Premessa:
Questa
è una raccolte di Flashfic/drabble che ho ripreso e
modificato da una mia
storia pubblicata nel fandom di Katekyo Hitman Reborn.
-Gola:
Abbandono
ed esagerazione nei piaceri della tavola, e non solo.
Più
che avere un piacere
esagerato verso il cibo, amavano assaggiarsi a vicenda e sentire il
sapore
dell'altro dentro di sé.
~
-Lussuria:
Desiderio
irrefrenabile del piacere sessuale fine a sé stesso.
Quel
corpo atletico,
quegl’occhi seducenti. Quel ventre che si alzava e si
abbassava ad ogni
respiro. Anche quelle cicatrici riportate durante le partite di calcio
facevano
cadere nel peccato il giovane Midorikawa. E quante altre volte ancora
ci
sarebbe precipitato!
Ma
non gli importava di
vedere le porte dell'inferno se era già passato per il
paradiso. Il suo paradiso.
~
-Superbia:
Desiderio
irrefrenabile di essere superiori, fino al disprezzo di ordini, leggi,
rispetto
altrui.
Loro
non si
vergognavano a rendere pubblica la loro relazione omosessuale.
Erano
orgogliosi del
loro amore e del fatto di essere sé stessi di fronte a tutti.
Certo,
per Midorikawa
era stata dura all'inizio, ma grazie ad Hiroto capì che non
doveva sentirsi a
disagio di stare accanto alla persona che lo faceva sentire davvero bene.
~
-Avarizia:
Scarsa disponibilità a
spendere e a donare ciò che si possiede.
-Ehy
Mido-chan!-
Hiroto arrivò correndo verso il ragazzo dai capelli verdi.
-Cosa
vuoi…?-
-Ehm,
oggi non possiamo
tornare a casa insieme... Endou mi ha chiesto di aiutarlo a sistemare
il club!-
Midorikawa
sapeva essere
molto possessivo con le sue cose e con i suoi beni e Hiroto era il suo
bene più
grande.
In
quel momento sentì il
bisogno di abbandonare il suo lato gentile e di andare a picchiare il
patito
del calcio.
-Mh.-
-Non
ti importa almeno
un po'?- chiese innocentemente il rosso.
Certo
che gli importava!
Ma non l’avrebbe mai ammesso di fronte a Kiyama, nemmeno
sotto tortura.
-No,
per niente.-
Dopo
di che si ritrovò
le sue labbra unite in un dolce bacio a quelle di Hiroto.
-Un
pochino.- ammise
alla fine il pistacchio con le guance color porpora.
~
-Invidia:
Tristezza
per il bene altrui, percepito come male proprio.
-Uff.-
Midorikawa
entrò in casa con aria turbata, sbattendo la porta con ira.
-Non
è giusto che
abbiano scelto quel tizio come titolare della squadra invece che me!-
continuò
la sua camminata lanciando da una parte la maglietta sportiva e
dall'altra il
laccetto per capelli.
-Che
invidia! Mi sono
allenato per niente!- sbottò infine non accorgendosi della
presenza del
compagno.
-Ah
sei in casa...-
-Eh
già! Ho anche
sentito tutto.- disse sorridendo l’ex capitano della Genesis.
-…
Allora perché ridi?-
chiese il verde mettendo il broncio e incrociando le braccia al petto.
-Vorrei
farti notare che
tu hai qualcosa che lui non ha.- Kiyama prese un respiro e
avvicinandosi
all'orecchio di Midorikawa bisbigliò – Tu hai me.-
~
-Ira:
Irrefrenabile
desiderio di vendicare violentemente un torto subito.
Fin
dal principio
Midorikawa si trovava su un filo sospeso tra l'odio e amore nei
confronti di
Hiroto.
Lo
odiava perché il
rosso gli aveva fatto scoprire l’amore, rendendolo
ulteriormente debole.
Ma
l'amava, e per questo
si sentiva forte quando era con lui.
Lo
odiava perché lo
trovava troppo perfetto per lui.
Ed
allora iniziavano le
classiche pippe mentali.
Ed
eccolo lì che in
mezzo ai suoi dubbi veniva accolto da un abbraccio rassicurante.
“Sì,
lo amo
decisamente.”
~
-Accidia:
Torpore
malinconico, inerzia nel vivere e nel compiere opere di bene.
Ogni
coppia passa
dei periodi bui e la relazione viene scombussolata dai litigi.
Questo
accadeva anche
nella giovane coppia.
Una
coppia perfetta al
primo impatto: grazie alla loro diversità dei caratteri
riuscivano a
completarsi reciprocamente.
-Ehy
Kazemaru, non ti
pare che oggi Hiroto sia stato più silenzioso del solito?-
chiese
ad un punto
Fubuki tornando agli alloggi.
-Cosa
è successo?-
-Oggi
era mogio mogio.
Gli mancava la voglia di fare.-
Nel
frattempo Hiroto
stava cercando in tutti i modi di riuscire a prendere i passaggi che
gli
facevano con la palla, fallendo ad ogni tentativo. Inutile dire, ma
quel giorno
decise di finire prima gli allenamenti e si recò nel
parchetto tanto amato da
Midorikawa.
Si
sedette, come se
stesse aspettando la fine del mondo ed infatti arrivò.
Midorikawa
di soppiatto
si posizionò accanto a lui e piano gli sussurrò
– Guarda un bacio rubato.-
-Dov..-
Angolo
del disaggioH:
Hiroto:
Che bello in
questa FanFiction siamo noi i protagonisti! *abbraccia Midorikawa*
Midorikawa:
Hiroto
lasciami plis ;; - ;;
Nagumo:
DOVE.E’.L’.AUTRICE.
Hiroto:
Nagu-chan! Mh,
ancora non l’ho vista.. chissà
dov’è. *continua a spupazzare Midorikawa*
Nagumo:
DEVO CHIEDERE
SPIEGAZIONI PER IL PERCHE’ IN QUESTA FANFICTION NON COMPAIO.
Afuro:
Allora io che
devo dire? Sono il più amato di tutti ma mi fa fare solo le
comparse <.<
Suzuno:*arriva
mangiando
un gelato*
Hiroto:Suzu-channn
*corre per abbracciarlo*
Suzuno:
NORTHERN IMPACT!
*se ne va facendo finta di niente*
Midorikawa:
Grazie
Suzuno, stavo per soffocare ;; - ;;
Le
me: *nascosta dietro
un sasso* Ehy Mido-chan! Nagumo è ancora lì?
Midorikawa:
Ehm… sì.
Le
me: Allora puoi
chiudere tu il capitolo? ^^”
Midorikawa:
Ok. Grazie a
tutti per aver letto questa raccolta di FlashFic/Drabble! Aspettiamo i
vostri
commenti ^_^/