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Autore: PriorIncantatio    24/07/2014    3 recensioni
"Un mese dopo la battaglia di hogwarts, il nuovo primo ministro deve ricostruire una comunità. Gli orrori della guerra pesano tutti sulle spalle dei colpevoli o dei presunti tali che sono sottoposti a processo. Fra questi, vi sono i Malfoy, vittime dei pregiudizi della comunità magica e prigionieri degli errori passati. Cosa può fare Hermione Granger per Draco Malfoy? E cosa sarebbe disposta a perdere per Malfoy, una volta messe da parte i propri pregiudizi? Si può risorgere dalle ceneri o, per farlo, bisogna rendere tali tutti i sacrifici del proprio passato?"
-PriorIncantatio
"Bisognava risorgere, dalle ceneri come le fenici, era doveroso e necessario per non dare nuova linfa al male e lasciare loro la possibilità di riprendersi quello per il quale in tanti hanno dato la propria vita: la libertà."
Genere: Fluff, Romantico, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Famiglia Malfoy, Mangiamorte, Nuovo personaggio, Ordine della Fenice, Un po' tutti | Coppie: Albus Silente/Minerva McGranitt, Draco/Hermione, Harry/Ginny, Lucius/Narcissa, Ron/Hermione
Note: What if? | Avvertimenti: Contenuti forti | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace, Più contesti
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IL TEMPO SE NE FREGA – II PARTE 
 
 

"Perduto è tutto il tempo che in amor non si spende." -Torquato Tasso
 
 
La cena era iniziata già da un bel po’ e tutti riuscivano a respirare un’aria diversa rispetto alle ultime settimane, c’era serenità e i cuori e le menti di tutti i commensali erano più leggeri, ovviamente tutto favorito dalle gustose pietanze preparate dalla signora Weasley.
Tutti parlavano con fare disteso e cominciarono a discutere del futuro che li attendeva, ognuno esprimeva il proprio parere circa il Ministero e le capacità di Kingsley Shacklebolt.
«Credo che per una volta il Ministero abbia fatto la scelta giusta, Kingsley è  l’uomo che può rimettere gli equilibri al loro posto» esordì Arthur Weasley.
«Però non mi sembra comunque opportuno che abbia lasciato per un mese l’Ordine della Fenice.
Capisco i suoi innumerevoli impegni in questo momento ma era doveroso fare una riunione no? Dopo la battaglia era necessario riunirci tutti e almeno fare il punto della situazione» obbiettò invece Hermione.
Anche Molly prese la parola «Ha ragione Hermione. Dopotutto Kingsley era 
il tramite fra il Ministero e l’Ordine, un ruolo importantissimo che e Silente stesso glielo aveva affidato, spero che a breve si rifaccia vivo, chissà di che cosa si sta occupando.»
«Credo si rifarà vivo mamma, penso che l’Ordine abbia il dovere di riunirsi anche per un saluto finale a Fred, mi sembra che tutti dimenticano un po’ troppo in fretta, a costo di andare io da Kingsley, ma dovrà riunire di nuovo l’Ordine, assolutamente», disse George e, a quel punto cadde il silenzio.
Accadeva sempre quando si pronunciava il nome di Fred, in quelle occasioni che gli occhi di Molly si rimepivano di lacrime per quel figlio che tanto amava e che non poteva più riabbracciare. 
Andromeda fortunatamente riuscì a stemperare un po’ la situazione che si era venuta  a creare.
«Arthur e Percy dov’è? Dopo le dimissioni lavora ancora al Ministero?»
«É riuscito a stare lontano da quella scrivania solo per una settimana, quell’ufficio è tutto per lui, ma voleva un po’ più di azione allora ha chiesto a Bob Ogden se poteva rendersi d’aiuto in qualche modo, allora Bob gli ha domandato se si sentiva in grado di ricercare un noto Mangiamorte, dato che si vocifera si fosse rifugiato a Tirana, in Albania.
Allora Percy gli ha detto che era pronto per quella missione, a costo di lavorare da solo.»
Si intromise Ron, «come al solito si comporta da perfetto idiota egoista.»
«Non si tratta di egoismo, ma è una scelta di lavoro, comunque Ogden ha acconsentito alla richiesta e adesso Percy è in viaggio, dovrebbe arrivare in un paio di giorni.»
«E Percy non ti ha detto chi era questo “noto Mangiamorte”?» chiese Harry.
«No, ovviamente no, ti ricordi per il Torneo Tremaghi no? Sulla riservatezza Percy fa molto affidamento. 
Comunque credo che in pochi al Ministero sappiano chi sia.»
«C’è da preoccuparsi Arthur?» chiese intimorita Andromeda.
«Non credo, però abbiamo la fortuna di essere amici con Kingsley, quindi se la situazione dovesse evolversi in qualche modo, saremo i primi a saperlo ma fino a quel momento puoi restare tranquilla.»
«Signor Weasley e le udienze contro i Mangiamorte quando inizieranno?» chiese Hermione.
«Ci vorrà ancora un po’ di tempo, non so quanto, per adesso ci sono cose più importanti all’ordine del giorno del Ministero e, potrei essere d’accordo con loro.
Credo che vorranno lasciare le udienze come ultima cosa da fare, per segnare la fine di quel periodo.
Quando avranno spedito ad Azkaban tutti i Mangiamorte con il timbro dell’udienza del Wizengamot, allora tutto sarà finito, una volta per tutte.»
Hermione pensava che dovesse fare quell’annuncio, che da un po’ di tempo a quella parte teneva nascosto per sé, o almeno, lo sapevano lei e Ginny, alla quale confidava ogni cosa.
Si voltò distrattamente e incrociò proprio gli occhi di Ginny, che al volo capì a cosa stesse pensando.
L'amica le fece un  sorriso incoraggiante, come se le stesse dicendo: “vai, ti copro le spalle”.
Hermione rincuorata dall’amica in maniera silenziosa, sentì una forza crescere dentro di lei, una forza capace di superare la paura delle conseguenze che sarebbero scaturite dopo il suo discorso.
«Scusate... ci terrei ad informarvi di un fatto che mi è accaduto...»
Tutti tacquero ed Hermione si sentì di nuovo spiazzata ed intimorita, riguardò Ginny e le fece segno con la mano in maniera molto emblematica di proseguire.
«...bhe una settimana fa è arrivata una lettera del Ministero, il quale mi chiedeva se fossi disponibile a frequentare un corso per diventare nel giro di un anno un membro del Wizengamot ed avere la possibilità anche di diventare avvocato...e sì, mi sono presentata tre giorni fa al Ministero e ho accettato l’offerta che mi avevano presentato e domani inizierò il corso e mi hanno precisato che non ci sarebbe stato nessun problema se io non avessi frequentato l’ultimo anno ad Hogwarts, hanno deciso che per meriti “al valor civile” avevo la possibilità di accedere a quei corsi anche senza i M.A.G.O.»
Il silenzio che si venne a creare dopo l’accurata esposizione di Hermione dei fatti avvenuti le fece ancora più paura ma, fortunatamente la tensione si sbiadì come fumo all’aria aperta.
«Tesoro, ma è una notizia meravigliosa, sono contentissima per te, allora è logico che dobbiamo festeggiare, vado a prendere il dolce!» esordì con un vero e proprio urlo la signora Weasley.
«Complimenti Hermione, nessuno merita più di te quel posto, sono orgoglioso di te» le disse Arthur Weasley.
Il complimento del signor Weasley emozionò a tal punto Hermione che non riuscì che ad esternare un timido «g-grazie».
«Informarmi dopotutto ti doleva vero?»
Ron sbottò, si alzò con più forza del necessario, uscì e sparì dietro l’angolo.
Ecco quelle erano le conseguenze che la ragazza temeva.
Adesso Hermione non riusciva più a pensare a niente, la sua mente che era stata artefice di cose straordinarie adesso non le forniva una risposta per porvi un rimedio.
Succede che a volte la mente è troppo fredda e razionale e resta al cuore comandare cosa fare.
Hermione con educazione si alzò e andò alla ricerca di Ron.
Girò l’angolo dove poco prima Ron si era allontanato e lo vide poco distante  appoggiato alla recinzione che guardava l’orizzonte.
Hermione pensò che quel panorama fosse incantevole, rimase per qualche istante ad osservarlo ma soltanto per poco.
Si avvicinò silenziosamente non sapeva esattamente cosa dire, si sentiva inopportuna ad essere andata lì, come se quella parte di giardino fosse terra incalpestabile per lei, il fortino di Ron, dove lui in quel momento stava depositando rabbia e risentimento.
Ma soprattutto delusione.
«Avevo paura, se te lo avessi detto qualche giorno fa avresti reagito nello stesso modo.»
«E credo sia comprensibile non credi? Mi hai sempre detto che volevi partire per cercare i tuoi genitori, che lo avremmo fatto insieme, mi dicevi che già immaginavi come avrebbe reagito tua madre quando avrebbe saputo che eravamo fidanzati.
E adesso invece? Adesso non puoi pensare solo a te stessa Hermione, siamo una coppia, siamo in simbiosi, dobbiamo pensare, ragionare anche per l’altro, confrontarci sul nostro futuro, i nostri sogni e ovviamente anche sul nostro lavoro.»
Hermione si irritò non poco «Mi stai dando dell’egoista, come puoi dire una cosa del genere?
Hai sentito cosa ha detto tuo padre? Ci vorrà molto tempo prima che inizino le udienze e non me ne starò con le mani in mano a non fare nulla, a far passare la mia vita così, come una folata di vento che porta con se speranze e obiettivi personali, se tu Ronald Weasley mi conoscessi un po’ sapresti che l’ultima cosa che io voglio è starmene seduta in un angolo di questa casa e sentirmi inutile ed inappropriata.»
«Sei tu che ti comporti come se avessi due facce, una con cui mi ami, mi coccoli, scherziamo e perché no litighiamo ma, subito dopo facciamo pace e l’altra faccia con la quale dimostri di essere di essere ambiziosa e lasciamelo dire, anche un po’ egocentrica.
Io ti amo Hermione, non voglio lasciarti per nessuno al mondo e niente mi impedirà di farlo, voglio restare con te per il resto della mia vita, però vorrei che tu iniziassi un po’ a fidarti di me, ad appoggiare anche il mio punto di vista e questo non comprende lasciarti in disparte in un angolo di questa casa.
Non si tratta di renderti una nullafacente, è solo che non voglio che tu ti rinchiuda in un ufficio e dimentichi che qui c’è una persona che ti aspetta ed è pronta a baciarti, a coccolarti sul divano davanti ad una cioccolata calda, con cui ogni notte fai la lotta con i cuscini, vorrei che dopo una maledettissima guerra avessimo più tempo per noi, per costruire passo dopo passo il nostro futuro, io ti amo e non voglio obbligarti a fare delle scelte però...»
Hermione lo fermò, «però cosa? Non vuoi costringermi a prendere una decisione però se scelgo quella che per te è ritenuta sbagliata ti deluderò profondamente, mi ami però non vuoi vedermi felice e realizzata nell’apprezzare un lavoro che voglio fare, mi ami e non vuoi vedermi con le mani in mano però, non vuoi vedermi dietro ad una scrivania o in un tribunale per oppormi al nemico, come fai a chiedermi di fidarmi ciecamente di te, quando tu non supporti neanche i mie di progetti?
Adesso dimmi che futuro vogliamo costruire senza un lavoro, perché Ronald tu non hai un lavoro e devi iniziare a rendertene conto. Tua madre non sarà sempre qui a porgerti la mano e dirti che va tutto bene.
Percy, Bill e Charlie alla nostra età stavano già facendo gavetta per aspirare al lavoro dei loro sogni.
Ron tu non puoi progettare il futuro se non inizi a prenderti le tue responsabilità, perché perdonami io lo sto facendo e ti darò il tempo perché anche tu faccia lo stesso, perché ti amo e non immagini quanto, perché ti voglio al mio fianco per il resto della vita.
Io ti amo Ronald Bilius Weasley, ma la vita è un’altra cosa rispetto ad Hogwarts. La vita non perdona, la Mcgranitt può metterti un “Troll” e puoi migliorare al prossimo compito ma non la vita.
Abbiamo visto cosa c’è fuori da quel castello, l’abbiamo combattuto insieme e, quando diventa così imponente anche Hogwarts è dovuta correre al riparo.
Ora dammi la mano e torniamo a tavola, dimostriamo che siamo uniti, che l’amore va oltre un lavoro al Ministero, oltre l’ambizione personale.
Dimostriamo che l’amore unisce e non divide.»  

«Ginny non dirmi che quei due hanno litigato?» il prescelto sembrava realmente preoccupato.
«Credo che la scelta di Hermione di iniziare a frequentare quel corso e quindi di lavorare fra un anno al Ministero ha scombussolato Ron, non se lo aspettava.»
«Tu lo sapevi?»
«Certo che sì amore!» e la ragazza sorrise ad Harry per fargli capire che quelle erano  cose che gli uomini non potevano comprendere e poi continuò dicendo, «Hermione aveva paura di qualche giudizio affrettato, credeva che noi la considerassimo come una che vuole mettersi alle spalle tutto senza avere rispetto per chi non è più tra noi: Fred, Tonks, Remus...»
«Come può averlo pensato, anzi è da ammirare, si è alzata le maniche e Ginny... credo che debba iniziare anche io a farlo, deve essere così.»
«Lo so Harry, fai ciò che è più giusto, credo che Kingsley non si tirerà indietro per offrirti un incarico importante.»
«Ma io non voglio un incarico importante, voglio partire dalle basi come tutti e guadagnarmi il posto non con il mio nome, ma con le mie capacità. Chiederò se posso entrare nel Dipartimento degli Auror.»
«Per questo ti amo, sai tenere la testa sulle spalle Harry Potter, amo quando ti dimostri la persona seria che sei, quando parli con il cuore, quando hai sempre la parola giusta per chiunque.
Ti amo perché so che non cambierai mai...ah eccoli sono tornati, e sono mano nella mano» infatti Ron ed Hermione comparirono di nuovo e si accomodarono.
«Ed ora che i piccioncini ci hanno onorato della loro presenza, mamma, ti ordino per le pluridecorate mutande di Merlino di servire il dolce» esternò un colorito George Weasley.
Tutti scoppiarono a ridere, anche George che si rese conto che non rideva così da tanto tempo, troppo per lui, che non era abituato al silenzio e al dolore, era il momento di scrivere un’altra pagina della sua vita, lo avrebbe fatto per se stesso, ma anche per Fred, perché lui avrebbe voluto questo. 
Verso le undici e mezza di sera Andromeda Black e suo nipote lasciarono la Tana, la donna fece si che Arthur non si disturbasse ad accompagnarla fino a casa e gli disse che era più ragionevole aiutare Molly nel riordinare.
La signora Black salutò tutti con grande affetto, sentiva di aver vicino una famiglia molto più affettuosa della sua, l’unico pezzo della propria famiglia verso il quale provava ancora un po’ d’affetto era sua sorella Narcissa, per quanto riguardava invece Bellatrix, per lei era morta il giorno in cui assassinò sua figlia.
Guardò suo nipote e si chiese come avesse osato quella squilibrata di sua sorella uccidere sua figlia, come si era permessa di privare Ted di conoscere sua madre.
C’erano cose che non si potevano ripristinare, la guerra ha cambiato le persone, ma alcune sono rimaste crudeli, malvagie e marce dentro.

NOTE DELL'AUTORE

Salve a tutti, questo nuovo capitolo va preso molto con le pinze e bisogna avere molta attenzione per alcuni particolari.
Adesso vi dico quali, ma non vi spiegherò il motivo se no salta tutta la storia!
Percy. Chi è questo Mangiamorte? Fra qualche capitolo sarà svelato il tutto!
Hermione. Perché questo lavoro? Che incarico le verrà affidato? Perché Kingsley ha inviato quella lettera proprio a lei?
Ron. Perché non riesce a tenere un equilibrio stabile con Hermione? Riuscirà a trovarlo? Si prenderà le sue responsabilità?
George. Si riprenderà definitivamente?
Harry. Avrà anche lui il suo lavoro al Ministero?
Ginny. Quale sarà il suo futuro?

Bene, se volete sapere tutto questo non vi resta che attendere i prossimi capitoli!
P.S piccolo spoiler: i prossimi due capitoli sono incentrati sulla professoressa Mcgranitt e su un nuovo personaggio...
A presto lettori!

PriorIncantatio
  
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