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Autore: Kimly    29/07/2014    5 recensioni
Gli anni ad Hogwarts di Fred, George ed Angelina.
Gli anni in cui hanno affrontato battaglie e prove difficili, riuscendo a superarle.
Ma anche gli anni dei cambiamenti e della nascita di sentimenti dapprima sconosciuti.
Questa è la loro storia, la storia del gruppo "F.A.G" e dei loro amici.
[Personaggi principali: Fred e George Weasley, Angelina Johnson, Alicia Spinnet, Lee Jordan, Oliver Baston e Katie Bell]
Genere: Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Alicia Spinnet, Angelina Johnson, Fred Weasley, George Weasley, Katie Bell
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
Capitoli:
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Capitolo 46

-Allora?- chiesero Lee e Alicia non appena Oliver varcò la soglia d'entrata.

-È un maschio!- esclamò il ragazzo, gli occhi sprizzavano felicità -Wade Baston. E ricordate questo nome, sarà certamente un grande giocatore di Quidditch un giorno!-

Lee gli batté una mano sulla testa, mentre Alicia lo abbracciava per congratularsi.

-Ehi, uragano! Ci voleva la nascita di mio nipote per un abbraccio?- commentò ironico Oliver, scoccando un'occhiataccia a Lee che rise di gusto e disse.

-Tua sorella mette al mondo tuo nipote e il tuo primo pensiero è il Quidditch. La tua ossessione continua a stupirmi ogni giorno che passa e non so il perché.-

-Notizie dal padre del bambino?- soffiò Alicia, temendo di rovinare quell'attimo di allegria.

Oliver scosse la testa.

-Niente. Ed Ally sta facendo di tutto per non cercarlo. Dice che un padre così è meglio perderlo che trovarlo, ma i miei non vogliono sentire ragioni. Credono che crescere un figlio da sola sarebbe troppo per uno spirito libero come lei.-

-Magari adesso metterà la testa a posto.- commentò Lee, sedendosi sul divano.

-Già, ma la neo-mamma ha deciso di organizzare una festa in onore del bambino. Speriamo che non si trasformi in uno dei suoi party sfrenati.-

-Cosa darei per del buon pudding!- se ne uscì Alicia, assumendo un'espressione desolata -Alle mie feste c'è sempre il pudding.-

-Sei proprio una tipica inglese.- ironizzò Lee, ma la ragazza non raccolse la provocazione -E credo che alle feste di Ally ci sia di tutto tranne che il pudding!-

-Esatto.- commentò Oliver, laconico. Si sentì osservato e voltò subito lo sguardo verso le scale, ma l'ombra corse via e lui si rabbuiò -Beh, adesso vado a raccontarlo agli altri.-

-Ehm, Capitano, ecco...- Lee cercò l'aiuto di Alicia, ma lei non lo stava neppure guardando -Tra i FAG le cose non vanno benissimo ultimamente, quindi... Non so come dirtelo...-

-Non ti offendere se non si mostreranno così contenti per la nascita di tuo nipote.- lo anticipò Alicia, molto più sicura di Lee -È naturale che saranno felici per te, ma hanno anche i loro problemi e... ti sembreranno un po' depressi, ecco.-

-Grazie per il consiglio, ragazzi, ma vi siete dimenticati che anch'io vivo qui?- Oliver strabuzzò gli occhi, offeso -Magari ad alcune cose non ci arrivo subito, ma capisco quando i miei amici hanno qualcosa che non va.-

Il ragazzo salì le scale e lasciò Lee ed Alicia da soli.

Prima che Lee potesse aprire bocca, Alicia fece per salire anche lei nella sua stanza, ma il ragazzo la fermò.

-Ehi, aspetta!- Lee le si parò davanti. Da quando era diventato anche veloce? -Non abbiamo più parlato di quella prima lezione di incantesimi. Jared non mi rivolge più la parola e tu non mi degni neanche di un'occhiata.-

-Cosa vuoi che ti dica?- Alicia provò a non guardarlo, ma non ci riuscì -Avresti dovuto dirmi del Patronus, almeno ora tra me e Jared le cose andrebbero bene.-

Lee la fissò sconcertato.

-La colpa sarebbe mia adesso? Come avrei potuto sapere che anche il tuo Patronus sarebbe stato una fenice!?-

-Se me ne avessi parlato...-

-Tu cosa?- la interruppe lui, scaldandosi -Cosa avresti fatto? Non ci avresti insegnato l'Incanto Patronus per mentire ancora una volta a Jared?-

Alicia lo trucidò con lo sguardo e si mise le mani sui fianchi.

-Non era quello che intendevo, Lee. E io non ho mai mentito a Jared.-

-La verità, Alicia, è che da quando stai con lui non fai che mentire! Menti a me, menti a lui e menti soprattutto a te stessa! Eri bravissima a scuola, sai perché i Patronus possono cambiare forma e lo sa anche Jared. Quello che è successo non è di certo colpa mia!-

-Beh, è da quando sei tornato che le cose fra me e Jared vanno sempre peggio, quindi sì, è colpa tua.- Alicia si passò una mano fra i capelli -Se provassi a stare al tuo posto, a capire che io adesso sono innamorata di lui...-

-Non mi toccano più quelle parole.- Lee la interruppe di nuovo, ma lei non replicò nulla -So che me le dici per ferirmi, ma la verità è un'altra. Non hai mai smesso di amarmi e questo l'hanno capito anche i muri. Cerca di arrivarci anche tu e finalmente potrai essere nuovamente felice.-

Alicia fece per rispondere, ma Lee la anticipò.

-Darmi la colpa per quello che è successo è assurdo e lo sai anche tu. Secondo te perché proprio il mio ritorno ha messo in crisi la tua storia con lui? Prova a fare chiarezza, Alicia, perché se non l'avessi capito siamo in guerra e le persone in guerra possono anche morire. Il nostro futuro è incerto ed è meglio vivere il presente con chi vogliamo davvero.-







-Eri tu che mi spiavi, vero?-

Oliver era salito sulla terrazza, il luogo preferito di Katie, perché da lì si vedevano i campi inglesi, il cielo e il paesaggio sconfinato.

Da lì non si sentiva in gabbia, ma quasi libera.

-Non ti stavo spiando, volevo solo avere notizie di Ally e del bambino.- Katie si voltò e fece un sorriso -Notizie positive, ovviamente.-

-Potevi chiedermele.- Oliver le si avvicinò e lei si allontanò dalla sua portata, sperando che lui non se accorgesse... ma lo fece e abbassò gli occhi, triste.

-Non voglio baciarti o fare altro, voglio solo parlare.- Oliver alzò gli occhi e la bloccò con lo sguardo -Una volta parlavamo sempre.-

-Sembra un secolo fa, vero?- Katie tentò un sorriso -È che non so più cosa aspettarmi da te. Ogni volta che rimaniamo da soli, fai sempre qualcosa di inaspettato che mi... paralizza.-

-Mi dispiace. E comunque sì, stanno bene tutti e due.-

Katie soffiò, come se avesse trattenuto l'aria fino a quale momento.

-Meno male.-

-Pensavi alla tua famiglia, vero?- Oliver tentò nuovamente di avvicinarsi a Katie, che stavolta rimase ferma -La tua matrigna...-

-Eliza.- sussurrò Katie, le mani chiuse a pugno tremavano leggermente.

-Mi avevi detto che era incinta anche a lei.-

-Dovrebbe partorire tra tre mesi circa.- disse Katie, voltandosi per non far vedere le lacrime -Spero solo che stia bene e che l'incantesimo sia venuto correttamente. Mi mancano. Non so cosa darei per rivedere Sam ancora una volta.-

Oliver lentamente la strinse fra le braccia, ma non la fece voltare verso di lui, sapendo che non avrebbe resistito a gli occhioni bagnati di Katie.

Appoggiò il mento sulla spalla della ragazza e la strinse ancora di più.

-Li rivedrai presto. Quando tutto questo delirio sarà finito, ti accompagnerò io stesso a cercarli e vedrai che saranno felici di vedere quanto tu sia diventata coraggiosa e forte.-

Katie chiuse gli occhi, senza dire una parola, ma posò le mani su quelle di Oliver e si lasciò stringere.

-Stai meglio?- mormorò lui al suo orecchio e solo in quel momento la ragazza si accorse della distanza minima che c'era fra i loro visi e si staccò da Oliver.

-Sì, grazie, ma ora devo proprio andare.-

-Questa cosa fra di noi... Sarà sempre così d'ora in poi?- Ad un'occhiata stranita di Katie, lui passò a spiegare -Ti comporterai come se le cose fra me e te non fossero mai cambiate? Come se quello che ho detto non avesse alcun valore per te?-

Katie rimase in silenzio e Oliver continuò, rosso in viso.

-Ti ho detto che ti amo e tu non mi hai detto niente.-

-Non me ne hai dato occasione. Sei scappato non appena hai finito di dirmelo.- Katie era imbarazzata: era dai tempi di Hogwarts che si era aspettata quella dichiarazione da parte di Oliver e non avrebbe mai scommesso nemmeno uno zellino che prima o poi quel tonto le avrebbe davvero detto quelle parole.

-Ma se l'avessi fatto... Se ti avessi dato l'occasione, cosa mi avresti detto?- non si arrese lui, benché fossero entrambi rossi come pomodori.

-Che ho un ragazzo. E il mio ragazzo è uno dei tuoi amici più cari.- Katie si schiarì la gola -Ollie, ne abbiamo parlato un sacco di volte. Davvero, non ne posso più. George non sa niente e mi sono stancata di tenergli nascosto ogni cosa, ma non mi va di creare altri squarci nel gruppo.-

-Cosa dovresti dirgli? Penso sapesse già che i miei sentimenti per te erano ben diversi da quelli che posso provare per Angie o Alicia. Tu non sei solo un'amica.- Oliver lo disse con un tono deciso, ma era imbarazzato, faceva quasi tenerezza.

-Non gli ho detto del bacio, delle tue continue incursioni in camera mia, dei tuoi “Provo qualcosa per te, ma non so cos'è” fino ad arrivare alla confessione dell'altra sera. E quando lo scoprirà, non credo che la prenderà tanto bene.- Katie si passò una mano sulla faccia e sembrava davvero stanca, come se quella situazione non la facesse dormire la notte e in parte era vero.

Lei e George erano sempre più distanti e non ne capiva il motivo.

Katie era davvero innamorata di George, ma tutti quei segreti li stavano dividendo sempre di più.

-Non credo che tu sia la sola a tenere nascosto qualcosa.- Oliver sembrò riprendersi e adesso la guardava come se volesse togliersi un peso -George ti ha detto perché ha litigato con Fred ed Angie? Nessuno lo sa, ma non pensi che sia per il solito motivo? I gemelli amano la stessa ragazza e questo sarà sempre un problema per loro.-

-Credi abbiano litigato per Angelina?- chiese Katie a disagio, ma per nulla stupita: aveva sempre saputo che George avrebbe amato Angie incondizionatamente, anche se adesso era lei la sua ragazza.

-Se fosse così ti starebbe bene, giusto? Ti conosco meglio di chiunque altro e so bene che pensi che George preferirà sempre lei a te, ma ti va bene così perché...- Oliver trasse un respiro profondo, come se facesse fatica a pronunciare quella parole -... Lo ami, ma non dovrebbe essere così. Tu dovresti essere al primo posto per la persona con cui stai e quella persona dovrebbe essere al primo posto per te. Per te e George questo non è così ed è sbagliato.-

-Tu non sai niente. Non puoi dirmi cosa provo o cosa non provo per George, perché io lo so e lui lo sa. Noi ci amiamo ed è meglio che inizi a fartene una ragione, perché non sopporto più questa cosa fra di noi. Questo continuo interrogarci su cosa proviamo l'uno per l'altra mi sta portando alla pazzia e io voglio solo essere serena con il mio ragazzo e i miei amici. E tu sei un mio amico, Ollie, lo sarai sempre.- Katie sorrise, non era il suo solito sorriso radioso, era quasi un tentativo di tenerlo buono che non le riuscì.

-E se io non volessi essere solo un tuo amico?- domandò lui, testardo.

-Allora non saremo niente, perché non posso lasciare George.-

Oliver rimase di sasso e, come lei provò ad allungarsi verso di lui, il ragazzo le diede le spalle e se ne andò.







-Smettila di farmi questi agguati, Angie.- disse George, quando Angelina lo bloccò prima che lui potesse uscire dal bagno -Non sono proprio in vena. Fammi passare.-

-No.- Angelina lo inchiodò con lo sguardo e aprì le braccia per non farlo uscire dalla porta -No, non ti faccio passare fino a quando non avremmo chiarito.-

-Non c'è niente da chiarire e per quanto tu sia alta riuscirei comunque a spostarti per passare.- George la prese per le braccia, ma lei piantò i piedi.

-Se vuoi passare, dovrai farmi male per riuscirci.- George la lasciò andare e sospirò.

-Cosa vuoi?-

-Dirti che mi dispiace per come siano andate le cose fra te e Fred. Me ne assumo la completa responsabilità e...- Angelina alzò gli occhi verso il soffitto, provando a ricordare quello che voleva dirgli -E non so da dove gli siano uscite quelle parole e quei discorsi... Non avevano molto senso, in effetti.-

-Alcuni sì.- affermò George, ricordando le parole di Fred circa il suo rapporto con Angelina e Katie -E comunque tu non c'entri nulla, non sei stata tu a picchiare Fred.-

-Ma ti ho messo io nella situazione di picchiarlo! Io l'ho fatto arrabbiare a tal punto da dirti quelle cattiverie sulla pulce che ti hanno fatto scattare.-

George scosse la testa.

-Io non so cosa tu gli abbia fatto, ma non c'è ragione al mondo che giustifichi la reazione di Fred o la mia. Angie, per una volta questa cosa non riguarda te, quindi smettila di sentirti in colpa perché non è così. Fred è geloso senza motivo, perché voi due vi siete lasciati da quando... Da giugno? Praticamente da dieci mesi, quasi un anno! E lui sente la tua mancanza ed è doloroso per lui averti così vicina, ma non poterti avere davvero. Io lo so che tu lo ami ancora, quindi perché non chiarite i vostri problemini e tornate insieme?- George ricambiò l'occhiata di Angelina ed annuì -Sì, sono solo piccoli problemi da niente. Si può sapere perché voi due non siete ancora tornati insieme?-

Angelina abbassò lo sguardo, perché come dirgli che aveva ragione, ma allo stesso tempo aveva torto?

Come dirgli che sì, avrebbe sempre amato Fred e che lo amava ancora, ma che adesso che aveva scoperto quello che provava per lui, per George, era impossibile perfino guardarlo senza che il suo cuore esplodesse nel petto?

-Georgie, c'è una cosa che non sai... Il motivo per cui tuo fratello ed io abbiamo litigato.-

George le diede un buffetto sulla testa e lei si sentì avvampare.

-Non m'interessa. Qualsiasi cosa sia la risolverete, ma adesso, come ogni giorno da quando abbiamo litigato, devo provare a chiarire con mio fratello. Augurami buona fortuna.-

-Avete litigato da tre giorni appena!- Angelina lo fece passare -Quanto tempo passi davanti alla sua porta?-

-Tutto il giorno e tutta la notte. Esce solo per andare in bagno e per prendere qualcosa dalla cucina, ma non mi rivolge nemmeno una parola.- George era visibilmente triste, ma aveva l'aria di uno che non si arrende -Tenterò ancora. Prima o poi dovrà cedere, no?-

Angelina non riuscì a trattenere un sorriso e annuì prima di dire.

-Buona fortuna!-







Alicia salì le scale lentamente, cercando di non far cadere il vassoio che stava portando al piano di sopra.

Traballò leggermente verso l'ultimo gradino, ma quando riuscì a mantenere l'equilibrio si sentì sollevata.

Avrebbe potuto usare un incantesimo, ma stava diventando troppo dipendente dalla bacchetta e non andava bene.

Doveva imparare a cavarsela anche senza magia e si premurò di ricordarlo anche agli altri in futuro.

Arrivata davanti alla stanza la ragazza sorrise, vedendo George appoggiato alla porta con gli occhi chiusi.

-Ehi, bel giovane, hai intenzione di passare tutta la giornata qui davanti?-

George aprì gli occhi e si scontrò con Alicia e il suo raro sorriso.

-Come ci riesci?- gli chiese lui, senza rispondere alla sua domanda.

-A fare cosa?- domandò Alicia, confusa.

-A farti passare tutto addosso senza problemi.- George provò a spiegarle, senza farla irritare -In questi giorni ti è successo di tutto, eppure oggi sei radiosa.-

-Non è un aggettivo che di solito usate per descrivermi.- commentò Alicia, perdendo quasi il sorriso -È positivo, no?-

-Certo che lo è.- George si alzò e si fece da parte per farla passare -È incredibile quanto tu sia cambiata in meglio durante questi anni.-

L'espressione di Alicia si addolcì un poco prima di tornare quella di sempre.

-Sai come faccio? Mi tengo impegnata e provo a non pensare a tutto quello che è capitato, perché se lo facessi...- Alicia abbassò gli occhi -Sarebbe finita. E probabilmente nemmeno Lee riuscirebbe ad aiutarmi se succedesse.-

George cambiò argomento e disse.

-Sei venuta per Fred. Almeno a te darà ascolto.-

-Ne sei sicuro? Sai bene chi sono le uniche due persone a cui darebbe ascolto e io non sono fra quelle.-

-Forse una volta, ma da quando siete diventati confidenti l'uno dell'altra le cose sono cambiate.- George provò a sorridere -Parlagli tu, per favore.-

-Lo farò.- Alicia bussò alla porta e senza aspettare la aprì ed entrò.

-Va' via.- Fred era sdraiato sul suo letto, gli occhi fissi verso il soffitto.

-Guarda che sono io.- disse Alicia, posando il vassoio sulla scrivania del ragazzo -Devi mangiare e intendo un pasto completo, non quelle schifezze che sgraffigni dalla cucina.-

-Grazie, mamma.- sbuffò Fred, ironico -Lascia quello devi lasciare e poi va' via, non sono proprio dell'umore.-

-Si vede.- Alicia si avvicinò e si sdraiò accanto a lui, imitandolo -Cosa c'è di tanto interessante nel soffitto?-

Fred si voltò verso la ragazza in silenzio.

-Non provarci, Fred, tanto non me ne vado. Sfogati con me, ma poi torna in te. Qualsiasi cosa sia successa...-

-Non può essere risolta. Fidati, se sapessi tutto, mi daresti ragione.-

Alicia lo fece voltare verso di lei e gli fece un sorriso.

-Allora racconta. Non può essere così grave.-

-Angelina mi ha detto che è innamorata di George.- Fred vide l'espressione di Alicia: non era stupita, solo rassegnata. Il ragazzo sospirò prima di dire -Tu quando l'hai capito?-

-Quando ha scoperto di George e Katie. Non è stata una reazione normale.- Alicia abbassò la voce -Ma ogni volta che mi parla dei suoi sentimenti, parla anche di te, Fred. Ama tutti e due, solo che non sa come comportarsi.-

-L'ho persa.- disse Fred e questa volta sembrava quasi tornato il ragazzo di un tempo -E quel che è peggio, George ed io abbiamo litigato.-

-Me ne sono accorta. George non si muove dalla tua porta e credo che non lo farà fino a quando non avrete fatto pace.-

-Lo so.- Fred sorrise, come tutte le volte che pensava al fratello -Si sente in colpa per il pugno che mi ha tirato.-

Il ragazzo si toccò la guancia e solo in quel momento Alicia vide l'ombra scura di un livido.

-Oh, no.- sussurrò lei, toccandogli il viso -Guarirà presto, ma non posso credere che sia stato George a fartelo!-

-Colpa mia.- ammise lui, facendo spallucce -Ho giudicato la sua relazione con la pulce, gli ho detto che non la ama come ama Angie e non l'ha presa bene.-

-Ha reagito così perché forse hai ragione.- Alicia provò a non essere di parte, ma Fred era il suo protetto e non riusciva ad essere obiettiva -George e Katie sono perfetti insieme, ma con Angelina ed Oliver in giro... Non so, sembra strano vederli come coppia. Specie se si considera l'adorazione che la pulce aveva per Ollie.-

Fred rise e Alicia aggrottò la fronte, mentre il ragazzo continuava a ridere.

-Ho detto qualcosa di divertente?- chiese lei con un sorriso.

-No, stavo pensando all'espressione di George e Angie quando ho ammesso che i sentimenti di mio fratello per la pulce sono uguali a quelli che io potrei provare per te.-

Alicia rise e scosse la testa.

-Alt, frena. Ripeti tutto.-

Fred spiegò la sua teoria ed Alicia lo ascoltò attentamente prima di ridere anche lei.

-Insieme ci saremmo uccisi ogni giorni della nostra vita.-

-Dici? Avremmo avuto una vita movimentata, ma saremmo stati insieme, ne sono certo.-

-Anch'io.- Alicia sorrise -Forse hai ragione, se non ci fosse stato Lee, io avrei amato te.-

Fred sorrise a sua volta.

-Cioè Lee e Jared.- si corresse lei, ma Fred si avvicinò e le baciò la testa.

-Non so come tu abbia fatto, ma mi sento meglio.-

-Sono diventata brava a consolare, eh?- Alicia lo abbracciò, ma solo in quel momento notò che aveva lasciato la porta aperta e che sulla soglia non c'era più George.

C'era Jared.

E, benché Jared conoscesse i delicati rapporti che c'erano nel gruppo della sua ragazza, Alicia sapeva cosa stavano vedendo i suoi occhi in quel momento.

Lei sdraiata ed abbracciata ad un altro ragazzo, dopo aver appena ammesso che avrebbe potuto amarlo.

Jared abbassò lo sguardo, prima di allontanarsi senza dire una parola.

-Finiranno mai i miei guai?- domandò Alicia con uno sbuffo, prima di dare un bacio sulla guancia a Fred e alzarsi -Dai, scendi e chiarisci con tuo fratello. Una persona che litiga con tutti c'è già in questa casa ed è abbastanza.-







Per il prossimo turno di provviste, Alicia pregò Nolween per prendere il suo posto e chiarire con Jared.

La ragazza accettò, ammettendo che non moriva dalla voglia di farsi ammazzare per trovare qualcosa da mangiare e, benché Alicia vide che non sembrava particolarmente felice, decise di soprassedere.

Usarono la Pozione Polisucco, perché Alicia e Paul, i più bravi a preparare le pozioni, erano riuscite a crearne un po' per una scorta futura.

Alicia aveva assunto le sembianze di una donna sui quarant'anni, non tanto alta, ma attraente e quello sembrava essere abbastanza per la ragazza.

Jared, che aveva l'aspetto di un uomo basso, tarchiato e con degli enormi baffi sotto il naso adunco, scosse la testa con un sorriso.

-Sarai anche cresciuta e maturata, ma sei ancora troppo fissata sul tuo aspetto fisico. Tu e Nolween siete molto simili da questo punto di vista.-

-E lei cosa c'entra?- sbottò Alicia, gelosa. Jared e Nolween si stavano avvicinando troppo ultimamente e questo non andava bene -E non dire il suo nome, idiota. Chiamala Jane.-

-Piaceresti alle persone anche senza la tua bellezza, Susan.- dichiarò Jared, chiamandola con il primo nome che gli venne in mente -E lo stesso vale per Jane.-

-Non credo proprio, ma preferirei parlare di altro.- Alicia abbassò la voce e lo sguardo -Vorrei parlare di quello che hai visto oggi, quando ero in camera di F... Philip.-

Jared non fiatò e lei quindi decise di continuare.

-Philip ed io siamo solo amici, grandi amici, ma nient'altro. Quello che hai sentito... erano solo supposizioni, teorie...- Alicia sospirò -Non sapremmo mai come sarebbe andata se io non avessi incontrato L... Lucas e come sarebbe andata se Lucas non mi avesse presentato te.-

-Possiamo usare i veri nomi per favore?- mormorò Jared, ma Alicia scosse la testa e lui la anticipò -Senti, non mi interessano le tue giustificazioni perché sei ingiustificabile. Nelle ultime settimane sono successe delle cose che preferirei non aver né visto né sentito, ma va bene, perché io ti amo e...-

-Non deve andarti bene tutto perché mi ami.- lo interruppe Alicia, seria -Dimmi cosa ti ha dato fastidio.-

-E me lo chiedi?- sbottò Jared, allibito -Senti, non ne dobbiamo parlare per forza, soprattutto adesso.-

-Gli altri penseranno ai rifornimenti, tu ed io dobbiamo chiarire e subito.- Alicia gli prese la mano -Non ce la faccio più a sentirti così distante. Parliamone, Ja... Jack, per favore.-

Jared sospirò, quasi come se non riuscisse fisicamente ad iniziare quella conversazione.

-Bene. Lucas torna e tutti si rendono conto di come tu l'abbia accolto. Poi avete fatto pace e sembravi quasi... danzare sulle nuvole, perché eravate tornati quelli di una volta.-

-Ja... ck.- provò Alicia, ma il tentennamento portò Jared a far finta di non udirla.

-Poi tuo padre muore.- Jared aveva abbassato la voce -Tuo padre muore e tu smetti di parlare ed io provo a starti vicino, a darti conforto, ma indovina un po'? Non ci riesco.-

-Non è vero.- sussurrò Alicia, ma aveva parlato talmente a bassa che Jared poté nuovamente fingere di non averla sentita.

-Ma Lucas sì. Lui riesce a farti fare di tutto: riesce a incoraggiarti, a spronarti, a farti sorridere come mai ti ho vista sorridere. Dice sempre la cosa giusta al momento giusto.- Alicia guardò verso Jared e riuscì quasi a scorgere i suoi occhi nocciola dietro gli occhietti grigi dell'uomo di cui aveva assunto l'aspetto -E poi arriva il Patronus. Davanti a tutti hai mostrato quello che sapevamo già: sei ancora innamorata di lui e lo sarai sempre.-

-Non è così.- Alicia gli strinse la mano ancora di più -Non è così. Io sono innamorata di te, quanto volte devo ripetertelo?-

-Non serve che tu me lo ripeta, so che pensi che sia vero, lo so! Ma i Patronus non cambiano forma a caso e il tuo ha l'esatta forma di quello di Le...- Alicia gli mise una mano sulla bocca e lo guardò male.

-E per finire.- continuò Jared, come se nulla fosse successo -Philip si sta avvicinando a te, perché la sua ex ragazza è innamorata di suo fratello!-

-E tu come lo sai?- soffiò Alicia, sbalordita.

-Ho sentito tutto oggi.-

Alicia gli staccò la mano e lo superò di tre passi.

-Hai origliato! Come hai potuto? Non ne avevi alcun diritto!-

-Certo che ce l'avevo, visto che la mia ragazza trascorre il suo tempo con il suo ex o con “la persona che avrebbe amato”!-

-Stavamo solo parlando di cose senza senso.- sbuffò Alicia, sfinita -Devi imparare a fidarti di me, perché io amo te. Qualsiasi cosa faccia o dica, continuerò ad amare te.-

Jared la raggiunse e le riprese la mano, con l'altro braccio le cinse le spalle.

-Se prima mi avessi fatto finire, avresti capito che io non ho intenzione di lasciarti, Al... Allison.-

-Ero Susan fino a due secondi fa.- disse Alicia, non nascondendo un sorriso.

-Fa lo stesso.- Jared sorrise e le baciò gli occhi truccati -Fino a quando tu vorrai stare con me e avrai bisogno di me, io non ti lascerò, ma, ti prego, puoi provare a contenerti? Non solo con Lucas, ma anche con Philip.-

-Lo farò.- Alicia gli appoggiò la testa sulla spalla -Ma devi stare tranquillo, Philip non vuole niente da me.-

-La ragazza che ama è innamorata anche di... Gulliver.- Alicia sorrise al suono di quel nome così astruso -Anche se non lo da a vedere, sarà devastato e disperato. E inoltre da poco ha affermato che tu saresti stata la seconda persona che avrebbe amato nella vita, per cui potrebbe cambiare rotta e puntare su di te.-

Alicia sbatté gli occhi, come a negare ogni cosa.

-Non lo conosci come lo conosco io. Non amerà mai nessuna dopo Angie.-

-Credevo dovessimo cambiare i nomi.- sussurrò Jared e Alicia piegò la bocca in una smorfia giocosa.

-Ero stanca di usare nomi fasulli.-









George era appoggiato alla staccionata quando vide Katie corrergli incontro.

Non erano soli nel giardino: Suzanne era seduta sull'erba, con il volto puntato verso il sole che ancora non scaldava, mentre Brad era sdraiato vicino a lei e, dai loro battibecchi, George capì che la stava tormentando come sempre.

Leanne era con Christopher, intenti a baciarsi sotto un albero che Daphne aveva voluto piantare qualche mese prima.

George era nell'angolo più isolato del giardino, ma li sentiva ridacchiare anche da lì.

-Pulce! Come va?-

-Male, anzi malissimo.- rispose lei, accaldata per la corsa. Lo aveva cercato per tutta la casa.

-Cos'hai? Non ti senti bene?- George le toccò la fronte con le labbra, ma lei si scostò.

-No, non è quello. Devo parlarti di una cosa che non ti ho detto.- Katie non aspettò nemmeno che George dicesse qualcosa che era già partita.

Gli raccontò ogni cosa sulla sua famiglia: l'incantesimo che aveva fatto e il perché l'aveva fatto, sentendosi un po' meglio.

Non poteva raccontargli di Oliver, ma almeno aveva qualche segreto in meno.

George si rabbuiò.

-Perché non me l'hai detto prima, pulce? Ti avrei aiutata in qualche modo.-

-Era pericoloso! Guarda cosa facciamo ogni giorno! Lee addirittura usa la sua stanza per le registrazioni di Radio Potter! Se ti avessi dato anche questo peso, io...- Katie pianse all'improvviso e George la strinse in un abbraccio.

-Stiamo insieme, dobbiamo condividere ogni cosa per quanto dolorosa sia. Siamo insieme, è questa la nostra forza.-

Katie si sentì in colpa, c'erano così tante cose che non sapeva! Eppure lui era ancora lì e l'amava senza sospettare nulla.

-Ne vuoi parlare anche con gli altri? Ti farà bene l'appoggio del gruppo.-

Katie si morse il labbro e alzò gli occhi verso di lui.

-Angie e Alicia lo sanno già, vero?- George sorrise e le accarezzò la testa -Va bene, d'accordo, hai preferito parlarne prima con le ragazze. Ti perdono, pulce.-

Katie non rispose, continuando a guardarlo con quegli occhi colpevoli.

-Lo sanno tutti?- azzardò George, ma, ad un altro sguardo di Katie, capì -Oliver. L'hai detto a Oliver? Solo a Oliver!?-

-Non è stato voluto! I miei amici erano appena stati attaccati ed io ero... a pezzi! Mi è uscito all'improvviso e Ollie mi ha aiutato come ha potuto, ma...-

-Avresti potuto dirmelo in qualsiasi momento, sono passati secoli da quella notte!- George sembrava sconvolto -E ovviamente hai preferito mantenere il segreto, così tu ed Ollie avevate qualcosa da condividere solo voi due, come un tempo.-

Katie continuò a piangere, scuotendo la testa velocemente.

-Non l'ho fatto per ferirti! Perché sei geloso di Ollie, posso saperlo?-

-Perché è evidente quello che prova per te e so quello che tu provavi per lui!- George stava urlando, Suzanne e Brad si voltarono verso di loro e Leanne e Chris smisero di baciarsi -O meglio, quello che provi per lui!-

-Ti sbagli, ti sbagli di grosso se pensi che io ti possa lasciare.- Katie aprì le braccia -Tu sei stato l'unico ad esserci sempre, George, come potrei farti una cosa del genere?-

Leanne e Chris corsero dentro, capendo l'atmosfera, mentre Suzanne dovette dare una sberla sulla testa a Brad per costringerlo a lasciarli da soli.

-Non devi stare con me solo perché non ti ho mai lasciato da sola.- mormorò George, deluso dalle sue parole.

-Non sto con te solo per questo e lo sai.- Katie si asciugò le lacrime e strinse le mani.

-Perché me l'hai detto solo adesso?- chiese George, sospettoso -Cosa ti ha fatto cambiare idea? Potevi continuare a mantenere il segreto, quindi presumo sia successo qualcosa.-

Katie non sapeva cosa dirgli per farlo stare meglio, un'altra bugia lo avrebbe fatto arrabbiare soltanto di più.

-Niente. Non è successo niente.-

George strinse le labbra ed annuì.

-D'accordo, Katie, facciamo questo gioco. Fingiamo che le cose fra noi vadano bene, mentre tu mi nascondi le cose.-

-Ah, e tu non lo fai?- Katie non resistette e sbatté un piede a terra così forte che lo sentì bruciare -Angie e Fred non ti parlano più e invece che chiedermi qualche consiglio o venirti a confidare con me, hai preferito rimanere da solo e allontanarmi.-

-Non capiresti.- disse George, deviando lo sguardo altrove.

-Capisco benissimo purtroppo.- gli occhi di Katie si riempirono di nuovo di lacrime -Capisco che per te sono sempre al secondo posto, se non al terzo! E questo non so quanto ancora potrà andarmi bene!-

La ragazza corse via in lacrime e George non provò a fermarla.

Ollie ha ragione, pensò disperata, una relazione così non è normale.







-Posso entrare?- domandò Oliver, rimanendo sulla soglia della stanza di Katie, che era seduta alla scrivania e guardava fisso nel vuoto.

-Katie, posso entrare?- ripeté e Katie sembrò accorgersi della sua presenza solo in quel momento.

-Ehi, sì, scusa, entra.- la ragazza, con la testa sulle braccia, era quasi sdraiata sulla scrivania e sembrava disperata.

-Stai bene?- chiese lui, mostrando quell'espressione ansiosa che lo contraddistingueva sempre -Sembri un po' abbattuta. Senti, se è per la discussione di prima, mi dispiace, ho sbagliato, per questo sono qui. Per rimediare.-

Katie si voltò finalmente per guardarlo e tentò un sorriso: gli occhi erano rossi, era evidente che aveva pianto e tanto.

-Grazie, Ollie, ma non è necessario. È solo che ultimamente litigo con tutti e non ci sono abituata.-

Oliver preferì non chiedere chi l'avesse ridotta in quello stato, entrò nella stanza e spostò la sedia di Katie verso di lui.

Poi si abbassò sulle ginocchia, in modo da guardarla negli occhi.

-Litigare a volte fa bene, Katie.- disse Oliver con un sorriso -Se litighi con una persona, vuol dire che ci tieni ed è positivo. Se a noi non importasse nulla di te, non litigheremmo mai e sarebbe terribile.-

-Sì, continuiamo a ripetercelo, ma a volte penso che le nostre differenze siano davvero troppe. Prima o poi ci stuferemo di chiedere scusa e fare pace.-

-Ehi, non eri tu quella si lamentava sempre del mio pessimismo?- Oliver provò a farla sorridere, ma non ci riuscì -Coraggio, vedrai che passerà anche questa. Ci vogliamo troppo bene per stancarci, senza contare che nel nostro gruppo ci sono anche delle coppie. Non possiamo per contratto stare lontani.-

Katie accennò un sorriso divertito: era strano vedere Oliver, che vedeva sempre il bicchiere mezzo vuoto, incoraggiarla e fare di tutto per farla stare meglio.

Era strano e bello.

Oliver cambiò espressione e Katie si ricordò che il ragazzo era venuto per parlarle e forse la questione era seria.

-Cosa c'è, Ollie?- soffiò lei, temendo il peggio.

-Non ce la faccio, Katie, non ci riesco.- Oliver abbassò lo sguardo, non riuscendo a guardarla negli occhi -Non riesco a vivere in questa casa con te e George. Vi voglio bene, ma vedervi insieme mi fa male e non posso non fare niente.-

Azzardò un'occhiata alla ragazza e poi proseguì.

-Ma anche se provo a parlarne con te o provo a fare qualsiasi cosa per sentirmi meglio, faccio del male a te, quindi cos'altro posso fare se non andarmene?-

-Cosa?- soffiò Katie, spalancando gli occhi.

-Andrò da Nolween, così avrete più spazio con due persone in meno. Inoltre casa sua è a circa due ore da qui, quindi potremmo venire a trovarvi di tanto in tanto. Ci terremmo in contatto.-

-Vuoi andare a vivere con Nolween?- chiese Katie, confusa.

-Sì, vedi, me l'ha chiesto oggi e devo dire che non è male come idea.- Oliver continuava ad evitare il suo sguardo -Insomma, suo padre sarà in viaggio e quindi lei non se la sentiva di... di lasciare, ecco, la casa incustodita e mi ha chiesto di... di... -

-Vuoi andare a vivere con Nolween?- ripeté lei, sconvolta -Voi due soli?-

-Beh, sì, tecnicamente saremmo solo noi due, ma... ma non è come pensi! Io e lei non siamo... Lo sai, vero, che io e lei non siamo... Katie, conosci i miei sentimenti.-

Katie si alzò in piedi e sbatté la sedia.

-Non devi darmi spiegazioni, non sono mica la tua ragazza! Ehm, mi sembra davvero fantastica come idea. Ora però voglio riposare un po'. Ti dispiace?- Katie lo spinse verso la porta, mentre Oliver provava ancora a giustificarsi.

-Sì, sì, Ollie, davvero è fantastico. Ora vai.- Oliver era oltre la porta e Katie lo fissò come se non lo vedesse -E beh, non c'è bisogno di salutarsi, no? Tanto ci terremmo in contatto.-

E Katie gli sbatté la porta in faccia senza nemmeno lasciargli il tempo di replicare.





Spiegazioni, varie ed eventuali:

Cosa dire di questo capitolo?

Il gruppo protagonista è più diviso che mai, soprattutto per colpa dei vari problemi di cuore.

Oliver e Katie non riescono a tornare al rapporto che avevano un tempo: Ollie non ce la fa a rimanere in disparte, mentre Katie si gode la sua relazione con George, e la pulce, che oramai conosce i sentimenti del Capitano, non riesce più a trascorrere tranquilla del tempo con lui.

Oliver, quindi, alla fine del capitolo, trova una soluzione... Se ne va.

Preferisce andare a vivere con Nolween, così non dovrà avere sempre sotto il naso Katie e George.

I FAG, inoltre, sono molto lontani fra di loro, soprattutto i gemelli.

Angie e George chiariscono subito, anche se George ancora non conosce il motivo che ha fatto scattare Fred, mentre Angelina preferisce mantenere ancora le distanze con Fred per paura di ferirlo ancora.

E i gemelli non riescono ancora a fare pace, perché Fred non sa come comportarsi.

Alicia fa di tutto per farlo tornare felice, ma anche lei ha molti problemi da risolvere.

Due in particolare: Jared e Lee.

Litiga con entrambi, pur provando a far capire ad entrambi il suo punto di vista.

Per ora con Jared le cose si sono sistemate, mentre con Lee è di nuovo guerra aperta.

E infine la pulce ha una discussione anche con George, che vedrò se e come si risolverà.

Capitolo pieno di litigi, insomma, che porterà a dei grossi cambiamenti e ribaltamenti di ruoli.

Come sempre, ringrazio tutti i lettori <3

Un bacione e a presto ^-^

   
 
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