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Autore: Ladychic    04/09/2008    8 recensioni
E se Bill e Tom avessero una sorella? E se a causa del divorzio dei genitori si separassero? E se a distanza di 13 anni si dovessero incontrare nuovamente più maturi e decisamente cambiati?
Genere: Generale, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Tokio Hotel
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Estate 1995 Loitsche (Magdeburg).


Il tempo scorreva veloce e felice in casa Kaulitz; Bill e Tom avevano appena compiuto sei anni e già sembravano degli ometti, Micha diventava sempre più grande e sempre più carina.


I tre bambini erano inseparabili, condividevano tutto. Bill e Tom adoravano Misha, non la perdevano mai di vista.

Anche Misha adorava i fratellini, senza di loro si sentiva persa. Non faceva nulla senza di loro, la facevano sentire sicura e prottetta. Le prime parole della bambina non erano state come al solito “mamma e papà” ma bensì “Tom e Bill”.



I tuoni e i fulmini squarciano il cielo buio e freddo. Una bambina sui tre anni nasconde la testolina tremante sotto le coperte.

Niente da fare... non riesce a dormire, ha troppa paura.

Poi un tuono più forte degli altri la fa sobbalzare.

Immediatamente scende dal lettino e si intrufola scalza nella camera affianco.

Nella stanza due bambini dormono profondamente. Misha si avvicina a uno di loro.

-Bill, Bill, ti prego svegliati...-

Si avvicina all'altro bambino

-Tom.... svegliati ho paura...-

I due bambini dopo vari pizzicotti datigli dalla sorella finalmente aprono gli occhi assonnati.

-Misha, cosa succede?- chiede Tom accarezzandole una guancia.

-oh Tomi... Ho tanta paura...- dice la bimba scoppiando in lacrime tra le braccia del fratello.

Bill arriva da dietro e le accarezza dolcemente i capelli biondi.

Misha si gira e abbraccia anche lui.

-Non piangere, vedrai che domani mattina passerà tutto- dice Bill cercando di calmarla.


Misha sembra smettere di piangere, guarda con grandi occhi lucidi i gemelli -Posso dormire con voi stanotte?-


-ma certo piccolina!- dice Bill dandole un bacio sulla guancia ancora bagnata dalle lacrime.


Tom avvicina il proprio letto a quello del gemello creando così un lettone matrimoniale.


Misha si posiziona al centro del letto tra i due fratellini ancora spaventata. Appoggia la testa sulla spalla di Bill che l'abbraccia e da dietro Tom la stringe forte per la vita.


-Non devi avere paura Misha, con noi due nessuno ti può fare del male- dice Tom dandole un bacio sulla guancia.

Ora Misha si sente proprio bene tra le braccia dei fratelli. E in men che non si dica tutti e tre si addormentano esausti.


Le giornate passavano felici e tranquille in casa Kaulitz, quella era veramente una famiglia piena d'amore. Ma un giorno tutto cambiò.

I tre bambini infatti non potevano sapere cosa stava accadendo tra i loro genitori...


E' sera inoltrata. I bambini guardano la televisione e Simone è seduta nervosamente su una sedia della cucina aspettando il ritorno del marito.


-Bambini, si è fatto tardi, è ora di andare a letto.-


-Ma sono solo le nove e mezza!- protesta Tom

-non mi interessa! Andate subito a letto!-

I tre bambini non avevano mai visto la loro mamma così arrabbiata. Eppure non avevano combinato niente. Così annuiscono silenziosamente e dopo aver dato la buonanotte alla madre salgono al piano superiore.

-Il bagno è mio!- grida Bill chiudendosi in bagno

-Bill!! Ma non lo sai che si fanno passare prima le signorine?!!- esclama Misha

-Si, ma Bill è una signorina..!- dice divertito Tom.

Misha e Tom scoppiano a ridere, Bill esce subito dal bagno.

-Non dire mai più una simile fesseria ,Tom, chiaro?!!- dice al gemello alzando un pugno.

Misha si pregusta già la divertente litigata che nel giro di qualche secondo nascerà tra i gemelli.

Tom apre la bocca per ribattere, ma in quel momento l'atenzione di tutti e tre viene richiamata dal grosso rumore della porta d'ingresso che sbatte.

I bambini affacciano da sopra la scale la testa curiosi... era il padre.


-si può sapere, Jorg, dove sei stato tutto il tempo???- dice Simone, ma no nel solito modo calmo e gentile, ma bensì in modo accusatorio e acido.

-a lavoro... ti avevo detto di quella riunione importante...-

-e smettila con la scusa della riunione importante! Stai diventando monotono, hai usato questa scusa anche avantieri e la scorsa settimana! Basta non ne posso più delle tue bugie!!!- Urla la donna.

Al piano di sopra i bambini osservano la scena con occhi spalancati, non avevano mai visto i genitori litigare in quel modo! Misha scoppiò a piangere e prontamente Tom le tappò la bocca con la mono per non farsi sentire...

-Neanche tu sei stata poi tanto sincera con me riguardo lo scorso sabato notte! Non fare l'ingenua, pensavi veramente di riuscire a fragarmi?!!! - Ora anche il padre urlava! Ma cosa succede ai loro genitori???

-Basta! Non riesco più a continuare con tutte queste menzogne!-

-Hai ragione, finiamola qui, mi sono veramente stancato! Io me ne vado!!- urla definitivamente uscendo e sbattendo la porta d'ingrasso.


I bambini sono sulle scale immobili... nessuno riecse a parlare... Simone è in lacrime in cucina... per loro è uno shok.


Qualche minuto più tardi Simone sale le scale ancora con gli occhi rossi e gonfi, vede i propri figli... hanno sentito tutto. Misha piange silenziosamente, Bill guarda il pavimento e Tom la fissa freddamente.


-Mamma... perchè papà è andato via..? Perchè urlavate???- chiede tra un singhiozzo e l'altro la piccola Misha.


-Tesori miei, vi giuro non avrei voluto che voi ascoltaste ma... vedete, le cose tra me e vostro padre vanno male... non c'è più l'amore di un tempo... per voi è difficile capire ma non potevamo continuare così... Penso che per qualche tempo non vedrete più vostro padre.-


Simone sta malissimo. Sa che così rovinerà l'infanzia dei figli ma non può fare in altro modo....


Tom, Bill e Misha tornano silenziosi in camera. Come al solito la piccola è al centro tra i gemelli... nessuno riesce a dormire.


La tempesta di quella notte è molto diversa e assai più paurosa.


Passarono alcune settimane da quel giorno. Il padre non era ancora tornato. Molto spesso nel cuore della notte i bambini si svegliavano e sentivano la madre urlare e piangere al telefono. Tom era diventato freddo con tutti, Bill iniziò a mangiare di meno, Misha si sforzava di trattenere le lacrime. Non erano più i bambini allegri e spensierati di un tempo ma... erano ancora assieme...


Un giorno, il più brutto giorno della vita dei piccoli Kaulitz, il padre torna a casa. Con una lettera.


I bambini sono ancora seduti a tavola mentre Simone lava i piatti.


-E' così hai intenzione di divorziare?- dice freddo Jorg

-Esatto, come ti ho già detto non ho intenzione di continuare così-

-Bene... ma non sperare di averla vinta su tutto.-

-che vuoi dire?- chiede Simone preoccupata

-E' molto semplice.... Tu terrai Bill e Tom, ma io ho l'affidamento di Misha.-

No... è un incubo...Bill e Tom non possono dividersi da Misha...

-non puoi farlo..! Non puoi dividerli...! Non ti permetterò di portarmi via mia figlia!- urla Simone.

-oh, si che posso. Guarda è stato firmato dal giudice.- dice Jorg mostrando la lettera alla donna.

-Non puoi portare via Misha!- urla Tom

-Tom, Bill, mi dispiace, ma Misha viene con me. Andremmo via proprio adesso, l'aereo per Monaco è tra un'ora- dice il padre

-Per Monaco?!!!- esclama Bill disperato iniziando a piangere

-Si, Ci trasferiremo li subito, Simone, manda la roba di Misha a questo indirizzo.- dice l'uomo dando a simone un pezzetto di carta con su scritto il loro nuovo indirizzo.


-Ma mamma! Non dici nulla?!! Gli permetti di portarcela via?!!!- esclama Tom disperato


Silenzio.


Tutti guardano Simone, sperando in un miracolo...


-Mi dispiace...- dice la donna facendo cadere una lacrima solitaria.


Misha che fino a quel momento era come in trans inizia a disperarsi


-NO!! NO!!! Mamma io voglio rimanere con te! Con Bill e Tom!!!! Non voglio andare via!!!-


La madre accarezzò la testolina della bimba


-Mi dispiace amore, ci vedremo presto...- Simone da un dolce bacio sulla guancia della figlia.


-Bambini, non ci rivedremo per un bel po' di tempo mi racomando, fate i bravi- dice Jorg stringendo i figli.

I due lo abbracciano freddamente, quell'uomo non era più il loro amato padre... si era trasformato in una bestia insensibile e si stava portando via la loro sorellina... si stava portando via una parte di loro...!


-Misha, è il momento di andare.- dice l'uomo.


La bimba si avvicina e stringe forte Bill.


-non voglio andare via! Non voglio lasciarvi!!-


All'abbraccio si aggiunge anche Tom in lacrime... Misha non aveva mai visto il fratello maggiore piangere.


-Non ti preoccupare, ti prometto che ti porterò via. E' una promessa.- Sussurra Tom all'orecchio della piccola.


-si, tornerai a vivere con noi, per sempre- dice Bill singhiozzando.


-Bill, Tom, vi voglio bene...-


Jorg interviene e prende in braccio Misha.


-Mi dispiace ma è ora di andare, l'aereo non aspetta. Bill, Tom comportatevi bene. Simone... addio.


Misha è in braccio a suo padre ma Tom e Bill continuano a tenerle stretta la mano.


Il padre fa resistenza e Bill lascia la presa. Tom però continua a stringere con ostinazione la mano della sorella.


Jorg fa un ultimo scatto e Misha esce dalla loro vita.


-Mamma!!! BILL!!!!!!!!!!!!! TOMIIIIIIII!!!!!!!!!!!!!!-


-MISHA!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!-


Da quel giorno non si rividero più.





Ecco aggiunto il nuovo capitolo. Come già detto è molto triste. Il divorzio rappresenta sempre un grande trauma per i bambini... Spero che questo capitolo riesca a trasmettere anche un valido messaggio...

Ma passiamo a voi, cari lettori e lettrici, come vi sembra?

Prometto che il prossimo capitolo sarà molto più allegro, quindi continuate a seguirmi e mi raccomando COMMENTATE!

Un Bacione..!




  
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