Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: xla    04/09/2008    5 recensioni
E se Duddley fosse geloso di Harry? E se Harry fosse fidanzato e la persona che ama lo venisse a trovare a casa? Chi è il biondino, ma, sopratutto; che ci fa un furetto in casa Dursley?!... CAP 31 OVVERO: LA MARCIA NUZIALE E' INIZIATA O LO SPOSO è SVENUTO! -ULTIMO CAPITOLO- [ non tiene conto del 5-6-7 libro ] buona lettura, lasciate un segnetto baci xla
Genere: Commedia, Comico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Slash | Personaggi: Famiglia Dursley | Coppie: Draco/Harry
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
iky

Xla: mà, che quando siete con calma all’ospedale perché io dopo due mesi dovevo nascere, che per caso un gatto nero vi ha attraversato la strada? O… che ne so: sei passata sotto una scala? Oppure io, ho rotto uno specchio o… un palazzo fatto di specchi!? –

Salasar: perché? –

Xla: per me è un complotto dei pc verso di me. E’ impossibile che ogni roba di pc che tocco si rompe!... oppure sono io… -

I Kiss You [IKY]

Du3 principini vizi@ti 3d un@ princip3ssin@

~ventitreesimo capitolo~

- NON TE NE PUOI ANDARE! -

- Lo so che è dura Drà, ma non starò via per molto! Su, non fare così! -

- MA PERCHE’? -

Harry sbuffò.

Già era stata un’impresa della e buona mandare via con le buone i coniugi Malfoy: Lucius se ne sarebbero andato solo se Harry gli avesse dato il numero dell’arredatore della casa, più dopo avendogli fatto fare un bel tour di esse con annesso giardino, Nissy non si è sciodata fino a che Harry non gli avesse promesso che li sarebbe andati a trovare al Maniero Zoo Malfoy e che Lady Pet non gli avesse dato la ricetta per i suoi famosi biscotti con le mandorle. Non erano mandorle, ma noccioline e limone, ma provate voi a farglielo capire a quella testolina bionda sotto il capello di paglia chiaro.

Da allora erano passati quattro giorni, ma Harry ricordava perfettamente la fatica che avevano fatto. Che aveva fatto, più che altro! Visto che Dud pareva essersi attaccato a lui col vinavil doppio strato e l’intimità sa e di Draco era andata allegramente a farsi fottere; a quanto pare il caro cugino si era accorto che forse non è casualmente svenuto ma che qualcuno gli aveva dato una spintarella, e Draco che sbraitava che non lo aveva neanche ringraziato, visto che non faceva altro che il povero - oddio come mi fa male la schiena – cucciolo indifeso che pigolava e voleva Harry vicino, perché diceva che solo se coccolava il moro stava meglio.

In realtà era vero, ma solo in parte, la sua improvvisa coccolaggine era dovuta al fatto che per un attimo aveva visto le labbra di Harry premute contro quelle del babbano. Non che fosse mai successo, ma nel dolore della caduta e la rincoglionitaggine, non ragionava tanto bene e quindi per lui era come se Dud avesse baciato Harry. Per questo ora non lo lasciava un attimo respirare, ed Harry si ritrovava conteso tra: un fidanzato possessivo e pigolante e un cugino appiccicaticcio e snervante, che lo riempiva di domande per riuscire a capire perché non era riuscito a baciarlo quando finalmente era riuscito a stare sopra di lui dopo tanto tempo. Dopo quella notte.

Dud intanto, quando non stressava Harry, che veniva ugualmente prosciugato da Draco (capite ciò che volete è.é nd xla), passava il suo tempo pensando – o quanto meno quello che credeva di fare lui – se era al caso di costruire un monumento alle scale. Si, pensateci: la prima volta che era salito – anche se non esattamente come voleva – sopra Harry, era per le scale, ed il moro era nudo e qualche gocciolina vagava senza meta per il suo corpo bronzeo.

- Non ti sto mica lasciando! -

- MA CHISSA’ QUANDO TORNERAI -

- Draco! – disse Harry al limite – Facci l’abitudine come l’ho fatta io! –

Draco smise per un attimo di urlare – In che senso? Sarebbe a dire che ogni anno ti costringono a queste cose? –

- Se la vuoi mettere così…: si – sorrise serafico ed ironico – Però è un buon metodo per guadagnarsi qualcosa, anche se ogni volta sudo –

Harry si morse la lingua per la sua ultima frase. Serrò gli occhi, mentre quelli di Draco si riducevano a due fessure di ghiaccio.

- Allora è vero! – disse scioccato.

- Draco, aspetta… - gli mise una mano davanti, ma ovviamente non bastò a fermare la furia del ragazzo.

- TI PROSTITUISCI E NON MI DICI NULLA? –

Harry sospirò.

- TI COSTRINGONO! TI PAGANO! SUDI!... Per me questo è prostituirsi – poi si fece certosino – Ecco come fai ad avere tutti quei soldi –

- Ma che mi vai a vedere le camere blindate? –

- Ciò che è tuo è mio! Tu sei mio – specificò. – In effetti mi era parso strano che avessi così tanti galeoni – si toccò il meno.

- Draco – fece per calmarlo –I soldi che ho me li hanno lasciati i miei genitori e questo lo sai. Come sai perfettamente che li tocco solo per i libri –

- Quindi… non ti prostituisci? –

- No –

- Peccato – aggiunse il biondo con sguardo malizioso - … Altrimenti volevo una parte dei tuoi guadagni –

Amava punzecchiarlo, anche se poi puntualmente Harry faceva le sue famose scenate isteriche. Ma Harry in quel momento era troppo stanco ed anche se gli uscivano che era un amore ed al naturale, quella volta lasciò correre, ricevendo in risponda un bronciò by Malfoy che si, quando il compagno s’innervosiva gli toglieva tutte le energie, ma contemporaneamente gongolava, perché quello voleva solo dire che Harry lo amava… a suo modo, però lo amava.

- Ma allora cosa fai? –

Harrt incrociò le braccia –Senti un po’… ma per te io sono bravo solo ma… - arrossì un po’ – A prenderlo in culo? –

Draco stava fermo, cosciente che se non rispondeva o se rispondeva male aveva finito di vivere.

- No –

- Ah…- fece sollevato e compiaciuto Harry.

- Lo sai anche succhiare molto bene – ghignò.

- Ah! – disse Harry un po’ scontroso – Mi pareva strano –

- Dai, non fare così. – Ghignò – Ihih, –

No gente, Draco non si odiava, semplicemente amava quando Harry faceva le sue scenate, ma per quanto lo potesse stuzzicare in quel momento, Harry pareva con la testa altrove, visto che non rispondeva con le sue famose scenate che di solito finivano con il biondino per terra con Harry sopra di lui che si dava alle cavalcate. Oh, Harry era un ottimo cavallerizzo.

Harry fece per salutarlo per adempiere ai suoi doveri di povero ragazzi sfruttato per i lavoretti ai vicini. Di solito tagliare il prato, lavare i cani o portarli passeggio – Harry amava farlo, visto che andava matto per i cani (perdonatemi, ma a stare a contatto con Hoshiko mi sono convinta anche io che Harry voglia un cane nd xla) -, badare ai bimbi – altra cosa che Harry amava, anche se era stressante (waaa sono riuscita a mettere un’allusione alle mpreg *-* nd xla) – e cose di questo genere. Il moro ripensò a quello che aveva insinuato il suo fidanzato poco prima: sbagliava o Draco era in fissa che lui era qualcuno dai facili costumi? (no amore mio, sono io che sto in fissa con te versione HarryPute <3 nd xla) Prima lo accusa di essere come Ginny, in modo molto poco lusinghiero, totalmente lungi dall’essere un complimento, poi davanti al padre lo schiaffeggia additandolo come una puttana e che lo prendeva da tutti i suoi compagni di Dormitorio… se lo venisse a sapere Ron o Nev schiatterebbero e ora che si prostituiva in quel quartiere babbano… non era ora che Draco si rifacesse revisionare quello che lui chiamava tanto orgogliosamente cervello?

Ma subito dopo si chiese se fosse anche colpa sua. Insomma; certe idea non vengono fuori come fiori o funghi no? Quindi lui faceva per caso qualcosa che potesse far dedurre a Draco cose del genere? Magari era troppo sfacciato a letto, anche se Draco continuava dire che era una verginella alle prime armi, urlava troppo, ma provate voi a stare zitti quando state a letto con uno come Malfoy!, oppure era quello che era successo col cugino? In effetti… ora che ci faceva caso, la prima volta che l’ha ribattezzato da quando era lì, era precisamente dopo che aveva ipotizzato che lui se la facesse col cugino perché non riusciva a stare in astinenza. Ora, dopo gli aveva fatto capire che comanda anche se non ce ne fosse bisogno. Ma che ci volete fare? Quando l’istinto chiama bisogna rispondere!

Ancora ricordava le risate che si erano fatti all’annuncio di loro padre del:

- Ragazzi miei – fece solenne – trombare è IL sacrosanto diritto –

Ma persino sua zia Petunia sarebbe troppo scandalizzata al pensiero che lui battesse la strada… quella strada poi…

Draco lo prese per un polso, deviandolo dalle sue seghe mentali, e lo trasse a se, baciandolo. Togliendogli l’aria dai polmoni.

- Torna presto – gli fece dolce, accarezzandogli la testa e spostandogli delle ciocche. – Non ti affaticare troppo ok? –

- Ok – rispose Harry facendo le fusa.

- Io ti aspetterò qui, indifes – fece melodrammatico – Mio eroe –

- Oh, non temere, tornerò presto… Pr- - non ce la faceva neanche a parlare senza mordersi la lingua per impedirsi di ridere – Princess

Draco alzò un sopracciglio e fece scorrere la mano libera per a colonna vertebrale di Harry, facendolo rabbrividire e sciogliere, fino ad arrivare al suo sedere morbido.

Harry ridacchiò arrossendo – Okok – disse – Recepito il messaggio –

Si guardarono negli occhi, sorridendo con la luce negli occhi ed un velo di tristezza nel cuore.

- Ciao amore mio – disse caldo Harry.

- Ciao cucciolo – gli baciò le palpebre. Se gli avesse fatto i grattini, molto probabilmente Harry avrebbe ripreso a fare le fusa. – Non accettare caramelle, passaggi e non dare confidenza agli sconosciuti – (stranamente sono le stesse raccomandazione che mi fa Dray xD nd xla).

Harry ridacchiò –Eheh, vedrò – fece con faccia birichina.

- Attento a te Harry – l’avvertì sorridendo con un sopracciglio alzato Draco.

- Uhhh, che paura! – lo prese un giro – Guarda – si prese un lembo della maglia leggera – Tremo tutto – dopo – Dimmi che non ti dispiace – disse serio ma con un sorriso.

Draco sorrise, ma pareva tanto un sorriso amaro – Non hai scelta –

Invece ce l’aveva, accidenti, ma a Draco non andava di iniziare un’altra discussione. Harry sorrise e poi sparì dietro alla porta della sua stanza, chiudendola.

~∫~

Dud ingoiò la medicina che gli dette sua madre. Bè, più che altro che gli aveva ficcato in bocca: la donna, da quando quei due biondi, i genitori di quello lì, per l’appunto, se ne erano andati, era ancora più protettiva. Secondo il ragazzo era l’aver visto il proprio figlio ruzzolare per le scale, anche se la ruzzolata più grande l’ha fatta il padre del biondino, deve aver mosso qualcosa dentro di lei. Spesso si chiedeva se si sentiva in colpa per qualcosa verso i confronti del nipote, anche se, da quello che aveva capito, non sapeva neanche come si sarebbe comportata le lui fosse stato un mago. Harry gli aveva accennato che anche nelle famiglia di nonmaghi, i babbani, e questo nome se lo ricorda da quando ha undici anni, possono nascere persone speciali, come quella sua amica.

Speciali.

Si ricordò quel giorno d’inizio estate, quando per l’ennesima volta era andato a spiare Harry, e lo aveva trovato che piangeva mentre si dondolava pigramente sull’altalena. Quel giorno in cui il proprio desiderio di anormalità e di domande era esploso dentro di se.

Lui per i suoi genitori era più bello degli altri, più intelligente degli altri, più alto degli altri, più forte degli altri… più tutto degli altri, e come si chiama questo se non essere speciali? Solo quella parola racchiudeva l’amore dei genitori per i figli. Improvvisamente si chiese se anche i suoi sarebbero morti per lui. Una parte dentro di se rispose di si, l’altra rimase zitta. E lo preferì, anche se un po’ questa cosa lo spaventava.

Disse alla madre che si andava a sdraiare, così almeno lo avrebbe lasciato in pace.

Salì le scale tra il circospetto e il meravigliato. Harry aveva salito e sceso silenziosamente tante volte quelle scale e lui non ci aveva mai fatto caso. Carezzò lievemente il corrimano.

E la sua mente parti ancora, senza che potesse fare nulla per fermarla, a quanto pare era nel patrimonio genetico preso dalla madre e da Harry, e s’immaginò ancora mago, mentre difendeva Harry da dei bulli anche se non ce ne fosse bisogno, tutte le risate e i pisolini che avrebbero schiacciato assieme sotto alberi vicino a qualche lago magari… chissà se c’era un lago in quella scuola? Non si ricordava di averlo chiesto ad Harry.

Glielo avrebbe voluto chiedere, ma a quanto pare era già uscito per i famosi lavoretti per i vicini, che suo padre insisteva tanto nel voler fargli fare ben buona impressione del vicinato e poi figuriamoci se sua madre lo faceva uscire!

Oltretutto c’era qualcosa che non gli quadrava: quello lì l’altro giorno gli aveva fatto qualcosa, ne era sicurissimo! Mica se lo era procurato da solo quel bel livido sulla spalla e il bernoccolo sulla testa, eh! Chissà dove era ora? Non poteva essere andato con Harry… vabbè; meno lo vedeva e meglio era.

Stava passando davanti alla porta di Harry, quasi nella vana speranza che questa si fosse aperta piano e che nelle sue orecchie fosse giunta la voce del cugino, sensuale e calda, ad invitarlo ad entrare ed, una volta fatto, lo avrebbe trovato comodamente steso sul letto, nudo, tra le lenzuola e legato… no, anzi; che con un dito, piegato ad uncino, gli avesse chiesto di avvicinarsi. Una luce maliziosa degli occhi ed un ghigno strafottente. Stupidamente, il suo orecchio si posò sulla porta, ma non sentì il cugino, bensì qualcuno che urlava contro… la stupidità babbana e che, se l’udito non l’ingannava, era proprio…

~∫~

- Harry? – chiamò sorpreso ma contento Draco, nel sentire la porta aprirsi piano, interrompendo i suoi sproloqui contro quella comunità ed i loro metodi di lavoro e di sfruttamento minorile. Ma il suo sorriso si t trasformò in una smorfia e gli occhi iniziarono a lanciare scintille di rabbia contro due occhi porcini che lo ricambiavano pienamente. – Se tu -

- Dovrei essere io a dirlo, biondino – incalzò Dud, sputando quel nomignolo – Sei a casa mia se te ne fossi dimenticato-

- Oh tranquillo, che se anche me lo dimentico, c’è sempre la tappezzeria a ricordarmelo –

- E con questo che vorresti dire? Che… - ma Dud non fece in tempo che Draco lo anticipò.

- Che questo posto fa schifo? Si – disse fiero di se.

Dud si ricordava perfettamente le mani del cugino sul proprio collo, quasi a soffocarlo e sapeva che c’entrava quel ragazzo che si comportava come se nella sua vita Harry ci fosse sempre stato, come se avesse il diritto di manipolarlo e di decidere per lui tutto quello che c’era da fare. Non ne era sicuro ma sapeva, se lo sentiva, che se Malfoy quel giorno non avesse sussurrato all’orecchio del fidanzato quelle cose su un tizio non molto simpatico a loro, a quanto pare, lui non si sarebbe ritrovare a pregare per la propria vita.

-Dimmi cosa hai fatto ad Harry – gli ordinò, e Draco alzò un sopracciglio, poi ghignò.

- Te l’ho mostrato quel giorno, te lo ricordi? – mimò il gesto di quando lo beffeggiò, prendendo lo sperma di Harry dal letto, una goccia vagante, e se l’era portato alle labbra – Ti piacerebbe eh? – disse facendo cenno di si con la testa. Ah, se c’era una cosa che amava era approfittarsi delle sue fortune, anche se forse non meritate, e rinfacciarle a chi non ce le ha e lo odia perché lui le ha. Specie amava far capire non solo ad Harry a chi apparteneva, ma adorava la faccia delle persone alla quale sbatteva in faccia quanto Potter fosse suo. Ovviamente, quando Harry lo veniva a sapere, s’incavolava come una vipezettina e non la smetteva di starnazzare, contando che quando s’arrabbiava, ma per davvero, faceva così confusione che parlava anche in serpentese e non se ne accorgeva. Draco si ricorda che era stato zitto solo quando lo aveva buttato per terra e ci era salito sopra per baciarlo con trasporto. Da quel momento per due buone orette, le uniche cose che fossero uscite da quella boccuccia sono state Santo Godric, Oh si ancora e Draco ti amo.

- Purtroppo si – rispose Dud con una smorfia di disgusto, ma non per il gesto del biondo, più che altro perché era il biondo – Come mi ricordo di quando hai tenuto Harry sotto il tuo controllo e gli hai ordinato di strangolarmi – urlò quasi.

- Oh, ma ti sbagli. Io quella volta ho solo detto ad Harry di Minus. Nient’altro- sorrise serafico.

- Allora come facevi a tenerlo sotto controllo? – fece scioccato mantenendo sempre una certa distanza tra se e quello strano ragazzo; si ricordava anche di quando lo aveva scaraventato contro l’armadio.

- Uhm – Draco lo prese in giro facendo finta di pensarci – E’ la magia più potente che possa esistere –

Era stato harry a farglielo inculcare in testa, sia con le parole sia con i fatti e quell’esperienza col cugino glielo aveva confermato appieno, diciamo che in parte era stata una prova, anche se era sicurissimo che Harry gli avesse ugualmente dato ascolto su tutti i fronti senza protestare… bastava non beccarlo nei giorni no, che lui aveva ribattezzando: giorni delle mestruazioni.

- E quale sarebbe? – chiese incuriosito il babbano.

Draco si schifò da solo: e pensare che un tempo anche lui avrebbe risposto a quella maniera!

~∫~

- Draco? Draco ci sei? – fece Harry quando entrò nella sua stanza, quella sera.

Era stanco morto; aveva tagliato dei prati che non venivano curati da minimo tre anni, lavato circa cinque cani tutti alani, insomma; cavalli, e prima li aveva portati a spasso… anche se pareva che fossero loro a portare a spesso lui. Inutile dire che due volte si era consesso un pizzico di magia, altrimenti non ce l’avrebbe fatta mai!

Ma la ciliegina sulla torta fu l’ultimo favore che aveva fatto; qualche casa più in la da quella dei suoi zii, viveva una coppia di anziani, che si dovevano prendere cura della nipotina ma che non avevano più l’età per stare dietro ad un piccolo terremoto con i capelli mossi e biondi. Gli avevano spiegato tutto: la coppia era dovuta partire, Harry non li conosceva, ma a quanto pare erano sempre in movimento, visto che li univa il loro lavoro da archeologi, e avevano lasciato la piccola ai nonni. I genitori di lei. Harry pensò che adesso c’era anche quella bimbetta ad unirli; mentre la dondolava tra le braccia cercando di farla addormentare, e la signora faceva del tè ed una torta di mele fatta in casa che Harry mangiò calda e ben volentieri sorseggiando il tè.

Ilia, così si chiamava la cucciola, era un fagotto dalla pelle chiara e gli occhi verdi, lo fissava curiosa, mettendogli le dita sugli occhiali. Toccandogli la faccia; gli occhi, il naso, le guance, il naso, giocava con i suoi capelli e gli sfiorava le proprie labbra sempre tirare su da un sorriso quasi materno. Il pensiero gli andò subito a Draco, e che se lo avesse visto, gli avrebbe detto di smetterla di perdersi in sentimentalismi da mammina. Oltretutto, nella casa dei due anziani, c’erano delle foto dei genitori di Ilia; erano entrambi molti belli, ma Harry era certo che gli occhi li avesse presi dalla nonna, i capelli biondi dal padre ed il sorriso dalla madre… forse dal nonno aveva preso la testardaggine. Era tremendamente cucciuta, ok che era piccola, ma dopo mezza giornata che gli diceva:

- Non si mangia il borotalco –

E lei imperterrita, continuava… bè, non potevi fare altro che sorridere. E toglierli per l’ennesima volta il barattolino dalle manine. O almeno era così che reagiva Harry.

Harry si tolse le scarpe e buttò sopra una pila di vestiti la maglia sudata che aveva addosso; sotto di esse qualcosa si mosse. Incuriosito e del tutto senza cervello, il moro si alzò dal letto e s’inginocchiò davanti alla massa di colori scuri.

- Oh, eccomi qua – sorrise aperto, prendendo in braccio il furetto albino. Draco si divincolò e alzò il musetto fino a dare una leggera lappata sulle labbra di Harry, che prese a fargli i grattini tre le orecchie, annotandosi in memoria che più tardi anche lui voleva una dose extra di coccole. Si andò a risiedere a letto.

*Come è andata?* gli chiese Draco, felice di vederlo ma storcendo il nasino rosa per la sua faccia stanca. Non gli piaceva che il suo amore faticasse… a meno che non lo facessero assieme.

- Bene, o quanto meno come sempre – rispose questi per poi guardarsi attorno – Ma cosa è successo qua? –

Notò solo in quel momento che un sacco della sua roba era per terra, come se qualcuno ce l’avesse buttata. Ok che lui non era minimamente ordinato e che la sua camera pareva un campo di concentramento, però…

*Oh, nulla di che* fece Draco con sufficienza *Ho solo marcato il territorio*

- Mi spaventi quando fai così lo sai? –

*Ma Harry* sbottò scioccato Draco *Tuo cugino mi stava facendo impazzire! Non faceva che farmi domande!*

- O mio Godric! – si buttò una mano in faccia – E tu per tutta risposta l’hai schiantato? Molto diplomatico amore, non c’è che dire! – ridacchiò.

*A dire il vero no* socchiuse gli occhi *Ma quando ha iniziato a fare… sai no, le solite domande che si fanno tra due persone che non si sopportano…*

- Del tipo… ma quando è che muori? –

*No* negò *Del tipo: ma Harry ingoià?*

Harry batté che volte le ciglia, cercando di mettere assieme due parole per una frase di senso compiuto, ma alla fine se ne uscì con uno sbadiglio.

- Waahhhhh- si stropicciò gli occhi - Sono troppo stanco.- pigolò – La scenata la forò domani –

Draco ridacchiò e si trasfigurò nella sua vera forma; con calma svestì Harry che aveva iniziato a parlare con voce impastata dal sonno, baciando ogni tanto la sua pelle morbida e divertendosi a giocare con l’ombelico. S’infilò sotto le coperte con eleganza mentre Harry si trascinò dal copriletto gattonando fino a ritrovarsi nell’abbraccio di Draco, che lo ingabbiò con le sue braccia.

Si stiracchiò e strusciò la testa contro il suo petto – Oggi ho aiutato dei signori anziani con la nipo.. waahhh… nipotina –

Draco sorrise ma non disse nulla, si limitava a giocare con i capelli col fidanzato.

- Era bellissima Draco, la dovevi proprio vedere – ridacchiò al pensiero. – Si chiama Ilia e ti somiglia molto –

Draco ridacchiò anche lui – Somiglia a me, cucciolo? –

- Mmmhm – fece Harry – Ha i capelli biondi, biondi, proprio come i… - altro sbadiglio – Come i tuoi – fini sospirando pesantemente.

- Gli occhi? – chiese Draco, con un velo di tristezza ma dolce. Sapeva che Harry era troppo assonnato per regolare quel suo criceto.

- Waahhh… verdi, come i miei –

- Oh, allora si che era bella – ma quella frase era come un pugnale nel proprio cuore, decise Draco.

Passò qualche istante, nella quale Draco carezzò la schiena di Harry ed il moro se ne rimase fermo. Ma entrambi pensavano la stessa cosa…

- Draco- lo chiamò infine, e la voce pareva essere completamente sveglia.

- Si? – rispose, ma avrebbe tanto voluto non farlo. Addormentarsi di colpo.

- Perché noi non possiamo? – domandò affranto ma sapeva che Draco non poteva rispondere. Non voleva rispondere. –No, anzi… scusa. Nulla. Come se non avessi parlato – disse cercando di fare un piccolo sorriso – Buonanotte amore – alzò la testa per sporgersi per il bacio della buonanotte, ma si trovò Draco che guardava in un punto impreciso sopra di lui. Come se non fosse presente. – Draco? Non fare così – lo supplicò sperando che la sua voce non fosse troppo disperata anche per le proprie orecchie. Quasi, quasi si sarebbe messo a fare come era solito fare Dobby quando era ancora un servo e non obbediva o cose così. Ma decise che faceva troppo male.

Alla fine si arrese, in parte per la stanchezza ed in parte perché quell’argomento non l’avevo mai affrontato. Si sporse per dargli ugualmente un bacio, ma quelle carnose labbra che di solito erano passionali e calde, erano fredde ed impassibili. Con l’amaro in bocca si riacoccolò di fianco a lui, e con una ferita nel cuore sentì il suo abbraccio allentarsi.

-Buonanotte Draco – ridisse, cercando di reprimere la voce stridula ed il magone che gli era salito fino alla gola.

Forse avrebbe fatto meglio a dirgli prima del cane e poi di Ilia. Ed in quel caso no, non stavano pensando alla stessa cosa e l’atmosfera sarebbe stata d’amore e di risate e di giocosi battibecchi, non tesi e tristi come invece sono ora. Si costrinse a dormire, sperando di aver sognato tutto.

Durante la notte, quando tutti dormivano in quella casa, Draco aveva solo spostato la testa, abbassandola per un’occhiata al volto in quel momento triste anche nel sonno, di Harry. Sinceramente

Draco lo strinse forte a se, stringendo gli occhi, cercando di prendere sonno, quando davanti ai suoi occhi chiusi erano, da qualche ora, perennemente presenti, immagini di Harry con in braccio una piccola bambina e che gli sorridevano con amore.

Ma forse quelle cose fanno parte di quel cassetto dei non detti, e che devono rimanere tali. Questo pensava Draco e questo avrebbe fatto.

Forse.

Come avevo detto a Lily, ecco qua il capitolo; iniziato e finito oggi. Ore 17:10, e per una volta tanto finisco le cose ad orari umani. Ma chissene del tempo e dell’ora!

L’idea della prostituzione non è mia, ma tutto merito della cara quanto smarrita zietta Ada, che quando, mesi or sono, ha letto la mappa, ha ipotizzato una cosa del gere aiiungendo che era impossibile e che Pet altrimenti si sarebbe troppo scandalizzata xD. Mi manchi ziettina ç.ç, ah, visto che sono sveglia solo l’altro giorno ho capito chi è Vash *-*! Zi, ammetto che ci somiglio xD!

All’inizio sinceramente questo capitolo non si prospettava essere nulla, poi il pc dove scrivevo si è bloccato e mia aveva cancellato mezza pagina, peccato, mi piacevano delle battute ç_ç. La cosa della bimba non era minimamente prevista, ma che volete che vi dica; amo quando Harry ha a che fare con i cuccioli, sia umani che animali <3. E per chi se lo chiede no, con è una mpreg, ovvero uomini incinti, perché altrimenti l’avrei messo all’inizio, anche se mi spiace perché amo l’mpreg ma capisco che una cosa in più in questa fanfa già piena come l’uomo d’oro del drago del Torneo Tre Maghi non sarebbe servito a nulla.

E si, sono fissata con le coccole e i grattini, visto che ne ho ricevuti a vagonate in versione vituali da YL e stamane da Mok <3. Giuro, ho gli attacchi di coccolinitaggine a tutte le ore °-°, le chiederei a zia Bellatrix visto che me le vuole sempre… peccato che il 40% delle volte nella mia vita ho rischiato la pellaccia solo perché lei esagera e mi strangola è-é.

Appena metto apposto il cap aggiorno anche AQ (http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=171609&i=1), perché ne sono successe di cose a Tunisya [Mok lo za xD].

La bellifima copertina è, opera di Lily4ever <3, con la speranza che ora si veda °-°.

GRAZIE a chi commenta.

GRAZIE a chi legge.

GRAZIE a chi ha messo la fanfa tra i preferiti.

Fra Ro: se il viaggio me lo sono goduto? Bè, basta andare a vedere AQ cara xD. Sono felicizzima che ti piaccia e che sono riuscita a farti piacere Nissy, visto che nell’originale è un personaggio molto tralasciato.

Ina: ma sei sparita dal forum, cume mai, che è zuzzezzo?é-é. Eheh ed ora mi vuoi ugualmente bene?xD Zi, dai, fondiamo l’ Anti-Dudley mi sa che si iscriveranno un bel po’ di persone. Bhe, me ama Harry anche spalmanto SOPRA Draco, anche se per me Harry rimane ugualmente uke <3. Eheh la mia Nissy fa scalpore.

Kumiko Shirogane: Draco è Draco? Pwa! Amo di più Harry xD! Ede appunto perché amo Harry che lo metto con Draco nu?*-*.

Elyonchan: uhm… cara? Dud ha risposto che lui vuole, può e lo farà! Scusa il ritardo, non si può certo dire che sia stata un fulmine vero?ç-ç. La battuta di Nissy “e pOOOOOi” non è mia, ma di Dray, quindi ti consiglio di leggere la mia fanfa “Lei vive per il canale 5” xD! Così capirai da dove viene. Lucius è unico, davvero! Lieta che Draco ti abbia dato tale suggerimento *-*!

Hay_Chan: solo leggermente?xD! Anche e moi zai?°-°! Azzie pe ri complimenti <3. Cruciare? Uhm… solo?

Mokona89: zi, a dire il vero zi, ma la speranza è SEMPRE l’’ultima a crepare cara xD! Azzie per stamani, mi hai tenuto sveglia, altrimenti chi ce la faceva =.=. Domanda; che vuol dire introspezione?Oo azzie mille, davvero, ma nun mi ricordo cosa è… uhm una cosa tipo quando capisci gli altri… nu, aspetta, mi confondo ç-ç. Eheh, in sto capitolo stiamo al Harrucciolo al massimo eh? Ah, come amo la matematica in certi casi! Quasi umano? Azzie xD! Sinceramente non ci avevo pensato al fatto dei Dursley °-°… azzie mille per aver fatto infestare le mie notti di incubi è-é.

Dede: Harry si fa tante di quelle seghe mentali...farebbe meglio a farne un po' di più a draco...ma di quelle reali deo quando l’ho letta mi sono buttata a terra dal ridere xD! Grazie mille per averla messa tra le preferite e per aver commentato. Se si droga? Ma sai che Dray la prima volta che mi vide mi fece la stessa domanda?xD E la risposta è la stessa per Nissy “nu, sono così al NATIURAL”! A proposito… penso che tu abbia ragione sul fronte del; scrivi italiano, visto che non lo scrivo ma scrivo itaJano ed anche sul fatto che molti detti magari locali in altre parti non si capiscono. Io abito al centro d’Italia, quindi ho un pochino di romano, ma ho sangue veneto ed emiliano quindi… per me è normale scrivere detti un po’ locali. Ammetto che non capirei subito un detto siciliano, milanese – anche se ho dei parenti lì – e napoletano – anche se un mio nonno è di lì – però… davvero, non ci faccio assolutamente caso e poi più che altro li metto per fare ridere. Centra perché ci capa, è un po’ romano… (è un pochino come per dire: la pasta col pomodoro, ci sta bene!) ed insomma; il romano – non quello fitto fitto – si speiga da solo – eppure, come hai detto tu, dipende anche se una persona è abituata a sentirli e se li capisce. Su questo capitolo ero incentrata più sul serio – rispetto al capitolo precedente – quindi non ci dovrebbero essere detti e roba varia, ma se ci sono per piacere dimmelo ok?^-^ LuciusxHarry? Allora hai MOLTO buon gusto cara *-*. Complimenti.

RIDETE E MANGIATE CIOCCOLATO

   
 
Leggi le 5 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: xla