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Autore: _Becky    26/07/2014    1 recensioni
Megan: Giornalista ventenne che sta cercando di sfondare nel lavoro, felice della sua vita e con un ragazzo che ama;
Harry: Una delle cinque star -chiamasi One Direction- più popolari e amate del momento e spirito libero.
Due caratteri forti che si scontreranno in un servizio per il giornale dove lavora lei che consiste in due mesi di convivenza, nei quali lei dovrà cercare di conoscerlo meglio e inviare ogni settimana alla redazione e pubblicare un articolo su cosa ne pensa di lui e come procede.
Riusciranno i due ad avere un rapporto professionale e a non lasciarsi trasportare dalle loro emozioni?
Dal primo capitolo:
[...] «Okay, ci sto.»
«Va bene Megan, sono così orgoglioso di te!» disse Paul allungando una mano dall’altro lato della scrivania e poggiandomela sulla spalla, poi si mise a sedere.
«Ti chiedo solo una cosa.»
«Qualunque cosa» risposi sorridente.
«Non innamorarti Meg.»
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO QUATTORDICI
 
Il giovedì arrivò velocemente tra una risata e l’altra, tra mille litigi, chiacchierate e telefonate con Kate e Karina a cui avevo raccontato ovviamente tutto.
 
Come altrettanto ovviamente mi aveva risposto che lei adorava Harry e che eravamo perfetti per stare insieme.
 
Sospirai e lasciai correre l’argomento, sentendomi poi anche con Josh che non sentivo da qualche giorno.
 
Nel frattempo avevo pubblicato anche l’articolo aggiungendoci come previsto l’amore e la dolcezza delle fan nei suoi confronti; inutile dire che ricevetti più elogi che insulti questa volta.
 
Erano le 18:00 ormai ed io dovevo prepararmi per la serata che si sarebbe aperta alle 20:00 con tanto di tappeto rosso e riflettori. Così minacciai Harry quando mi disse di voler rimanere mentre indossavo il vestito,’tanto non avrebbe guardato’ e lo liquidai chiudendomi in bagno.
 
Feci una doccia stando attenta a non bagnare i capelli fatti dal parrucchiere il pomeriggio –uno chignon perfetto e ordinato- e poi indossai quell’abito che mi calzava a pennello.
 
Come trucco optai per elyner nero, mascara e rossetto rosso; per l’occasione volevo essere elegante.
 
In verità Kate e Abbey avevano insistito per farmi preparare da loro ma avevo rifiutato decidendo di prepararmi da sola e senza alcun tipo di cose pesanti.
 
Le scarpe rosse, con il copri spalle bianco che avrei indossato nel caso avesse fatto freddo e la borsetta rossa si abbinava perfettamente con il tutto.
 
Mi guardai un’ultima volta allo specchio ed uscii.
 
All’ingresso di fronte allo specchio trovai Harry intento nell’aggiustarsi il papillon che si intonava perfettamente al suo smoking elegante, che appena incrociò il mio sguardo dallo specchio si fermò.
 
Si girò e mi venne incontro.

«Wow. Sei bellissima stasera, giornalista.»
 
Abbassai lo sguardo imbarazzata e sorrisi.
 
«Grazie..»
 
Sussultai quando mi sentii sfiorare il collo.
 
Alzai lo sguardo trovando Harry che mi guardava quasi famelico.
 
Con la mano, dal collo passò alla spalla nuda, dalla spalla nuda al braccio e istintivamente deglutii mentre speravo che non percepisse i brividi che mi stavano attraversando o che s’intravedesse la pelle d’oca.
 
Dal braccio passò a sfiorarmi un lato del seno e poi il fianco.
 
 
Deglutii ancora quando arrivato al fianco mi circondò la vita con il braccio e mi attirò verso di lui.
 
«Di cosa ti vergogni, giornalista?» sussurrò sulla mia bocca ed io ebbi la sensazione di star per avere un attacco di panico per la sua vicinanza.
 
«Di..Di niente.» sussurrai a mia volta abbassando lo sguardo.
 
Con l’altra mano mi prese il mento fra le dita e mi rialzò il viso.
 
«Non devi vergognarti di nulla. Te lo ripeto, sei stupenda stasera Megan.»
 
E allora mi resi conto che non mi stava prendendo in giro, che lo pensava davvero e un’altra cascata di brividi mi attraversò il corpo.
 
Avvicinò ulteriormente il suo viso al mio e depositò piccoli baci: prima sugli zigomi, poi sul mento, fra l’orecchio e il collo..
 
Tirai di lato la testa per sentire meglio quelle sensazioni e in quel momento dopo tanto tempo mi sentii davvero bellissima e piena d’attenzioni.
 
Arrivò di nuovo al mio viso e chiusi gli occhi, sperando -senza vergogna, che sicuramente dopo avrei sentito-, che mi baciasse.
 
«Mi sporchi la bocca di rossetto se ti bacio.» constatò, sussurrando ancora una volta sulla mia bocca.
 
A quest’ultima affermazione fui sul punto di dire ‘che importa’ e gettarmi fra le sue braccia, ma tirai indietro le parole quando stavano per arrivare fuori.
 
La mia testa riprese a funzionare e capii che stava soltanto facendo uno stupido gioco, sperando di farmi cadere nella sua trappola. Come ero entrata nella trappola però, così me ne uscii, tornando lucida e riaprendo gli occhi.
 
«Io non voglio baciarti.» sussurrai sicura di me, stando al suo gioco.
 
Lui rise e sono sicura che avessi gli occhi lucidi solo per i pensieri che mi erano passati per la mente.
 
Depositò un bacio all’angolo della bocca.
 
«Io si.» sussurrò poi ridendo.
 
Maledetto.
 
 
Arrivammo a destinazione un’ora dopo e quando scendemmo dalla limo che Harry aveva di sua voglia affittato potei vedere che fuori il ristorante era già gremito di giornalisti che scattavano incantati le foto e indicavano nella nostra direzione.
 
Harry mi poggiò una mano sulla schiena accompagnandomi di fianco a lui al tappeto rosso dove ci fermammo per qualche foto e poi dentro.
 
Era tutto stupendo, il ristorante evidentemente di lusso da come era posto e i tavoli avevano i segnaposti.
 
Erano tutti a 4 posti, rotondi, e notai con piacere Louis e Abbey già seduti al tavolo dove saremmo dovuti essere noi, parlavano con altri tre signori che si erano accostati a loro.
 
«Abb!» la chiamai e lei mi venne incontro e mi abbracciò, mentre Lou ed Harry si davano il cinque e gli altri si allontanavano.
 
«Oh finalmente Megan! Non ce la facevo più a star in mezzo a tutta questa gentaglia, mi avvilisco!» disse mentre si tirava su la fascia del vestito color prugna lungo che le calzava a pennello.
 
Risi.
 
«Tranquilla Abbey, sono arrivata!» scherzai.
 
Ci voltammo e tornammo al nostro tavolo dove salutai Louis con un bacio sulla guancia e sedetti al fianco di Harry, mentre Abbey si accomodava accanto a Louis.
 
«E gli altri fannulloni dove sono?» chiese Harry a Louis.
 
«Zayn e Kate preferiscono passare una serata in tranquillità,ma hanno comunque donato un contributo per la beneficenza. Liam e Niall arriveranno a momenti e penso che saranno contentissimi,visto che hanno il posto accanto a quelle due incantevoli signorine.» rispose Louis indicando con un cenno di testa le ragazze al tavolo di fronte: una alta e biondissima, evidentemente tinta, e l’altra mora con un seno prosperoso.
 
«Ah però..» commentò Harry ed io con la coda dell’occhio mi girai a guardarlo male. Per fortuna né Abbey né Louis se ne accorsero, ma Harry che era attento ci fece caso e rise.
 
Misi il broncio e incrociai le braccia al petto e qualche minuto dopo sentii chiamarmi: Era una mia collega del giornale che a sua detta doveva intervistare me ed Harry per il servizio che stavo realizzando e per domandare più o meno come andavano le cose.
 
Ci portò di nuovo sul tappeto rosso situato stavolta al centro del ristorante e ci tennero impegnati per una buona mezz’ora. Inutile dire che avrei voluto uccidere Harry più volte per le allusioni che speravo nessuno avesse capito, che erano su ciò che era successo poco prima e sul nostro rapporto per niente professionale, ma mi trattenni e riservai per dopo le botte. Poi andammo a sederci.
 
«Ti devo ammazzare, sei un’idiota!» sussurrai ad Harry,che come risposta rise e mise una mano sulla mia spalla attirandomi a sé e dandomi un bacio sulla guancia.
 
Sorrisi inevitabilmente quando si staccò e gli sussurrai un «manipolatore» e lui rise. Il presentatore salì sul piccolo palco allestito per l’occasione e annunciò l’inizio della serata.
 
 
La serata fu interessante e sia io che Harry,ma anche Louis e Abbey ovviamente, demmo un contributo e ritirammo dall’asta qualche oggetto.
 
Verso le due di notte tornammo senza problemi a casa e ce ne andammo a dormire, stanchi ma in pace.
 
 
 
Una settimana era trascorsa tranquillamente, e mi sembrava tanto la calma che precedeva la tempesta.
 
«Giornalista, guarda cosa ho trovato?» disse Harry che era appena rientrato dalla sua corsa mattutina; Indossava un completo di tuta grigio ed era bellissimo anche tutto sudato.
 
Io che ero ai fornelli e preparavo la colazione per entrambi sporsi la testa per vedere meglio.
 
«Vieni di qua, su, fammi vedere.»
 
Attraversò il soggiorno e mi raggiunse in cucina, mettendosi accanto a me che trafficavo ai fornelli.
 
Mi squadrò dalla testa ai piedi.
 
«Sei sexy con i capelli tutti scompigliati!» disse prendendomi chiaramente in giro.
 
«Smettila idiota e fammi vedere ciò che dovevi.»
 
Alzò dalle mani un giornale e sfogliando le pagine si fermò alla 28: era un servizio sulla serata di beneficenza.
 
«Guarda, ci siamo noi due!» disse entusiasta, mentre ci indicava.
 
Eravamo sul tappeto rosso e lui mi teneva la mano sulla schiena guardando nell’obbiettivo ed io facevo lo stesso.
 
«Mh,» acconsentii. «E cosa dice il servizio?» continui a girare il preparato per le crepes.
 
«Che siamo una coppia molto affiatata.» disse sorridendo a 32 denti.
 
Mi fermai un attimo e rimasi il mestolo a mezz’aria.
 
«Ci prendono in giro?» dissi, e lui rimase perplesso, poi scoppiai a ridere e lui con me.
 
«Come siamo spiritose stamattina…» constatò. «E comunque muoviti, che c’ho fame.» e così dicendo se ne andò in soggiorno.
 
Alzai gli occhi al cielo: quando l’avrebbe capito che non ero la sua cameriera?
 
 





I’m back!
Essì, dopo cinque mesi e mezzo posso affermarlo: sono tornata.
Innanzitutto vorrei scusarmi con voi che seguite la storia, che avete aspettato – non invano a quanto vedete u-u – un aggiornamento. A dir la verità ho staccato un po’. Non dalla scrittura, non lo farei mai, ma da efp. Diciamo che mi sono presa un periodo ‘sabbatico’ e per fortuna ora che sono tornata posso farlo con un capitolo, che insieme a molti altri capitoli ho già scritto da tempo.
Quindi niente,  mi scuso e spero che mi perdoniate.
Penso che aggiornerò la settimana prossima o in questi giorni, non lo so.
 
Un bacio!
  
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