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Autore: LikeAmnesia    25/07/2014    1 recensioni
"Lo guardo.
Ha i capelli sparati per aria in tutte le direzioni, i suoi occhi sono chiarissimi e con la luce che li colpisci sembrano quasi bianchi, come la sua pelle. Ho degli skinny neri troppo stretti e una canotta sotto un giacchetta di pelle. Penso che sia stupendo."
Genere: Erotico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Luke Hemmings, Michael Clifford, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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-Ragazzino so che vorresti stuprarmi, ma devo andare a lavoro.-
Apro lentamente gli occhi e non capisco le parole di Michael finché non mi rendo conto di essere sdraiato sopra di lui, mi scanso subito e arrossisco stringendomi la coperta per coprire le guance.
-I-io no-non volevo.-
-Scherzavo, per me é indifferente, se stai comodo.-
Mi sorride e si veste in fretta per uscire.
-Se vuoi nel frigo ci sta un po' di latte.-
Sento a porta chiudersi e sussurrò.
-Cazzo.-
Mi riaddormento e dopo qualche ora sento una mano sul viso.
-Voi ragazzini siete abituati a dormire fino a darti!-
Dice Michael con la sua vocina.
-Fanculo, ho sonno e mi gira la testa.-
Sussurro girandomi più volte nel letto.
-Scusa, non ho capito bene.-
Appoggia una mano sul materasso e si avvicina, appena apro gli occhi me lo ritrovo a pochi centimetri dalla faccia. Mi sorride e si allontana.
-Oh piccolo Lukey ahahha alzati che ti do un'aspirina!-
Mi alzo e lo guardo male. Scendo dal letto e entro in bagno.
Nel mentre Michael mi squadra e mi sorride.
Mi lavo i denti e mi lavora faccia.
-La vuoi o no questa aspirina?-
É sulla soglia della porta, appoggiato a un lato e mi guarda le braccia.
-S-si, la voglio.-
Balbetto senza guardarlo.
Si avvicina e passa una mano davanti alla mia vita.
-Spostati un'attimo.-
Rimango bloccato a guardare i suoi occhi e dopo qualche minuto mi sposto.
Prende una bustina dal cassetto e esce dal bagno.
Lo guardo finché non sparisce alla mia vista, poi finisco di lavarmi e esco dal bagno, prendo i vestiti del giorno prima e vado in cucina.
Michael indica un bicchiere sul tavolo. Sembra dispiaciuto quando vede che mi sono vestito, ma forse mi sbaglio, sicuramente.
-Prima dovresti mangiare qualcosa, sto facendo delle uova, ti vanno?-
Annuisco e mi siedo guardandomi intorno. Un muretto non troppo alto divide la cucina dal piccolo salotto e ci sono molti quadri attaccati a caso in giro, in fondo alla stanza c'è una lampada vintage e un mobiletto in mogano.
Mi appoggia il piatto davanti e si siede vicino a me. Mangio qualche boccone e bevo l'acqua con l'aspirina. Fa davvero schifo. Vedo Michael sorridere e gli sorrido.
-Come é andata la mattinata?-
-Mhh, come sempre, così.-
Alza le braccia e continua a mangiare.
-Ah, capito.-
Continuo a mangiare e appena finisco prendo il piatto e lo metto nel lavabo.
-Potevo farlo anche io, tranquillo.-
Dice Michael abbassando la testa.
-No, voglio fare qualcosa.-
-Io sta sera devo uscire, non so, non voglio lasciarti qui da solo, non hai nessuno con cui uscire?-
Dice di colpo. Lo guardo e sembra quasi dispiaciuto.
-Io..per me va bene anche rimanere a casa.-
-No, ti prego, mi sentirei in colpa, non posso portarti con me.-
Mi guarda ma distoglie subito lo sguardo.
-Se devi portarti qualcuna a casa non ci sta problema.-
Dico scherzoso.
Michael mi risponde serio.
-Non é per quello, non voglio metterti nei casino okay? Per favore.-
Non capisco, lo guardo senza parlare. Si alza e mi viene vicino.
Mi accarezza la guancia e arrossisco di colpo.
-Sei cosí ingenuo, vorrei essere come te certe volte.-
Continua a guardarmi le labbra quando parla.
-Posso uscire qua in giro, se ci sta qualcosa.-
Dico abbassando lo sguardo. Toglie la mano dal mio volto.
-C'è un cinema a qualche metro, ti accompagno io, va bene?-
-Okay.-
Mi vado a sedere sul divano e accedo la televisione.
La giornata passa così. Televisione. Bagno. Televisione.
-Tu esci così?-
Mi chiede Michael già vestito.
-Non penso di avere molta scelta.-
Dico rassegnato.
-Vieni di la che ti do qualcosa!-
Mi alzo e lo seguo in camera sua.
Mi lancia un paio di skinny strappati e una canotta dei Blink182.
-Sbrigati che mi devo trovare fra 20 minuti.-
-Dove vai?-
Si fa serio mentre cerca una scusa credibile.
-A bere con degli amici.-
Usciamo e mi accompagna davanti al cinema.
-Senti, non dovrei stare molto, il film inizia tra 10 minuti, chiamami quando é finito e passo a prenderti, va bene?-
Mi dice affacciandosi dal finestrino.
-Si, okay.-
Accelera e parte.
Dopo pochi minuti mi rendo conto di non avere il suo numero e entro in panico, accendo il telefono e mi ritrovo una schermata, un messaggio.
"Che ragazzino che sei, questo é il mio numero, segnatelo e vedi di stare attento."
Sorrido senza rendermene conto e salvo il numero.
-Micky.-
Entro nel cinema e mi guardo uno stupidissimo film d'azione.
Quando finisce chiamo Michael ma non risponde, aspetto 10 minuti e lo richiamo.
-Senti sono li fra qualche minuto, ti prego aspettami e non allontanarti da la davanti, arrivo.-
Riattacca. Rimango a fissare lo schermo diventato nero. Abbozzo un sorriso e mi siedo sulla panchina di fianco all'entrata.
10 minuti.
15 minuti.
20 minuti.
30 minuti.
35 minuti.
-Ma guarda un po' chi ci sta qui! Ora sei da solo?-
Alzo lo sguardo e vedo Marck che mi fissa malizioso.
-I-io.. No, Michael sta arrivando.-
Sento una macchina fermarsi, il finestrino si abbassa.
-Bambolo sali subito.-
Bambolo? Mi alzo e salgo sulla macchina.
-Cos é il tuo nuovo boyfriend con cui giocare?-
Urla Marck.
Sprofondo nel sedile.
-Fanculo Marcus.-
Sussurra Michael e accelera.
Cerco di non guardarlo, mi accorgo che ha lo zigomo gonfio e la palpebra leggermente violacea. Gli accarezzo il viso. Fa una sformai di dolore e allontana il volto dalla mia mano, serio.
-Scusami, non avrei dovuto fare ritardo, scusa.-
Guarda la strada.
-Fa niente.-
Non ho il coraggio di chiedere e lui non ha la forza di spiegarmi quindi stiamo zitti per quei pochi minuti che ci separano da casa. Saliamo e Michael si fionda in bagno. Sistemo i miei vestiti nella stessa posizione di ieri e mi siedo sul letto, respiro profondamente e quando Michael esce dal bagno di alzo e gli vado incontro.
-Cosa ti é successo? Non dirmi che sei caduto, sono balle.-
Accarezzo lo zigomo con delicatezza e vedo la smorfia di dolore.
-Meglio se non lo sai, va bene così.-
Gli prendo il viso fra le mani.
-Ti devo disinfettare, si sta infettando.-
-Oh, scusi dottore in boxer, sarò lusingato ad essere curato da lei.-
Mi accarezza il viso e mima un grazie, gli sorriso e vado a prendere dell'acqua ossigenata. Mi siedo sul letto e aspetto che si sieda di fronde a me, arrossisco per un'attimo e inizio a tamponargli la ferita sullo zigomo tenendo una mano sotto il suo mento. Mi guarda le labbra tutto il tempo, e io cerco di concentrarmi e non fargli male.
-Ecco fatto, dormici su, dopo vorrei sapere qualcosa.-
Annuisce e si sdrai di fianco a me, mi giro dalla parte opposta a lui e mi addormento.
Sento delle mano stringermi e qualcuno urlare il mio nome, mi sveglio di colpo e mi ritrovo la faccia sconvolta di Michael davanti.
-Lucas..-
Sussurra.
-É tutto okay.-
Smetto si urlare e Inizio a piangere, Michael mi abbraccia, mi stringe forte e incastro il mio viso fra la spalla e il suo collo, mi lascio coccolare dalle sue braccia forti, poi si sdrai e mi permette di sistemarmi sul suo petto.
-Va tutto bene, é tutto okay.-
Continua a ripetermi accarezzandomi i capelli.
Lo stringo forte e smetto di piangere, mi asciugo le lacrime e biascico un grazie. Mi addormento così, abbracciato a qualcuno che non conosco, sentendomi protetto, con le sue mano intorno a me che mi stringono. Sogno il paradiso.
-Ei Lukey, svegliati.-
Mi sussurra.
-Lasciami dormire, ti prego.-
Mi stringo di più a lui.
-Che ragazzino testardo che sei, capisco che é sabato ma non puoi dormire tutto il giorno.-
Lo sento ridere e sorrido istintivamente. Apro gli occhi e lo guardo. Vorrei proprio sapere cosa si prova a baciare quelle labbra.
Si muove per scendere dal letto e mi stacco velocemente da lui, mi guarda per pochi istanti e va in bagno.
Mi alzo e mi vesto. Appena esce mi siedo sul letto pronto a scusarmi per la sera prima
-Senti, io, mi ..-
Mi blocca.
-Va tutto bene, tranquillo.-
Ci prepariamo il pranzo e passo il pomeriggio in giro per negozi per comprare qualcosa.
Michael sta sera deve uscire quindi rimango a casa a guardare la tv. Passate le 2 sento un rumore e la porta si apre. Michael entra e accorgendosi di me mi fissa. Penso abbia bevuto eccessivamente perché ha le guancia rosse e barcolla leggermente.
-Ragazzino alzati e vieni qui.-
Mi alzo e lo raggiungo. Appena sono vicino a lui mi prende il viso fra le mani, mi guarda negli occhi e arrossisco terribilmente. Si avvicina. Cosa vuole fare, mi sta per baciare?
Mi prende con una mano il fianco e mi fa avvicinare ancora di più a lui.
-Ragazzino, ragazzino, non mi denunciare per favore.-
Fa incontrare la sue labbra con le mie senza delicatezza. Mi prende i fianchi e attacca il suo bacino al mio, non so cosa fare quindi metto le mani nei suoi capelli. So che è completamente ubriaco e che magari nemmeno vorrebbe fare questo ma gli metto una mano dietro la testa e lo spingo di più a me. Non so come mi prende in braccio, mette le sue mano sotto le mie cosce e stringo i miei fianchi ai suoi, arriva al bordo e si siede. Sono seduto su di lui e le mie gambe sono intorno al suo bacino, le attiro di più a me è lo sento trafficare con la mia maglietta.
-Levati questa cazzo di roba.-
Sussurra sulle mie labbra.
Con un movimento veloce mi leva la maglietta e si leva la sua. Inizia a baciarmi il petto, lo spingo per farlo sdraiare ed é subito sopra si me intento a levarmi i pantaloni.
-Sto scivolando Michael.-
Gli sussurro in un orecchio mentre mi bacia il collo. Mi alza per i fianchi e mi sistema sul cuscino. Mi sfila i pantaloni e inizia a tracciare un percorso di succhiotti dal mio collo al bacino dove gioca con l'elastico dei boxer. Spingo la testa in dietro e gemo ad ogni bacio che mi lascia. Poi si blocca di colpo.
-Non posso farlo.-
Sussurra a se stesso.
-Che c'è che non va?-
Mi accarezza il viso e mi sorride sdraiandosi di fianco a me, si massaggia gli occhi.
-Sono tremendamente ubriaco e tu tremendamente ingenuo, potresti pentirtene e io non me lo perdonerei, quindi stringimi e dormi, per ora mi accontento di questo.-
Sussurra le ultime parole. Mi appoggio a lui incastrando il volto nell'incavo tra il collo e la spalla lasciandogli piccoli baci.
-Buonanotte Lukey.-
Lo stringo e cerco di dormire, inutile, le sue mani mi accarezzano la schiena facendomi venire mille brividi, poi si fermano sul fianco, accarezzandolo delicatamente.
Mi addormento.
 
 
Ciao a tutti questo è il secondo capitolo della mai prima FF.
E' abbastanza lungo effettivamente hahahah
Mi scuso per i vari errori ma questi capitoli sono stati scritti con un telefono e io sono abbastanza negata nello scrivere con i telefoni ahahahha
Mi scuso anche se non è il massimo, ma ho scritto le prima cose che mi venivano in mente hahah
Spero vi piaccia! Recensite e fatemi sapere cosa ne pensate e se vi piace, fra qualche giorno pubblicherò il terzo capitolo ((:
  
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