“Cara
Bridget eccomi qua seduto alla scrivania della mia camera che ti scrivo
una
lettera, sono ridicolo vero? Chi l’avrebbe mai detto che
sarei stato un tipo
così sentimentale? Io no di certo. Eppure è
successo il mio cuore è riuscito ad
aprirsi, dopo tutto questo tempo è successo, prima mi
guardavo attorno e vedevo
molte persone nella mia stessa condizione ma non riuscivo a capire cosa
si
provava realmente, be adesso lo so, essere innamorati è la
sensazione più bella
che esista al mondo e questo Bridget l’ho potuto scoprire
solo grazie a te. Si
hai capito bene, io provo qualcosa per te, qualcosa che va oltre
l’amicizia,
Bee ricordi appena ci siamo conosciuti? Il modo in cui mi comportavo
nei tuoi
confronti? Mi comportavo in quel modo solo perché ti
desideravo troppo e non
riuscivo ad accettare l’idea che non saresti mai stata mia,
all’inizio mi
odiavi e io soffrivo tantissimo per questo, forse se mi fossi
comportato in una
maniera diversa sin dall’inizio le cose sarebbero andate
diversamente. Poi
siamo diventati amici, amici di quelli veri, quelli che si vogliono
bene sul
serio, tu hai rischiato tutto per me e si vedeva che ci tenevi davvero
perciò
ho ricambiato il favore, ti sono stato vicino sempre e comunque ma non
l’ho fatto per dovere, l’ho fatto perché
mi faceva
piacere, perché quando sto con te sto davvero bene. Da
quando ti ho conosciuto
il mio cuore ha subito battuto per te, amo quando parli, quando ridi e
quando
stai accanto a me, mi fanno impazzire i tuoi occhi, le tue parole,
tutto di te
mi elettrizza non immagini nemmeno quanto è grande questo
sentimento tanto
inspiegabile quanto sincero che provo per te, credimi non vorrei mai
vederti
soffrire a causa mia, preferirei morire piuttosto e questo è
perché ti amo, te
lo dice il mio cuore come non ha mai saputo dirlo a nessuna, lo dicono
le mie
mani quando vorrebbero stringerti in un lunghissimo abbraccio, lo
dicono le mie
labbra quando vorrebbero darti dei baci che segnerebbero la nascita di
qualcosa
di vero. È davvero difficile spiegarti ciò che
rappresenti per me, sei stata il
regalo inaspettato più gradito che io abbia mai ricevuto,
sei la persona che
non smetterò mai di ringraziare per il semplice fatto che
esisti, hai reso la
mia vita magnifica e degna di essere vissuta. So che molte persone non
vorrebbero vederci insieme ma io sono pronto a lottare per te non
m’importa ciò
che dicono, loro non possono capire, perché io senza di te
fatico a respirare.
Questo è tutto, non sono molto bravo a dire le cose a voce
è per questo motivo
che ti ho scritto questa lettera spero con tutto il cuore che ti sia
piaciuta e
aspetto con ansia una tua risposta.
Harry.”
Era
la lettera più bella che mi avessero mai
scritto, anzi era l’unica, e mentre la leggevo mi misi a
lacrimare da quanto
ero commossa, quindi Kelly aveva ragione sin dall’inizio,
Harry mi amava, in
quel momento ero felice come non lo ero mai stata e subito seppi cosa
fare, mi
alzai dal divano e mi diressi verso l’uscita di casa, una
volta fuori andai verso
la mia macchina il più in fretta possibile, ero convinta di
quello che stavo
facendo e niente avrebbe potuto farmi cambiare idea, arrivai subito a
destinazione e quando lo vidi fuori da casa sua rientrando da non so
dove non
esitai un attimo anche se aveva iniziato a piovere da dieci minuti
buoni non mi
importava nulla della pioggia, volevo solo raggiungerlo, scesi dalla
macchina e
iniziai a correre nella sua direzione, lui mi vide all’ultimo
momento ma non
fece in tempo a dire niente, subito gli misi le mani tra i capelli e lo
baciai
con passione, inizialmente fu sorpreso ma poi ricambiò, mi
prese per i fianchi
e iniziò a baciarmi con più foga, era bellissimo
averlo finalmente accanto non
riuscivo a staccarmi da lui volevo stare tra le sue braccia per sempre,
eravamo
fradici sotto la pioggia ma a nessuno dei due importava volevamo solo
rimanere
lì a baciarci, Harry mi strinse ancora di più a
sé e nel frattempo toccai i
suoi capelli bagnati, il suo viso, il suo petto volevo sentire il suo
corpo,
dopo alcuni minuti riuscimmo a staccarci, gli sorrisi «ti
basta come risposta?»
Harry mi sorrise a sua volta «direi di sì, non
immagini quanto desideravo che
questo momento arrivasse» disse stampandomi un altro bacio
«anche io tanto,
Harry anche io provo le stesse cose nei tuoi confronti solo che me ne
sono resa
conto troppo tardi» lo guardai e mi venne da ridere
«perché ridi?» chiese
ridendo anche lui «perché con i capelli bagnati
sembri Tarzan» dissi continuando
a ridere come non so cosa «ah si? Beh grazie del
complimento!» disse
prendendomi per i fianchi, attirandomi a sé e baciandomi
nuovamente.
Entrammo
poi in casa sua per poterci asciugare
eravamo entrambi fradici «Louis non
c’è?» gli chiesi «no
è all’università,
torna verso l’ora di pranzo» e così mi
prese per mano e mi accompagnò in bagno
per potermi asciugare, una volta dentro si tolse subito la maglietta e
rimasi
come incantata a guardarlo «sono bello vero?» disse
avvicinandosi sempre di più
«no sei solo irritante» gli risposi continuando a
sorridere «che strano, lo sai
che una bellissima ragazza bionda un po’ di tempo fa mi aveva
detto la stessa
identica cosa». Harry si avvicinò sempre di
più tenendomi i lembi della
maglietta «questa dovresti toglierla» mi
sussurrò continuando a baciarmi
«toglimela tu» mi guardò malizioso e
senza farselo ripetere due volte mi sfilò
la maglietta per poi baciarmi sui seni, gemetti di piacere in quel
momento non
desideravo altro che avere le sue labbra sul mio corpo, era una
sensazione
fantastica. «credo proprio che dovrai prestarmi una tua
maglietta» gli dissi
mentre continuava a torturarmi il collo «a me piaci molto di
più così».
Dopo
che riuscimmo a staccarci Harry mi prestò una
sua maglietta e quando fummo del tutto asciutti andammo in salone per
parlare
di quello che era appena successo e di quello che avremmo fatto in
seguito «senti
che ne dici se per il momento lo teniamo nascosto?» gli
domandai sperando che
capisse la mia decisione «va bene sarà il nostro
piccolo segreto» e così
decidemmo di frequentarci senza dirlo a nessuno neanche a Louis e Kelly
che
erano i nostri migliori amici, magari glielo avremmo detto
più avanti ma per il
momento era meglio tenere tutto per noi.
«allora
vi state divertendo tu e Zayn a Parigi?» Kelly
mi aveva chiamato di mattina verso le dieci non vedeva l’ora
di raccontarmi
quello che stava combinando «si tantissimo, Parigi
è bellissima, noi siamo in
giro dalle otto di stamattina dovresti vedere i negozi che ci
sono» disse tutta
felice «e la Torre Eiffel l’avete vista?»
mi alzai dal letto e mi diressi in
cucina «no non ancora dobbiamo andarci stasera»
«ah capisco, e Zayn che sta
facendo?» non lo sentivo «prova a immaginare..
è tutta la mattina che entra nei
negozi e si prova tutto ciò che vede, mi sembra di essere
fidanzata con una
donna» disse ironicamente e in sottofondo si sentì
Zayn «ehi non spettegolate
su di me» mi misi a ridere insieme a Kelly «no
tranquillo amore non ti stiamo
prendendo in giro» mentì Kelly e poi aggiunse
«solo un po’» e continuammo a
ridere «e a Londra che succede di bello?» mi chiese
«niente di che è sempre la
solita noia» ma in realtà non era affatto vero,
odiavo mentirle ma non avevo
scelta non potevo dirle la verità, non così
perlomeno se gliel’avessi detta
l’avrei fatto quando sarebbe tornata a Londra faccia a faccia
e non sicuramente
tramite telefono «ah ok vedrai che quando tornerò
io la noia non ci sarà più»
certo era impossibile annoiarsi in compagnia di Kelly, dopo qualche
minuto
salutai Kelly, attaccai e vidi che c’era un messaggio da
parte di Harry che
diceva “Buongiorno splendore” dopo che lessi quel
messaggio iniziai a saltare
per tutta la cucina come una cretina ma ero felice, troppo felice e non
vedevo
l’ora di vederlo. Feci subito colazione e dopo di che andai a
farmi la doccia,
poi verso mezzogiorno e mezza ricevetti una telefonata andai tutta
felice a
rispondere pensando fosse Harry ma quando lessi il nome sul display
corrugai la
fronte, era Louis che strano chissà cosa voleva,
così risposi spinta dalla
curiosità «pronto? Ciao Lou» e subito
dopo sentii la sua voce allegra e
pimpante «ciao Bee, ascolta ti va di venire a pranzo da noi
oggi? Ci sono anche
gli altri» mi propose «si d’accordo, come
mai questo pranzo?» mi incuriosii «sai
dobbiamo festeggiare per il fatto che Zayn sia partito e non ce
l’abbiamo più
tra i piedi» scherzò e risi di gusto, Louis faceva
morire era troppo simpatico
«ah ok allora porto qualcosa per brindare» lo
sentii ridere «no in realtà è
solo un pranzo per stare insieme niente di che, mando Harry a prenderti
va
bene? Così non sei costretta a venire con la tua
macchina» avevo sentito bene?
Avrebbe mandato Harry a prendermi? Ma certo che mi stava bene, che
bello
finalmente l’avrei rivisto.
Finii
di prepararmi mentre canticchiavo dalla
felicità e quando sentii il campanello mi precipitai ad
aprire «ciao
bellissima» disse Harry col suo meraviglioso sorriso, dopo di
che gli saltai
letteralmente addosso lo abbracciai e lo baciai, finalmente era
arrivato, era
lì ed era tutto mio, continuammo a baciarci mise le mani
sotto la mia maglietta
e mi poggiò delicatamente al muro mentre continuava a
baciarmi sul collo «Harry
dobbiamo andare» dissi debolmente anche io avrei voluto
rimanere lì sola con
lui, Harry mi tenne stretta a sé e mi guardò
negli occhi «scusa ma non riesco a
resisterti» così mi prese la mano e uscimmo di
casa, in macchina durante tutto
il tragitto Harry tenne la mano sulla mia coscia accarezzandola e io
non facevo
altro che fissarlo, era bellissimo. Dopo venti minuti arrivammo a casa
sua e da
quel momento dovevamo far finta che tra noi non fosse successo proprio
niente,
appena entrata in casa vidi subito Jane che venne a salutarmi
sorridente «ciao
Bee» e poi si avvicinò Niall «ah
finalmente siete arrivati io sto morendo dalla
fame» disse sedendosi al tavolo «be scusa se ti
abbiamo fatto aspettare» gli
rispose Harry ironico, guardai verso la cucina e vidi Louis che
prendeva le
posate per apparecchiare la tavola dopo di che rivolsi lo
sguardò in direzione
del salone e vidi Liam seduto sul divano che guardava dalla nostra
parte, no
non avevo pensato che sarebbe potuto esserci anche lui, appena lo vidi
mi venne
un colpo al cuore, Liam rimase serio e guardò nella nostra
direzione. Durante
il pranzo provai un po’ di imbarazzo dato che non riuscivo
nemmeno a guardarlo
in faccia e con Harry dovevamo stare attenti per non destare sospetti
ogni
tanto ci concedevamo qualche occhiata ma niente di più.
Harry’s
pov
Erano
già le cinque e tutti se ne erano andati da
casa, anche lei, ma ci eravamo sentiti tramite messaggi e avevamo
deciso di
uscire era come una specie di primo appuntamento, vidi Louis seduto sul
divano
che guardava i Power Ranger, gli erano sempre piaciuti e il suo
preferito era
quello rosso, ero felice perché era anche grazie a lui se
Bridget si era
accorta di me in modo diverso, così gli saltai addosso e lo
abbracciai «Tommo
grazie ti adoro» Tommo era il suo soprannome era da un
po’ che non lo chiamavo
in quel modo «aia Harry ma ti senti bene? Perché
non ti cerchi una ragazza anzi
che saltare addosso a me?» continuavo a baciarlo sulla fronte
e abbracciarlo «ho
seguito il tuo consiglio Lou, e ha funzionato» urlai
scuotendolo «si ma
smettila di scuotermi così non sono mica un
frappè» dopo di che mi calmai e mi
sedetti al suo fianco «la lettera ha funzionato, appena
l’ha letta è venuta da
me e mi ha baciato» Louis si girò verso di me e
inarcò le sopracciglia «hai
visto cosa ti avevo detto, quando si parla di relazioni amorose io sono
un
maestro, comunque la devi portare qui, voglio assolutamente
conoscerla» e
questo era un problema Louis non aveva la più pallida idea
di chi fosse la
ragazza in questione e per il momento non mi sentivo ancora pronto a
dirglielo.
Bridget’s
pov
Era già Giovedì e quel giorno sarei dovuta uscire con Harry, saremmo andati a fare un giro e poi a cenare in qualche ristorante, ero mezz’ora davanti all’armadio indecisa su come vestirmi e alla fine rimasi colpita da un vestito verde che non avevo usato quasi mai ma era molto bello e lo abbinai a un paio di stivali col tacco e dei legins mi lisciai i capelli e fui pronta, Harry arrivò subito dopo e appena mi vide rimase incantato «sei bellissima» e mi baciò con la stessa passione con cui ci eravamo baciati la prima volta. Per prima cosa decidemmo di andare a fare una passeggiata tra le vie di Londra mano nella mano stando sempre attenti che qualcuno di nostra conoscenza non ci vedesse, parlavamo tra di noi ed io mi fermavo davanti ad ogni vetrina per contemplare le belle cose che trovavo all’interno, e Harry mi seguiva sorridente senza fare obiezioni, mentre passeggiavamo si fermò un attimo per sistemarsi i capelli, adoravo il modo in cui li sistemava, chinava la testa in avanti se li scompigliava con le mani e poi si rimetteva dritto e si portava dietro il ciuffo che aveva davanti, e quando lo faceva era a dir poco sexy, tra qualche minuto sarei morta, si avvicinò a me e mi mise un braccio dietro la schiena, inutile dire che ero al settimo cielo. Vidi un’altra vetrina che mi incuriosì e così mi avvicinai, era un negozio dove non vendevano roba ma gioielli e la mia attenzione fu attirata da una catenina in oro che aveva come ciondolo una chiave di sol «che carina» dissi indicandogliela, Harry la guardò per qualche istante e poi mi disse «aspettami qua» e dopo di che si dileguò all’interno del negozio «ma dove vai?» gli chiesi senza ricevere risposta. Dopo alcuni minuti uscì e mi consegnò una bustina, la aprì e dentro c’era la catenina che avevo visto prima in vetrina «grazie, ma non dovevi» lo ringraziai felice con un bacio sulle labbra, dopo di che la prese e me la fece indossare «è molto carina grazie ancora» si avvicinò e mi accarezzò il viso «così ti ricorderai per sempre della prima volta che abbiamo cantato insieme» e mi baciò intensamente. Il ristorante dove mi aveva portato Harry era molto carino ma forse troppo costoso «sei sicuro di voler mangiare qui? È un po’ caro» lui mi sorrise «voglio portarti nei posti migliori che conosco». Durante tutta la cena ci guardammo negli occhi e ci tenemmo per mano poi quando arrivò il cameriere per il conto tirai fuori il portafoglio ma Harry mi fermò subito «che stai facendo? Pago io!» e si precipitò a prendere il suo portafogli dalla tasca dei pantaloni «no dai non voglio che spendi per me, mi hai regalato anche la catenina» non volevo far pagare tutto a lui ma non ci fu niente da fare «ho detto che pago io» e subito diede i soldi al cameriere. La serata andò benissimo e quando fu ormai tardi Harry mi accompagnò a casa «è stata una serata bellissima e grazie di tutto» gli dissi accarezzandogli una guancia «non mi devi ringraziare io passerei con te tutto il tempo del mondo» rimasi appoggiata al portone di casa, lui si avvicinò a me e mi baciò sussurrandomi «buonanotte piccola» e quella fu senz’altro la buonanotte più bella che avessi mai ricevuto in tutta la mia vita.