cugino perché non riusciva a stare
in astinenza. Ora,
dopo gli aveva fatto capire che comanda anche se non ce ne fosse
bisogno. Ma
che ci volete fare? Quando l’istinto chiama bisogna
rispondere!
Ancora
ricordava le risate che si erano fatti all’annuncio
di loro padre del:
- Ragazzi miei
– fece solenne – trombare è IL
sacrosanto
diritto –
Ma persino sua
zia Petunia sarebbe troppo scandalizzata al
pensiero che lui battesse la strada… quella
strada poi…
Draco lo prese
per un polso, deviandolo dalle sue seghe
mentali, e lo trasse a se, baciandolo. Togliendogli l’aria
dai polmoni.
- Torna presto
– gli fece dolce, accarezzandogli la testa e
spostandogli delle ciocche. – Non ti affaticare troppo ok?
–
- Ok
– rispose Harry facendo le fusa.
- Io ti
aspetterò qui, indifes – fece melodrammatico
– Mio
eroe –
- Oh, non
temere, tornerò presto… Pr- - non ce la faceva
neanche a parlare senza mordersi la lingua per impedirsi di ridere
– Princess –
Draco
alzò un sopracciglio e fece scorrere la mano libera
per a colonna vertebrale di Harry, facendolo rabbrividire e sciogliere,
fino ad
arrivare al suo sedere morbido.
Harry
ridacchiò arrossendo – Okok – disse
– Recepito il
messaggio –
Si guardarono
negli occhi, sorridendo con la luce negli
occhi ed un velo di tristezza nel cuore.
- Ciao amore
mio – disse caldo Harry.
- Ciao
cucciolo – gli baciò le palpebre. Se gli avesse
fatto i grattini, molto probabilmente Harry avrebbe ripreso a fare le
fusa. –
Non accettare caramelle, passaggi e non dare confidenza agli
sconosciuti – (stranamente sono le
stesse raccomandazione
che mi fa Dray xD nd xla).
Harry
ridacchiò –Eheh, vedrò – fece
con faccia birichina.
- Attento a te
Harry – l’avvertì sorridendo con un
sopracciglio alzato Draco.
- Uhhh, che
paura! – lo prese un giro – Guarda – si
prese
un lembo della maglia leggera – Tremo tutto – dopo
– Dimmi che non ti dispiace
– disse serio ma con un sorriso.
Draco sorrise,
ma pareva tanto un sorriso amaro – Non hai
scelta –
Invece ce
l’aveva, accidenti, ma a Draco non andava di
iniziare un’altra discussione. Harry sorrise e poi
sparì dietro alla porta
della sua stanza, chiudendola.
~∫~
Dud
ingoiò la medicina che gli dette sua madre. Bè,
più che
altro che gli aveva ficcato in bocca: la donna, da quando quei due
biondi, i
genitori di quello lì,
per l’appunto,
se ne erano andati, era ancora più protettiva. Secondo il
ragazzo era l’aver visto
il proprio figlio ruzzolare per le scale, anche se la ruzzolata
più grande l’ha
fatta il padre del biondino, deve aver mosso qualcosa dentro di lei.
Spesso si
chiedeva se si sentiva in colpa per qualcosa verso i confronti del
nipote,
anche se, da quello che aveva capito, non sapeva neanche come si
sarebbe
comportata le lui fosse stato un mago. Harry gli aveva accennato che
anche
nelle famiglia di nonmaghi, i babbani, e questo nome se lo ricorda da
quando ha
undici anni, possono nascere persone speciali, come quella sua amica.
Speciali.
Si
ricordò quel giorno d’inizio estate, quando per
l’ennesima volta era andato a spiare Harry, e lo aveva
trovato che piangeva
mentre si dondolava pigramente sull’altalena. Quel giorno in
cui il proprio
desiderio di anormalità e di domande era esploso dentro di
se.
Lui per i suoi
genitori era più bello degli altri, più
intelligente degli altri, più alto degli altri,
più forte degli altri… più
tutto degli altri, e come si chiama
questo se non essere speciali? Solo quella parola racchiudeva
l’amore dei
genitori per i figli. Improvvisamente si chiese se anche i suoi
sarebbero morti
per lui. Una parte dentro di se rispose di si, l’altra rimase
zitta. E lo
preferì, anche se un po’ questa cosa lo spaventava.
Disse alla
madre che si andava a sdraiare, così almeno lo
avrebbe lasciato in pace.
Salì
le scale tra il circospetto e il meravigliato. Harry
aveva salito e sceso silenziosamente tante volte quelle scale e lui non
ci
aveva mai fatto caso. Carezzò lievemente il corrimano.
E la sua mente
parti ancora, senza che potesse fare nulla
per fermarla, a quanto pare era nel patrimonio genetico preso dalla
madre e da
Harry, e s’immaginò ancora mago, mentre difendeva
Harry da dei bulli anche se non
ce ne fosse bisogno, tutte le risate e i pisolini che avrebbero
schiacciato
assieme sotto alberi vicino a qualche lago magari…
chissà se c’era un lago in
quella scuola? Non si ricordava di averlo chiesto ad Harry.
Glielo avrebbe
voluto chiedere, ma a quanto pare era già
uscito per i famosi lavoretti per i vicini, che suo padre insisteva
tanto nel
voler fargli fare ben buona impressione del vicinato e poi figuriamoci
se sua
madre lo faceva uscire!
Oltretutto
c’era qualcosa che non gli quadrava: quello
lì l’altro giorno gli aveva fatto
qualcosa, ne era sicurissimo! Mica se lo era procurato da solo quel bel
livido
sulla spalla e il bernoccolo sulla testa, eh! Chissà dove
era ora? Non poteva
essere andato con Harry… vabbè; meno lo vedeva e
meglio era.
Stava passando
davanti alla porta di Harry, quasi nella
vana speranza che questa si fosse aperta piano e che nelle sue orecchie
fosse
giunta la voce del cugino, sensuale e calda, ad invitarlo ad entrare
ed, una
volta fatto, lo avrebbe trovato comodamente steso sul letto, nudo, tra
le
lenzuola e legato… no, anzi; che con un dito, piegato ad
uncino, gli avesse
chiesto di avvicinarsi. Una luce maliziosa degli occhi ed un ghigno
strafottente. Stupidamente, il suo orecchio si posò sulla
porta, ma non sentì
il cugino, bensì qualcuno che urlava contro… la stupidità babbana e che, se
l’udito non l’ingannava, era
proprio…
~∫~
- Harry?
– chiamò sorpreso ma contento Draco, nel sentire
la porta aprirsi piano, interrompendo i suoi sproloqui contro quella
comunità
ed i loro metodi di lavoro e di sfruttamento minorile. Ma il suo
sorriso si t
trasformò in una smorfia e gli occhi iniziarono a lanciare
scintille di rabbia
contro due occhi porcini che lo ricambiavano pienamente. – Se
tu -
- Dovrei
essere io a dirlo, biondino
– incalzò Dud, sputando quel nomignolo –
Sei a casa mia se
te ne fossi dimenticato-
- Oh
tranquillo, che se anche me lo dimentico, c’è
sempre
la tappezzeria a ricordarmelo –
- E con questo
che vorresti dire? Che… - ma Dud non fece in
tempo che Draco lo anticipò.
- Che questo
posto fa schifo? Si – disse fiero di se.
Dud si
ricordava perfettamente le mani del cugino sul
proprio collo, quasi a soffocarlo e sapeva che c’entrava quel
ragazzo che si
comportava come se nella sua vita Harry ci fosse sempre stato, come se
avesse
il diritto di manipolarlo e di decidere per lui tutto quello che
c’era da fare.
Non ne era sicuro ma sapeva, se lo sentiva, che se Malfoy quel giorno
non
avesse sussurrato all’orecchio del fidanzato quelle cose su
un tizio non molto
simpatico a loro, a quanto pare, lui non si sarebbe ritrovare a pregare
per la
propria vita.
-Dimmi cosa
hai fatto ad Harry – gli ordinò, e Draco
alzò
un sopracciglio, poi ghignò.
- Te
l’ho mostrato quel giorno, te lo ricordi? –
mimò il
gesto di quando lo beffeggiò, prendendo lo sperma di Harry
dal letto, una
goccia vagante, e se l’era portato alle labbra – Ti
piacerebbe eh? – disse
facendo cenno di si con la testa. Ah, se c’era una cosa che
amava era
approfittarsi delle sue fortune, anche se forse non meritate, e
rinfacciarle a
chi non ce le ha e lo odia perché lui le ha. Specie amava
far capire non solo
ad Harry a chi apparteneva, ma adorava
la faccia delle persone alla quale sbatteva in faccia quanto
Potter fosse suo. Ovviamente, quando Harry lo veniva a
sapere, s’incavolava come una vipezettina e non la smetteva
di starnazzare,
contando che quando s’arrabbiava, ma per davvero, faceva
così confusione che
parlava anche in serpentese e non se ne accorgeva. Draco si ricorda che
era
stato zitto solo quando lo aveva buttato per terra e ci era salito
sopra per
baciarlo con trasporto. Da quel momento per due buone orette, le uniche
cose
che fossero uscite da quella boccuccia sono state Santo
Godric, Oh si ancora
e Draco ti amo.
- Purtroppo si
– rispose Dud con una smorfia di disgusto,
ma non per il gesto del biondo, più che altro
perché era il biondo
– Come mi ricordo di quando hai tenuto Harry sotto il
tuo controllo e gli hai ordinato di strangolarmi –
urlò quasi.
- Oh, ma ti
sbagli. Io quella volta ho solo detto ad Harry
di Minus. Nient’altro- sorrise serafico.
- Allora come
facevi a tenerlo sotto controllo? – fece
scioccato mantenendo sempre una certa distanza tra se e quello strano
ragazzo;
si ricordava anche di quando lo aveva scaraventato contro
l’armadio.
- Uhm
– Draco lo prese in giro facendo finta di pensarci
–
E’ la magia più potente che possa esistere
–
Era stato
harry a farglielo inculcare in testa, sia con le
parole sia con i fatti e quell’esperienza col cugino glielo
aveva confermato
appieno, diciamo che in parte era stata una prova, anche se era
sicurissimo che
Harry gli avesse ugualmente dato ascolto su tutti i fronti senza
protestare…
bastava non beccarlo nei giorni no, che lui aveva ribattezzando: giorni
delle
mestruazioni.
- E quale
sarebbe? – chiese incuriosito il babbano.
Draco si
schifò da solo: e pensare che un tempo anche lui
avrebbe risposto a quella maniera!
~∫~
- Draco? Draco
ci sei? – fece Harry quando entrò nella sua
stanza, quella sera.
Era stanco
morto; aveva tagliato dei prati che non venivano
curati da minimo tre anni, lavato circa cinque cani tutti alani,
insomma;
cavalli, e prima li aveva portati a spasso… anche se pareva
che fossero loro a
portare a spesso lui. Inutile dire che due volte si era consesso un
pizzico di
magia, altrimenti non ce l’avrebbe fatta mai!
Ma la
ciliegina sulla torta fu l’ultimo favore che aveva
fatto; qualche casa più in la da quella dei suoi zii, viveva
una coppia di
anziani, che si dovevano prendere cura della nipotina ma che non
avevano più
l’età per stare dietro ad un piccolo terremoto con
i capelli mossi e biondi.
Gli avevano spiegato tutto: la coppia era dovuta partire, Harry non li
conosceva, ma a quanto pare erano sempre in movimento, visto che li
univa il
loro lavoro da archeologi, e avevano lasciato la piccola ai nonni. I
genitori
di lei. Harry pensò che adesso c’era anche quella
bimbetta ad unirli; mentre la
dondolava tra le braccia cercando di farla addormentare, e la signora
faceva
del tè ed una torta di mele fatta in casa che Harry
mangiò calda e ben
volentieri sorseggiando il tè.
Ilia,
così si chiamava la cucciola, era un fagotto dalla
pelle chiara e gli occhi verdi, lo fissava curiosa, mettendogli le dita
sugli
occhiali. Toccandogli la faccia; gli occhi, il naso, le guance, il
naso,
giocava con i suoi capelli e gli sfiorava le proprie labbra sempre
tirare su da
un sorriso quasi materno. Il pensiero gli andò subito a
Draco, e che se lo
avesse visto, gli avrebbe detto di smetterla di perdersi in
sentimentalismi da
mammina. Oltretutto, nella casa dei due anziani, c’erano
delle foto dei
genitori di Ilia; erano entrambi molti belli, ma Harry era certo che
gli occhi
li avesse presi dalla nonna, i capelli biondi dal padre ed il sorriso
dalla
madre… forse dal nonno aveva preso la testardaggine. Era
tremendamente
cucciuta, ok che era piccola, ma dopo mezza giornata che gli diceva:
- Non si
mangia il borotalco –
E lei
imperterrita, continuava… bè, non potevi fare
altro
che sorridere. E toglierli per l’ennesima volta il
barattolino dalle manine. O
almeno era così che reagiva Harry.
Harry si tolse
le scarpe e buttò sopra una pila di vestiti
la maglia sudata che aveva addosso; sotto di esse qualcosa si mosse.
Incuriosito e del tutto senza cervello, il moro si alzò dal
letto e
s’inginocchiò davanti alla massa di colori scuri.
- Oh, eccomi
qua – sorrise aperto, prendendo in braccio il
furetto albino. Draco si divincolò e alzò il
musetto fino a dare una leggera
lappata sulle labbra di Harry, che prese a fargli i grattini tre le
orecchie,
annotandosi in memoria che più tardi anche lui voleva una
dose extra di
coccole. Si andò a risiedere a letto.
*Come
è andata?* gli chiese Draco, felice di vederlo ma
storcendo il nasino rosa per la sua faccia stanca. Non gli piaceva che
il suo
amore faticasse… a meno che non lo facessero assieme.
- Bene, o
quanto meno come sempre – rispose questi per poi
guardarsi attorno – Ma cosa è successo qua?
–
Notò
solo in quel momento che un sacco della sua roba era
per terra, come se qualcuno ce l’avesse buttata. Ok che lui
non era minimamente
ordinato e che la sua camera pareva un campo di concentramento,
però…
*Oh, nulla di
che* fece Draco con sufficienza *Ho solo
marcato il territorio*
- Mi spaventi
quando fai così lo sai? –
*Ma Harry*
sbottò scioccato Draco *Tuo cugino mi stava
facendo impazzire! Non faceva che farmi domande!*
- O mio
Godric! – si buttò una mano in faccia –
E tu per
tutta risposta l’hai schiantato? Molto diplomatico amore, non
c’è che dire! –
ridacchiò.
*A dire il
vero no* socchiuse gli occhi *Ma quando ha
iniziato a fare… sai no, le solite domande che si fanno tra
due persone che non
si sopportano…*
- Del
tipo… ma quando è che muori? –
*No*
negò *Del tipo: ma Harry ingoià?*
Harry
batté che volte le ciglia, cercando di mettere
assieme due parole per una frase di senso compiuto, ma alla fine se ne
uscì con
uno sbadiglio.
- Waahhhhh- si
stropicciò gli occhi - Sono troppo stanco.-
pigolò – La scenata la forò domani
–
Draco
ridacchiò e si trasfigurò nella sua vera forma;
con
calma svestì Harry che aveva iniziato a parlare con voce
impastata dal sonno,
baciando ogni tanto la sua pelle morbida e divertendosi a giocare con
l’ombelico. S’infilò sotto le coperte
con eleganza mentre Harry si trascinò dal
copriletto gattonando fino a ritrovarsi nell’abbraccio di
Draco, che lo
ingabbiò con le sue braccia.
Si
stiracchiò e strusciò la testa contro il suo
petto –
Oggi ho aiutato dei signori anziani con la nipo.. waahhh…
nipotina –
Draco sorrise
ma non disse nulla, si limitava a giocare con
i capelli col fidanzato.
- Era
bellissima Draco, la dovevi proprio vedere –
ridacchiò al pensiero. – Si chiama Ilia e ti
somiglia molto –
Draco
ridacchiò anche lui – Somiglia a me, cucciolo?
–
- Mmmhm
– fece Harry – Ha i capelli biondi, biondi, proprio
come i… - altro sbadiglio – Come i tuoi
– fini sospirando pesantemente.
- Gli occhi?
– chiese Draco, con un velo di tristezza ma
dolce. Sapeva che Harry era troppo assonnato per regolare quel suo
criceto.
-
Waahhh… verdi, come i miei –
- Oh, allora
si che era bella – ma quella frase era come un
pugnale nel proprio cuore, decise Draco.
Passò
qualche istante, nella quale Draco carezzò la schiena
di Harry ed il moro se ne rimase fermo. Ma entrambi pensavano la stessa
cosa…
- Draco- lo
chiamò infine, e la voce pareva essere
completamente sveglia.
- Si?
– rispose, ma avrebbe tanto voluto non farlo.
Addormentarsi di colpo.
-
Perché noi non possiamo? – domandò
affranto ma sapeva che
Draco non poteva rispondere. Non voleva
rispondere. –No, anzi… scusa. Nulla. Come se non
avessi parlato – disse
cercando di fare un piccolo sorriso – Buonanotte amore
– alzò la testa per
sporgersi per il bacio della buonanotte, ma si trovò Draco
che guardava in un
punto impreciso sopra di lui. Come se non fosse presente. –
Draco? Non fare
così – lo supplicò sperando che la sua
voce non fosse troppo disperata anche
per le proprie orecchie. Quasi, quasi si sarebbe messo a fare come era
solito
fare Dobby quando era ancora un servo e non obbediva o cose
così. Ma decise che
faceva troppo male.
Alla fine si
arrese, in parte per la stanchezza ed in parte
perché quell’argomento non l’avevo mai
affrontato. Si sporse per dargli
ugualmente un bacio, ma quelle carnose labbra che di solito erano
passionali e
calde, erano fredde ed impassibili. Con l’amaro in bocca si
riacoccolò di
fianco a lui, e con una ferita nel cuore sentì il suo
abbraccio allentarsi.
-Buonanotte
Draco – ridisse, cercando di reprimere la voce
stridula ed il magone che gli era salito fino alla gola.
Forse avrebbe
fatto meglio a dirgli prima del cane e poi di
Ilia. Ed in quel caso no, non stavano pensando alla stessa cosa e
l’atmosfera
sarebbe stata d’amore e di risate e di giocosi battibecchi,
non tesi e tristi
come invece sono ora. Si costrinse a dormire, sperando di aver sognato
tutto.
Durante la
notte, quando tutti dormivano in quella casa,
Draco aveva solo spostato la testa, abbassandola per
un’occhiata al volto in
quel momento triste anche nel sonno, di Harry. Sinceramente…
Draco lo
strinse forte a se, stringendo gli occhi, cercando
di prendere sonno, quando davanti ai suoi occhi chiusi erano, da
qualche ora,
perennemente presenti, immagini di Harry con in braccio una piccola
bambina e
che gli sorridevano con amore.
Ma forse
quelle cose fanno parte di quel cassetto dei non
detti, e che devono rimanere tali.
Questo pensava Draco e questo avrebbe fatto.
Forse.
Come avevo
detto a Lily,
ecco qua il capitolo; iniziato e finito oggi. Ore 17:10, e per una
volta tanto
finisco le cose ad orari umani. Ma chissene del tempo e
dell’ora!
L’idea
della prostituzione non
è mia, ma tutto merito della cara quanto smarrita zietta
Ada, che quando, mesi
or sono, ha letto la mappa, ha ipotizzato una cosa del gere aiiungendo
che era
impossibile e che Pet altrimenti si sarebbe troppo scandalizzata xD. Mi
manchi
ziettina ç.ç, ah, visto che sono sveglia solo
l’altro giorno ho capito chi è
Vash *-*! Zi, ammetto che ci somiglio xD!
All’inizio
sinceramente questo
capitolo non si prospettava essere nulla, poi il pc dove scrivevo si
è bloccato
e mia aveva cancellato mezza pagina, peccato, mi piacevano delle
battute ç_ç. La
cosa della bimba non era minimamente prevista, ma che volete che vi
dica; amo
quando Harry ha a che fare con i cuccioli, sia umani che animali
<3. E per
chi se lo chiede no, con
è una mpreg, ovvero
uomini incinti, perché
altrimenti l’avrei messo all’inizio, anche se mi
spiace perché amo l’mpreg ma
capisco che una cosa in più in questa fanfa già
piena come l’uomo d’oro del
drago del Torneo Tre Maghi non sarebbe servito a nulla.
E si, sono
fissata con le
coccole e i grattini, visto che ne ho ricevuti a vagonate in versione
vituali
da YL e stamane da Mok <3. Giuro, ho gli attacchi di
coccolinitaggine a
tutte le ore °-°, le chiederei a zia Bellatrix visto
che me le vuole sempre…
peccato che il 40% delle volte nella mia vita ho rischiato la pellaccia
solo
perché lei esagera e mi strangola è-é.
Appena metto
apposto il cap
aggiorno anche AQ (http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=171609&i=1),
perché ne sono successe di cose a Tunisya [Mok
lo za xD].
La bellifima
copertina è,
opera di Lily4ever <3, con
la
speranza che ora si veda °-°.
GRAZIE a chi
commenta.
GRAZIE a chi legge.
GRAZIE a chi ha
messo la fanfa tra i preferiti.
Fra Ro: se il
viaggio me lo sono goduto? Bè, basta
andare a vedere AQ cara xD. Sono felicizzima che ti piaccia e che sono
riuscita
a farti piacere Nissy, visto che nell’originale è
un personaggio molto
tralasciato.
Ina: ma sei
sparita dal forum, cume mai, che è
zuzzezzo?é-é. Eheh ed ora mi vuoi ugualmente
bene?xD Zi, dai, fondiamo l’
Anti-Dudley mi sa che si iscriveranno un bel po’ di persone.
Bhe, me ama Harry
anche spalmanto SOPRA Draco, anche se per me Harry rimane ugualmente
uke <3.
Eheh la mia Nissy fa scalpore.
Kumiko
Shirogane: Draco
è Draco? Pwa! Amo di più Harry xD!
Ede appunto perché amo Harry che lo metto con Draco nu?*-*.
Elyonchan:
uhm… cara? Dud ha risposto che lui vuole, può e
lo farà! Scusa il ritardo, non si può certo dire
che sia stata un fulmine
vero?ç-ç. La battuta di Nissy “e
pOOOOOi” non è mia, ma di Dray, quindi ti
consiglio di leggere la mia fanfa “Lei vive per il canale
Hay_Chan: solo
leggermente?xD! Anche e moi zai?°-°! Azzie
pe ri complimenti <3. Cruciare? Uhm… solo?
Mokona89: zi, a dire
il vero zi, ma la speranza è SEMPRE
l’’ultima
a crepare cara xD! Azzie per stamani, mi hai tenuto sveglia, altrimenti
chi ce
la faceva =.=. Domanda; che vuol dire introspezione?Oo azzie mille,
davvero, ma
nun mi ricordo cosa è… uhm una cosa tipo quando
capisci gli altri… nu, aspetta,
mi confondo ç-ç. Eheh, in sto capitolo stiamo al
Harrucciolo al massimo eh? Ah,
come amo la matematica in certi casi! Quasi umano? Azzie xD!
Sinceramente non
ci avevo pensato al fatto dei Dursley °-°…
azzie mille per aver fatto infestare
le mie notti di incubi è-é.
Dede: Harry si fa
tante di quelle seghe
mentali...farebbe meglio a farne un po' di più a draco...ma
di quelle reali deo quando
l’ho letta mi sono
buttata a terra dal ridere xD! Grazie mille per averla messa tra le
preferite e
per aver commentato. Se si droga? Ma sai che Dray la prima volta che mi
vide mi
fece la stessa domanda?xD E la risposta è la stessa per
Nissy “nu, sono così al
NATIURAL”! A proposito… penso che tu abbia ragione
sul fronte del; scrivi
italiano, visto che non lo scrivo ma scrivo itaJano ed anche sul fatto
che
molti detti magari locali in altre parti non si capiscono. Io abito al
centro d’Italia,
quindi ho un pochino di romano, ma ho sangue veneto ed emiliano
quindi… per me
è normale scrivere detti un po’ locali. Ammetto
che non capirei subito un detto
siciliano, milanese – anche se ho dei parenti lì
– e napoletano – anche se un
mio nonno è di lì –
però… davvero, non ci faccio assolutamente caso e
poi più
che altro li metto per fare ridere. Centra
perché ci capa, è un po’ romano…
(è un pochino come per dire: la pasta col
pomodoro, ci sta bene!) ed insomma; il romano – non quello
fitto fitto – si speiga
da solo – eppure, come hai detto tu, dipende anche se una
persona è abituata a
sentirli e se li capisce. Su questo capitolo ero incentrata
più sul serio –
rispetto al capitolo precedente – quindi non ci dovrebbero
essere detti e roba
varia, ma se ci sono per piacere dimmelo ok?^-^ LuciusxHarry? Allora
hai MOLTO
buon gusto cara *-*. Complimenti.
RIDETE E
MANGIATE CIOCCOLATO