Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: itsrorhere    25/07/2014    2 recensioni
“Finalmente, Zayn!” urlò quasi, aprendo la porta, rimase a bocca aperta in seguito, notando che non era chi si aspettava.
 
“Tu, chi saresti?” la persona davanti a lei chiese.
Lei non sapeva chi fosse, ma Jane lo sapeva bene chi aveva davanti, e sapeva anche che stava per succedere un casino.
La bomba innescata da lei stessa e il pakistano  stava per scoppiare.
Genere: Drammatico, Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Louis Tomlinson, Niall Horan, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

MaryJane
 

Quarto
 
“Tu non sai niente?” chiese sbalordito il riccio.
 
“No..”
 
“Oh..”
 
“Ora però dovete dirmelo!”
 
“Jane, non è una buona idea” confessò Liam, responsabilmente.
 
“Io amo Zayn, davvero, e pensavo che con lui funzionassero bene le cose, ma in due giorni ho realizzato che c’era qualcosa di ancora più grande che me lo stava portando via, sgretolandolo dalle mie mani, vi ho chiamati perché sicuramente voi sapete le cose, e ora non potete nascondermele” disse imporandoli uno ad uno.
 
“Escluso” esordì il riccio andandosene.
 
“Harry… lei è la ragazza che ama Zayn, il nostro migliore amico, nostro fratello disse questa volta il biondo, che non aveva opposto resistenza con la ventenne, forse troppo intenerito dal suo viso sconvolto, o semplicemente di cuore troppo buono.
 
“Ma è anche la ragazza con cui Zayn ha tradito il suo vero amore!”
 
“Da dove ti escono queste perle di saggezza, Haz?” anche il maggiore, che ormai, condivideva il pensiero del biondo, si era messo a difendere la ragazza.
 
“Voltare le spalle a lei, sarebbe come voltarle anche a Zayn” Liam, rimase colpito da questa frase, detta dal maggiore, per questo, si convinse anche lui, raggiungendo i due compagni, e convincendo Harry che era la cosa giusta da fare. Questo sbuffò prima di tornare indietro.
 
“Tu sapevi della nostra causa con la Modest?”
 
“Certo, era la nostra speranza per stare insieme!”
 
“Ah, fantastico” disse Louis, seguito da una risatina nervosa.
 
“E’ avenuto l’esatto contrario” Non era stato poi più di tanto schietto, si poteva intuire il significato, ma non direttamente.
 
“Ovvero?” tant’era che non aveva capito.
 
“Zayn e Perrie devono sposarsi”
 
“Si lo sapevo, era ciò che volevamo evitare!”
 
“No, Jane, non c’è modo di evitarlo, devono sposarsi, al più presto” Niall la guardò comprensivo.
Suonava più come un gesto obbligato che come un atto d’amore.
 
“E io che dovrei fare?” chiese confusa, se dovevano sposarsi, lei che fine faceva?
 
“Sparisci, devi sparire Jane! Sparisci e lascia che Zayn viva la sua vita come prima che tu arrivassi!”  Harry si accanì contro di lei, spaventandola. Questa perse il respiro per qualche seondo, poi si alzò di scatto, per recarsi in cucina.
 
“Sei talmente indelicato!” Louis gli tirò uno schiaffo sulla spalla, rimproverando il migliore amico, che da quando era entrato in quella casa non aveva fatto altro che trattare male Jane.
 
“Cosa faresti tu se una persona a cui vuoi bene ti lasciasse per qualcun altro?” gli chiese subito dopo.
 
“Non succederà mai, perché tu non mi lasceresti per nessuno, nemmeno per El, Boo”
 
“Dannazione, alza il culo e vatti a scusare”
 
"Harry ha ragione, devo sparire. Alla fine non volevo niente di serio da lui" disse nascondendo tutta la tristezza e la rabbia, girandosi verso il lavandino in acciaio per non farsi vedere.
 
"Davvero?" chiese il biondino incredulo. Fece cenno di sì con la testa: ma nessuno ci credeva.
 
"Jane..." disse Liam, incoraggiandola a parlare.
 
"Ovvio che non è vero, lo amo sul serio! Ma che devo fare? A parte lasciarlo alla sua vita non ho niente da fare!" Scoppiò in un sonoro pianto, lasciandosi cadere a terra, lasciando cadere anche il bicchiere che si infranse sul parque.
 
'Lasciamola piangere' disse con lo sguardò agli amici.
 
"Jane, scaricati e sfogati, poi vai a riposarti, e quando sarai lucida e pronta, saluta Zayn, se la ritieni ancora la cosa giusta" annuì, calmando i singhiozzi.
 
"Aspetta, Liam" si fece aiutare dal moro in questione per alzarsi, recandosi poi nella sua stanza, per prendere dal letto la felpa, che lì aveva lasciato come a dimostrazione che Zayn era ancora con lei. La felpa era nera, con il logo e la scritta Nirvana in giallo.
La strinse e la odorò ancora una volta, per poi tornare da Liam.
Mentre era nell'altra stanza, Niall appuntò su un foglietto il suo numero.
 
"Portagliela, non ne ho più bisogno" disse dandogliela in mano.
 
"Ecco perché non voleva mai prestarmela" fece eco Niall.
 
"Me l'aveva data per stare al caldo e per sentirmi il suo profumo addosso anche quando era lontano, ma se devo dirgli addio, questa mi fa solo male"sorrise, nonostante una lacrima le stesse solcando il viso.
Prima di uscire, la abbracciarono uno ad uno, a dimostrarle affetto, ma soprattutto comprensione.
 
"Ti ho lasciato un foglietto col mio numero, quando vuoi sfogarti, chiedermi di Zayn, o semplicemente parlare con qualcuno di amico, chiamami" le disse sorridendo il biondo, facendo sorridere a sua volta lei, e gli altri.
Nessuno pensò a quella frase come a qualcosa di malizioso, o come uno slogan 'devi dire addio a Zayn, ma non a me'.
 
"Grazie davvero per oggi" disse salutandoli dalla porta.
Quando tornò ad essere irrimediabilmente sola in quella casa, e ripensando al discorso tenuto prima, prese il computer, e lo accese.
 
Se devo sparire, devo farlo bene’ pensò, prima di inviare una e-mail.
 
* * *   
 
La boyband, aveva prefissato una cena, a casa di Harry, per passare ulteriore tempo insieme, nella speranza di far staccare la spina, a quello che dei cinque, stava avendo più problemi.
 
Erano già tutti e quattro lì, mancava solo Zayn.
 
"Nessuno faccia parola con Zayn" disse Liam.
 
"Non vuoi parlargliene?" chiese sbalordito Louis.
 
"Certo che voglio, ma da solo"
 
"Vuoi prenderti tutto il merito?" chiese il riccio infastidito.
 
"Il merito di cosa? Di dire al mio migliore amico che la sua tresca con la bella giornalista di Bardford è finita?" chiese Il moro.
 
"Ok forse non è proprio un merito, ma si dà il caso che sia anche il nostro migliore amico e tu non puoi impedirci di stare con lui quando riceverà questa notizia" ribattè Harry.
 
"E a me non sembra molto giusto che sia tu a dirglielo, sei stato tu stesso a dire a lei di andare da lui quando si sentirà pronta per dirgli addio, non mi sembra molto giusto che tu le schizzi Il gioco!" disse sinceramente il maggiore sedendosi sul divano in pelle.
 
"Io non schizzo il gioco proprio a nessuno, voglio solo preparare Zayn alla terribile notizia, è sensibile lo sapete!" rispose difendendosi da solo.
 
"È vero, è sensibile ma è anche forte e ragionevole quando mantiene la calma, e se tu ora gli svegli tutto se la prenderà ancora di più con Jane per averlo detto prima a te che non sei nessuno, che a lui." lo attaccò nuovamente Louis.
 
"Quindi o gli parli con noi testimoni o puoi scordartelo" disse quasi minacciandolo, il riccio.
 
"Ok, va bene"
 
Quando Zayn arrivò a casa dell'amico, tutti lo salutarono molto affettuosamente, tanto che lui iniziò a chiedere spiegazioni ma nessuno gli diede risposte.
 
"Cosa ci prepari di buono stasera, Styles?" chiese curioso il pakistano.
Nessuno gli rispose, 'forse' pensa lui, 'sono incazzati con me per qualcosa' Louis leggendolo forse nella mente gli disse:
 
"Avevi della marijuana e non l'hai divisa con me, amico?"
 
"Come fai a saperlo? E poi non avevi smesso?" chiese il moro di fronte a lui.
 
"Le voci corrono e comunque, certo che sì, era giusto per dire, e tu, non avevi smesso?"
 
"Io che smetto? Quando mai!" rispose ovviamente Zayn, ridendo.
 
"Intendevo con l'erba..." disse, questa volta leggermente preoccupato per l'amico, Louis.
 
"Ah sì, ma oggi era un'occasione speciale!" disse facendola apparire una bella occasione.
 
"Che tipo di occasione?" chiese il biondino, da parte di tutti.
 
"Ho trovato il modo per far scappare Jane.."
 
"È stato proprio quello che l'ha fatta scappare, quello e le tue orride parole, lei non se ne è andata per farti un dispetto, il dispetto l'hai fatto tu a lei!" gli urlò contro Niall, sorprendendo tutti.
 
"Niall!" lo riprese Liam.
 
"Tu cosa ne sai, irlandese?" chiese con tono di sfida, Zayn.
Il biondo guardò per un secondo gli amici.
 
"Jane ci ha chiamati, per parlarci di te" disse Liam.
 
"Voleva spiegazioni sul tuo comportamento.." proseguì Louis.
 
"Non le avete detto del matrimonio, spero" gli amici si giardarono.
 
"Lei ci ha chiesto e noi.." interruppe bruscamente l'amico.
 
"Non ci posso credere" si alzò dal divano iniziando a girare nervosamente per la grande sala, si accese una sigaretta.
Chiunque sul suo viso sarebbe in grado di leggere delusione.
 
"Puoi evitare di fumare in casa mia?" chiese Harry, interessato all'ordine e al non farsi rovinare il fantastico odore di lavanda che aveva l'abitudine di diffondere.
Il ragazzo girava intorno ai divani, e le poltrone, percorrendo quella stanza all'infinito.
Notò dei particolari di quella stanza mai identificati.
Era un salotto design, dominato prevalentemente dal colore bianco, non aveva delle vere e proprie pareti e porte a dividerlo dalla cucina, solo alcuni scaffali neri, a incastro, che lasciavano passare la luce. I due divani in pelle bianca, erano posti al centro della stanza, l’uno davanti all’altro, divisi da due piccoli tavolini in legno, ricoperto da vernice bianca, sullaquale aveva posto delle riviste e altri oggetti.
Per terra, vicino agli scalini della scala, attaccati al muro, il ragazzo aveva appoggiato un quadro astratto alla parete, il morò lo spostò, guardandoci dietro, non trovando niente, lo riposizionò a posto.
 
“Lei cosa vi ha detto?” sputò fuori il fumo, rivolgendosi agli amici.
 
“Zayn, per favore, evita di fumare in casa mia! Non voglio partecipare alla rovina dei tuoi polmoni!” gli urlò contro il proprietario di casa.
Spense la sigaretta su un soprammobile.
 
“Ci tenevo!” disse Harry togliendoglielo dalle mani. Zayn sbuffò.
 
“Lei che vi ha detto?!” chiese una seconda volta, spazientito.
I ragazzi scossero la testa.
 
“Questo è il massimo! A lei dite tutte le mie cose, e poi non dite a me, che sono il vostro migliore amico, quello che una sconosciuta vi dice?”
 
“Verrà lei a parlartene, per ora tieni questa” gli lanciò la felpa.
 
“E questa?”
 
“Ce l'ha data lei" disse Liam.
 
"Doveva tenerla, era un mio ricordo!"
 
"Evidentemente i tuoi ricordi non li vuole avere" sputò il riccio alzando le spalle.
In quella giornata, sputava cattiveria o frasi taglienti senza riguardo.
 
"Voi sapete qualcosa a riguardo! Vero?" guardò Niall, sapendo che a lui le bugie non piacevano e non voleva dirne, se avesse avuto qualcosa da tenere nascosto, sarebbe uscita subito.
Gli altri risposero alla sua domanda negativamente, il biondo rimase zitto.
 
"Tu, Horan, hai qualcosa da dire?" Lo sfidò nuovamente.
 
"No, niente che io possa dire" era stanco di farsi fregare dalla sua ingenuità, così per una volta si tenne tutto dentro.
 
"Questo è il colmo!”
 
“Non andare via!” lo pregò l’amico, capendo le sue intenzioni.
 
“Se parlate rimango, se no, non ho niente da condividere con voi!”
 
“Non possiamo” disse avvilito Liam.
 
“Bene, ciao a tutti”
La porta si chiuse con un tonfo.
 
“Che bel casino che abbiamo combinato, me ne vergogno” disse Louis agli amici bevendo un sorso d’acqua.
 
“Quando Jane gli parlerà, saprà capirci” si convinsero gli amici, per poi iniziare senza parole la loro cena.
 
Nel piccolo rustico intestato a nome Malik, Jane, era sdraiata sul suo divano, rileggendo la mail, che aveva scritto un centinaio di volte, arrivando alla giusta versione.
 
‘Gentile professor Gordon,
sono Jane Rosh, un’ex alunna del suo corso. Le ho scritto per chiederle se la sua richiesta di lavoro è ancora valida. Avevo momentaneamente trovato un impiego presso una rivista cittadina, di poco conto, e non ero pronta a partire, ma ora, a distanza di qualche mese, sarei ben lieta di cogliere questa occasione.
So che la partenza sarebbe immediata, e i precedenti mesi erano necessari, ma sarei lo stesso disposta a partire anche domani.
Non mi importa del pericolo nel realizzare questi reportage, a me interessa solo portare a galla la realtà di questi paesi in guerra, voglio fare qualcosa di più utile, e denunciare al mondo che, non sono solo questi i paesi in pericolo, siamo tutti in pericolo.
Cordiali saluti, mss. Rosh’
 
Pochi minuti dopo, a testimoniare la dedizione al lavoro e la sua attività, il professoe rispose.
A leggere la giovane donna rimase sconvolta.
 
Angolo autrice
 
Buonasera a tutti, come state? Spero bene!
So bene che avete aspettato tanto per questo capitolo, ma ho voluto prendermi un po’ di tempo per  elaborarlo al meglio, anche se credi du non esserci riuscita. In sintesi questo capitolo non mi piace, ma dal prossimo ci sarà la prima svolta, e spero di riuscire a dare di più.
Spero che appreziate lo stesso, lasciando una recensione, un semplice consiglio.
 
Un bacio x
 
  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: itsrorhere