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Autore: 7Luparis7    26/07/2014    1 recensioni
Mi chiamo Paris Gordon, abito in una grande città e lavoro come fotografa presso uno studio pubblicitario.
Sono una persona come voi, a parte per il fatto che da quando ho un appartamento tutto mio...
... ho scoperto di poter parlare con gli elettrodomestici.
No, non avete capito male, proprio con gli elettrodomestici e quegli stronzi riescono anche a fare cose improbabili (solo alcuni di loro fortunatamente), ma questo ve lo spiego dopo. Il peggio, però, è che io non riesco a fare a meno di loro, è una maledizione! Almeno succede solo con i miei...
Genere: Comico, Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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*In collaborazione con Spoo (http://www.efpfanfic.net/viewuser.php?uid=711896) 
 

Entro in casa e chiudo la porta a chiave. Tengo gli occhi chiusi, non ho il coraggio di scoprire se hanno combinato qualche danno.
Non si sente niente, i Bimby non urlano, nessun odore sospetto. Faccio un tentativo e sollevo leggermente una palpebra... tutto a posto. Tiro un sospiro di sollievo.
Non sono poi così un disastro da quando abbiamo fatto un po' tutti amicizia, prima era impossibile: quella sottospecie di stufetta sotto forma di forno malignamente logorroico non faceva altro che far litigare tutti, senza offesa per le stufette (la mia, che ho in bagno, mi fa da psicologa). Comunque, adesso che finalmente l'ho “accidentalmente” rotto, regna sovrana la PACE... più o meno.

È stata una lunga giornata oggi e devo andare assolutamente a raccontare alla mia stufetta del tipo grasso di prima. Lei ridacchia emanando piccoli sbuffi di aria calda, ma è troppo stanca per parlare e mi dà la buonanotte.
Prima di andare a dormire voglio bermi un tè, vado in cucina, saluto tutti e apro un'anta sopra al lavabo per prendere una tazza, ma mi accorgo che sono tutte a lavare nella lavastoviglie.
Mannaggia-a-me! Ho duecento tazze (ne faccio la collezione, un altro piccolo fetish) ma sono sempre tutte sporche, non sono una grande donna di casa.
Apro la lavastoviglie. Mannaggia-alla-seconda! Mi sono dimenticata di farla partire, così la accendo, ma ho una tremenda voglia di tè, quindi lo bevo in una coppetta di vetro per il gelato.
Ne bevo un sorso e appoggio il tè sul tavolo, non ho fatto partire la lavastoviglie... illuminazione: NON-HO-FATTO-PARTIRE-LA-LAVASTOVIGLIE!!
Mi precipito in camera, ma è troppo tardi, me la ritrovo tutta sottosopra. Il letto è disfatto (alla lavastoviglie non piace essere dimenticata e questa è la sua vendetta, ogni-singola-volta!) e, come se non bastasse, ogni volta che succede la mia televisione si spaventa e, solo lei sa come, sparge preservativi (ancora sigillati fortunatamente) per tutta la camera; potrei esserne felice se solo sapessi con chi usarli, ma i miei elettrodomestici sono un po' (tanto) gelosi e, ogni volta che invito un baldo giovane, danno di matto combinando casini in giro per tutta la casa e importunandolo. Meno male che almeno posso sentirli solo io quando parlano!
Non ho voglia di pulire adesso, sgombro il letto dai preservativi, mi infilo sotto le coperte e mi addormento nel giro di qualche minuto.

Un rumore mi sveglia. È Roomba, il mio meraviglioso e amato aspirapolvere automatico senza sacco, a quanto pare la mia sveglia non mi sopporta proprio visto che ogni volta si rifiuta di suonare. Meno male che c'è lui!
Esco dal letto malvolentieri, vado in bagno e mi preparo in fretta e furia, come al solito sono in ritardo.
Prendo le chiavi della macchina, scendo in garage e sento la mia bicicletta elettrica lamentarsi: -Quella troia non mi usa mai!-
-Guarda che ti sento!- Grido io e aggiungo: -Lo sai benissimo il perché!-
Lei sbuffa e non ribatte.
Salgo in macchina e saluto l'autoradio che si sintonizza sulla mia stazione preferita. Le sto simpatica.
-Come mai non vai mai in giro con lei?- Domanda.
Ho cambiato l'autoradio qualche settimana fa, l'altra si è rotta. Meglio. La odiavo. Si sintonizzava sempre e solo su radio Maria.
-Non la uso più perché è iperattiva e supera sempre i limiti di velocità, per non parlare del fatto che, solo lei sa come, fa cadere gli altri ciclisti!-

Arrivo al lavoro giusto in tempo. Striscio il badge e mi metto all'opera.
Sto fotografando una campanula portenschlagiana, che ho scoperto oggi essere una comunissima pianta da vaso croata, quando sento una vibrazione pervadere la mia coscia destra.
Quel telefono smargiasso del cavolo esagera sempre!
-Non ho ancora perso la sensibilità agli arti, sai?- Lo ammonisco cercando di non farmi notare dai colleghi.

New message from: Louis
-Pranzo insieme?-

Rispondo con un semplice “Sì” e torno al lavoro. La messa a fuoco di quella pianta mi sta facendo impazzire!

Sento un calore improvviso: o la menopausa è arrivata precocemente oppure il mio orologio vuole dirmi qualcosa. Dal momento che la seconda è l'ipotesi più plausibile (visto che il mio orologio è in grado di regolare la mia temperatura corporea) guardo l'ora, mezzogiorno e mezzo! Sono in ritardo! Di nuovo... Mannaggia!


 

  
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