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Autore: SaraRocker    28/07/2014    3 recensioni
[FinnxMarceline]
E' un giorno come tanti quello in cui Finn e Jake trovano il corpo di Marceline esanime. Dopo essere stata coinvolta nell'ennesima imboscata da parte di un nemico che non conosce, la regina dei vampiri deciderà di dire la verità ai due amici e di chiedere il loro aiuto nonostante il suo smisurato orgoglio.
La decisione più saggia per la salvezza della ragazza sarà quella di farla rimanere ad abitare con loro. Ma quando l'amicizia che lega l'avventuriero e la vampira inizia ad intensificarsi -sconvolgendo la vita di entrambi-, cosa accadrà?
Estratto prologo.
Finn la vide deperita, come se non avesse mangiato per giorni. Effettivamente, si ritrovò a riflettere, non la vedeva da mesi, ma non si era neppure posto il problema di preoccuparsi per la ragazza. Lei infondo era uno spirito libero: poteva sparire anche per anni e poi ritornare come se nulla fosse mai accaduto. Quella volta, invece, qualcosa era accaduto eccome.
Genere: Avventura, Commedia, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Finn, Jake, Marceline, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Salve a tutti! Vi ringrazio innanzi tutto per le recensioni dello scorso capitolo! Siete meravigliosi e sono davvero felice che qualcuno apprezzi la mia storia ^^

Questo nuovo capitolo sarà abbastanza breve e di transizione (nel prossimo avremo i primi accenni alla Finnceline ♥)

Le parti in grassetto corsivo sono ricordi! :)


Spero di ricevere qualche recensione e... Buona lettura ^^

 



2-

[Una Casa A Dolcilandia]

















"Le hai scritto una lettera?" gli domandò il cane a bassa voce. Finn lo guardò confuso. Gli sembrava di udire, nel tono dell'amico, una certa incredulità.
"Che c'è? Io so scrivere, coso!" esclamò quindi l'amico, alzando leggermente il tono della voce e facendo voltare nella loro direzione Marceline. Quest'ultima squadrò entrambi con una certa diffidenza in viso, per poi tornare a seguire Maggiormenta.
I tre si erano diretti a Dolcilandia non appena la luna si era fatta alta, ed erano giunti a destinazione in poche ore. Fortunatamente -per tutti tranne che per Marceline-, nonostante l'ora tarda, avevano permesso loro di entrare. Si erano diretti immediatamente alla reggia reale, ed avevano chiesto di potere incontrare la Principessa Gommarosa. Maggiormenta, senza obiettare minimamente, si era subito offerto di aiutarli.
Finn e Jake, nel frattanto, stavano discutendo a bassa voce di come l'umano avesse deciso di avvertire Fiamma di quella che sarebbe stata una mancanza a tempo indeterminato. Le aveva scritto una veloce lettera, ed aveva chiesto a BMO di consegnargliela al più presto. Al piccolo videogame era stato anche affidato il compito di mantenere la casa in ordine durante l'assenza dei due avventurieri.

"Eccoci arrivati." la voce di Maggiormenta fece voltare i presenti verso il piccolo dolcibotto di fronte a loro. Erano giunti in prossimità di un ampio portone, quello del laboratorio della principessa Gommarosa.
"La principessa è qui. Sta lavorando ad un nuovo progetto." spiegò la mentina con un sorriso cordiale a decorargli il viso rotondo.
"A quest'ora di notte?" domandò scettico il cane magico, avvicinandosi di un  paio di passi ed accostandosi alla porta incerto -ingrandendo l'orecchio-, come in un tentativo di avvertire un qualche suono proveniente dall'interno.
"Già. Quando le vengono nuove idee, ne viene assorbita totalmente!" replicò Maggiormenta, non perdendo mai la propria compostezza.  Si congedò pochi istanti dopo con un leggero inchino, lasciando i tre visitatori sulla soglia della stanza. Non si udiva alcun suono provenire dall'interno, neppure un leggerissimo passo.
Prima di farsi avanti, Finn squadrò per qualche secondo la vampira che si trovava con loro; l'espressione di Marceline sembrava tesa. Sapeva che c'erano dei trascorsi tra le e Gommarosa, qualcosa come un'amicizia non esattamente andata a buon fine, e non era certo di come fosse il caso di proseguire. Forse era il caso di lasciare Marcy ad aspettare in corridoio insieme a Jake. Finn cancellò istantaneamente quell'idea dalla propria mente, sapendo bene che, nel caso in cui Marceline avesse deciso di filarsela, Jake -a causa della sua folle ed incontrollata paura per i vampiri- non avrebbe mosso un muscolo per fermarla. No, era decisamente il caso di farsi avanti tutti insieme.

Senza neppure bussare, il giovane avventuriero aprì la porta. I tre si fecero avanti in silenzio, incontrando immediatamente, infondo alla stanza, la figura della principessa china sulla scrivania. Indossava il suo tipico camice da laboratorio, e scriveva sui propri fogli in modo frenetico e costante. Nel frattanto, mormorava tra sé e sé formule incomprensibili.
Finn non ne fu certo, ma gli parve di udire, dietro di lui, Marcy che sentenziava un 'secchiona' a denti stretti. Non vi prestò molta attenzione comunque.
Si rivolse invece subito a Gommarosa "S-Scusa, Gommarosa..."
Immediatamente, la Principessa si voltò, incontrando i due avventurieri e la vampira. Rimase qualche istante sorpresa -soprattutto dalla presenza di Marceline-, ma non ne fece parola. Si sistemò invece il camice spiegazzato, per poi incamminarsi verso i suoi inaspettati ospiti.
"Salve! Che ci fate qui?" domandò  con la sua tipica cordialità la giovane sovrana, passando il proprio sguardo su tutti i presenti "Non ditemi che è già sorto il sole!" esclamò dopo qualche istante distratta, portandosi una mano tra i capelli e sgranando gli occhi. Subito Finn si fece avanti, screditando quell'ipotesi e dicendole che erano stati costretti a presentarsi a quell'ora tarda.
"Oh, allora ditemi che succede! Se avete avuto tanta fretta, immagino ci sia un motivo di fondo." replicò con gentilezza Gommarosa, accomodandosi su una sedia e facendo segno anche agli altri di fare altrettanto. Subito, Finn e Jake si sedettero, mentre Marceline, disgustata da tutta quell'ospitalità, si limitava a fluttuare nell'aria e ad ascoltare il discorso dei tre.
"Beh, principessa, effettivamente abbiamo un grosso problema, ma non è questo il punto." spiegò il cane magico, asserendo con il capo e cercando di comportarsi con quanta più educazione possibile.
"Vorremmo chiederti un favore!" esclamò Finn, parecchio più agitato rispetto all'amico. Immediatamente, la sovrana di quel vasto regno, si fece più attenta. Quella notte, Finn le sembrava decisamente agitato -sconvolto, per meglio dire-. Non riusciva a stare fermo ed aveva notato come evitasse più che mai di dilungare inutilmente il discorso. Oltretutto, il giovane umano non era tipo da chiedere favori. Lui era quello che arrivava per salvare vite e proteggere dolcibotti. Non si era mai fatto avanti in quel modo.
"Certo, ditemi pure." disse dunque Gommarosa, deglutendo a vuoto e corrugando la fronte.
"Dobbiamo venire a vivere a Dolcilandia al più presto! Se possibile, questa notte stessa." pregò il ragazzino, sfoderando un tono di supplica. Subito, la principessa gli lanciò uno sguardo incerto, che fece poi passare su Jake, ed infine su Marceline, ancora sospesa nell'aria.
"Voi..." si interruppe qualche secondo "...Tre?" quell'ultima parola la pronunciò con diffidenza, squadrando in particolare la vampira, non potendo neppure per un istante credere che ci fosse anche lei, quella nomade, a prendere parte ad una simile richiesta.
Il cane intervenì, annuendo "Esatto, principessa. E' una questione della massima importanza!"
Gommarosa annuì silenziosamente, analizzando la portata del favore che le stavano domandando. Non era una cosa così semplice come poteva sembrare, nonostante lei fosse la sovrana di quel paese tanto fiorente. Dare la cittadinanza ad un gruppo di stranieri non sarebbe stata una scelta benvista dai Dolcibotti. Eppure... Eppure Finn e Jake l'avevano aiutata molte e molte volte.
"Posso sapere cosa sta accadendo?" domandò dunque con pacatezza la ragazza. Era curiosa, parecchio. Se vi era un pericolo in agguato, voleva esserne al corrente.
"Dobbiamo proteggere Marceline, e crediamo che questo regno sia il più sicuro per lei." rispose il giovane umano, facendo sussultare la principessa. La preoccupava ciò che doveva essere in procinto di affrontare Marcy -nonostante non fossero esattamente amiche-, ma ancora di più la allarmava l'idea che qualcuno potesse minacciare la vita di un essere tanto potente.
"I miei dolcibotti saranno in pericolo?"
"Assolutamente no!" rispose questa volta Jake, alzandosi in piedi e sorridendo alla ragazza dalle tinte rosa acceso. Quest'ultima sperò vivamente che il cane magico avesse ragione. Il suo popolo era la cosa più importante che la principessa possedesse, e non poteva permettere che accadesse loro anche solo la più piccola delle disgrazie. Loro si fidavano di lei, e Gommarosa -in quanto loro amata sovrana- non poteva assolutamente deluderli.
Ma la principessa sapeva anche di dovere ben più che la propria vita a Finn e Jake, perciò...
"Benissimo, chiederò a Cannello di portarvi in una casa disabitata."









"No, Finn. Non so se ti è chiara la questione, ma questo è un letto matrimoniale."
Le parole della vampira non avevano alcun senso per il giovane umano. Non sapeva neppure vagamente cosa fosse un 'letto matrimoniale'. L'unica cosa di cui era certo, era che in quel momento Marcy aveva un'espressione strana, e che lui voleva capirne la ragione. Si trovavano all'interno della nuova casa. Si trattava di una piccolissima villetta fatta di cialda, al cui interno primeggiava un dolcissimo odore di caramello. Marceline lo detestava.
"Non capisco. Vedo che è un letto, ma-" "'Matrimoniale' significa che è per due persone." gli spiegò la mora, interrompendolo. Probabilmente si sarebbe dovuta aspettare una tale ignoranza dall'avventuriero. Infondo, per quanto ne sapeva, le sole relazioni -o pseudo-relazioni- che il ragazzo aveva avuto, non erano mai andate oltre ad un bacetto imbarazzato. Lo conosceva; sapeva quanto Finn potesse essere impacciato con una ragazza.
Solo udendo le parole della giovane, Finn capì a cosa fosse dovuto l'improviviso disagio della vampira, il tutto mentre le parole che Cannello aveva rivolto loro solo pochi minuti prima -mentre mostrava loro la nuova casa-, tornavano ad affollargli la mente.


"Spero vi piaccia... Ora io tornerei al castello se-" "Certo, certo Cannello!" Finn aveva interrotto Cannello con un sorriso, dandogli una leggera pacca sulla schiena. Ovviamente Gommarosa aveva fatto il possibile per sistemarli al meglio, e non poteva esserle più grato di così.
"A dire il vero c'è un problema." era però intervenuto prontamente Cannello, sollevando in indice e cercando di attirare l'attenzione di tutti "Vi sono solo due posti letto ed un divano nella casa."
"No problem!" aveva esclamato immediatamente il cane magico, sorridendo. Era decisamente felice di avere finalmente trovato un posto dove dormire, e  nulla -neppure la peggiore delle notizie-, da quel momento, gli avrebbe  rovinato il sonno "Io starò sul divano."
Cannello aveva semplicemente alzato le spalle, probabilmente anche lui troppo stanco per fare altre polemiche, ed aveva lasciato le chiavi ai nuovi abitanti della casa. Successivamente, si era diretto nuovamente al castello.



Il volto del giovane umano divenne pallido, poi d'improvviso color porpora, mentre i suoi occhi si facevano più lucidi. Forse avrebbe dovuto prestare più attenzione alle parole di Cannello. Si portò una mano sulla cuffietta, grattandosi la testa impacciato, mentre si apprestava a rivolgere la parola alla bella vampira.
"Quindi... Quando Cannello parlava di due posti letto e un divano-" "Si riferiva ad un letto matrimoniale!" lo interruppe nuovamente Marceline, lasciandosi cadere mollemente sopra il materasso fatto di marshmallow. Vi si sdraiò frustrata. Ammirò per qualche silenzioso momento il soffitto, trovandolo disgustosamente cioccolatoso. Le travi erano fatte di stecche di cioccolata fondente e le sembravano spaventosamente instabili.
"Purtroppo Jake sta già dormendo..." cercò di dire Finn, la voce ridotta ad un leggero mormorio. La vampira annuì semplicemente, per poi sospirare arrendevole. Non vi era molto da fare. Si sarebbe limitata a dormire al fianco del giovane umano. Non era poi una tragedia di tale portata. Magari, constatò silenziosamente, si sarebbe persino divertita a parlarci.
"Beh, non importa." esordì dunque, levandosi in aria e dirigendosi verso il bagno adiacente alla camera da letto "Dormiremo lì insieme. Che vuoi che sia? Ora, comunque, vado a farmi una doccia." e detto ciò scomparve dietro la parete, sbattendosi la porta alle spalle.
Finn stette qualche minuto fermo di fronte al letto che li avrebbe ospitati di lì a poco. Improvvisamente, tra tutti i dubbi e le preoccupazioni che avrebbe dovuto avere, ne emerse uno così follemente stupido ed imbarazzante, da farlo sentire davvero un idiota: cosa avrebbe pensato Marceline vedendo il suo infantile pigiama rosso, fatto a tuta, e rivestito di pelo? Insomma, era decisamente troppo grande per indossare quel coso!
  
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