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Autore: Idra_31    26/07/2014    25 recensioni
Larry AU. High school AU, per essere precisi. Per essere ancora più precisi vi dirò che in questa storia i nostri ragazzi entreranno a far parte del glee club della loro scuola e diventeranno amici, ovvio. E non solo. Perché in qualsiasi dimensione Harry e Lou sono destinati a stare insieme, no? Have fun!
Genere: Generale, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Larry 36

"Guess who's back, back again? Idra's back, tell a friend!". Ok, citazioni di Eminem a parte...SONO TORNATA! Adesso, non dico di sperare che il numero dei miei lettori sia ancora quello di una volta, però...beh, ok, spero che in fin dei conti ci sarete ancora tutti. Lo so che quello che ho fatto è imperdonabile - mollarvi tutti per mesi senza dare mie notizie - però non dite che non vi avevo avvertito! Ho sempre detto che non avrei mai lasciato questa storia, anche se forse avrei dovuto essere più chiara e presente. Scusatemi se non ho risposto ai vostri messaggi privati, ma giuro che questa è la prima volta dopo mesi che accedo al mio account di EFP.

Detto ciò, vi lascio a questo capitolo natalizio (nel bel mezzo dell'estate ci sta proprio, devo dire) e vi chiedo un piccolo favore: non ho più una beta (è rimasta a Londra, beata lei) quindi vi prego di avvertirmi se ci sono errori di qualunque tipo, anche incongruenze con la trama (ok, ho una memoria terribile e non mi ricordo neanche la mia stessa storia).

Ps: ascoltate questo per entrare  nel mood natalizio (ma anche no).

*

Quando Harry apre gli occhi, la mattina di Natale, riprova per un attimo quella sensazione di adrenalina che provava da bambino, quando appena sveglio faceva appena in tempo a indossare le pantofole prima di precipitarsi al piano di sotto, col cuore in gola e le ali sotto ai piedi, per scartare i regali insieme alla sua famiglia. Ricorda ancora che la notte precedente riusciva a malapena a chiudere occhio per l'eccitazione e l'ansia di scoprire cosa gli avesse portato Babbo Natale.

Solo che adesso non è l'apertura dei regali che aspetta con trepidazione, ma l'arrivo di Louis. Senza contare il fatto che la tradizionale apertura dei regali è stata spostata da qualche anno al pomeriggio e che né lui né sua sorella credono più a Babbo Natale, purtroppo.

Sei ridicolo”, lo saluta Gemma quando lo trova in soggiorno col naso incollato alla finestra.

Harry si liscia il maglione, sfiorando il naso della renna in rilievo sul suo stomaco.

Il mio maglione è bellissimo”, replica sulla difensiva.

Gemma rotea gli occhi e poggia la tazza di tè sul tavolino accanto alla finestra.

Non uscirei mai con un ragazzo che indossa un maglione natalizio con tale orgoglio”.

Fortuna che sono tuo fratello”.

La ragazza scuote il capo.

Non mi riferivo al tuo maglione, comunque”, afferma, recuperando la tazza e soffiandoci dentro prima di berne un sorso. “Che ne è stato dello Yorkshire Tea? Questo sa di piscio”.

Harry fa una smorfia disgustata.

Non ti chiederò come fai a sapere di cosa sa il piscio”, risponde. “A cosa ti riferivi, comunque?”.

Gemma poggia di nuovo la tazza sul tavolino – non risparmiandole un'occhiataccia – e si siede accanto al fratello.

Mi riferivo al fatto che sei qui alla finestra ad aspettare come un idiota l'arrivo del tuo ragazzo”.

Harry risponde senza pensarci.

Non è il mio ragazzo”.

Lui è il mio amore, la mia vita, tutto ciò che ho di più caro al mondo ma non è il mio ragazzo.

Come vuoi”, dice Gemma con un'alzata di spalle. “Fatto sta che non è assolutamente necessario stare ad aspettarlo qui. Quando arriverà suonerà il campanello”.

Harry non la degna di una risposta. Che altro ha da fare? Sua madre non vuole che si avvicini alla cucina e Robin sta studiando da una buona mezz'ora la disposizione dei piatti in tavola come se stesse progettando il modo migliore per accedere al caveu di una banca per rapinarlo. Aspettare Louis sembra il passatempo più plausibile.

Dai, guardiamo un po' di TV. Danno Mamma Ho Perso L'Aereo!”.

Harry sbuffa.

Danno sempre quel maledetto film”.

Gemma gli molla uno schiaffo sulla coscia.

Non ti riconosco più”.

Harry ridacchia.

Ricordi quella volta in cui mamma e papà ci hanno lasciato soli in casa e noi eravamo convinti che sarebbero venuti a rapinarci – perché è ovvio che due bambini soli in casa debbano ricevere una visita dei ladri - e ci siamo studiati tutte le trappole del film? Peccato che fossero troppo difficili da mettere in pratica. Stupidi film che ti illudono sia semplice-”.

Harry non può fare a meno di notare come sua sorella si sia rabbuiata.

Ti ha chiamato?”, domanda a mezza voce la ragazza.

Harry non deve neanche chiedere chi? per capire a chi si riferisca. Papà.

Ovvio che no”, replica seccamente.

L'anno scorso almeno ci ha inviato un sms di auguri”.

Harry fa spallucce.

Probabilmente quest'anno sarà stato troppo impegnato a sciare o a pattinare o a fare qualunque altra cosa abbia programmato di fare per le vacanze. Li spende tutti così i suoi soldi quello lì”.

Gemma si stringe nelle spalle.

Hai perso le speranze, vero?”.

Harry distoglie lo sguardo.

Non ci ho mai sperato, è diverso”.

Sua sorella si congeda dandogli un colpetto sul ginocchio.

Vado a vedere se è rimasta qualche bustina di Yorkshire Tea da qualche parte. Questo è assolutamente imbevibile. Cosa aveva in testa la mamma quando lo ha comprato?”.

Harry le lancia un mezzo sorriso.

Ti voglio bene”, gli sembra la cosa più giusta da dire.

Gemma butta gli occhi al cielo ma a Harry non sfugge il sorrisetto che ha stampato in faccia.

Non ti riconosco più”, ripete la ragazza prima di avvicinarsi e cogliere di sorpresa Harry, baciandolo sulla fronte. “Buon Natale, strambo”.

Buon Natale a te, stronza”.

Adesso sì che ti riconosco!”, esclama lei, sparendo oltre la porta.

Quando Harry torna a guardare fuori dalla finestra ancora non c'è traccia di Louis ma dei fiocchi leggeri hanno cominciato a cadere dal cielo. Harry spera che non si sciolgano prima di toccare terra perché il Natale senza la neve gli è sempre sembrato un Natale a metà.

*

Louis è un tipo spontaneo e affettuoso o spontaneamente affettuoso, però Harry non si aspettava mica che l'altro ragazzo abbracciasse Robin per fargli gli auguri. Sarà che Robin ispira confidenza in chiunque lo conosca o sarà che Louis si prende confidenza senza che questa gli venga effettivamente data, però Harry continua a essere perplesso. Piacevolmente perplesso, se queste due parole insieme hanno senso.

Questo maglione è semplicemente orrendo”, commenta Louis dopo aver finito il giro dei saluti.

Harry si porta istintivamente una mano sulla pancia mentre sua sorella ridacchia senza ritegno.

È natalizio”, si difende.

No, è un'offesa alla decenza”, insiste Louis.

Ti avevo avvertito”, gli fa eco Gemma.

Harry solleva il mento in segno di sfida.

Non lo toglierò solo perché voi due non avete neanche un minimo di spirito natalizio”.

Louis arriccia le labbra e lancia uno sguardo di sottecchi a sua madre.

Ascoltare The Twelve Days of Christmas in loop lungo il tragitto fino a casa tua ha prosciugato tutto il mio spirito natalizio”.

Jay interrompe la sua conversazione con Anne per rispondergli: “Era la tua canzone di Natale preferita”.

Louis le punto un dito contro.

Appunto, era”.

Gemma mette una mano sulla spalla di Louis e l'altra su quella del fratello.

Fantastico, trascorrerò il Natale con Scrooge e il Grinch”.

Harry si scosta.

Non sono il Grinch!”, protesta. “Il Grinch non indosserebbe mai un maglione natalizio”.

Louis soffoca una risata.

Almeno dimostrerebbe di avere più buon gusto di te”.

Gemma solleva una mano per battergli il cinque.

Buona questa!”.

Harry incrocia le braccia sul petto.

Vi odio”.

Louis gli dà un buffetto sulla guancia.

Dai, Haz, cercherò di fare finta che non ci sia una renna strabica sul tuo maglione”.

Non è strabica!”.

Louis ride e lo tira per un braccio verso la sala da pranzo dove si stanno dirigendo i loro genitori. Harry non sa se i suoi abbiano deciso di assegnare a ognuno dei commensali un posto a tavola ben preciso, dal momento che oggi hanno due ospiti che – come è ovvio che sia – non sapranno quale posto sia più opportuno occupare. Tutti gli altri anni lui e la sua famiglia si sono sempre accomodati a loro posto abituale ma due persone in più quest'anno potrebbero cambiare le carte in tavola.

Con tutta la nonchalance che è in grado di simulare, Harry si mette a sedere e, battendo una mano sulla sedia accanto alla sua, intima a Louis di prendere posto, il tutto senza sollevare lo sguardo per non incrociare quello di sua madre, nel timore di leggerci della disapprovazione. Tuttavia, quando il ragazzo è costretto a sollevare la testa per osservare quello che succede intorno a lui, scopre che sua madre si è già seduta, non a capotavola di fronte a Robin come d'abitudine, ma accanto a Jay, di fronte a lui e Louis. Le due donne sono immerse in una fitta conversazione sui tovaglioli – ricamati dalla nonna di Harry (o era la bisnonna?), anni (secoli?) prima che lui nascesse – che Anne ha deciso di mettere in tavola quest'anno. Gemma, dal canto suo, occupa il posto che è sempre stato prerogativa di sua madre, esibendo un'espressione compiaciuta.

Harry per tutta risposta le fa la linguaccia. Robin intercetta il suo gesto e scuote il capo ma non commenta e si limita a incrociare le mani sotto al mento e a sospirare. Harry avverte e comprende il suo disagio (nessuno se lo fila di pezza, neanche la sua compagna che dovrebbe essere la prima a dedicargli la sua attenzione) ma non può fare nulla al riguardo, non è suo compito intrattenere Robin, quando ci sono altri adulti nella stanza.

Louis è stranamente silenzioso al suo fianco mentre esamina il proprio riflesso su un cucchiao d'argento – probabilmente in mancanza di qualcosa di meglio da fare – ma anche se è immobile Harry lo sente fremere. Forse ha acquisito un super potere e ormai riesce a sentire gli stati d'animo dell'altro ragazzo senza che questo abbia bisogno di manifestarli o forse è Louis che emana vibrazioni anche quando è fermo.

Gemma?”, chiama Robin, interrompendo il flusso dei pensieri di Harry (che flusso originale: Louis, Louis, Louis e ancora Louis) e attirando l'attenzione di tutto il tavolo. “Che ne dici di andare a prendere i crackers di Natale?”.

Gemma batte le palpebre un paio di volte, come a prendersi del tempo per assimilare le parole dell'uomo. Robin evidentemente ne ha avuto abbastanza di essere tagliato fuori e vuole iniziare il pranzo di Natale il prima possibile nella speranza di tenersi occupato mangiando. Mangiare sembra proprio una bella prospettiva, o almeno così la pensa lo stomaco di Harry che sceglie proprio quell'attimo di sospensione per mettersi a brontolare. Louis ridacchia e il riccio lo redarguisce con un colpetto sulla coscia, coscia che ha un guizzo involontario, come a voler rilasciare la tensione trattenuta nel corpo del ragazzo fino quel momento. Harry ci poggia sopra il palmo e Louis si immobolizza di nuovo. Per essere uno senza spirito natalizio Louis sembra piuttosto euforico.

E dove dovrei prenderli?”, replica Gemma dopo quelli che sono sembrati interminabili secondi.

Robin arriccia le labbra.

Prova in cantina, no?”.

Gemma aggrotta la fronte.

Ma noi non abbiamo una can-”, inizia la ragazza prima di interrompersi e arrossire.

Harry erompe in una risata mentre Robin cerca di nascondere un sorrisetto dietro alle mani giunte.

Sotto l'albero di Natale, ci sono, torno subito”, dice precipitosamente Gemma prima di schizzare fuori dalla stanza.

Robin lancia un'occhiata, vagamente imbarazzata, prima a Jay e poi a Louis.

Scusatela, di solito non è così...svampita”, afferma. “È abituata a far fare tutto a sua madre il giorno di Natale, ma oggi ha deciso di prendere il suo posto quindi le tocca.”

Jay scuote il capo ridendo.

Magari è proprio sua madre che ha voluto cederle il suo posto”, commenta.

Anne le poggia una mano sul braccio.

Non cambia nulla comunque”, sospira. “Sarò sempre io quella che dovrà pensare a tutto il resto”.

Ehi, chi ti ha aiutato a cucinare?”, esclama Gemma entrando nella stanza con in braccio un cesto piendo di crackers.

Anne abbassa impercettibilmente il capo.

Touchè”.

Harry è leggermente turbato dal silenzio di Louis, perciò gli stringe la coscia con la mano che ci aveva poggiato prima. Non è facile togliere le parole all'altro ragazzo quindi teme che Louis sia in imbarazzo o a disagio o...infelice. Dopotutto è un Natale un po' – un po' tanto – inusuale per lui.

Tutto ok?”, sussurra.

Louis si volta a guardarlo con una specie di luccichio negli occhi. Dio se è bello-

Sì”, lo rassicura Louis distraendolo dalle sue fantasticherie (perché è così dannatamente difficile rimanere concentrati?). “È strano essere qui, però...la tua famiglia mi piace. Se non parlo è perché ho paura di dire qualcosa di inopportuno e farmi detestare”.

Harry si lascia sfuggire un sorriso affezionato e incredulo.

Tipo?”.

Tipo abbiamo finito con le chiacchiere che sto morendo di fame?”.

Harry scoppia a ridere col risultato di attirare l'attenzione di tutti su di loro. Con un'ultima strizzata alla coscia di Louis rimuove la mano – meglio evitare che qualcuno lo noti, anche se ci sono almeno dieci centimetri di tovaglia a coprirli – e si rivolge agli altri.

Abbiamo finito con le chiacchiere che sto morendo di fame?”, domanda.

Louis - che stava bevendo un sorso d'acqua - si strozza. Harry gli batte una mano sulla schiena mentre sente Robin mormorare “non hai tutti i torti”.

Prendi questo, piccolo ingrato”, dice Gemma colpendolo alla testa col cracker prima di darglielo in mano e passandone uno anche a Louis.

Questo è sempre stato il mio momento preferito del pranzo di Natale”, commenta questi, rigirandosi fra le mani il tubo di carta bianco e argento, simile a una caramella dalle dimensioni spropositate. Harry riconosce che sua madre non ha comprato i migliori crackers in circolazione – quelli da dodici sterline a testa, per intederci - e si sente un po' in imbarazzo. Però, in fondo, un cracker vale l'altro: le sorprese all'interno saranno comunque inutili e gli scherzi non faranno ridere nessuno. Forse proprio in questo risiede la loro magia.

Il riccio stringe con una mano il proprio cracker e, incrociando le braccia davanti a sé, con l'altra afferra un' estremità di quello di Louis, seduto alla sua destra, mentre Robin, alla sua sinistra, tiene in mano l'altra estremità del suo. Quando il circolo è completo, Harry si volta verso Louis ghignando e riceve in risposta un ghigno identico al suo. Non è chiaro cosa ci sia di così divertente nello scoppiare i crackers – Harry stesso non sa spiegarselo – però è un momento tradizionale che unisce tutti in un comune sentimento di trepidazione e aspettativa.

Al mio tre?”, propone Robin, facendo gli onori di casa. “Uno, due...tre!”.

Il momento in cui i crackers scoppiettano, rilasciando il loro contenuto in parti disparate del tavolo, è così veloce ed effimero da non giustificare tutta l'eccitazione che lo precede, riflette Harry con un po' di delusione, affrettandosi, tuttavia, a cercare la sua sorpresa e non trovandola da nessuna parte. La sua coroncina di carta è ancora incastrata all'interno del tubo, assieme al foglietto contenente, invece di una battuta che non fa ridere, una sciarada incomprensibile.

Non trovo la mia sorpresa!”, piagnucola.

Louis gli dà di gomito.

Ti cedo la mia, se vuoi”, offre allungandogli un tagliaunghie.

Harry ridacchia.

Grazie ma no, grazie”.

Louis fa spallucce.

Harry, credo che questo sia tuo!”, esclama Robin, emergendo da sotto al tavolo e passandogli un piccolo metro da sarto.

Harry butta gli occhi al cielo.

Cosa dovrei farmene?”, domanda. “Mamma, lo vuoi tu?”.

Anne, occupata a studiare il metodo migliore per disincastrare i due anelli di metallo che ha ricevuto come regalo, annuisce distrattamente.

Nessuno è contento del proprio regalo, immagino”, osserva Gemma giocherellando con l'apribottiglie saltato fuori dal suo cracker.

Io sì”, replica Robin tenendo sul palmo della mano due bottoncini dorati. “C'ho guadagnato un bel paio di gemelli”.

Gemma si lascia sfuggire un verso a metà tra un grugnito e una risata.

Robin, quelli sono degli orecchini”.

Il primo a scoppiare a ridere è Louis, che però si affretta a coprirsi la bocca con una mano, guardandosi intorno intimorito. Anne tuttavia lo segue a ruota, ridendo di gusto, incoraggiando il resto del tavolo a fare lo stesso.

Dopo aver indossato le coroncine di carta (quella di Harry è di un rosso chiaro, tendente al...rosa), aver letto le battute - “fanno meno ridere di quelle di Harry!”, è il commento di Gemma - o cercato di risolvere gli indovinelli stampati sui foglietti di ognuno, è arrivato il momento di servire il pranzo (lo stomaco di Harry esprime la propria gratitudine brontolando di nuovo).

Anne porta in tavola il tacchino e, anche se sta cercando di nascondere il proprio orgoglio, Harry non può fare a meno di notare che gli angoli della sua bocca sono piegati in un sorriso compiaciuto.

Mi complimento con te, Anne”, commenta Jay.

Aspetta di provarlo”, ribatte l'altra donna.

Smettila di fare la modesta, mamma”, interviene Harry, le narici che fremono all'odore emanato dal piatto che sua madre ha appena messo in tavola. “Si sa che prepari il mio tacchino natalizio della città”.

Dopo averci impiegato quelle quindici ore vorrei ben vedere!”, esclama Robin.

Lo tagliamo, per favore?”, implora Harry, guadagnosi una patta di approvazione sulla coscia da parte di Louis.

Il pranzo, lungi dall'essere consumato in silenzio, è accompagnato da commenti di apprezzamento da parte di tutti – Anne è al settimo cielo - e aneddoti sui Natali passati (non così passati da includere qualche menzione al padre di Harry, per fortuna). Anche Louis si è sciolto – aver saziato la propria fame gli ha fatto ritornare il dono della parola – e ha investito Anne di domande su Harry da piccolo, per l'esasperazione dello stesso e la gioia della donna.

(“Quale è stata la sua prima parola?”.

Gatto”.

Quando ha iniziato a camminare?”.

A undici mesi”.

Ha mai fatto la pipì a letto?”

LOUIS!!!”.

Sì, un sacco di volte”.

Posso vedere le foto del suo primo bagnetto?”.

NO!”,

Certo, quando vuoi”).

Gemma sembra aver particolarmente apprezzato il vino portato da Jay. Harry stesso lo ha bevuto e infatti gli gira un po' la testa, ma solo un pochino. Sua sorella ne ha però approfittato più di tutti gli altri messi assieme. Le sue guance sono chiazzate di rosso e ogni tanto biascica. Harry non può fare a meno di prendersi gioco di lei.

Quanti sono questi?”, domanda sventolandole davanti alla faccia due, poi tre, poi cinque dita. Gemma per tutta risposta gli mostra il dito medio.

Gem!”, interviene sua madre. “Abbiamo degli ospiti!”.

Ha iniziato tuo figlio!”, si giustifica la ragazza, arrossendo ancora di più.

Harry ridacchia e appoggia la testa sulla spalla di Louis. Ha voglia di toccarlo e per adesso deve accontentarsi di questo gesto innocente e innocuo. La maglia di Louis odora di detersivo per i panni ma inspirando bene col naso Harry riesce a distinguere l'odore della pelle di Louis e una traccia di bagnoschiuma fruttato, estivo, che contrasta con l'atmosfera natalizia e che gli ricorda il sole, la spiaggia, il caldo. L'altro ragazzo ne approfitta per avvolgersi un riccio di Harry attorno a un dito, prima di domandare: “Anche a te è piaciuto il vino, vero, Curly?”, alludendo a un ipotetico stato di ebbrezza dell'altro ragazzo.

Harry solleva la testa e lo guarda dritto negli occhi.

No, sei tu che mi inebri”.

Louis incrocia gli occhi tanto da sembrare strabico per un attimo, poi esplode in un attacco di risa così improvviso e potente che Harry è costretto ad allontanarsi.

Oh mio dio, questa è stata...pessima, Haz, orribile”, afferma, ignorando gli sguardi interrogativi di Anne e sua madre.

Harry mette il broncio.

Non era una battuta”.

Infatti sembrava più una frase d'abbordaggio di infima categoria”.

Harry incrocia le braccia sul petto e si volta dall'altra parte, ripromettendosi di non parlare mai più a Louis, mai mai più. Quando però sente una mano di Louis scivolare sulla sua coscia è costretto a cedere.

Che vuoi?”, sbotta, fronteggiandolo. Non stanno litigando ma Harry non vuole comunque dargliela vinta per averlo preso così brutalmente in giro dopo che lui gli ha aperto il suo cuore. In maniera goffamente poetica ok, però Louis deve accontentarsi della sua – momentaneamente – scadente vena artistica.

L'espressione seria di Louis vacilla un po', segno che sta resistendo all'impulso di ridere di nuovo. Harry, tuttavia, apprezza lo sforzo.

Scusami”, sussurra l'altro ragazzo. “Mi ha fatto ridere il termine inebriare, scusa”.

Harry aggrotta la fronte. Louis si sporge per parlargli all'orecchio.

Mi farò perdonare più tardi, ok?”, bisbiglia. “Ti inebrierò per bene quando saremo soli, d'accordo?”.

Harry freme dalla voglia di essere “inebriato per bene”, qualunque cosa voglia dire. Il tono di Louis promette sesso o quello che è. Qualcosa di sessuale, comunque.

Dopo aver sparecchiato (aiutata da una riluttante Gemma), Anne torna a tavola con un vassoio in cima al quale troneggia una “palla di fuoco” di piccole dimensioni.

Fantastico, pensa Harry, più alcool per Gemma. Sua sorella sta infatti adocchiando il dolce flambè con un misto di adorazione e vago timore.

Jay è stata così carina da portare il pudding”, cinguetta Anne poggiando il vassoio sul tavolo, prima di rivolgersi alla sua amica. “Quest'anno non mi andava di prepararlo – il procedimento è troppo lungo e francamente non mi è mai venuto bene – ma per fortuna ci hai pensato tu!”.

Jay distoglie lo sguardo per qualche secondo.

In realtà l'ho comprato al supermercato”, ammette, ridacchiando imbarazzata.

Direttamente dalle cucine di Tesco-”, inizia Louis con tono di scherno.

Marks & Spencer”, lo corregge prontamente sua madre fulminandolo con lo sguardo. Ouch.

Anne scuote il capo.

Grazie mille, Jay. Cosa sarebbe stato il pranzo di Natale senza il tradizionale pudding?”.

Un pranzo di Natale dopo il quale non avrei rischiato di vomitare, pensa Harry, che odia con ogni fibra del suo essere il maledetto dolce. Tuttavia porta male non mangiarne nemmeno una fetta quindi non può tirarsi indietro. E poi sarebbe scorretto nei confronti dei loro ospiti.

Oh, Elizabeth avrà già iniziato”, afferma Robin dopo aver mangiato l'ultimo boccone di pudding ed essersi massaggiato la pancia.

Il cuore di Harry sprofonda nel petto. No, anche quest'anno no.

Robin”, mormora.

Harry”, gli fa eco l'uomo.

Robin”, insiste il ragazzo.

Louis osserva lo scambio di battute con uno sguardo interrogativo.

Elizabeth?”, domanda, scandendo il nome come se fosse una parola appertenente al vocabolario di un paese straniero. Harry è affascinato dal modo in cui la lingua di Louis batte sui suoi denti perfetti e dalla sua pronuncia che ogni tanto assume un tono leggermente altolocato, sebbene non ci sia nulla di altolocato in lui.

Robin è un grande fan della Corona”, spiega Anne.

E ci costringe a guardare il discorso della Regina ogni anno”, borbotta Harry.

Non sono un grande fan della Corona”, si difende l'uomo. “Sono solo legato alle tradizioni”.

Harry sbuffa.

Andate avanti voi, io intanto sparecchio”, dice Anne.

Ti aiuto”, si offre Jay.

Robin si alza da tavola e si stiracchia.

Ci penso io a caricare le lavastoviglie dopo, ok?”, dice alla sua compagna, poggiandole un bacio conciliatorio sulla tempia.

Oh, gentile da parte tua”, scherza la donna con un mezzo sorriso. “Tranquillo, adesso vai coi ragazzi in salotto”.

Il riccio segue Robin di malavoglia, mentre Louis e Gemma confabulano dietro di lui. Robin accende la TV e si accomoda sulla poltrona. Harry e Louis prendono posto sul divano mentre Gemma si accoccola ai piedi di Robin, tirandosi in braccio il gatto.

Buon Natale, Dusty!”, esclama la ragazza. Il gatto, come prevedibile, tenta di divincolarsi. Gemma se lo stringe al petto, indifferente alla sofferenza del povero animale. Harry pensa che non c'è da stupirsi se Dusty passi la maggior parte del suo tempo nascosto sotto al divano o dietro alle tende. Anche lui odierebbe gli umani se fosse un felino.

Mi ricordo il primo discorso al quale ho assistito”, inizia Robin, aumentando il volume della TV, ignorando, di fatto, il discorso della Regina in favore di una “passeggiata sul Viale dei Ricordi”.

Louis è l'unico a fingere interesse. Gemma continua a torturare il gatto mentre Harry osserva le luci dell'albero di Natale nella speranza che queste lo ipnotizzino. Gli dispiace però che Louis debba annoiarsi.

Harry realizza, però, che forse Louis non si sta propriamente annoiando quando lo sente scoppiare in una fragorosa risata. Non ha idea di cosa lui e Robin abbiano parlato mentre lui era distratto però, qualunque cosa fosse, deve essere stata divertente. O questo oppure Harry non ha dato abbastanza credito alle doti di attore di Louis. I due continuano a chiacchierare, dimentichi del discorso della Regina o del fatto che ci siano altre due persone nella stanza (una e mezza, in realtà, visto che Gemma si sta attualmente rotolando sul tappeto nel vano tentativo di spronare il gatto a fare lo stesso) fino a quando Robin non si alza dalla poltrona e li congeda con un: “Vado ad aiutare Anne e Jay in cucina”, nello stesso momento in cui la Regina si congeda dalla nazione.

Gemma si fionda sulla poltrona con un “Finalmente!” e prende possesso del telecomando.

Robin fa morire dal ridere, Haz”, afferma Louis dando a Harry un colpetto sul ginocchio. Il riccio è ancora un tantino stordito dal vino (forse anche dal maledetto brandy contenuto nel maledetto pudding) e dalle luci, però il tocco di Louis lo riporta immediatamente alla realtà.

Lo so, Robin è il migliore”, confessa. “Un po' fuori di testa a volte, ma quello non è un problema”.

Già”, concorda Louis guardandolo con un ghigno da un orecchio all'altro. Harry è sul punto di domandargli cosa abbia da sorridere così quando sua sorella urla: “Harry, guarda cosa ho trovato!”.

Harry e Louis rivolgono la loro attenzione alla TV ed esclamano nello stesso momento: “Love Actually!” per poi guardarsi l'un l'altro e scoppiare a ridere.

Vi va di vederlo?”, propone Gemma. “Non è iniziato da molto”.

Certo! Che Natale sarebbe senza Love Actually?”, ribatte Louis.

Esatto”, gli fa eco Harry, ricordandosi di quella volta in cui non ha voluto confessare a Louis che Love Actually, fosse, di fatto, il suo film preferito.

Volete una coperta?”, offre Gemma. “Ne vado a prendere una per me, se volete ne porto una anche per voi”.

Harry non ha freddo avvolto nel suo maglione di lana ma Louis indossa una maglioncino leggero, la stanza è piuttosto umida e né lui né sua sorella sono mai stati in grado di accendere il camino.

Ok, grazie, Gem, sei la sorella migliore del mondo!”.

Gemma lo mette a tacere con uno gesto della mano. Harry la guarda sparire oltre la porta prima di voltarsi verso Louis.

Tutto ok?”, domanda.

Louis lo guarda di sottecchi, attraverso le lunghe ciglia che Harry ama una per una.

Sì, perché continui a chiedermelo?”.

Harry si stringe nelle spalle.

Ho paura che questo Natale non sia all'altezza delle tue aspettative”, confessa. “Dopotutto fino a ieri non avevi neanche in programma di venire qui e poi-”.

Harry”, lo chiama Louis.

...confrontandolo con il Natale che avresti potuto avere se Mark fosse stato ancora con voi-”, continua Harry imperterrito.

Haz”, lo chiama di nuovo Louis.

...insomma, ho paura che tu sia infelice o che ti manchi-”.

Louis gli afferra un polso.

Harry, per dio, mi fai parlare?”, sbotta. “Stai zitto un attimo”, prega, stavolta con un tono più gentile.

Ok”, mormora Harry.

Ti giuro che è tutto perfetto, tu sei perfetto e non mi manca niente”, afferma. “Se Mark fosse stato qui tutto sarebbe stato diverso, è vero, ma Mark non è qui, perché Mark non fa più parte della mia famiglia e io devo farmene una ragione”.

Harry annuisce ma Louis non ha ancora finito.

E, comunque, questo è uno dei Natali più belli che abbia mai trascorso in vita mia. Non ho mai visto mia madre così rilassata, senza l'ansia che tutto sia perfetto, senza la pressione di dover badare a quattro bambine più un adolescente, senza-”. Louis si morde il labbro inferiore. “Non lo so, Harry, ultimamente lei non è stata sé stessa però oggi l'ho vista più serena. Immagina se avessimo trascorso il Natale da soli in casa io e lei, come si sarebbe depressa”.

Harry ricorda com'erano i Natali tra la dipartita di suo padre e l'arrivo di Robin. Neanche la presenza di nonni, zii e cugini riuscivano a sollevare il morale di sua madre.

E poi sono così felice di essere qui con te, non immagini quanto”.

Davvero?”, domanda Harry in un bisbiglio.

Davvero”.

Gemma sceglie proprio questo momento per lanciargli sulla testa una coperta. Harry un po' le è grato per l'interruzione, altrimenti avrebbe fatto qualcosa di stupido, come baciare Louis o dirgli che lo ama. Per quanto riuscirà ancora a trattenersi?

Anch'io lo sono, comunque”, dice dopo che Louis ha sistemato la coperta su di loro. “Felice, intendo”.

Bene”, replica l'altro ragazzo.

Zitti, adesso, che c'è Hugh Grant”, li ammonisce Gemma.

Proprio nel bel mezzo del discorso da Primo Ministo di Hugh – che Harry conosce parola per parola, neanche a dirlo – Louis si sporge verso il suo orecchio.

Haz, tutti questi baci cinematografici mi hanno fatto venire voglia di un bacio vero”.

Harry avverte distintamente un brivido percorrergli la schiena. Anche Louis deve averlo percepito, infatti ride e appoggia la testa sulla sua spalla.

Lo prendo come un anche a me”, sussurra.

Harry rivolge uno sguardo a sua sorella, intenta a guardare il fim con la stessa concentrazione di una che si sta applicando nel risolvere un rebus (anche lei lo conosce a memoria, andiamo!). Gemma sa e Louis sa che lei sa, ma baciarlo in salotto sarebbe comunque un rischio.

Il riccio fa scorrere lo sguardo sul viso di Louis - soffermandosi un attimo di più sulle sue labbra - e sospira.

Lou, è crudele da parte tua dirmi una cosa del genere quando sai che non possiamo”.

Louis sospira di rimando.

Più tardi”, mormora.

Più tardi”.

Louis cerca la sua mano sotto la coperta e intreccia le loro dita. Harry si assicura di sistemare la coperta in modo che non si noti nulla.. Forse è un po' paranoico ma meglio prevenire che curare. Lo fa a beneficio di Louis in primis e lui per Louis farebbe di tutto, ok?

Ogni tanto Louis stringe la presa, quando sta per arrivare una scena da lui particolarmente attesa – stranamente (o no?) le “sue” scene coincidono con quelle di Harry – oppure gli accarezza il dorso con il pollice quando lo sente teso (sanno tutti come va a finire la storia tra Colin Firth e la ragazza portoghese, però ogni volta Harry trattiene il fiato). La mano di Louis lo ancora alla terra e lo fa fluttuare insieme. Harry ogni tanto si sente un aquilone: il filo al quale è attaccato è tenuto da Louis, così come Louis è allo stesso tempo il vento che lo fa girare.

Sono appena finiti i titoli di coda quando Anne, Jay e Robin li raggiungono in salotto.

Apriamo i regali, ragazzi?”, propone Anne.

Gemma si stiracchia facendo fuggire via il gatto che le si era – di sua spontanea volontà – accoccolato sulle gambe.

Qualcuno vuole un tè?”.

No, Gemma, apriamo i regali”, replica Harry con impazienza. Il suo ingombrante regalo per Louis si erge sopra la pila di pacchetti di dimensioni più o meno modeste sotto l'albero di Natale e Harry sa che l'altro ragazzo lo ha adocchiato più di una volta, percependo forse che si trattasse del suo. D'altronde Harry glielo aveva anticipato che fosse...grande.

Anne si dirige verso il giradischi e si guarda un attimo intorno, come a cercare l'approvazione di tutti, prima di poggiare la puntina sul disco. Le note di Have Yourself A Merry Little Christmas evocano in Harry una specie di nostalgia che gli si attacca allo stomaco in maniera, però, non del tutto spiacevole.

Mi dispiace essere venuta a mani vuote”, si scusa Jay..

Ma figurati!”, taglia corto Anne.

Io e Louis ci siamo già scambiati i regali, ieri mattina, prima che le ragazze andassero col padre”, la informa Jay, con un tono velato di tristezza.

Anne le sorride e le accarezza una spalla.

Iniziamo col più grande?”, propone la donna, rivolgendosi direttamente a Harry.

Il riccio ha un tuffo al cuore. In origine non aveva programmato di dare a Louis il suo regalo davanti a tutti, ma sua madre non ha smesso di tormentarlo da quando è arrivato per posta e probabilmente sarà più ansiosa lei di aprirlo per scoprire che cosa contenga il misterioso involucro che Louis stesso.

Harry si alza dal divano e va a recuperare il...è difficile definirlo pacco. Sembra più una piccola montagna con i piedi, avvolta malamente in una carta regalo di un rosso acceso, con in cima un fiocco dorato.

Questo è per Louis”, annuncia.

Gemma fa un verso simile a una risata rauca. Harry le dà un colpetto con il piede, prendendola allo stinco.

L'ho impacchettato con le mie mani”, ammette. Non ha il coraggio di alzare gli occhi dal tappeto. Have Yourself A Merry Little Christmas sta sfumando in White Christmas e lo stomaco di Harry è ancora più annodato di prima.

Louis batte la mani come una foca sovraeccitata.

Mi hai regalato una slitta, Harold?”.

Harry arrossisce per l'imbarazzo. Gli era sembrata una bella idea quando ha ordinato il regalo su Internet, una decina di giorni prima. Adesso si ritrova a mettere in dubbio la sua avventata scelta. Gli occhi di tutti sono puntati su di lui e Harry comincia a temere non solo di aver toppato il regalo di Louis ma anche che il regalo in questione, per quanto fuori luogo, riveli troppo.

Dopo aver depositato il regalo ai piedi di Louis, Harry si lascia cadere sul divano e si asciuga i palmi delle mani sui pantaloni. Louis gli poggia una mano sulla spalla.

Posso aprirlo o...?”.

Harry, ti sembra questo il modo di dare un regalo a qualcuno?”, lo redarguisce sua madre.

Cazzo, si sta rendendo ridicolo e per nessun motivo apparente. Il riccio prende in braccio il regalo e lo circonda con le braccia.

Non è una slitta”, afferma facendo capolino da dietro il pacco per guardare in faccia Louis, i cui occhi saettano alternativamente tra lui e quello che tiene in grembo.

Bene, non avrei saputo che farmene in ogni caso”, scherza Louis allungando le mani verso il proprio regalo. Harry lascia che l'altro ragazzo lo sollevi e lo depositi sulle propria ginocchia. Louis sembra incerto su dove mettere le mani.

Mh, è morbido”, osserva.

Strappa pure”, lo incita Harry.

Louis non se lo fa ripetere due volte e inizia a squarciare l'imballaggio con la foga di un bambino di cinque anni che si aspetta di trovare il suo giocattolo preferito sotto lo strato di carta.

Harry distoglie lo sguardo per non vedere l'espressione di Louis e la realizzazione nei suoi occhi. Odia guardare la gente in faccia quando sta aprendo un regalo perché è difficile mascherare una delusione abbastanza in fretta da non farsi notare dai propri spettatori.

Haz”, lo chiama Louis. “Ma è...un leone?”.

Il tono di Louis è difficile da leggere. Harry si volta verso di lui. L'altro ragazzo ha un ampio sorriso stampato in volto e Harry non vuole credere che sia finto.

Sembrerebbe”, replica Harry asciutto.

Caz-volo, è un leone alto la metà di me!”, continua Louis.

Harry si stringe nelle spalle. Il cuore gli batte all'impazzata e non ha il coraggio di voltarsi verso la sua famiglia.

Mi ricordo che quando siamo andati da Harrods non hai fatto altro che blaterare su quanto ti sarebbe piaciuto averne uno”, dice a mo' di giustificazione. “Non un leone leone – quelli non li vendono da Harrods, né da nessun altra parte, per quanto ne so - un peluche, intendo”, aggiunge precipitosamente, a beneficio degli altri ascoltatori.

Louis, che sta accarezzando la criniera del leone con affetto, alza di scatto la testa verso di lui.

Te lo sei ricordato?”.

Non ho mai smesso di pensarci, vorrebbe dire Harry.

Dicevi che il leone è il Re della Foresta e cose del genere”. E che il leone simboleggia il coraggio e la forza, che nessuno oserebbe fare del male a un leone – o prenderlo in giro - e che ti sarebbe piaciuto rinascere leone per essere sempre temuto e rispettato e per...fare sesso quaranta volte al giorno senza stancarti mai. Harry ricorda anche di aver pensato a un documentario visto qualche tempo prima, dove si accennava al fatto che i leoni pratichino l'omosessualità di tanto in tanto e che questa è una cosa normale, che è normale per i leoni maschi coccolarsi, strusciarsi, montarsi...ma non ne aveva fatto parola a Louis nel timore che si sentisse in qualche modo pressato.

Lo adoro”, afferma Louis con decisione abbracciando la testa del leone e guardando Harry negli occhi. Ti adoro, sembra volergli dire.

Sul serio?”, domanda Harry speranzoso.

Certo che sì”.

Harry si lancia d'istinto verso l'altro ragazzo per abbracciarlo, il peluche schiacciato tra i loro due corpi. Louis non ha neanche il tempo di reagire che Harry si stacca da lui, lanciando un'occhiata in tralice ai presenti. Deve imparare a controllarsi, diamine.

Grazie, Haz, mi piace tantissimo”, ribadisce Louis. “Lo metterò a guardia della mia camera così nessuno oserà più entrarci”.

Ti conviene nasconderlo alle gemelle, altrimenti vorranno giocarci”, lo avverte sua madre.

Louis si stringe il peluche al petto.

Lascerò che gli pettinino la criniera ogni tanto” dice, affondando il naso nella suddetta.

Harry lo trova tenerissimo. Louis è una miscela perfetta di dolcezza e sensualità, a volte sembra un bambino nel corpo di un ragazzo, altre un uomo nel corpo di un adolescente. Ogni tanto gli fa pensare a una specie di caleidoscopio: è come se Louis contenesse dentro di sè frammenti di tanti altri Louis, di forme e colori diversi. Oltretutto, per lui Louis è sempre fonte di meraviglia e stupore e a volte non riesce proprio a spiegarselo (esattamente quello che provava quando da bambino giocava col “cannocchiale magico”).

Adesso mi vergogno a darti il mio”, confessa Louis, mettendo da parte il peluche. Gemma salta giù dalla sua poltrona per ispezionarlo da vicino. Louis la lascia fare.

Perché?”.

Perché è una caz-volata in confronto”.

Non è vero”.

Louis arriccia le labbra poi si mette in piedi e, seguito dagli sguardi di tutti, si piega sotto l'abero per prendere il pacchettino che ha portato la notte prima.

Ecco”, dice porgendolo a Harry.

Sembra una di quelle scatolette che contengono un gioiello. Oddio, Louis non gli avrà mica ragalato un anello?

La vostra presenza mi stressa”, ammette Harry, rivolgendo una breve occhiata ai suoi parenti che incombono su di lui come avvoltoi.

Scusa, vuoi che ce ne andiamo?”, scherza Robin.

Magari. Aprire i regali di Natale non è mai stato così frustrante.

H., se ti muovi magari posso scartare i miei di regali”, sbuffa Gemma.

Ingorda”, le risponde Harry a denti stretti, lisciando nel frattempo il coperchio della scatola.

Coraggio, Haz”, lo incita Louis. “Non abbiamo tutto il giorno”.

Harry annuisce. Anche l'altro ragazzo è nervoso e questo in qualche modo lo conforta.

Aprendo la scatola con mani tremanti Harry prega che non contenga un anello. Non perché non desideri riceverne uno da Louis – altroché se lo desidera, un anello sancisce un legame e il loro è ancora un grande punto interrogativo – ma perché non saprebbe come spiegarlo ai suoi genitori.

Quando il contenuto della scatola si rivela ai suoi occhi, Harry realizza di essere stato uno stupido a pensare che fosse un anello (e averci anche sperato, per un attimo, nonostante tutto). Louis non glielo avrebbe mai regalato, perché avrebbe avuto un significato troppo grande e l'altro ragazzo, ammettiamolo, non attribuisce alla loro relazione questa importanza (Harry vorrebbe davvero, davvero, sapere che importanza Louis le attribuisca).

Ti piace?”, chiede subito Louis.

Harry estrae con cautela la catenina d'argento dalla scatoletta e poggia il ciondolo sul palmo dell'altra mano per esaminarlo. Il ciondolo è piccolo e leggero e ha una consistenza piacevole al tatto, segno, secondo il suo modestissimo parere, che non sia di scarsa fattura.

Ehm, è un aeroplanino di carta”, spiega Louis. “Cioè, non è di carta, perché è d'argento, però, insomma, rappresenta un aeroplanino di carta, ecco e uhm-”.

Harry non lo zittisce neanche perché vuole vedere fino a che punto riuscirà a mettersi in imbarazzo.

Allora, ti piace il tuo aeroplanino di carta d'argento?”, interviene Gemma, sarcastica. Harry vorrebbe strozzarla. Solo lui può prendersi gioco di Louis.

Sì che mi piace!”, esclama con un entusiasmo tale da sembrare finto. No, grave errore. “Mi piace”, ripete con più calma rivolgendosi a Louis. “Grazie”.

Non so perché ma quando l'ho visto ho pensato a te”, dice Louis quasi con timidezza.

Neanche Harry sa il perché e probabilmente non lo saprà mai se Louis stesso lo ignora (o non vuole dirlo davanti a tutti?). Forse gli aeroplanini di carta simboleggiano la libertà? O la giovinezza? In ogni caso questo ciondolo gli ricorderà sempre come lui non sia mai stato in grado di costruire un aeroplanino di carta in vita sua (oltre al fantastico Natale che ha passato insieme a Louis, ovviamente).

Mezz'ora dopo, quando tutti hanno aperto i propri regali – Gemma sta ancora abbracciando la borsa di Mulberry che le ha regalato Robin e che gli sarà costata una cifra oscena ergo probabilmente metà del suo stipendio - Anne si offre di preparare del tè per accompagnare i cupcake avanzati dal giorno prima e che Jay “deve assolutamente assaggiare!”.

Non il tè che mi hai fatto bere oggi!”, le urla dietro Gemma quando la donna però è già sparita in cucina seguita dalla sua amica.

Harry è seduto sul tappeto assieme a Louis a sorseggiare il suo tè e a suggerirgli dei nomi per il leone come se questi fosse effettivamente il suo nuovo animale domestico, quando sua sorella propone a tutti di andare fuori in giardino a giocare con la neve.

Ha nevicato tanto?”, domanda Robin.

Gemma sbircia di nuovo fuori dalla finestra e si stringe nelle spalle.

No, non tanto, ma abbastanza per poterci giocare”, lo informa. “Vuoi venire?”.

Robin si liscia i baffi per un momento.

Ci penserò su”.

Gemma sbuffa.

Harry? Louis?”.

Il riccio interroga l'altro ragazzo con lo sguardo.

Per me va bene”, concede Louis. “Fammi prima finire di bere il mio tè, però”.

Harry lancia un'occhiata al suo tè ormai freddo.

Tu e Gemma intanto andate”, lo incoraggia Louis.

Dai, andiamo!”, esclama la ragazza. “Domattina questa neve si sarà già sciolta, tanto vale approfittarne”.

Harry sfiora il ginocchio di Louis con un piede a mo' di congedo.

Ti aspetto fuori”.

Non appena messo piede fuori dalla porta, Gemma lancia un'imprecazione.

Cazzo, fa freddo!”.

Harry la squadra: la ragazza indossa un cappello rosa confetto con un pon-pon in cima, una sciarpa arancione e dei guanti bianchi con dei coniglietti stampati sopra.

Siamo a Dicembre, Sherlock”.

Gemma fa dei saltelli sul posto.

Dentro si stava benissimo ma qui fuori si congela!”.

Harry affonda un piede nella neve per controllare quanto sia alta. Non tantissimo è il suo responso. In più il terreno sotto è fangoso e prenderla in mano sarà un vero schifo. Il cielo poteva impegnarsi un po' di più e nevicare un altro po'.

Mi piace la collana che ti ha regalato Louis”, dice Gemma all'improvviso.

Harry si porta istintivamente una mano al petto per tastare il ciondolo sepolto sotto al giubbotto e al maglione.

Anche a me”, risponde con un sorrisetto.

Un consiglio spassionato, H: datti un contegno”.

Harry arrossisce.

Perché?”.

Cazzo, guardi Louis come se tenesse in mano il sole o qualcosa del genere”.

Louis è il sole, vorrebbe ribattere Harry, ma si morde la lingua giusto in tempo.

E come mi guarda lui?”, domanda invece.

Come se tenessi il mano la luna e le stelle”, ribatte prontamente Gemma, poi fa una pausa e si ferma pensosa a guardare un punto oltre la testa di Harry. “E poi fate questa cosa strana, inquietante oserei dire: vi specchiate”.

Harry sbatte le palpebre, perplesso.

Cioè”, continua Gemma, gesticolando esageratamente come quando non è in grado di trovare le parole adatte e le cerca annaspando nell'aria. “Fate le cose contemporaneamente. Tu fai un movimento e anche lui lo fa, nello stesso momento, anche se non ti sta guardando. Penso sia una cosa inconscia. Fa un po' paura”.

Uao”, è il commento poco eloquente di Harry. Sua sorella è un po' paranoica. Oppure è visionaria. O lui e Louis sono anime gemelle questa ne è un'ulteriore dimostazione.

Comunque, non era questo il mio punto”, insiste Gemma.

Sei solo invidiosa”, taglia corto Harry. Non gli va di sentirsi dire da sua sorella quanto lui e Louis siano ovvi. Ne è già dolorosamente consapevole ed è solo questione di tempo prima che qualcuno che non dovrebbe se ne accorga. La tentazione di chiederle: “Pensi che mamma abbia capito qualcosa?” è tanta, ma lui ha troppa paura della risposta.

Lo so”, ribatte Gemma punta sul vivo. “Comunque, c'è un'altra cosa che volevo dirti”.

Harry si appoggia al muro di casa sua e guarda sua sorella con un' espressione leggermente esasperata.

Ho aggiunto Niall su Facebook”.

Oh. Bene.

Gemma”.

Mi piace, ok?”, sbotta sua sorella. “E non mi interessa quello che hai da dire in proposito”.

Non lo conosci neanche!”.

Ti ho detto che l'ho aggiunto su Facebook!”.

Vi siete mai parlati?”.

Gemma lascia passare qualche secondo prima di rispondere.

No, ci sto lavorando. Però guardo sempre il suo profilo e ho scoperto tutto quello che c'è da sapere sul suo conto”.

Harry smuove un po' di neve col piede. Certo.

Magari se lo conoscessi non ti piacerebbe più”.

Gemma gli punta contro un dito, cogliendolo di sorpresa.

Ho elaborato un piano”.

Harry sospira. Sua sorella lo farà uscire pazzo.

Tu e i tuoi amici avete già preso impegni per Capodanno?”.

Il riccio scuote il capo.

Bene, allora potreste venire alla festa di Asthon!”, esclama entusiasticamente Gemma. “Proponilo ai ragazzi del glee club o a chi vuoi tu”.

Chi è Ashton?”.

Non importa, tu dì ai tuoi amici che c'è una festa organizzata da alcuni ragazzi universitari. Vorranno venire sicuramente”.

Sarebbe questo il tuo piano per conoscere Niall?”.

Gemma annuisce convinta.

Non so neanche se Niall sarà qui per Capodanno o se sarà ancora in Irlanda” mente Harry. In realtà conosce benissimo i piani del suo amico.

Torna in Inghilterra il trenta”, replica la ragazza con un sorriso furbo che sembra voler dire: “Smettila di accampare scuse, sono più avanti di te”.

Ok, lo proporrò agli altri”, si arrende il ragazzo.

Perfetto!”, urla Gemma, poi si ricompone. “Io posso portare in macchina te, Niall, Louis Ed-”.

Ed è dai suoi parenti e non sarà qui per Capodanno”.

Fa nulla”, dice Gemma. “Comunque, la mamma ti manderà sicuramente visto che sarai con me. Se invece decidi di fare qualcos'altro non è detto che lei acconsenta”.

Harry si stacca dal muro e si allontana di qualche passo.

Ne sai una più del diavolo tu, eh?”.

Non fa neanche in tempo a sentire la risposta di sua sorella che qualcosa lo colpisce alla nuca: prima avverte il dolore poi registra il freddo. La neve si sta già facendo strada dentro al suo maglione e lungo la sua colonna vertebrale, sciogliendosi nel tragitto, e Harry è troppo sotto shock per reagire.

Colpito e affondato!”, urla Louis dietro di lui.

Harry si volta lentamente, tramando vendetta, per scoprire sulla porta di casa non solo Louis ma anche Robin, Anne e Jay. Sua madre ha una mano davanti alla bocca, Harry non sa se per nascondere una risata o un'espressione sconvolta.

Questa me la paghi, Lou!”, urla di rimando, piegandosi con l'intento di prendere una manciata di neve da terra e scivolando miseramente per aver messo male il piede.

La risata vagamente isterica di Louis lo fa assomigliare a un folletto malefico. Harry è deciso a prendersi la sua vendetta. Senza staccare gli occhi da quelli dell'altro ragazzo e cercando di infondere un cipiglio minaccioso al suo sguardo, il riccio afferra quanta più neve la sua mano riesce a contenere, prende e la mira, lancia e...colpisce la pancia di Robin.

L'uomo si piega in due per il dolore – sta fingendo, andiamo! - mentre Louis si piega in due per le risate. Anche sua sorella sta ridendo - la sua risata viene fuori a sbuffi insieme al freddo - mentre Anne e Jay accerchiano Robin per accertarsi che il tiro di Harry non abbia effettivamente creato i danni che l'uomo va lamentando.

Dovresti prendere in considerazione una visita oculistica”, afferma Robin scrollandosi dal cappotto la neve residua. Il suo tono non maschera alcun risentimento, c'è anzi un sottofondo di divertimento in esso.

Oh, andiamo, è stato solo un errore di distrazione!”, si difende Harry.

Dici che puoi fare di meglio, Hazza?”, lo sfida Louis.

Harry solleva il mento, fiero.

Certo che posso!”, replica con tutta la convinzione che è in grado di fingere.

Per quanto mi piacerebbe assistere alla rivincita di Harry, onde evitare di finire di nuovo vittima della sua pessima mira io mi ritiro in casa”, annuncia Robin. “Vi va un gioco da tavola o preferite unirvi alle attività all'aperto dei ragazzi?”, chiede alle due donne.

La prospettiva di giocare coi ragazzi è allettante”, mente Anne. “Però se sull'altro piatto metti una bella partita a Scarabeo sono costretta a seguirti dentro”, conclude pomposamente.

Robin la guarda con ammirazione.

Questa è la mia Anne”, dice circondandole le spalle con un braccio. “Jay, per te va bene?”.

Non si dice mai di no a Scarabeo”.

Harry, che ha osservato questo scambio di battute senza mai perdere d'occhio Louis, si rivolge all'altro ragazzo.

Pronto?”.

Prontissimo”, risponde Louis, sfregandosi le mani.

Sapete che vi dico?”, interviene Gemma, della quale Harry si era quasi dimenticato. “Vado a giocare dentro con gli altri”.

La ragazza, che sta marciando verso casa a passo svelto, ha un'espressione seccata che sta cercando invano di nascondere.

Gemma!”, le urla dietro Harry, che si sente in colpa. Dopotutto era stata lei a proporre di giocare fuori. “Resta!”.

Non c'è problema, Harry”, replica lei sforzandosi di sorridere. Non sembra realmente arrabbiata, solo un filino delusa. “Fa comunque troppo freddo per i miei gusti”.

Harry la guarda sparire oltre la porta.

Mi sa che c'è rimasta un po' ma-”, fa per dire ma la sua frase è bruscamente interrotta da una palla di neve, scagliata da una distanza ravvicinata e atterrata sulla sua guancia. Alla fine ha fatto quello che si era ripromesso di non fare: perdere di vista Louis. La guancia gli brucia.

Louis!”, protesta. “Giochi sporco!”.

La risata di Louis arriva da qualche parte dietro all'albero al centro del giardino.

E ti nascondi pure!”.

Louis continua a sghignazzare, nascosto dietro al tronco dell'albero.

New and bit alarming, who'd have ever thought that this could be?”, canticchia. “True that he's no Prince Charming, but there's something in him that I simply didn't see”.

E così io sarei la Bestia?”, domanda Harry, chinandosi a raccogliere un po' di neve inevitabilmente mista a fango e dirigendosi verso l'albero.

Ovvio, ma ti sei visto?”, risponde Louis.

Harry apre la bocca per replicare, indignato, ma viene colpito da una manciata di neve dritto in faccia. Gliene entra un po' anche in bocca e si ritrova a sputacchiare. Come ha fatto a non vederla arrivare? Louis deve essere un ninja!

Se ti prendo ti ci soffoco con la neve!”, minaccia, facendo uno scatto in avanti fino a toccare l'albero. Louis scappa di lato e corre verso la casa. Harry, senza prendere la mira, gli lancia addosso la neve che ha in mano e lo colpisce a un braccio.

Stiamo migliorando!”, lo prende in giro l'altro ragazzo.

Harry ringhia per la frustrazione.

Visto? Che ti avevo detto? Sei tu la Bestia!”.

Harry, suo malgrado, scoppia a ridere, poi si abbassa a raccogliere altra neve ma Louis non gliene da il tempo e gli tira addosso un'altra “palla”. Sulla schiena. Ok, Louis è un fottutissimo ninja addestrato!

Te la do io la Bestia!”, urla, ma non fa in tempo a rimettersi in piedi che Louis gli salta sulle spalle, spalmandogli sulla faccia la neve rimastagli attaccata a un guanto. Harry riesce a scrollarselo di dosso. Louis atterra sul sedere e Harry è pronto a trarre vantaggio da questa situazione se non fosse che l'altro ragazzo gli fa lo sgambetto facendo cadere lui lungo disteso sulla neve. Harry è tutto un dolore.

Mi stai uccidendo”, si lamenta.

Louis non è per niente impietosito dal suo atteggiamento, anzi gli si mette a cavalcioni e lo guarda con aria di superiorità. Harry lo osserva con terrore, bloccato sotto di lui, mentre racimola in mano quanta più neve può.

Puoi implorare pietà e arrenderti, se vuoi”, dichiara il ragazzo sopra di lui. “Oppure puoi combattere”.

Louis ha una luce pericolosa negli occhi, ma Harry sa che non gli farebbe mai del male. Questa è la stessa luce di quando gioca a calcio o di quando canta. Ispira timore reverenziale.

Preferisco combattere”, esclama Harry prima di, con sua stessa sorpresa, riuscire a ribaltare la situazione con un colpo di reni. Adesso è Louis quello in svantaggio.

Ti faccio la stessa proposta”, comincia Harry. “Puoi imploare pietà e arrenderti oppure pmffff”.

Harry si ritrova con altra neve in bocca e di nuovo con la schiena al freddo. Non l'avrà mai vinta di questo passo, ma non ha alcuna voglia di arrendersi. Vuole perdere con onore.

Ahhhhhhhh!”, è il suo grido di battaglia prima di provare a disarcionare Louis.

I due si rotolano nella neve – e nel fango – per un po', urlando e strepitando, bagnandosi i vestiti e lasciandosi lividi sul corpo. Harry forse non si è mai divertito tanto in vita sua e può affermare, con assoluta e innegabile certezza, di non essere mai stato così felice come in questo momento. Anche si sta rotolando per terra come un cane assieme a un imbecille. Ma è il suo imbecille e lui lo ama lo ama lo ama.

Ti amo”.

Era solo questione di tempo prima che gli scappasse, ma questa frase gli rimbombava nella testa e nel petto da secoli come un mantra e trattenerla, trattenere questo sentimento era ormai diventato impossibile, come impedire a un vulcano di eruttare o a un'onda di infrangersi inevitabilmente sulla spiaggia. Harry si sente un attimo stordito e tutto vacilla davanti ai suoi occhi, ma gli sembra di essere un palloncino svuotato dall'aria e finalmente libero di volare.

Un attimo dopo averlo detto, però, si ritrova davanti l'espressione di Louis ed è come se un macigno lo riportasse immediatamente coi piedi per terra. Gli occhi di Louis – stretto tra le sue gambe e inerme sotto di lui - sono immobili e seri come non li aveva mai visti e c'è una piega amara a distorcere la sua bella bocca.

Harry ha un'ondata di nausea ed è sicuro di aver rovinato tutto.

Scusa”, mormora, riuscendo a respirare a fatica e facendo per sollevarsi.

Louis però gli afferra le cosce con tutte e due le mani. La sua espressione è drasticamente cambiata e i suoi occhi sono di nuovo caldi e luminosi. Harry torna a respirare normalmente anche se una morsa di gelo gli attanaglia ancora lo stomaco. La prima reazione – prima che Louis si ricomponesse – lo ha tradito. Era paura, la sua? Disgusto? Dispiacere perché non potrà mai ricambiare lo stesso intenso sentimento di Harry?

Non farlo”, sussurra Louis, sorridendogli dolcemente. “Non scusarti, per favore”.

Harry è frastornato e confuso.

D'accordo, ritiro le scuse”, balbetta per accontentarlo.

Louis solleva il mento – muovendo impercettibilmente le labbra - e affonda le dita nelle sue cosce. Harry spera di non aver interpretato male la sua proposta quando, dopo aver lanciato una rapida occhiata verso le finestre di casa sua, si china su di lui e lo bacia. Louis rilascia un respiro apparentemente a lungo trattenuto e poggia le mani sul fondoschiena di Harry. Il bacio è asciutto e rapido ma serve a calmare Harry e a restituirgli un po' di speranza.

Louis gli sorride, placido e docile, le sopracciglia sporche di neve e le guance arrossate dal freddo. Harry è troppo impegnato a cercare di decifrare il suo stato d'animo per acorgersi delle mani dell'altro ragazzo che si muovono sulla sua schiena. Succede tutto in uno frazione di secondo: Louis gli scosta i pantaloni e Harry si ritrova con le brache piene di neve.

LOUIS!”.

L'urlo è così acuto e penetramte che il riccio immagina, come succede nei film, di aver spaventato uno stormo di uccelli – da qualche parte nel mondo - o di aver fatto tremare i vetri di casa sua.

Louis rotola di lato, scosso dalle risa. Harry è stato fregato un'altra volta e proprio nel momento in cui era più vulnerabile.

Sc-scusa”, balbetta l'altro ragazzo. “Non ho resistito”.

Harry si accoccola su un fianco e chiude gli occhi, rabbrividendo alla sensazione della neve che gli si scioglie nei pantaloni.

Louis gattona verso di lui e gli poggia una mano su un fianco.

Haz, ehi, sei arrabbiato?”, domanda con tono apprensivo.

Harry non ha neanche la forza di essere arrabbiato, troppo scosso da quello che è successo prima e ancora sotto shock per come Louis sia riuscito a fargliela sotto il naso. Il suo timore più grande è che Louis lo abbia fatto per distrarlo, per offrire a entrambi una scusa per passare sopra alla situazione imbarazzante in cui Harry li aveva cacciati.

Ti odio”, mugugna, stendendosi sulla schiena e guardando Louis con espressione offesa.

Mi sembrava di aver capito il contrario”, ribatte l'altro, prima di spalancare gli occhi, probabilmente sorpreso dalla sua stessa risposta. Harry sente una fitta al cuore. Louis non può scherzare su una cosa simile, non può.

Come posso farmi perdonare?”, mormora Louis, infilando un dito in una delle fossette di Harry. Il riccio risponde con un verso incomprensibile. “Andiamo in camera tua? Mi servono dei vestiti di ricambio, ho i pantaloni zuppi”.

Tu?!”, esclama Harry, puntandogli contro un dito accusatorio.

Louis ridacchia e afferra il suo dito.

Smettila di fare finta di non esserti divertito”.

Mi sono divertio prima che mi-”. Spezzassi il cuore?. “Che mi riempissi i pantaloni di neve!”.

Louis scuote la testa, compiaciuto.

Reginetta del dramma”, lo prende in giro, schioccandogli subito dopo un bacio sulla guancia.

Harry per tutta risposta gli infila un pugno di neve dentro al maglione. Con un po' di pratica potrebbe diventare anche lui un ninja.

*


Le guance di Harry sono in fiamme quando esce dal bagno – si è appena cambiato, indossando solo una semplice t-shirt e delle mutande asciutte – perché i suoi hanno acceso i riscaldamenti e lui non si è ancora abituato al cambio di temperatura.

Entrando in camera, trova Louis intento a guardarsi allo specchio. Indossa uno dei suoi maglioni, che gli sta un po' largo sulle spalle e lungo sulle mani (Harry gli ha concesso di rovistare nei suoi cassetti) su dei boxer bianchi. Le sue cosce toniche e il suo sedere sodo fanno venire l'acquolina in bocca a Harry, che però si impone di distogliere lo sguardo. Non è esattamente dell'umore adatto, sebbene la tentazione sia tanta.

Mi piace questo maglione”, afferma Louis, infilando un pollice in un buco nella manica.

Harry si siede sul letto, poggiando la schiena al muro.

Puoi tenerlo, se vuoi”, dice, stringendosi nelle spalle.

Per quanto il maglione piaccia anche a lui sta decisamente meglio a Louis. Lo fa sembrare ancora più piccolo di quanto non sia già, inglobandolo nel suo caldo abbraccio.

Louis poggia un ginocchio sul letto.

Davvero?”.

Harry annuisce senza guardare. Louis gli si mette a cavalcioni, sedendosi sulle sue cosce.

Più tardi è arrivato, mi pare”, dichiara maliziosamente.

Il riccio si rifiuta di guardarlo in faccia perché ha paura di fare qualcosa di avventato o imbarazzante, tipo urlargli contro o mettersi a piangere. La seconda alternativa è quella più probabile.

Non è tanto che Louis non abbia ricambiato il suo “ti amo” a turbarlo – Louis potrebbe benissimo non ricambiare i suoi sentimenti, e va bene, non si può avere tutto dalla vita – ma quanto quel suo sguardo quando Harry glielo ha detto. Oltre al fatto di aver tentato di fare finta che non fosse successo niente, un attimo dopo. Se Louis gli avesse risposto con uno “scusami, Harry, mi fa molto piacere che mi ami ma per me sei solo il mio migliore amico”, sarebbe stato molto meglio. Harry ci avrebbe pianto tutta la notte comunque, ma almeno Louis sarebbe stato onesto. Se solo ne avessero parlato! Invece Harry si sente umiliato, ferito e incompreso.

Ce l'hai ancora con me?”, piagnucola Louis.

Harry non ce la fa a fare finta che non sia successo niente, non vuole rimangiarsi quello che ha detto, soprattutto se c'è il rischio che gli scappi di nuovo. Quindi meglio mettere le cose in chiaro adesso. O la va o la spacca.

Senti”, sbotta, prima che il coraggio gli venga a mancare. “Non stavo scherzando prima”.

Louis rimane un attimo interdetto.

Qu-quando ti ho detto che ti amo, non stavo scherzando”, continua Harry sostenendo lo sguardo dell'altro ragazzo. “Sono innamorato di te, ok? E se questo ti mette a disagio-, beh, non lo so, se pensi che-”.

Harry”.

Zitto, parlo io”. Harry si rende contro che più di una dichiarazione d'amore sembra una ramanzina. Cazzo, non ci sa proprio fare con certe cose. “Se pensi che questa stia diventando una cosa troppo seria e vuoi farla finita-”. Dio, in cosa si sta andando a cacciare? La voce gli trema e i suoi occhi si stanno riempendo di lacrime. “Io...non posso biasimarti. Ma-, ti amo e scusami se mi è scappato e ho rovinato tutto ma non ce la facevo più e-”.

Louis gli tappa la bocca con una mano.

Harry, tesoro, questa è una cosa seria”, afferma. “Anche se non posso fare di te un uomo onesto, rendendola ufficiale, per me non è un gioco o un esperimento. Per me è una cosa dannatamente seria”.

Louis rimuove la mano dalla bocca di Harry con cautela, per lasciargli modo di replicare.

Allora perché non mi ami anche tu?, vorrebbe rispondere l'altro ragazzo. O, se mi ami, perché non me lo dici? E perché mi hai guardato in quel modo prima?

Allora perché hai fatto finta di niente quando te l'ho detto?”, domanda invece.

Louis deglutisce.

Non lo so, non volevo-”, balbetta, poi prende fiato e ricomincia. “Ascoltami, te lo dico una volta e non voglio più ripetertelo: non c'è niente che tu possa fare o dire che ti permetterà di sbarazzarti di me. Chiaro?”.

Harry sgrana gli occhi.

Ti ho appena detto che sono innamorato di te e tu pensi che io voglia sbarazzarmi di te?”.

Louis arriccia le labbra.

Che ne so, stai facendo una tragedia per niente”.

Harry spalanca la bocca, mente una lacrima gli sfugge dagli occhi. Stupido lui che pensava sarebbe riuscito a trattenersi.

Oh, buono a sapersi, il fatto che ti abbia confessato i miei sentimenti per te non conta niente”, dice con la voce che gli si spezza.

Non era quello che intendevo!”, esclama Louis. “Io sono-, il fatto che-”.

Harry distoglie lo sguardo e tira su col naso.

Non mi prendi sul serio”, si lamenta. “Non mi credi”.

Certo che ti credo!”. Louis gli mette un dito sotto al mento, costringendolo a guardarlo in faccia. “Ti credo. Essere amato da te è la cosa più bella che potesse capitarmi in vita mia e mi sento la persona più fortunata del mondo”.

Amami anche tu!, vorrebbe urlargli Harry. O almeno abbi il coraggio di dirmi che non puoi.

E forse non me lo merito”, continua Louis. “Codardo come sono”.

Harry gli afferra un polso, di colpo impanicato.

Non lo dire mai più”, gli intima. “Tu meriti tutto l'amore del mondo e anche di più”.

Louis batte ripetutamente le palpebre, come se volesse impedire a delle lacrime di uscire.

Mi basta il tuo”, dice con voce tremante ma sincera. "E ti prego di non scusarti mai più per quello che provi".

Harry gli rivolge un sorriso tremulo. Louis si sporge in avanti e lo abbraccia. Il riccio gli avvolge le braccia attorno alla vita e, improvvisamente, comincia a singhiozzare. Anche per lui è una sorpresa, questo pianto incontrollabile. Louis lo tiene stretto e inizia a cullarlo.

Ti amo così tanto, Lou”, biascica. “Fa male”.

Harry non si era accorto di quanto potesse essere doloroso, questo amore. Straripa da tutte le parti e lui non riesce a controllarlo. Adesso che finalmente lo ha espresso, è come se non avesse più argini. E fa male perché tocca ogni suo nervo, lo attraversa come una scarica elettrica che non riesce a estinguersi.

Lo so, lo so”, sussurra Louis dentro il suo orecchio. “Shhh”.

Harry affonda le dita nella schiena dell'altro ragazzo e continua a piangere. Louis gli bacia una bancia bagnata e a Harry viene voglia di piangere ancora più forte, perché Louis è lì che sta cercando di consolarlo per il suo mal d'amore per lui.

Solo quando si ferma un attimo per prendere fiato, si rende conto che anche il respiro di Louis è spezzato, perciò gli da un colpetto con la testa, invitandolo a guardarlo negli occhi. Anche le guance di Louis sono rigate di lacrime. Harry, a discapito della situazione, si lascia scappare una risata incredula.

Posso sapere perché stai piangendo anche tu come un cretino?”, chiede, più sorpreso che preoccupato. Il pianto di Louis è stato silenzioso e sommesso e i suoi occhi non sembrano celare lo stesso dolore e la stessa impotenza di tutte le altre volte che Harry lo ha visto piangere.

Louis prima lo fulmina con lo sguardo, poi gli afferra il viso con tutte e due le mani e gli stampa un bacio sulla bocca.

Perché sì”, dice sulle sue labbra. “Non fare domande”.

Harry non fa più domande e Louis continua a baciarlo fino a quando gli occhi di entrambi non si sono asciugati completamente.

NOTE:

Sono quasi sicura di aver commesso qualche errore nel cercare di riportare in questo capitolo le tradizioni natalizie inglesi (per esempio credo che gli inglesi pranzino DOPO il discorso della Regina, nel primo pomeriggio), però facciamo finta di niente, ok? Comunque, nel caso non li abbiate mai visti, questi sono i Christmas Crackers. Vi giuro che sono stati il motivo principale per cui ero veramente felice di trascorrere il Natale a Londra. Non vedevo l'ora di scoppiarli! Anche se poi ho scoperto che sono una cavolata col botto, appunto.  Per la cronaca, la mia sorpresa  è stata un metro, uao. Ah, e questo è il Christmas Pudding. Ne ho assaggiato uno comprato al supermercato ed è stata un'esperienza che non ci tengo a replicare.

Comunque, la canzone che canticchia Louis quando sono fuori a giocare appartiene alla colonna sonora de La Bella e la Bestia (versione americana, of course) e si intitola Something There. Riconoscerete sicuramente la scena. 

Non mi viene in mente altro da dirvi a parte che sto scrivendo l'ultimo (?) capitolo della mia fanfic Marcel!Harry. Stay tuned.

Grazie mille a tutti! Vi voglio bene e spero di non avervi deluso!

  
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