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Autore: Stellyna_P    06/09/2008    2 recensioni
Layla è una normale ragazza di diciassette anni. Ha un fratello gemello disastroso, un padre che le ha appena comunicato che va a letto con la segretaria, un ragazzo che la tradisce con la ex e per finire in bellezza è stressata a causa di uno stupido ballo studentesco.
E’ per tutto questo che una notte di fine maggio esprime un desiderio che cambierà il corso del suo destino: Avere una vita perfetta.
Ed è così che la mattina dopo si sveglia completamente diversa. E’ un vero schianto, la sua famiglia è unita e il suo ragazzo sembra amarla incondizionatamente.
Inoltre ha un angelo custode che sembra volerla aiutare sempre.
Un angelo di nome Angelica che solo lei può vedere e che in poco tempo diverrà la sua migliore amica.
Ma se per lei la vita ha preso tutta una svolta diversa le cose rimangono uguali per Christian; Un ragazzo che ormai aspetta solo di precipitare nell’oblio totale.
E fra pianti, smarrimenti, sorrisi e parole dette a metà Layla scoprirà cos’è il vero amore: Quello che ti fa battere il cuore e che ti fa fare cose estremamente stupide come voler donare la propria vita per qualcun altro.
Il vero amore.
--
Infine c'è quell'amore malsano fra Clizia e James, un amore fatto di strani sguardi e da tanta, tanta paura.
Lei che nasconde un segreto di cui si vergogna e lui che cerca di vedere il meglio in ogni persona.
Una storia raccontata fra le pagine di un diario da un angelo
Perché l'amore a volte è un'arma micidiale. Non sai mai se ne uscirai vittorioso.
Genere: Romantico, Drammatico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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falling star -Esprimi un desiderio

falling star -Esprimi un desiderio.-

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Prologo

Ho sempre pensato che la mia vita fosse destinata ad essere un lungo sentiero fosco e serrato.

Avvolte avrei tanto volute correre, accelerare il passo per vedere cosa mi attendesse alla fine del sentiero.

Avrei tanto voluto che qualcuno mi desse una mano per arrivare alla fine senza essere così stanca e delusa.

Però non ho mai sperato, mai, in un nuovo futuro.

Non potevo concedermelo.

Mi sono solo lasciata trasportare, ho camminato lungo il sentiero già predisposto. Non sono mai andata a cercare altre vie.

Eppure quella notte mi cambiò totalmente.

Adesso non so dirvi cosa esattamente cambiò in me. Forse niente, forse tutto.

Eppure una cosa fondamentale l’ho capita: Non bisogna mai offendere i sogni, loro sanno come vendicarsi.

 

 

 

 

I Capitolo.

 

Un luccichio, una stella cadente scintillante, un desiderio e la fine.

La fine di un nuovo inizio

 

Ok, dovevo stare calma. Layla respira e inspira; Il mio insegnante di yoga diceva sempre che trattenere il respiro per dieci secondi aiutava a controllare il corpo, lo spirito, la mente e altre cazzate varie.

Trattenni il fiato e mi ricomposi.

La mia vita facevo schifo, e non lo dicevo tanto per, è la pura e semplice verità. Se potessi avrei barattato la mia esistenza alla fiera delle pulci.

Mio papà mi aveva appena comunicato che andava a letto con la sua segretaria e che presto l’avrebbe sposata, la mia migliore amica era in viaggio a “non so dove” e il mio ragazzo mi aveva tradito due giorni prima per la sua ex.

Per non parlare dello stress che avevo accumulato in questo periodo, tutto per organizzare questo stupido ballo di fine anno.

Quella mattina quando mi ero guardata allo specchio mi ero accorta di essere ingrassata da far schifo e che mi erano spuntati alcuni brufoli da stress che avevo dovuto coprire con chili e chili di trucco.

-Jesse, essere invertebrato dove diavolo ti sei nascosto?- urlai mentre con un passo da elefante marciavo verso la stanza di mio fratello.

Aprii la porta con una spinta facendo notare al mio dolce fratellino che non avevo completamente voglia di giocare.

Jesse ricambiò il mio sguardo con fare beffardo.

-Sorellina stai bene?- mi domandò lui, sdraiato nel suo letto.

-Dove diavolo è il telefono?- urlai.

Jesse altro non è che il mio fratello gemello, sfortunatamente condividiamo gli stessi capelli castani e gli stessi occhi verdi e sfortunatamente lo stesso sangue.

-Serve a me. Passa più tardi o domani.- mi risponde senza prestarmi tanta attenzione.

Io mi avvicinai a lui, lentamente pregustandomi il dolce sapore della vendetta.

A due passi da lui, l’afferrai per il colletto della camicia e portai il suo viso a pochi centimetri dal mio.

-Sentimi bene impiastro, ho passato una giornata schifosa, non ho ancora finito i compiti, domani tutto il comitato studentesco si aspetta che io abbia già un’idea per quella dannata festa e ho un disperato bisogno di parlare con Emily quindi a te la scelta: O mi dai quel telefono di tua spontanea volontà o lo prendo passando sopra il tuo cadavere.- sbottai infuriata.

Dovevo avergli messo un po’ di paura visto che lui non mi risponde. Meglio così.

Lo lasciai e mi diressi verso la scrivania prendendo il telefono. Senza rivolgere uno sguardo a mio fratello uscii dalla stanza sbattendola forte.  Sentendo anche il:”ma questa è pazza” di mio fratello.

Appena tornai nel mio rifugio mi sdraiai nel letto, il corpo ebbe un brivido di freddo quando la mia pelle entrò in contato con le lenzuola fredde.

Digitai il numero di Emily che ormai sapevo a memoria. Aspettai due secondi e poi la voce cristallina di Emily mi rispose.

-Buona sera casa Davis chi è?-

-Sono Layla, Emily.- risposi sbrigativa.

-Oh Lay che c’è?- mi domanda.

-Niente, sono stanchissima.- dissi evasiva.

-Ancora per la storia di Jamie, oh Santo Patrizio oggi avrei tanto voluto dargli un calcio, stava sempre impicciato a quella svampita di Clizia. Con te non faceva così vero?- mi domanda innocentemente.

-Grazie Emy per avermelo ricordato.- risposi ironicamente.

-Oh Santo Patrizio scusa.- si scusò Emy.

-Dio, Emily dì un’altra volta Santo Patrizio e ti chiudo il telefono in faccia.-

-Oh sant... ehm scusa. L’abitudine.-

-Fa niente.- borbottai mentre mi sistemai meglio nel letto abbracciando il mio orsetto.

-Hai sentito tuo papà?- mi domandò con voce bassa, sembrava che me l’avesse quasi sussurrato.

-Si, oggi all’ora di pranzo. Ormai è stabilito si risposa con miss-indosso-solo-regiseni-imbottiti-perché-ho-una-misera-seconda.- il mio tono era canzonatorio.

-Mi dispiace.- provò a dire Emy.

-A me no.-

-Comunque- provò a cambiare discorso lei.

-Come va con i preparativi per la festa?- mi domandò Emily eccitata.

-Malissimo- continuai io pessimista.

-Ma come?-

-Non sono riuscita a fare un accidenti. La band non vuole suonare. Cioè vorrebbe essere pagata, ti rendo conto? Gli altri non vogliono collaborare e io mi ritrovo a fare tutto il lavoro da sola.- mi sfogai.

-Riuscirai a fare qualcosa di stupendo anche da sola. Lo fai sempre dopotutto.- mi rispose Emily.

-Già, come sempre. Emily ci sentiamo domani, ok? Ho sonno.-

-Ok a domani, buona notte Layla.-

-Notte.-

Richiusi il telefono e scesi di corsa dal letto per poi affacciarmi dalla finestra, lo facevo ogni notte mi faceva sentire bene.

Respirai a pieni polmoni l’aria e fissai il cielo ricoperto da un manto di stelle. Emily aveva ragione ho sempre fatto tutto da sola, non perché mi piaccia ma perché gli altri non si impegnano mai come io vorrei.

Forse sono io che pretendo troppo. Forse pretendo la perfezione.

Sospirai e con un elastico che tenevo sempre nel polso legai i miei lunghi capelli castani.

Da quando mamma e papà avevano divorziato la mia vita era stata una totale discesa e quando pensavo che mi stessi riprendendo ecco che arrivavano altre mazzate.

Per ultimo il tradimento del mio ragazzo: Alex.

Un luccichio catturò la mia attenzione; Una stella cadente.

Quasi come se fosse un meccanismo naturale espressi il mio desiderio: “Vorrei una vita perfetta” sussurrai al cielo.

Tanto sapevo che non sarebbe successo niente, un sorriso si dipinge sul mio volto. I desideri sono solo delle stupide invenzioni creati per le bambine che si aggrappano ai sogni.

Io avevo smesso di sperare in un futuro da Cenerentola.

La stella cadente scomparii lasciandomi un senso di vuoto. Chiusi la finestra e mi ributtai nel letto.

Pochi minuti dopo mi addormentai.

 

 

 

Un luccichio, una stella cadente scintillante, un desiderio e la fine.

La fine di un nuovo inizio

 

Oddio.. alla fine l’ho fatto! Questa idea mi circola nel cervellino da un sacco di tempo. Ma non l’ho mai messa per iscritto anche perché in questo periodo la mia ispirazione è andata in vacanza a ballare la cucaracha! Spero che finalmente sia tornata!

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

  
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