Estate 1995 Loitsche (Magdeburg).
Il tempo scorreva veloce e felice in casa Kaulitz; Bill e Tom avevano appena compiuto sei anni e già sembravano degli ometti, Micha diventava sempre più grande e sempre più carina.
I tre bambini erano inseparabili, condividevano tutto. Bill e Tom adoravano Misha, non la perdevano mai di vista.
Anche Misha adorava i fratellini, senza di loro si sentiva persa. Non faceva nulla senza di loro, la facevano sentire sicura e prottetta. Le prime parole della bambina non erano state come al solito “mamma e papà” ma bensì “Tom e Bill”.
I tuoni e i fulmini squarciano il cielo buio e freddo. Una bambina sui tre anni nasconde la testolina tremante sotto le coperte.
Niente da fare... non riesce a dormire, ha troppa paura.
Poi un tuono più forte degli altri la fa sobbalzare.
Immediatamente scende dal lettino e si intrufola scalza nella camera affianco.
Nella stanza due bambini dormono profondamente. Misha si avvicina a uno di loro.
-Bill, Bill, ti prego svegliati...-
Si avvicina all'altro bambino
-Tom.... svegliati ho paura...-
I due bambini dopo vari pizzicotti datigli dalla sorella finalmente aprono gli occhi assonnati.
-Misha, cosa succede?- chiede Tom accarezzandole una guancia.
-oh Tomi... Ho tanta paura...- dice la bimba scoppiando in lacrime tra le braccia del fratello.
Bill arriva da dietro e le accarezza dolcemente i capelli biondi.
Misha si gira e abbraccia anche lui.
-Non piangere, vedrai che domani mattina passerà tutto- dice Bill cercando di calmarla.
Misha sembra smettere di piangere, guarda con grandi occhi lucidi i gemelli -Posso dormire con voi stanotte?-
-ma certo piccolina!- dice Bill dandole un bacio sulla guancia ancora bagnata dalle lacrime.
Tom avvicina il proprio letto a quello del gemello creando così un lettone matrimoniale.
Misha si posiziona al centro del letto tra i due fratellini ancora spaventata. Appoggia la testa sulla spalla di Bill che l'abbraccia e da dietro Tom la stringe forte per la vita.
-Non devi avere paura Misha, con noi due nessuno ti può fare del male- dice Tom dandole un bacio sulla guancia.
Ora Misha si sente proprio bene tra le braccia dei fratelli. E in men che non si dica tutti e tre si addormentano esausti.
Le giornate passavano felici e tranquille in casa Kaulitz, quella era veramente una famiglia piena d'amore. Ma un giorno tutto cambiò.
I tre bambini infatti non potevano sapere cosa stava accadendo tra i loro genitori...
E' sera inoltrata. I bambini guardano la televisione e Simone è seduta nervosamente su una sedia della cucina aspettando il ritorno del marito.
-Bambini, si è fatto tardi, è ora di andare a letto.-
-Ma sono solo le nove e mezza!- protesta Tom
-non mi interessa! Andate subito a letto!-
I tre bambini non avevano mai visto la loro mamma così arrabbiata. Eppure non avevano combinato niente. Così annuiscono silenziosamente e dopo aver dato la buonanotte alla madre salgono al piano superiore.
-Il bagno è mio!- grida Bill chiudendosi in bagno
-Bill!! Ma non lo sai che si fanno passare prima le signorine?!!- esclama Misha
-Si, ma Bill è una signorina..!- dice divertito Tom.
Misha e Tom scoppiano a ridere, Bill esce subito dal bagno.
-Non dire mai più una simile fesseria ,Tom, chiaro?!!- dice al gemello alzando un pugno.
Misha si pregusta già la divertente litigata che nel giro di qualche secondo nascerà tra i gemelli.
Tom apre la bocca per ribattere, ma in quel momento l'atenzione di tutti e tre viene richiamata dal grosso rumore della porta d'ingresso che sbatte.
I bambini affacciano da sopra la scale la testa curiosi... era il padre.
-si può sapere, Jorg, dove sei stato tutto il tempo???- dice Simone, ma no nel solito modo calmo e gentile, ma bensì in modo accusatorio e acido.
-a lavoro... ti avevo detto di quella riunione importante...-
-e smettila con la scusa della riunione importante! Stai diventando monotono, hai usato questa scusa anche avantieri e la scorsa settimana! Basta non ne posso più delle tue bugie!!!- Urla la donna.
Al piano di sopra i bambini osservano la scena con occhi spalancati, non avevano mai visto i genitori litigare in quel modo! Misha scoppiò a piangere e prontamente Tom le tappò la bocca con la mono per non farsi sentire...
-Neanche tu sei stata poi tanto sincera con me riguardo lo scorso sabato notte! Non fare l'ingenua, pensavi veramente di riuscire a fragarmi?!!! - Ora anche il padre urlava! Ma cosa succede ai loro genitori???
-Basta! Non riesco più a continuare con tutte queste menzogne!-
-Hai ragione, finiamola qui, mi sono veramente stancato! Io me ne vado!!- urla definitivamente uscendo e sbattendo la porta d'ingrasso.
I bambini sono sulle scale immobili... nessuno riecse a parlare... Simone è in lacrime in cucina... per loro è uno shok.
Qualche minuto più tardi Simone sale le scale ancora con gli occhi rossi e gonfi, vede i propri figli... hanno sentito tutto. Misha piange silenziosamente, Bill guarda il pavimento e Tom la fissa freddamente.
-Mamma... perchè papà è andato via..? Perchè urlavate???- chiede tra un singhiozzo e l'altro la piccola Misha.
-Tesori miei, vi giuro non avrei voluto che voi ascoltaste ma... vedete, le cose tra me e vostro padre vanno male... non c'è più l'amore di un tempo... per voi è difficile capire ma non potevamo continuare così... Penso che per qualche tempo non vedrete più vostro padre.-
Simone sta malissimo. Sa che così rovinerà l'infanzia dei figli ma non può fare in altro modo....
Tom, Bill e Misha tornano silenziosi in camera. Come al solito la piccola è al centro tra i gemelli... nessuno riesce a dormire.
La tempesta di quella notte è molto diversa e assai più paurosa.
Passarono alcune settimane da quel giorno. Il padre non era ancora tornato. Molto spesso nel cuore della notte i bambini si svegliavano e sentivano la madre urlare e piangere al telefono. Tom era diventato freddo con tutti, Bill iniziò a mangiare di meno, Misha si sforzava di trattenere le lacrime. Non erano più i bambini allegri e spensierati di un tempo ma... erano ancora assieme...
Un giorno, il più brutto giorno della vita dei piccoli Kaulitz, il padre torna a casa. Con una lettera.
I bambini sono ancora seduti a tavola mentre Simone lava i piatti.
-E' così hai intenzione di divorziare?- dice freddo Jorg
-Esatto, come ti ho già detto non ho intenzione di continuare così-
-Bene... ma non sperare di averla vinta su tutto.-
-che vuoi dire?- chiede Simone preoccupata
-E' molto semplice.... Tu terrai Bill e Tom, ma io ho l'affidamento di Misha.-
No... è un incubo...Bill e Tom non possono dividersi da Misha...
-non puoi farlo..! Non puoi dividerli...! Non ti permetterò di portarmi via mia figlia!- urla Simone.
-oh, si che posso. Guarda è stato firmato dal giudice.- dice Jorg mostrando la lettera alla donna.
-Non puoi portare via Misha!- urla Tom
-Tom, Bill, mi dispiace, ma Misha viene con me. Andremmo via proprio adesso, l'aereo per Monaco è tra un'ora- dice il padre
-Per Monaco?!!!- esclama Bill disperato iniziando a piangere
-Si, Ci trasferiremo li subito, Simone, manda la roba di Misha a questo indirizzo.- dice l'uomo dando a simone un pezzetto di carta con su scritto il loro nuovo indirizzo.
-Ma mamma! Non dici nulla?!! Gli permetti di portarcela via?!!!- esclama Tom disperato
Silenzio.
Tutti guardano Simone, sperando in un miracolo...
-Mi dispiace...- dice la donna facendo cadere una lacrima solitaria.
Misha che fino a quel momento era come in trans inizia a disperarsi
-NO!! NO!!! Mamma io voglio rimanere con te! Con Bill e Tom!!!! Non voglio andare via!!!-
La madre accarezzò la testolina della bimba
-Mi dispiace amore, ci vedremo presto...- Simone da un dolce bacio sulla guancia della figlia.
-Bambini, non ci rivedremo per un bel po' di tempo mi racomando, fate i bravi- dice Jorg stringendo i figli.
I due lo abbracciano freddamente, quell'uomo non era più il loro amato padre... si era trasformato in una bestia insensibile e si stava portando via la loro sorellina... si stava portando via una parte di loro...!
-Misha, è il momento di andare.- dice l'uomo.
La bimba si avvicina e stringe forte Bill.
-non voglio andare via! Non voglio lasciarvi!!-
All'abbraccio si aggiunge anche Tom in lacrime... Misha non aveva mai visto il fratello maggiore piangere.
-Non ti preoccupare, ti prometto che ti porterò via. E' una promessa.- Sussurra Tom all'orecchio della piccola.
-si, tornerai a vivere con noi, per sempre- dice Bill singhiozzando.
-Bill, Tom, vi voglio bene...-
Jorg interviene e prende in braccio Misha.
-Mi dispiace ma è ora di andare, l'aereo non aspetta. Bill, Tom comportatevi bene. Simone... addio.
Misha è in braccio a suo padre ma Tom e Bill continuano a tenerle stretta la mano.
Il padre fa resistenza e Bill lascia la presa. Tom però continua a stringere con ostinazione la mano della sorella.
Jorg fa un ultimo scatto e Misha esce dalla loro vita.
-Mamma!!! BILL!!!!!!!!!!!!! TOMIIIIIIII!!!!!!!!!!!!!!-
-MISHA!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!-
Da quel giorno non si rividero più.
Ecco aggiunto il nuovo capitolo. Come già detto è molto triste. Il divorzio rappresenta sempre un grande trauma per i bambini... Spero che questo capitolo riesca a trasmettere anche un valido messaggio...
Ma passiamo a voi, cari lettori e lettrici, come vi sembra?
Prometto che il prossimo capitolo sarà molto più allegro, quindi continuate a seguirmi e mi raccomando COMMENTATE!
Un Bacione..!