Storie originali > Generale
Segui la storia  |       
Autore: Ake Chan    23/07/2014    1 recensioni
"Era passato un anno, un lunghissimo anno, ma ricordavo come se fosse ieri, chi non ricordava? Nico era una promessa calcistica molto, molto promettente.
Ma il 21 ottobre di un anno fa si spense la speranza ci un ragazzo, che come ognuno aveva un sogno, sognava la nazionale.
Ora sono io, Myuki, a indossare la sua maglia, ad andare avanti per lui, a realizzare il suo sogno.
È il minimo che possa fare, dopo ciò che lui fece per me."
Genere: Sportivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Passai la mano destra sul pallone. Sul piccolo esagono {se quella figura si chiamava esagono} ora tornato bianco, apparve una figura intagliata, erano 3 anelli intrecciati. Rimasi a fissare il segno "Non può essere, questo pallone..." Bisbigliai. Mi strofinai gli occhi, non mi ero sbagliata, era proprio lui!! Il primo pallone alla quale avevo tirato il mio primo calcio, il pallone che mi fece sorridere per la prima volta, il mio primo sorriso sincero⚽️ "Non mi scorderò mai, mai è poi mai, quel momento, quelle sensazioni...

- tutta quella gente, che mi guardava. Il campo, che dalle tribune sembra piccolo, si espandeva davanti ai miei piedi. La paura, la paura di deludere i ragazzi che avevano assegnato a me i loro sogni, ma poi, tutto quanto finì, come per incanto il mio corpo si muoveva agile con la palla attaccata al piede, la gente era scomparsa, esista amo solo io è il pallone -


 Proprio come ora, io è il pallone, lo stesso pallone. Prima di quel magico momento, ero solo una ballerina. Sfilai il mio diario, che tenevo sempre con me. Aprii una pagina a caso e incominciai a leggere 


- diario di Myuki: non mi ricordo più che giorno 
< caro diario, anche oggi a scuola in ritardo... Ci ho messo mezz'ora per spegnere quella svegliaccia... Che si diverte a girare per la casa... Mi sono anche fatta male per acchiapparla. Ma ovviamente quando stavo per entrare nel bus mi ricordo l'esistenza di un'affare chiamato cartella... Torno a prenderlo e... Bus, ciao ciao👋 Allora sono andata a scuola a corsa (mai più! È stato massacrante...) Quando sono finalmente arrivata a scuola, mi devo sopportare i commenti del prof, gli sguardi dei compagni e gli insulti di Ester e le sue cagnoline dal tutù e il mascara. Oggi Ester a esagerato! Ha insultato mio padre, dicendo che ha fatto bene ad andarsene di casa, perché era solo un lurido medico che non sapeva neanche diniosticare la varicella!! Poi ha insultato mia madre dicendo che era un ubriacona e che non c'era da stupirci che era in coma! Così ho perso le staffe e... PAMMM!! Sberla. Mi hanno mandata dal preside, che mi ha buttata fuori finché non avrei ammesso il mio errore! La sera chiamai Nico, non che il mio cuginetto❤️ Lui è l'unico in gradi di strapparmi il sorriso:) Nico ed io però ci possiamo vedere solo il finesettimana, perché lui abita molto lontano da me. Giorno dopo: Finalmente sabato, amatissimo sabato. Oggi avevo quel maledettissimo saggio di danza... Ma durava un ora, e dopo avrei guardato la partita di Nico! Yuppyyyyyyyy Ora sono nel mio camerino (ok, normalissimo spogliatoio) trovo però strano che Ester mi abbia accolto con allegria, anche se le ho rubato, così dice lei, il ruolo da protagonista. Ok, ora devo andare, Ester mi ha stranamente chiesto di ripassare con lei i passi. Ci vediamo dopo il saggio. Eccomi, infuriata ma sono tornata. Adesso ti spiego. Quella volpe di una Ester, buona buona con me, sai la ragione? Ha fatto di tutto per farmi cadere davanti a tutta quelle gente! Per fortuna ho i riflessi pronti. Nico mi fece tanti complimenti, e io gli raccontai di Ester. Allora Nicolas va da Ester a farle la romanzina. Quella antipatica se lo merita proprio... Poi ci spostammo al campo da calcio, dove Nico avrebbe giocato la finale. Mi piazzai in prima fila. Quando le squadre fecero il loro ingresso, notai subito che una cosa: "erano esattamente in 11" La partita iniziò. Nel primo tempo il risultato era 2-1 per loro. Notai anche una cosa, il n.9 era a terra, con la gamba tra le braccia. Ora eravamo in 10... Allora successe un cosa assurda, la riserva fui io. >


 Sorrisi a questi ricordi, girai le pagine rapidamente, e arrivai al 22 ottobre. Sapevo a memoria le parole scritte in quella pagina, erano poche ma significative 


< Nico è morto, morto per me, io ora sono lui, io è lui varcheremo il mondo, vincerò per lui >


Era per quello che ero li. Strinsi forte la palla al petto, e le chiesi "Cosa devo fare? Ho perso i miei compagni" Come risposta ricevetti una sensazione bellissima, i ricordi di tutta la gioia dei miei compagni in quella partita, la gioia di come io avevo segnato 2 gol, ma anche il dolore della morte di Nico. "Ma certo!" Esclamai "Sono stata egoista, ho pensato solo ha me, anche loro hanno sofferto quanto me!" Presi il vecchio telefono e inserii numero per numero "8, 3 e 4" nel schiacciare questi ultimi numeri mi tremavano le dita. Tuuuu, tuuuuuuu, tu Mi sembravano interminabili secondi, quelli d'attese per sentire la voce di Morgan. "Ciao!" A sentire quella voce il cuore mi battè forte, stavo per parlare quando "Al momento non posso rispondere lasc..." Appesi la cornetta, era chiaro, Morgan non mi voleva parlare, ma era comprensibile, d'altronde. "NON È UN PROBLEMA!!" Dissi carica di energia "ANDRÒ A TROVARLO" Presi il pallone e palleggiando uscii.
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Generale / Vai alla pagina dell'autore: Ake Chan