Anime & Manga > Naruto
Segui la storia  |       
Autore: nhfan25    23/07/2014    4 recensioni
Una long che sbalza i protagonisti del manga di Kishimoto nel magico mondo della danza. Una storia in punta di piedi, tra piqué e rond de jambe, che tratta di un colpo di fulmine vissuto sul parquet di una delle più grandi accademie di danza del mondo: la Konoha Dance Academy.
Tratto dal diciannovesimo capitolo:
-Sai... È normale! Può capitare di lasciarsi trasportare dalle emozioni in momenti come questi. È un po' come quando balli: quando improvvisi non pensi troppo a quello che fai. Ti lasci andare, ti abbandoni totalmente alla musica e ogni tuo gesto, qualunque movimento di ogni singola parte del tuo corpo è dettato dal cuore, non dal cervello. Questa si chiama passione, Hinata. E la passione talvolta sa trasformarci, sa far uscire quella parte che teniamo chiusa dentro di noi, nascosta addirittura a noi stessi, come una farfalla che esce dal bozzolo nel quale tutti pensavano che ci fosse ancora il solito bruco-.
Genere: Song-fic, Sportivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing | Personaggi: Hinata Hyuuga, Naruto Uzumaki, Neji Hyuuga, Sasuke Uchiha, Un po' tutti | Coppie: Hinata/Naruto
Note: AU, Lime, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Capitolo 18 – SI FECE VENTO


Hinata fece scattare la serratura della stanza, tentando di non fare troppo chiasso. Si era tolta le decolleté per evitare che il rumore dei tacchi potesse svegliare le sue coinquiline, probabilmente già addormentate, visto che l'orologio segnava quasi mezzanotte. Eppure c'era qualcosa di strano: un'atmosfera a dir poco tesa si respirava in quella stanza, quasi come se stesse accadendo qualcosa di anormale.

Fu allora che notò una candela accesa sul tavolo. Mentre gli occhi perlacei della ragazza tentavano ancora di abituarsi a quella luce così fioca, per sbaglio urtò l'armadio, producendo un lieve rumore sordo che venne amplificato dal silenzio della notte.

In quel momento si scatenò il panico: una serie di urli si levò dalle vicinanze del tavolo, spaventando la povera Hinata, che si lasciò sfuggire un urlo di risposta. Tale reazione creò ancora più scompiglio, mentre un rumore confuso di sedie spostate, botte sul tavolo e cocci rotti spezzava la quiete della stanza. La ballerina dai capelli blu si spostò verso destra, tastando disperatamente il muro alla ricerca dell'interruttore della luce. Quando finalmente lo trovò, la vista le presentò tre ragazze e un ragazzo, in piedi, in pigiama e in preda al terrore. Dopo qualche istante di silenzio, i quattro tirarono un sospiro di sollievo, scoppiando subito dopo in una risata isterica.

-Hinata, sei tu! Grazie al cielo, che spavento! Lee, la prossima volta che ti viene una genialata come questa, tienitela per te!- Disse Ino, con le gambe ancora tremanti per la paura.

-Ma si può sapere cosa diavolo stavate combinando? Per poco non mi è venuto un infarto!- Esclamò Hinata, indispettita.

-Non dirlo a noi! Stavamo facendo una seduta spiritica!- Rispose Sakura con un filo di voce, ancora visibilmente provata. Hinata rimase zitta per qualche secondo, totalmente interdetta, come se stesse rielaborando quelle parole. Guardò Lee, che aveva due occhi ancora più tondi e spalancati del solito (non credeva fosse possibile) che la guardavano shoccati, mentre una gocciolina di sudore gli scendeva lungo la guancia. Ino si era seduta nuovamente sulla sedia per riprendersi dallo spavento, Sakura tremava come una foglia, il viso ancora più pallido del solito, mentre Tenten si stava asciugando le due lacrime di terrore che le erano scese in quel trambusto.

-Ma che cazzo state facendo??-

Dalla porta aperta fecero capolino alcune teste di ragazze che alloggiavano sul piano con loro. Hinata arrossì: avevano fatto una figuraccia.

-S..scusate, ehm... L..la mia compagna soffre di incubi notturni e d..devo averla spaventata aprendo la porta... Ha cacciato un urlo e di conseguenza ci siamo spaventati tutti!- Inventò di sana pianta, tentando di farli sembrare meno idioti di come apparissero in quell'istante. Riconobbe anche le due coinquiline di Tenten che la guardavano ridacchiando in modo odioso.

-Spero che non si ripeta mai più, mi ero appena addormentata!- Disse una ragazza dai capelli rosso fuoco che vide solo in quel momento. Strano, le sembrava di conoscerla...

-N..no, no, state tranquille! Faremo in modo che non accada mai più!- Rispose Hinata, mettendo le mani avanti per farsi scudo: quelle occhiate gelide erano piuttosto taglienti! Le ragazze si girarono e presto tutte tornarono nelle rispettive camere. La ragazza dai lunghi capelli blu emise un sospiro di sollievo.

-...Mi spiegate cosa diamine vi è saltato in mente??- Sibilò poi, voltandosi di scatto verso i suoi amici.

-Perdoooooonaci!!- Disse Rock Lee, con le lacrime agli occhi -È tutta colpa mia, ho avuto io l'idea di fare la seduta spiritica... Abbiamo visto che non c'eri e non abbiamo pensato a chiederti a che ora saresti arrivata...-

-MAI PIÙ- Disse Tenten, ancora scossa -Ti giuro che non lo faremo mai più-.

-Concordo pienamente!- Aggiunse Sakura, mentre si sdraiava sul letto. Ino aveva un'espressione strana. Hinata la osservò, tentando di decifrarne il significato, ma non riuscì nel suo intento. Teneva lo sguardo basso, fisso, e sembrava stupita e confusa.

-Ino, stai bene?- Chiese allora, con tono meno duro. Possibile che l'esperienza l'avesse scossa a tal punto?

-...E quello cos'è??- La ragazza ai capelli biondi alzò il braccio e indicò la mano della ballerina dagli occhi perlacei. A quel punto gli altri tre seguirono la sua indicazione con lo sguardo e assunsero un'espressione sorpresa.

-Hinata-chan... Quell'anello da dove arriva??-

Le guance di Hinata si imporporarono per l'ennesima volta quella sera. Guardò la fedina d'argento e sollevò la mano sottile, per farla brillare meglio alla luce del lampadario.

-Oh... Questo? Me l'ha regalato Naruto-kun....-

Nel giro di due secondi la ragazza venne spinta a sedersi sul letto e gli altrii si disposero tutti attorno a lei, tempestandola di domande e invitandola a rispondere in fretta.

Hinata ridacchiò: avrebbe dovuto aspettare ancora un bel po' prima di poter dormire.


***


Il mattino dopo i cinque amici, che avevano dormito poche ore, si trascinarono giù per le scale per andare a lezione. La sera precedente i ragazzi avevano preteso un racconto dettagliato e preciso dell'intera serata romantica di Hinata e Naruto, così alla fine erano andati a dormire alle 3 di notte. Come ogni mattino Hinata, Sakura e Ino si divisero da Tenten e Rock Lee per andare alle rispettive lezioni e le tre giovani matricole si prepararono per la lezione con l'esigente Kakashi. Anche quel giorno il sensei arrivò in ritardo, facendole pentire di non aver dormito mezz'ora in più, e cominciò subito la lezione.

Se la settimana precedente alcuni avevano trovato molto difficile seguire le sue lezioni, oggi gran parte di loro si erano dovuti fermare, constatando che non erano in grado di tenere il passo. Gli esercizi erano velocissimi e faticosi, tanto da richiedere il massimo sforzo anche a Hinata, che sentiva il sudore colarle dalla fronte e tra i seni stretti in una severa fasciatura. Questi ultimi, in particolare, le rendevano difficile respirare come avrebbe voluto e sentiva che l'ossigeno non era abbastanza per tutti i tessuti del suo organismo. Le sembrava quasi di sentire l'acido lattico farsi strada nel suo corpo, tanto le bruciavano i muscoli, e capì che il giorno seguente avrebbe fatto molta fatica ad alzarsi dal letto. Al suo fianco, Ino e Sakura apparivano in difficoltà più di lei, ma non davano segno di volersi fermare: Kakashi sorrise di fronte alla determinazione di quelle ragazze, che gli ricordavano se stesso alla loro età.

Dei quaranta ragazzi nella stanza, ormai, alcuni avevano abbandonato l'aula arrabbiati e delusi, altri erano sdraiati a terra doloranti e solamente in otto erano rimasti in piedi a lottare contro i limiti dei loro corpi, di cui cinque erano ragazzi. Stava per fermarli quando si accorse, appena in tempo, che la ragazza dai capelli rosa stava vacillando. Si lanciò in avanti e riuscì a impedire che il suo sottilissimo corpo sbattesse duramente a terra.

-Sakura-chan!- Hinata e Ino si fermarono immediatamente e accorsero al fianco della loro amica.

-T...tutto bene...- Sussurrò Sakura con l'ultimo filo di fiato rimastole.

-Presto, tu, vai a chiamare Shizune- Disse Kakashi rivolgendosi a Ino.

-Subito!- 

Hinata nel frattempo era corsa a prendere la sua borsa. Tirò fuori la sua bottiglietta dell'acqua e rovesciò ciò che rimaneva del suo contenuto su un fazzoletto, che passò sulla fronte dell'amica. Kakashi osservò l'espressione preoccupata di Hinata e comprese subito come stavano le cose.

-Kakashi-sensei... Credo che lei debba sape...-

-Lo so già- Disse lui, abbassando lo sguardo

-Tu ti chiami Hinata, giusto? Bene... Guardati attorno, Hinata, e dimmi quante ne vedi-.

La ballerina si girò verso le sue compagne di corso e rabbrividì: più di metà delle ragazze presenti in quella stanza avrebbe potuto presenziare a una lezione di anatomia al posto di uno scheletro.

-Ho fatto questa lezione così sfiancante anche per far comprendere loro che questo stile di vita nuoce anche alla loro carriera- Continuò Kakashi -E non ha solo riscontri positivi, come vuole far credere Danzo. Una ballerina non deve avere solo il fisico di un'acciuga per essere definita tale... E tu ne sei la prova vivente-.

Hinata abbassò lo sguardo sulla sua coinquilina, che nel giro di pochi giorni era divenuta sua amica. Aveva paura a toccarla da quando sembrava fragile, quasi sembrava che potesse spezzarsi al primo tocco.

-Cosa posso fare per aiutarla?- Chiese Hinata, guardando il sensei.

-Nulla purtroppo... Deve rendersene conto da sola-. Concluse l'uomo, con espressione triste.

-Eccomi! Sono qui!-

Shizune fece il suo ingresso di corsa, seguita da Ino. Hinata fece per allontanarsi, ma Kakashi la trattenne per un braccio.

-Portiamola in infermeria- Disse Shizune dopo averle ascoltato il polso -Così le misuro la pressione-.

-Benissimo. Hinata, vieni con noi- La invitò Kakashi, mentre prendeva in braccio la leggerissima ragazza. I quattro uscirono dall'aula e si diressero nella stanza in cui avevano visitato gli alunni la settimana precedente, affianco allo studio di Danzo. Hinata sentì il sangue ribollirle nelle vene pensando che lì dietro se ne stava lui, tranquillo e a posto con la coscienza. Strinse i pugni, trattenendo il desiderio di usarli per buttare giù la porta di quel dannato vecchio. Kakashi appoggiò la ragazza sul lettino mentre Shizune apriva l'armadietto, da cui estrasse lo sfigmomanometro. Hinata rimase in disparte mentre la donna posizionava la fascia nera intorno al sottilissimo braccio della sua amica e si ritrovò a pensare che, per una volta nella vita, avrebbe voluto essere meno gentile e farla rinsavire a suon di schiaffi.

-...Come può una persona ridursi così?- Sussurrò, mentre la vista le si offuscava: un velo di lacrime si era frapposto tra i suoi occhi e il resto del mondo.

-Probabilmente l'odio per se stessi maturato dalla delusione- Rispose Kakashi, avvicinandosi a lei. Prese una sedia lì vicino e la spostò nella sua direzione: -Forza, siediti qui. Vado a prenderti una bottiglietta d'acqua, hai bisogno di reintegrare i liquidi persi durante la lezione. Sei stata molto brava oggi-.

Hinata sussultò a quelle parole: davvero uno dei più famosi coreografi e maestri di danza della nazione le aveva fatto un complimento?

-I...io... Grazie mille Kakashi-sensei!- Disse la ragazza, facendo un piccolo inchino. Sicuramente era arrossita, ma era ancora talmente accaldata dalla lezione e dallo spavento che probabilmente non se ne sarebbe accorto nessuno. Intanto Sakura si stava lentamente riprendendo e Shizune le aveva ficcato in bocca a forza il contenuto di una bustina di zucchero, approfittando della momentanea debolezza delle proteste della ragazza. Pian piano stava recuperando quel minimo di colore che aveva, mentre la donna inveiva a bassa voce contro gli stupidi canoni che, per la smania di rispettarli, l'avevano portata a questo.

-Sto bene, davvero, non dovete preoccuparvi...- Disse Sakura, tirando le sue labbra in un falso sorriso -E poi tra non molto inizierà la lezione di Kurenai-sensei, quindi io e Hinata dovremo andarcene presto...-

-E invece no cara mia. Tu ora te ne vai in camera e ti riposi per il resto della giornata. E oggi a pranzo vedi di consumare un pasto decente!- Ribatté severamente Shizune.

-Non sapevo ti intendessi di primo soccorso- Disse Hinata, grata alla donna del suo tempestivo intervento.

-In realtà da ragazza avevo iniziato gli studi per diventare medico, ho quasi rischiato di laurearmi... Però poi mi sono resa conto che non ero molto portata per vivere gran parte della mia giornata in un ospedale...- Rispose Shizune, sorridendo cordialmente alla ragazza dai capelli blu -Qui se non altro i ragazzi soffrono per spingersi a raggiungere il sogno della propria vita-.

La ragazza dai lunghi capelli blu si avvicinò alla sua coinquilina, ancora imbronciata per l'imposizione della segretaria.

-Sakura-chan, promettimi che non mi farai più prendere uno spavento così-.

-Mi dispiace di averti fatto preoccupare, ma non ce n'era alcun bisogno, davvero!- Rispose la rosa, un po' seccata. A quel punto la porta dell'infermeria si aprì di colpo, rivelando la presenza di Ino.

-Come sta??- Chiese con un tono che tradiva tutta la sua tensione.

-Sono qui, viva e vegeta! Credi che basti così poco a buttarmi giù? Si vede che non mi conosci!- Disse Sakura, abbozzando un sorriso soddisfatto per aver scovato la preoccupazione sul volto della coinquilina.

-SEI UNA CRETINA! Avrai anche la fronte spaziosa, ma di cervello ne hai proprio poco!-

-Ma tu che cavolo vuoi Ino-pig??-

-Sakura-chan, non dovresti sforzarti...- Intervenne la ragazza dai capelli blu, cercando di convincere le due a piantarla.

-Ragazze, vi aiuterò a portare in camera questa stakanovista, fatemi strada per favore- Disse Kakashi, sorridendo di fronte alla scena.

-Prendo le chiavi...- Disse Ino, facendo la linguaccia in direzione della ragazza dai capelli rosa prima di uscire.

-Ma fanno sempre così?- Chiese Shizune a Hinata.

-Beh, più o meno...-

-E come diavolo fai a sopportarle??-

La ragazza dagli occhi perlacei si lasciò sfuggire una risata, mentre le guance di Sakura si coloravano lievemente.

-Ehi! Non per dire, ma io sarei qui a due metri da voi... Sento ciò che dite!-

Poco dopo Ino tornò con le chiavi e Kakashi insistette per prendere nuovamente in braccio la rosa, per evitare che si affaticasse salendo le scale. Nonostante le proteste e l'imbarazzo, alla fine la ragazza fu costretta a cedere e si abbandonò tra le braccia dell'insegnante fino al raggiungimento del quarto piano. 

-Eccoci arrivati- Disse Kakashi lasciando andare la ragazza. Non sembrava per nulla affaticato.

-Grazie, sensei- Sussurrò la rosa, ancora rossa per l'imbarazzo.

-Mi raccomando, riprenditi in fretta e fai una buona colazione la prossima volta che avremo lezione. Non voglio capiti più una cosa del genere, intesi?-

-S...sì signore!-

-Bene... A domani ragazze... Ah Hinata, oggi pomeriggio alle 4 hai lezione?-


-N..no sensei!- Rispose Hinata, stupita da quella domanda.

-Benissimo... Fino a che ora sei libera?-

-Alle 5 e mezza ho lezione con Yamato-sensei...-

-Perfetto, allora alle 4 potresti presentarti nell'aula 6 per favore?-

-V..va bene...-

-Ci conto. A più tardi!-

Kakashi scese di corsa le scale, lasciando le ragazze da sole davanti alla porta della camera.

-Ragazze... Voi NON AVETE IDEA del fisico che abbia quell'uomo... Mi sembrava di essere appoggiata sul marmo!- Esclamò la ragazza dai capelli rosa, con le gote ancora arrossate.

-La tua solita fortuna miss Fronte Spaziosa... Ora però sarei curiosa di sapere cosa vuole da te, Hinata!- Disse Ino scrutando la sua coinquilina dai capelli blu.

-N..non ne ho idea s..sinceramente... Questa richiesta mi ha un po' spiazzata! Spero di non dover rimanere sola con lui, sarebbe m..molto imbarazzante...-

-Come fa un essere umano ad avere quei pettorali?- Chiese Sakura, con sguardo sognante.

-Oh, piantala! Non vorrai innamorarti di un insegnate!-

-Ma che cavolo dici! Ti sei bevuta il cervello??- Chiese Sakura, arrossendo vistosamente.

-Forza, entriamo in camera, così ti metti a letto- Propose Hinata con fare benevolo. Ormai avvertiva un moto di protezione nei confronti della compagna, non sopportava l'idea di vederla cadere sempre più in fondo al baratro della malattia... Sentiva il bisogno di fare tutto il possibile per aiutarla a uscirne e ci sarebbe riuscita. Se l'era giurato.


***


Hinata aveva appena avuto il tempo di scoccare un bacio sulle labbra del suo ragazzo quando si accorse che, ormai, mancavano solo 5 minuti alle 4. Aveva da poco terminato il corso di sbarra a terra* e si sentiva come se qualcuno avesse utilizzato i suoi muscoli, tendini e legamenti per giocare al tiro alla fune. Si diresse verso l'aula 6, dove non era mai entrata, anche se aveva notato che spesso i ragazzi dei corsi più avanzati facevano lezione lì. In effetti, anche in quel momento le parve di vedere che l'aula in questione era aperta e occupata da dei ragazzi più grandi. Sapendo che, considerata la fama di eterno ritardatario di Kakashi, avrebbe dovuto attendere per parecchio tempo, appoggiò la sua borsa contro il muro e si sedette ad aspettare l'insegnante.

-Ciao peperino... Ti sei persa?-

Hinata sussultò e alzò gli occhi, nonostante avesse subito riconosciuto la voce di chi gli aveva rivolto la parola: Sasuke Uchiha la osservava dall'alto in basso, con la sua solita aria spavalda. La ragazza dagli occhi perlacei sospirò, tentando di mantenere la calma, e girò la testa in un'altra direzione.

Quel ragazzo avrebbe fatto saltare i nervi anche a un santo.

-Sai, di solito per educazione si risponde-.

-Educazione? Non credevo che questo termine rientrasse nel tuo vocabolario. Sono sorpresa!- Ribatté la ragazza, sperando che bastasse per farlo stare zitto. A quanto pare però il ragazzo dagli occhi neri come la pece non era una di quelle persone che si danno facilmente per vinte, così si liberò della borsa che portava a tracolla gettandola a terra con non calanche e si sedette al suo fianco.

-Sai, credo proprio che io e te abbiamo iniziato col piede sbagliato-.

-Non credo ci sia un piede giusto in questo caso-.

-Ma che lingua tagliente... Sei davvero un peperino, lo sai?-

Hinata non sapeva più cosa rispondere: non era abituata a questo genere di conversazioni e non sapeva quanto avrebbe potuto resistere. Per fortuna in quel momento una ragazza si avvicinò velocemente a loro e riconobbe subito i suoi capelli rossi: era la tizia che la notte precedente si era lamentata con loro del chiasso.

-Sasuke-kuuuun!! Ti stavo cercando!- Disse, fiondandosi su di lui per scoccargli un bacio sulla guancia.

-Karin, accidenti, sei peggio di un francobollo! Staccati un po'!- Esclamò il moro, allontanandola con non troppa gentilezza.

La ragazza dagli occhi perlacei ebbe un'illuminazione: ecco perché le sembrava di averla già vista! Quella era Karin Uzumaki, la ballerina più dotata e popolare dell'accademia, nonché lontana parente di Naruto!

-Dai, non essere timido Sasuke-kun... A proposito... Chi è questa ragazza?- Chiese Karin voltandosi verso Hinata: la guardava con un'espressione davvero poco rassicurante, come se stesse cercando di farla esplodere con la forza del pensiero. La ragazza dagli occhi perlacei si sentì lievemente intimidita.

-Ehm... Ecco...-

-Aspetta un secondo, tu sei quella che faceva casino ieri sera!-

-Io sono Hinata, la ragazza di Naruto-kun!- Disse tutto d'un fiato, prima che l'altra potesse attaccarla. Non voleva che sospettasse a un qualche tipo di relazione con quel cretino di Sasuke.

-Oh...- Esclamò Karin, guardandola sorpresa. Poi si lasciò andare a una spiacevole risata -E così stai con quel fallito di mio cugino! Beh, tanto meglio...-

-Naruto non è un fallito!- A quel punto Hinata cominciò nuovamente a scaldarsi: si alzò di scatto, guardandola dall'alto con aria di sfida. Strinse i pugni con forza, tanto che le nocche della sua mano divennero ancora più bianche di quanto già non fossero, con la chiara intenzione di non lasciarle insultare mai più colui di cui si era innamorata. La fedina d'argento riluceva sull'anulare della ragazza, quasi accendendosi di fronte a quella situazione. In tutta risposta anche Karin si alzò, mostrando di essere più alta di lei di una manciata di centimetri. Fece un passo in sua direzione, fissandola dritta negli occhi e affrontandola faccia a faccia.

-Cos'è, ti dà fastidio sentirti dire la verità?- Chiese la rossa, utilizzando il suo sguardo di fuoco per accentuare il suo atteggiamento aggressivo.

-Mi dà fastidio sentire la gente parlar male di una persona meravigliosa come Naruto! Lui è migliore di tutti noi messi insieme!-

Karin scoppiò nuovamente a ridere, mostrando una dentatura perfettamente bianca e lineare, senza alcun tipo di imperfezione. La ragazza dagli occhi perlacei cominciò a pensare che di lì a poco avrebbe potuto non rispondere più delle sue azioni.

-Ma fammi il favore! È solo un baka di dimensioni apocalittiche!-

A Hinata prudevano le mani per la voglia di prenderla a sberle. Non era mai stata una persona violenta e mai aveva alzato le mani contro qualcuno. In realtà non aveva mai amato alzare neppure la voce, eppure sentir parlare in quel modo di Naruto, del SUO Naruto, la faceva sentire come una tigre pronta a uccidere la sua preda in un solo balzo.

-Piantatela voi due, sta arrivando Kakashi- Disse Sasuke, osservandole con un'espressione che lasciava trapelare una leggera sorpresa per l'indole combattiva della ragazza dai capelli blu: era abituato agli scatti di rabbia improvvisi della rossa, permalosa e possessiva anche nei confronti di cose che non le appartenevano (come ad esempio lui stesso), però non si aspettava che una ragazzina al primo anno di corso, che pareva incarnare l'emblema della purezza e della pudicizia, fosse in grado di tenerle testa. Mai come in quel momento constatò la veridicità del proverbio "l'abito non fa il monaco".

Hinata si allontanò dalla ragazza dai capelli rossi, senza però interrompere il contatto visivo. Sasuke pensò che fosse davvero strano come quelle due paia di occhi apparissero opposte: lo sguardo intenso e infuocato di Karin e quello chiarissimo e gelido di Hinata lottavano e si scontravano con determinazione, quasi come se non riuscissero più a scindere quel contatto.

-Hinata, allora sei qui!- Le due ragazze si riscossero, voltandosi di scatto verso Kakashi, che si stava dirigendo verso di loro con un libricino in mano.

-S..sì! Cosa voleva dirmi?-

-Seguimi- Ordinò l'insegnante, varcando la soglia dell'aula. Dimenticandosi dello scontro avvenuto pochi secondi prima, seguì il sensei, ritrovandosi di fronte circa una decina di ragazzi intenti a chiacchierare o a fare riscaldamento. Notò che la palestra, nonostante fosse un po' più piccola rispetto a quelle utilizzate da loro del primo anno, sembrava quasi vuota: a quanto pare erano questi gli effetti della "dura selezione" di cui aveva parlato la direttrice Tsunade. Un allievo in particolare attrasse l'attenzione della ballerina dai capelli blu: un ragazzo dallo sguardo di ghiaccio, proprio come quello che aveva assunto lei poco prima.

-Neji-san...- Sussurrò guardandolo. Quasi come se lui l'avesse sentita, i suoi occhi caddero su di lei, assumendo un'espressione dapprima stupita e immediatamente dopo scocciata. Hinata avvertì una scarica elettrica percorrerle la spina dorsale, come accadeva tutte le volte che i loro sguardi si incrociavano.

-Buon pomeriggio ragazzi! Oggi avremo un'ospite che farà lezione con noi!- Esclamò Kakashi rivolgendosi agli allievi del quarto anno. Hinata impiegò qualche secondo per elaborare le parole del sensei, durante i quali due ragazze la guardarono e salutarono sorridendo, altri ballerini la degnarono a malapena di uno sguardo, ignorandola, e Neji alzò gli occhi al cielo, quasi stesse chiedendo ai Kami cosa avesse fatto di male.

-S..sta scherzando??- Chiese la ragazza dai capelli blu, in preda al terrore.

-Assolutamente no! Voglio vedere come te la cavi in un confronto con loro. Essere la migliore in una classe non aiuta di certo a migliorarsi! Qui potrai ritrovare un po' di spirito di competizione- Spiegò l'insegnante, sorridendole da sotto la maschera.

-Mh, se l'Hatake ha deciso di farti fare lezione con noi vuol dire che non te la cavi male...- Disse Sasuke, sorprendendola alle spalle -Beh, tra poco vedremo cosa sai fare!-

Se da una parte Hinata si sentiva lusingata per il fatto che Kakashi avesse una tale considerazione di lei, dall'altra era rimasta totalmente spiazzata all'idea di doversi confrontare con ragazzi che, ormai, potevano essere considerati dei veri e propri professionisti.

-Forza ragazzi, cominciamo col solito riscaldamento!- Esclamò l'insegnante facendo partire la musica -Hinata, tu posizionati dietro di loro, così potrai imparare la sequenza dei movimenti-.

La ragazza dagli occhi perlacei si sistemò dietro gli altri, sperando che nessuno le prestasse attenzione. La prima mezz'ora trascorse piuttosto tranquillamente, nonostante il riscaldamento fosse decisamente impegnativo e riuscì a ritrovare un po' della sua calma perduta: le canzoni usate da Kakashi erano allegre, energiche, molto piacevoli da ascoltare e muoversi su quella musica le faceva bene all'anima.

-Bene ragazzi, ora cominciamo con gli esercizi alla sbarra. Chi ha voglia di venire qui a mostrarli una volta, cosicché possa eseguirli anche Hinata?- Chiese Kakashi, guardando i suoi allievi.

-Vengo io sensei!- Rispose Karin con voce frizzante, lisciandosi il body di cotone. Si diresse verso la sbarra e cominciò a eseguire gli esercizi: la figura sottile della ragazza si adattava perfettamente ai canoni previsti dalla disciplina, senza però sfociare nell'esagerazione di Sakura. Era incredibilmente snodata ed eseguiva ogni singolo movimento con una grinta incredibilmente... Fine. Hinata non riusciva a spiegarsi come fosse possibile che tutta quell'energia potesse essere trasformata in pura femminilità e come quel suo sguardo di fuoco potesse rapire il pubblico. Terminata la serie alla sbarra, Karin si volse verso Sasuke sbattendo le palpebre, convinta che fosse lì a guardarla; purtroppo per lei, però, il moretto era intento ad fissare una certa ragazza dagli occhi perlacei che già cominciava seriamente ad odiare.

-Perfetto, ora rifatelo tutti! Anche tu Hinata!- Disse Kakashi. La ragazza dai lunghi capelli blu fece un impercettibile segno di assenso e schizzò in direzione della sbarra, visibilmente agitata. Presto la ragazza si tranquillizzò: da sempre la danza era in grado di calmarla, perciò non aveva mai avuto grossi problemi ad esibirsi di fronte al pubblico. Gli occhi, anzi, l'unico occhio visibile di Kakashi la scrutava con interesse, ricercando ogni singolo difetto, incertezza o difficoltà. Sorrise quando, terminato l'esercizio, si rese conto che aveva più che degnamente sostenuto il confronto con gli allievi del quarto anno. Era quasi in grado di tenere testa a Karin.

-Mh, Niente male. Sasuke, ti ho visto distratto per tutta la durata dell'esercizio, cerca di concentrarti!- Esclamò il sensei, rimproverando il suo pupillo. Nonostante l'atteggiamento decisamente arrogante e presuntuoso del ragazzo, fin dal primo giorno in cui l'aveva visto aveva compreso che quello sarebbe divenuto il suo allievo prediletto. Stile, fascino, tecnica e creatività erano concentrati in quel ragazzo prodigio, appena diciassettenne, in grado di far impallidire al suo confronto parecchi ballerini professionisti.

-Bene... In onore della nostra matricola che ne direste se oggi ci divertissimo con un po' di sana improvvisazione?- Disse Kakashi, strofinandosi le mani. Hinata sentì il suo cuore saltare un battito, in preda alla paura di un ulteriore confronto. Per caso incrociò gli occhi di Karin, colmi di una malefica gioia, e ciò non la aiutò minimamente a calmarsi: sarebbe stata stracciata e avrebbe deluso il sensei, se lo sentiva.

No. Non doveva lasciarsi andare così. Era riuscita ad arrivare fino a quei livelli solo grazie alla sua determinazione e se Kakashi l'aveva portata lì voleva dire che riteneva fosse in grado di competere con quei ragazzi. Poteva sentire la passione scorrerle nelle vene insieme all'adrenalina, i battiti del suo cuore accelerare per prepararsi alla battaglia, i suoi muscoli contrarsi per l'eccitazione... Sorrise a Karin, che ancora la fissava, un sorriso di sfida che non aveva mai lanciato a nessuno in vita sua.

-Bene. Karin, inizia tu: circa un minuto di coreografia, poi toccherai un compagno che a sua volta dovrà fare lo stesso... La musica andrà avanti finché tutti non avrete eseguito l'esercizio. Consideratela una prova ufficiale per aggiudicarvi un buon ruolo allo spettacolo di Natale!-

Kakashi infiammò ulteriormente gli animi con quelle ultime parole, tanto da scuotere anche quella statua impassibile di Neji Hyuga: i suoi occhi di ghiaccio lanciarono più scintille di un falò a Ferragosto. Il sensei inserì il CD nella fessura, facendo partire la canzone. Karin, che si era diretta verso il centro dell'aula, lanciò un ultimo sguardo a Sasuke e a Hinata.

La musica esplose.


“You're so bad you're so bad you're so

You're so bad you're so bad!”


La voce graffiante di Steven Tyler aveva invaso la stanza, mentre Karin si esibiva in una serie di perfette pirouettes.


“You think you're in love

Like it's a real sure thing

But every time you fall

You get your ass in a sling

You used to be strong

But now it's ooh baby please

'Cause falling in love is so hard on the knees


You're so bad you're so bad you're so

You're so bad you're so bad!”


Era strepitosa. Mixava passi di classica, jazz e modern con incredibile naturalezza e trasmetteva tanta di quella energia da apparire quasi elettrica. Gli occhi infuocati lanciavano scintille e in quell'istante Hinata comprese per quale motivo la ragazza era così popolare all'accademia: era dannatamente dotata.


“We was making love when you told me that you loved me

I thought ol' cupid he was taking aim

I was believer when you told me that you loved me

And then you called me someone else's name


Yeah!


There ain't gonna be no more beggin' you please

You know what I want

And it ain't one of these

You're bad to the bone

And your girlfriend agrees

That falling in love is so hard on the knees


You're so bad you're so bad you're so

You're so bad you're so bad!”


La rossa si diresse in pochissimi istanti verso il ballerino moro, fermandosi a una manciata di centimetri da lui e terminando la sua parte aggrappandosi alla sua maglietta con entrambe le mani, quasi volesse marcare il territorio. Sasuke la allontanò, spingendola via, e iniziò una danza sfrenata. Sembrava che tutto a un tratto avessero premuto un interruttore: si era finalmente acceso, ed emanava energia pura.


“Chip off the old block

Man you're so much like your sister

My fantasize it must be out of luck

My old libido has been blowing a transistor

I feel like I have been hit by a fuck...

...Yeah!”


I suoi occhi neri inghiottivano l'anima, come irresistibili buchi neri risucchiavano le attenzioni di chiunque lo stesse guardando. Ogni singolo movimento era perfetto, le gambe si contraevano per dare vita a salti di ogni genere, mostrando ogni singola linea dei possenti muscoli. Le vene sulle sue braccia fecero la loro comparsa quando, dopo aver preso la rincorsa, le utilizzò per effettuare un superbo salto acrobatico.


“I'm Jonesin' on love

Yeah I got the DT's

You say that we will

But there ain't no guarantees

I'm major in love

But in all minor keys

Cause falling in love is so hard on the knees!”


Hinata era senza parole. Le doleva ammetterlo, però il ragazzo che si stava esibendo di fronte ai suoi occhi non era un comune ballerino: si era guadagnato la sua fama onestamente. Forse era la grinta e la passione che sprigionava in quel momento, però la ragazza dagli occhi di perla ebbe quasi l'impressione che quel giovane prodigio stesse ballando solo per lei.

No... Doveva essere una semplice impressione.


“What are you looking for

It's got to be hard core

Must be some kind of nouveau riche

Is this your only chance

Or some hypnotic trance

Let's get you on a tighter leash

Own it own it own it!!”


Hinata quasi si spaventò quando Sasuke, con una spettacolare scivolata, atterrò ai suoi piedi, indicandola. Entrò in panico: perchè aveva scelto proprio lei? Quindi ora era giunto il suo turno? Ma perchè diamine il moro si ostinava a metterla al centro dell'attenzione?

*Basta domande! Datti da fare, Hinata!*

I pochi istanti di stupore lasciarono il posto a una ripresa immediata: il suono della chitarra elettrica sferzava l'aria come il vento autunnale e la ballerina era ormai decisa a spazzare via tutte le foglie.

Quindi, senza indugiare ulteriormente, si fece vento.


“You're so bad you're so bad you're so

You're so bad you're so bad


You ain't that good

Is what you said down to the letter

But you like the way I hold the microphone

Sometimes I'm good but when I'm bad

I'm even better

Don't give me no lip

I've got enough of my own!”


Hinata aveva la capacità di far scomparire il resto del mondo quando ballava, quasi come se si proiettasse in un'altra dimensione. Non le importava più nulla delle opinioni altrui, degli sguardi, ascoltava solo la musica. Il ritmo sembrava scorrerle nelle vene, prendendo il posto del sangue, pompato dal cuore rosso di passione. Solo in quei momenti era veramente sé stessa. Le barriere innalzate dalla timidezza crollavano miseramente, mostrando non più una ragazzina insicura, ma una donna nata per ballare. I suoi piedi si muovevano veloci sul parquet, dando vita a rond de jamb, pirouettes, piquè e tour piquè. Le sue braccia sottili disegnavano linee morbide e precise, formando disegni geometrici nell'aria.


“There ain't gonna be no more beggin' you please

You know what I want

And it ain't one of these

You're bad to the bone

And your girlfriend agrees

That falling in love is so hard on the knees


I'm Jonesin on love

Yeah I got the DT's

You say that we will yeah

But there ain¹t no guarantees

I'm major in love

But in all minor keys

ŒCause falling in love is so hard on the knees!”


La musica cessò e Hinata si lasciò cadere a terra. Si risvegliò da quello stato di trance, quasi di semi-incoscienza, e i battiti del suo cuore, già accelerati per lo sforzo fisico, aumentarono ulteriormente per l'ansia di captare qualche commento sulla sua performance. Socchiuse lentamente gli occhi, quasi avesse paura di osservare le reazioni di quei ragazzi che non avevano fiatato dal momento in cui la musica, una manciata di secondi prima, aveva smesso di risuonare nell'aula.

La prima cosa che vide fu Sasuke: il ragazzo era ancora nella stessa identica posizione in cui l'aveva lasciato. Aveva un sorrisetto compiaciuto e i suoi occhi, così scuri, parvero illuminarsi per un istante. Dietro di lui Karin la guardava quasi sconvolta, il colorito del suo volto aveva assunto una sfumatura bordeaux e le sue mani erano serrate in due pugni poco rassicuranti. Quando la ragazza dagli occhi perlacei si decise ad alzarsi e a guardarsi intorno notò, con un certo disagio, che tutti la fissavano incuriositi. Addirittura Neji, che fino a quel momento aveva accuratamente evitato di incrociare il suo sguardo, ora la osservava con un certo interesse. Un velo di stupore aveva incantato i suoi occhi di ghiaccio.

-Beh...-

La voce del sensei le provocò una fitta al cuore: trattenendo il respiro per l'ansia, Hinata volse l'attenzione alle sue spalle, dove Kakashi sostava con le spalle appoggiate allo specchio.

-...Direi che hai superato l'esame-.


NOTE:

*SBARRA A TERRA: Nella mia scuola di danza si chiamava così. È una lezione dedicata completamente agli esercizi a terra, soprattutto di stretching.

La canzone è "Falling in love" degli Aerosmith. Splendida!


ANGOLO DELL'AUTRICE:

PIETÀ!! ABBIATE PIETÀ DI UNA POVERA STUDENTESSA ALLA PRESE CON LA SESSIONE ESTIVA!!

Sono finalmente riuscita ad aggiornare, seppur con un ritardo spaventoso! Ho dato l'ultimo esame di luglio qualche giorno fa, così ho avuto il tempo di terminare questo lungo capitolo (più di 5500 parole... Il mio record personale!). Spero sia stato di vostro gradimento!

Vi abbraccio forte e vi chiedo nuovamente scusa per il ritardo. Dispiace più a me che a voi non avere il tempo di scrivere, fidatevi!

La vostra indaffaratissima Celeste.

   
 
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Naruto / Vai alla pagina dell'autore: nhfan25