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Autore: onedselfies    25/07/2014    1 recensioni
sabato 15 agosto 2012.
Sam è troppo eccitata all'idea di partecipare alla festa in città.
Ma Liam non può andare con lei, e già sente che qualcosa andrà storto.
Genere: Drammatico, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Liam Payne, Nuovo personaggio
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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La sera di quel sabato 15 agosto, Liam se la ricordava fin troppo bene.
"Amore questa sera danno una festa in città!"
Sam era fin troppo eccitata, non vedeva proprio l'ora di parteciparvi.
"Devi per forza andare? Non posso venire con te, non mi sento a mio agio" Liam non poteva muoversi dal letto, la brutta storta presa alla caviglia era ancora fresca.
"Non sarò sola, vengono Marlene e Sky con me"
Liam non approvava molto, ma come spegnere l'entusiasmo e il bel sorriso sul viso di Sam?
Non sapeva però quello che sarebbe accaduto qualche ora dopo. No, non poteva rendersene conto.
"Va bene.." si arrese alla fine "Ma promettimi di stare attenta.."
"Sono sempre attenta!"
"Stai più attenta del solito!"
Sam se la ridacchiava. Aveva ragione, era sempre fin troppo attenta, attenzione che non le giovò quella sera.
Due ore più tardi, passate fra coccole e film a letto, Sam si stava preparando all'arrivo delle sue amiche.
"Ci vediamo più tardi" un bacio dolce sulle labbra, e Sam uscì di casa accompagnata dalle raccomandazioni di Liam di non tardare troppo.

Era mezzanotte, ormai la ragazza stava alla festa da più di due ore.
Non aveva bevuto, aveva rifiutato qualsiasi cosa le persone, persino le sue amiche, le offrissero.
Aveva promesso a Liam di stare più che attenta, e lei manteneva sempre le promesse.
"Ragazze, si è fatto tardi. Non è meglio andare?"
"E dai Samantha, la festa è appena iniziata!" solo a sentire il suo nome per intero, le vennero i brividi.
"Andiamo Sam" intervenne Marlene "Sky è troppo ubriaca, non sa quello che dice"
"Va bene. Sky, andiamo" era ubriaca, veramente troppo.
Sky si sentiva quasi sempre in colpa, se solo non avesse bevuto così tanto quella sera, se solo fosse stata abbastanza lucida da reggersi in piedi da sola.
"Dove stiamo andando?" rideva, ormai l'alcol le offuscava troppo il cervello. Cominciava persino a gattonare.
Marlene aveva già attraversato la strada che portava ai parcheggi, mancavano solo Sam e Sky.
"Avanti Sky, tirati in piedi! Dobbiamo attraversare!"
Ma Sky era troppo presa a ridere. Non sapeva dell'impatto che sarebbe accaduto di li a qualche minuto.
"Sky!" Sam vide in lontananza l'auto. C'era troppo buio, e pochi lampioni. Sky avanzava lentamente, non stava proprio in piedi.
Il veicolo si avvicinava troppo velocemente.
"Sky per l'amor di dio svegliati!"
Ma l'auto era troppo vicina.
Ma l'auto ormai l'aveva già colpita, senza neanche accorgersene.
Tra gli urli disperati di Marlene e di qualche persona vicino a loro, Sam tirava l'ultimo respiro, pensando a Sky, pensando ai bicchieri di troppo che aveva bevuto.
Pensava a se stessa, perfettamente sobria, e poi pensava a lui, al suo Liam.
Non l'aveva di certo deluso, era stata attenta, troppo forse. Era stata attenta non solo a se, ma anche agli altri, persino con Sky.
Se non le avesse tolto qualche bicchiere ora sarebbero stese entrambe su quella strada.
Ma Sam ha preferito spingere l'amica, convinta che poi sarebbe riuscita a correre.

Era troppo giovane, troppo, per poter andare via così.
Era troppo innamorata del suo Liam, con cui avrebbe dovuto passare il resto della sua vita.
Avrebbe dovuto veder crescere i loro figli, invecchiare con lui, viziare i loro nipotini.
Mentre invece ora, a distanza di due anni, Liam si ritrova a parlare ad una lastra di marmo freddo, con in mano un mazzo di rose rosse e bianche, i fiori preferiti di Sam.
Liam non fu più lo stesso.
Si sentiva in colpa, perché quella sera non era con Sam.
Avrebbe dovuto andare con le stampelle, pensava, oppure costringere Sam a restare con lui nel letto, fra le sue braccia.
Si incolpava di tante cose, e come se non bastasse aveva perso pure Sky.
Dopo la sera dell'incidente, le due erano restate vicine a Liam, lo avevano aiutato pian piano ad andare avanti e ad uscire dal suo periodo nero.
Ma i sensi di colpa inghiottivano pure la giovane; aveva un carattere più debole rispetto a quello del ragazzo. Non riusciva più a sopportare la sua vita.
"Ciao piccola mia.." comincia Liam, osservando la foto sorridente della sua Sam. Quel sorriso..
Avrebbe voluto trascorrere meglio quella giornata, guardare fino alla fine Sam sorridere. Godersela in pieno.
Una lacrima comincia a scendere, una delle tante che seguiranno.
"Sono già due anni, non riesco a sopportare una vita senza te al mio fianco.." si asciuga il viso con la camicia.
Le lacrime cominciano ad offuscargli la vista, e non vuole staccare gli occhi dal sorriso di Sam per nulla al mondo.
"Se solo avessi saputo prima.. Avremmo passato la giornata diversamente.. Se solo potessi riaverti un'ultima volta.."
La voce gli muore in gola. Appoggia il mazzo a terra, piange troppo ormai.
"E' tutta colpa mia" dice fra i singhiozzi. Come quasi ogni volta, in quegli ultimi due anni.
La gente che gli stava attorno faticava a capire cosa dicesse, quando iniziava a singhiozzare troppo forte.
"Solo colpa mia.. Non dovevo lasciarti andare, per nulla al mondo." Liam se lo sentiva, ecco perché continuava ad incolparsi.
Forse troppo, non c'entrava nulla in tutto questo.
"Se provassi a raggiungerti, sarebbe tutto migliore..."
"Non dire questo, Liam!" chi ha parlato? Non può essere lei, il corpo l'ha visto lui stesso, freddo e immobile, non può essere davvero lei.
"Non ti abbiamo insegnato proprio nulla?" Liam sorride improvvisamente.
"Da che pulpito" alza il viso, e si trova Sky con le braccia conserte, intenta a fissarlo con un sorriso beffardo.
Era abituato a questo tipo di allucinazioni, troppo frequenti in questi ultimi due anni.
"Lo sai che mi incazzo se dici ancora una cosa del genere."
"Tu non sei qui davvero." dice, più per convincere se stesso che per altro.
"Ah no?" si avvicina, e molla un ceffone a Liam, sconvolto.
Ma cosa sta succedendo? Deve stare sognando di nuovo, per forza.
"No idiota, non stai sognando."
Al posto di reagire alle solite frecciatine di Sky, il ragazzo scoppia a piangere.
"Liam!" sente un tocco caldo sulla spalla, segno che Sky s'è avvicinata.
"Liam.. Non piangere. Noi siamo qui per te, sempre. Solo che non puoi vederci.."
"Lei dov'è?" dice semplicemente, scosso dai singhiozzi. Solo Marlene e Sky potevano capire ciò che diceva durante questi attacchi di pianto.
Lei però non dice nulla, sparisce e basta.
"Liam." il giovane alza di scatto la testa. L'ha sentita la voce, o è di nuovo frutto del suo subconscio?
"Sam? Sei tu davvero?" ne è sicuro, quella dev'essere per forza la sua Sam.
Avrebbe riconosciuto fra mille la sua dolce voce, e il modo in cui lo chiamava.
"Girati, piccolo"
Sul volto di Liam si apre un enorme sorriso. Ha ragione, è la sua Sam.
Si stropiccia entrambi gli occhi, non può averla di fronte a sè.
Ma nello stesso tempo non vuole che, una volta stabilito il contatto visivo, sparisca. Come succedeva sempre d'altronde, e come era appena successo con l'amica.
"Apri gli occhi Liam! Non me ne vado" il ragazzo non apre gli occhi, perché scoppierebbe a piangere, e non vuole perdersi quest'occasione.
Gli è stata concessa un'enorme occasione, ma la risata di Sam gli fa lacrimare per l'ennesima volta i suoi occhi color cioccolato.
Sente calore sulle mani, che ancora gli coprono il viso, il dolce tocco di Sam.
Finalmente le sposta, e apre gli occhi gonfi di lacrime, incatenandoli con quelli verdi e sorridenti di lei.
"Sei veramente qui davanti me? Non sparisci come Sky?"
A Sam scappa una risatina. "Te lo ripeto, sono sempre al tuo fianco, sciocco. Non posso lasciarti andare"
"Fammi venire da te, ti prego"
A quelle parole il viso di Sam si spegne, nessuna emozione trapela più.
"Non dire sciocchezze Liam."
"E' colpa mia se non ci sei più.."
"Perché lo pensi? Non è colpa tua. Smettila di farti del male, mi hai detto più volte di restare a casa, e non l'ho fatto.."
Il giovane fa per prendere parola, ma Sam lo anticipa "Mi hai anche detto di stare attenta, e l'ho fatto."
Il viso di Sam si apre di nuovo in un sorriso, e accarezza dolcemente quello di Liam.
"E' tutto apposto, piccolo. Ti ho dato retta, giusto? Sono stata attenta.. Non ti ho deluso vero?"
Liam scuote il capo, non riesce proprio ad aprire bocca. E', come sempre, ipnotizzato dal sorriso di lei.
"E' tutto apposto.." ripete Sam. Bacia la fronte di Liam, e si alza in piedi.
"Non te ne andare, ti prego" finalmente apre bocca.
"Non me ne vado, piccolo. Ricordatelo. Io, Sky, siamo sempre con te."
"Non è giusto.." comincia Liam.
"Non fare i capricci" dice seriamente la ragazza, che lentamente si riavvicina.
"Anch'io avrei voluto passare la vita con te, io ti amo Liam, ma per noi è andata così. Ti prego, non fare stronzate. Marlene dopo cosa fa? Pensa pure a lei.."
Marlene. Liam è troppo preso dal momento, non ragiona più. O forse per una volta non vuole farlo.
"Per favore Liam.. Fallo per noi"
"Okay.." dice tirando su con il naso.
Sam sorride, e bacia piano la fronte del suo Liam. "Non scordarti che ti amo."
"Ti amo, piccola" dice il ragazzo, prima che Sam sparisca nel nulla.

Da quel giorno, Liam provò a seguire ciò che la sua piccola Sam gli disse.
Instaurò un legame molto più profondo con Marlene, dato che erano gli unici rimasti, gli unici che si sostenevano a vicenda.
Sam e Sky passarono il tempo ad osservarli, senza mostrarsi.
Condivisero ogni cosa con loro: videro i primi passi dei piccoli di casa Payne, li videro crescere, e mettere su famiglia.
Condivisero pure la vecchiaia insieme a Liam e Marlene, finché anche loro non si aggregarono alle due, dove finalmente poterono stare tutti insieme in pace e serenità.







spazio autrice :3

hey hey hey (?)
insieme alla mia dolce bez ho avuto un'idea, di scrivere una os.
scusate se è un po' triste, spero la apprezziate almeno un po'.
mi scuso in anticipo se c'è qualche errore grammaticale di qualsiasi tipo, ho scritto e ricontrollato in fretta.
se dovessero essercene scrivetemelo pure che poi correggerò.

mi defilo, hope you'll like it :D <3
  
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