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Autore: jacksonlover    27/07/2014    1 recensioni
«Ho vissuto per millenni nell'oscurità, ma è bastato guardarla per trovare la luce.»
Genere: Erotico, Horror | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo Uno.

Los Angeles California,2002.

Nell’aria si percepiva soltanto l’infrangersi delle foglie, ormai secche e gialle, sotto i suoi pesanti scarponi neri. Avvolto dal freddo autunnale e dal più totale silenzio, il ragazzo passeggiava per il parco isolato, fumando. 
O forse, non del tutto isolato.
«Ciao!»
Il ragazzo cominciò a guardarsi intorno, confuso. 
«Qua giù!»
Michael abbassò il capo, notando una piccola creatura dai capelli biondini e dagl’occhi azzurri, che continuava a dondolarsi sul posto con le mani dietro la schiena.
«Come ti chiami?».-Domandò la piccola, rivolgendogli un caldo sorriso. Michael sospirò, abbassandosi alla sua altezza.
«Tua madre non ti ha insegnato a non parlare con gli sconosciuti?».-Chiese lui.
«Se mi dici il tuo nome, non sarai più uno sconosciuto.»
Il ragazzo rise.
«Sono Michael, e tu?»
«Wendy. E quanti anni hai?».-Domandò ancora. 
«150… Cioè, 23. E tu quanti ne hai?»
La piccola allungò il braccio, mostrandogli le cinque dita.
«1,2,3,4,5. Ho 5 anni.».-Rispose sorridendo. «Ma perché sei triste?»
Michael si grattò il capo, gettando via la sua sigaretta.
«Non sono triste.»
«Fumi?».-Continuò lei. 
«Sì, ma tu non farlo.»
«Ce l’hai la fidanzata?»
Il ragazzo sbuffò, guardandola dritto negli occhi.
«No, non sono fidanzato.».-Replicò pacato. 
«Sei innamorato?»
Michael scosse il capo, ridacchiando. Non era esattamente il tipo da relazioni serie.
«Dove sono i tuoi genitori?».-Domandò ancora la piccola.
Lui scrollò le spalle.
«Che cos’è l’amore?»
Deglutì, guardandosi intorno nella vana speranza di trovare una risposta a quella domanda che più volte si era posto, ma alla quale non era mai riuscito a rispondere.
«Beh… L’amore… L’amore è quando tieni davvero ad una persona.».-Mormorò confuso.
«Noi due faremo mai l’amore?»
Il ragazzo rise ancora, scuotendo il capo divertito. «Ma chi te le insegna queste cose?»
«Ho detto qualcosa di sbagliato?».-Chiese la piccola, preoccupata.
Michael afferrò la sua piccola manina, chiudendola nella sua. Le sorrise.
«A questa domanda, ti risponderò tra un po’ di anni.»
***
Los Angeles California,2014.
«Ma perché non mi vuoi accompagnare?!»
La ragazza sbuffò, legandosi i capelli in uno chignon.
«Miranda, ne abbiamo già parlato, non mi sentirei a mio agio! Tutti bevono, si ubriacano e fanno sesso!»
«Facciamo così, se dovesse succede qualcosa, andremo subito via.»
La ragazza sospirò, notando gli occhi supplichevoli dell’amica. «Sei una stronza. E va bene, vengo.»

Il locale era molto affollato, e Wendy percepiva nell’aria l’acre gusto di fumo misto ad alcol. Accanto alla sua migliore amica, raggiunse a passo incerto il bancone gremito di gente, insicura nei suoi abiti attillati e su i suoi tacchi vertiginosi. Quell’aria, quella gente, quell’atmosfera che l’avvolgeva non contribuivano a farla sentire a suo agio. 
«Oh, ecco la secchiona!».-Esclamarono in coro un gruppo di ragazzi lì seduti. 
Wendy sospirò, sedendosi ad uno dei pochi posti liberi rimasti.
«Io non sono una secchiona.».-Replicò seccamente. Tutti risero.
«Sì, certo. Intanto non hai mai fumato o fatto nulla di trasgressivo. Non ti va nemmeno di giocare a verità o penitenza!»
«Invece sì! Dai, giochiamoci!».-Urlò la ragazza, cercando di sovrastare la musica con la sua misera voce. 
«Sì, ma per giocare dovrai pur bere qualcosa…»
Wendy osservò la lunga fila di alcolici che si apriva dietro il bancone affollato. Deglutì.
«Avanti Wen, solo un bicchiere!»
La ragazza si guardò intorno, leggermente allarmata. Notò lo sguardo di sfida dei presenti, e i ghigni divertiti su i loro visi.
Sospirò rumorosamente.
«D’accordo. Solo un bicchiere.»

Al decimo bicchiere tutto cominciava a girarle intorno. La musica risuonava altissima nelle sue orecchie, i visi dei suoi compagni diventarono macchie indistinte e le loro voci solo miseri ronzii. 
«Allora, vediamo che penitenza possiamo dare alla nostra piccola ed innocente Wendy…»
«Ce l’ho!».-Urlò uno dei presenti, alzandosi in piedi. «Lo vedi quel ragazzo laggiù?»
Wendy alzò faticosamente lo sguardo, scrutando più che poteva la gente ammassata nella sala. In un angolo di essa, nella penombra, sedeva un ragazzo. La ragazza non riuscì ad identificarlo.
«Sì, lo vedo.».-Mormorò.
«Bene, vai lì e divertiti, Wendy.»
La ragazza si alzò faticosamente, raggiungendo lo sconosciuto facendosi spazio tra la folla, barcollando. 
Lo sconosciuto sollevò lo sguardo, incrociando i suoi occhi chiari e resi lucidi dall’alcol. La guardò avanzare verso di lui con passo incerto. 
«Hey.».-Esclamò la ragazza, sedendosi improvvisamente sulle sue gambe. 
«Oh, cazzo.»
«Me lo dai un bacino allora?».-Domandò lei, avvicinandosi al suo orecchio. 
Il ragazzo sospirò, posando le mani sul divanetto di pelle. «Lascio che sia tu a guidare i giochi.»
Le mani della ragazza raggiunsero decise il suo petto, accarezzandolo lentamente. Le sue labbra si posarono sulla pelle accaldata del suo collo, baciandola. Il ragazzo sospirò, tirando indietro il capo.
«Toccami.».-Sussurrò lei, stringendo il lobo del suo orecchio tra i denti.
Il ragazzo scosse il capo, ansimando leggermente.
«Voglio conoscere i tuoi limiti.»
«Ma quello è, ma, ma, ma, ma, ma, ma…»
«Madonna?».-Domandò un altro.
«Ma che cazzo dici?!Quello è Michael Joe Jackson!»
«E chi è?».-Domandò curiosa Miranda continuando a guardare come Wendy slacciava la cintura a quel tipo.
«L’amministratore delegato della MJJ STUDIOS!»
Miranda spalancò gli occhi. «Merda!»
«Okeey, Wen hai dato abbastanza spettacolo ora, è tardi!».-Esclamò prendendo l’amica per mano.
«Oh, Miranda, dai altri 5 minuti, mi stavo divertendo!»

***
«Wendy, svegliati!».-Urlò la voce grossa del suo capo.
La ragazza alzò subito la testa dal bancone, sfregandosi gli occhi.
«Ore piccole?».-Chiese.
Lei annuì aggiustandosi la divisa prima di avvicinarsi ad un tavolo.
«Ciao benvenuti al Sam’s Station, cosa ordinate?».-Domandò rivolgendo un dolce sorriso ai due ragazzi seduti al tavolo.
«Cosa c’è di buono oltre alla cameriera?»
Wendy lo guardò. Le sue guance si dipinsero di rosso, facendola sentire in imbarazzo.
«Ehm…Un cheesburger?»
Il ragazzo rise mordendosi il labbro.
«Prendiamo due frullati alla banana, grazie.».- Disse l’altro.
Wendy sorrise.
«Arrivano subito!»
La ragazza si voltò, raggiungendo rapidamente il bancone. Si mordicchiò il labbro, con le guance ancora arrossate.
«Scusi?».-Domandò una voce alle sue spalle. La ragazza si girò, guardando il ragazzo a lei dinanzi. Era di una bellezza quasi irraggiungibile, con una folta capigliatura scura e riccia e due occhi profondi. 
Wendy arrossì, grattandosi il braccio.
«Scusi se non mi sono presentato.».-Continuò lui, stringendole la mano e rivolgendole un caldo sorriso. «Io sono Michael. E lei?»
La sua mano era calda, e la sua stretta le trasmetteva sicurezza. Avvertì una strana scossa risalire lungo la sua schiena.
«Wendy. Mi chiamo Wendy.».-Mormorò imbarazzata.
«Sai Wendy, non sarebbe male vedersi.».-Disse lui, porgendole un biglietto scritto a mano. «Questo è il mio numero.»
Senza riuscire a proferire parola, Wendy lo guardò allontanarsi insieme al suo amico.
  
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