24/07/2014
4 recensioniNickname autore EFP e forum (esprimere una preferenza per il banner): aduial (su EFP), aduial95 (sul forum), preferisco quello di EFP.
Pacchetto scelto: Song pacchetto 3.
Numero prompt usati (in caso del “pacchetto Easy”):
Titolo: Riportami in vita
Genere: Introspettivo, triste
Rating: Giallo
Contesto: Dopo la II Guerra Magica/Pace
Avvertimenti: nessuno
Introduzione: 19 anni dopo la battaglia finale c’è ancora qualcuno che soffre per le perdite che ha subito. Ispirata direttamente a “Bring me back to life” del gruppo Evanescence, la mia storia parla dei sentimenti di Hermione, ancora disperata per la morte di Fred.
NdA (facoltative): sinceramente non ho davvero nulla da aggiungere, se non che spero che la mia storia piaccia tanto quanto a me è piaciuto scriverla.
Pacchetto scelto: Song pacchetto 3.
Titolo: Riportami in vita
Genere: Introspettivo, triste
Rating: Giallo
Contesto: Dopo la II Guerra Magica/Pace
Avvertimenti: nessuno
Introduzione: 19 anni dopo la battaglia finale c’è ancora qualcuno che soffre per le perdite che ha subito. Ispirata direttamente a “Bring me back to life” del gruppo Evanescence, la mia storia parla dei sentimenti di Hermione, ancora disperata per la morte di Fred.
NdA (facoltative): sinceramente non ho davvero nulla da aggiungere, se non che spero che la mia storia piaccia tanto quanto a me è piaciuto scriverla.
Riportami in vita
Caro Fred,
ti scrivo anche se …, anche se sei morto. Che terribili parole. Non fanno altro che rendere ancora più vero e concreto questo fatto. Ormai sono passati 19 anni, eppure io non riesco ad accettare il fatto che non potrò mai più ascoltare le tue risate, le tue stupide battute o le tue frecciatine pungenti. Quanto le ho odiate! Eppure sì, mi mancano anche quelle. Fred, aiutami! Insieme a te, sono morta anche io.
Quando ho sentito quell’esplosione, ero sul punto di scagliare un incantesimo, ma qualcosa mi ha bloccata. Ricordo ancora la sensazione che ho provato. È stato come se un dolore incredibilmente intenso si irradiasse dal mio petto, paralizzandomi le membra. A quel punto sono crollata e non ho nemmeno sentito le ferite che mi sono procurata inginocchiandomi sui vetri taglienti. Mi sono stretta tra le braccia, cercando il calore del mio stesso corpo e in quell’esatto momento mi sono resa conto che il freddo non era fuori, ma dentro di me. Tutto intorno infuriava la battaglia, ma io non me ne accorgevo. I suoni mi giungevano ovattati, esattamente come quando c’è la neve.
Tutto questo gelo mi mette tristezza. Mi fa venire in mente il luogo freddo dove ora si trova la tua anima, lo stesso luogo dove si trova anche la mia, che hai portato via con te. Ti prego, Fred! Rimandamela indietro, aiutala a ritrovare la strada di casa, perché io non posso continuare ad affogare in questo dolore. Aiutami a risvegliarmi, perché io da sola non ce la faccio. Voglio tornare a vivere, sono stanca di non essere più nessuno, questo nulla mi sta divorando. Ho capito che ero reale solo quando ero con te, mi facevi sentire davvero viva, anche quando eri insopportabile (quindi piuttosto spesso, devo ammetterlo), e questa mia dipendenza mi spaventa.
Ora sono costretta a vivere in una menzogna, intrappolata in un falso amore. Povero Ron, in fondo mi dispiace per lui, ma non potrò mai dargli quello che ho dato a te, per il semplice fatto che sono morta quando sei morto tu. E questo è sbagliato.
La mia unica consolazione ormai sono i miei due figli: Rose e Hugo. Tutti dicono che Hugo assomiglia a Ron, ma nessuno ha il coraggio di dire a chi assomiglia davvero Rose. Perché lei, anche se non fisicamente, è uguale a te. Ha la stessa gioia di vivere che avevi tu, è scherzosa, vivace, ribelle. Esattamente come eri tu. Tra poche ore partirà per Hogwarts.Al pensiero di vederla andarsene mi sembra che un pezzo di me venga strappato via. E questo solo perché ho paura di perderla esattamente come ho perso te.
Fred, aiutami a dimenticarti, aiutami ad andare avanti. Riportami in vita.
Tua,
Hermione
Una lettera posata su una tomba. Una rosa, rossa come una ferita inferta alla terra, colpevole solo di aver visto tutto. E una donna che sia allontana, soffocando il dolore di un felicità che le è stata negata. Ma un soffio di vento le accarezza il volto, spazzando via tutte le sue lacrime. Un’unica parola che si perde nel silenzio: « Fred? ». Non riceve nessuna risposta, ma se ne va con il sorriso sulle labbra.
Alcune ore dopo, Hermione Granger si trova con il marito e i figli sul binario 9 e ¾, cercando la famiglia Potter tra il fitto vapore. Alla fine è Ginny a scorgerli, e subito la discussione tra i quattro adulti si fa allegra, proprio come quando erano a Hogwarts. Un’altra fitta di nostalgia trafigge il petto di Hermione, ma è più debole del solito. E quando Rose sale sul treno si sente … euforica. E felice. Non l’avrebbe mai creduto possibile. L’Espresso per Hogwarts parte sferragliando e, mentre agita la mano per salutare la figlia, un sussurro le sfugge trai denti: « Grazie per avermi lasciata andare ».
ti scrivo anche se …, anche se sei morto. Che terribili parole. Non fanno altro che rendere ancora più vero e concreto questo fatto. Ormai sono passati 19 anni, eppure io non riesco ad accettare il fatto che non potrò mai più ascoltare le tue risate, le tue stupide battute o le tue frecciatine pungenti. Quanto le ho odiate! Eppure sì, mi mancano anche quelle. Fred, aiutami! Insieme a te, sono morta anche io.
Quando ho sentito quell’esplosione, ero sul punto di scagliare un incantesimo, ma qualcosa mi ha bloccata. Ricordo ancora la sensazione che ho provato. È stato come se un dolore incredibilmente intenso si irradiasse dal mio petto, paralizzandomi le membra. A quel punto sono crollata e non ho nemmeno sentito le ferite che mi sono procurata inginocchiandomi sui vetri taglienti. Mi sono stretta tra le braccia, cercando il calore del mio stesso corpo e in quell’esatto momento mi sono resa conto che il freddo non era fuori, ma dentro di me. Tutto intorno infuriava la battaglia, ma io non me ne accorgevo. I suoni mi giungevano ovattati, esattamente come quando c’è la neve.
Tutto questo gelo mi mette tristezza. Mi fa venire in mente il luogo freddo dove ora si trova la tua anima, lo stesso luogo dove si trova anche la mia, che hai portato via con te. Ti prego, Fred! Rimandamela indietro, aiutala a ritrovare la strada di casa, perché io non posso continuare ad affogare in questo dolore. Aiutami a risvegliarmi, perché io da sola non ce la faccio. Voglio tornare a vivere, sono stanca di non essere più nessuno, questo nulla mi sta divorando. Ho capito che ero reale solo quando ero con te, mi facevi sentire davvero viva, anche quando eri insopportabile (quindi piuttosto spesso, devo ammetterlo), e questa mia dipendenza mi spaventa.
Ora sono costretta a vivere in una menzogna, intrappolata in un falso amore. Povero Ron, in fondo mi dispiace per lui, ma non potrò mai dargli quello che ho dato a te, per il semplice fatto che sono morta quando sei morto tu. E questo è sbagliato.
La mia unica consolazione ormai sono i miei due figli: Rose e Hugo. Tutti dicono che Hugo assomiglia a Ron, ma nessuno ha il coraggio di dire a chi assomiglia davvero Rose. Perché lei, anche se non fisicamente, è uguale a te. Ha la stessa gioia di vivere che avevi tu, è scherzosa, vivace, ribelle. Esattamente come eri tu. Tra poche ore partirà per Hogwarts.Al pensiero di vederla andarsene mi sembra che un pezzo di me venga strappato via. E questo solo perché ho paura di perderla esattamente come ho perso te.
Fred, aiutami a dimenticarti, aiutami ad andare avanti. Riportami in vita.
Tua,
Hermione
Una lettera posata su una tomba. Una rosa, rossa come una ferita inferta alla terra, colpevole solo di aver visto tutto. E una donna che sia allontana, soffocando il dolore di un felicità che le è stata negata. Ma un soffio di vento le accarezza il volto, spazzando via tutte le sue lacrime. Un’unica parola che si perde nel silenzio: « Fred? ». Non riceve nessuna risposta, ma se ne va con il sorriso sulle labbra.
Alcune ore dopo, Hermione Granger si trova con il marito e i figli sul binario 9 e ¾, cercando la famiglia Potter tra il fitto vapore. Alla fine è Ginny a scorgerli, e subito la discussione tra i quattro adulti si fa allegra, proprio come quando erano a Hogwarts. Un’altra fitta di nostalgia trafigge il petto di Hermione, ma è più debole del solito. E quando Rose sale sul treno si sente … euforica. E felice. Non l’avrebbe mai creduto possibile. L’Espresso per Hogwarts parte sferragliando e, mentre agita la mano per salutare la figlia, un sussurro le sfugge trai denti: « Grazie per avermi lasciata andare ».