Il
“Party”
<<
Tranquilli bado io alla casa, divertitevi e
fate buon viaggio >> dico.
<<
Lila tesoro mi raccomando fate attenzione,
spegnete il metano, controllate la posta… >>
risponde mamma preoccupata.
<<
Eleanor non esagerare, sono grandi ormai e
poi non staremo via mica un anno! >> la interrompe
papà.
<<
Ecco, dai mamma non preoccuparti e adesso
andate prima che perdiate l’aereo >> rispondo.
<<
Dov’è tua sorella? >> mi chiede
mamma.
<<
Non so, sarà ancora in casa >>
rispondo.
<<
Sam >> urlo dal giardino verso
l’interno della casa.
<<
Eccomi, scusate il ritardo >> dice con
l’affanno per la corsa.
<<
Sam tesoro, sei sicura che non vuoi venire
con noi? >> chiede apprensiva mamma.
<<
No mamma, stà tranquilla e poi c’è Lila
qui
con me, giusto? >> risponde guardandomi complice.
<<
Certo, non avete niente di cui preoccuparvi,
andate tranquilli >> dico.
<<
Allora andiamo, se avete bisogno chiamate
pure, ciao tesoro >> dice mamma abbracciandomi.
<<
Non c’è ne sarà bisogno e salutatemi
zia
Helen >> rispondo.
Li
salutiamo e li vediamo andare via in macchina. Vanno
a trovare i parenti di papà in Germania, non li vedo da
circa sette anni ormai!
Papà ha origini tedesche, per questo è
così preciso! Zia Helen non sta molto
bene, così i miei genitori vanno a fargli visita e staranno
lì per un po’, non
so di preciso quanto tempo si fermeranno.
<<
Adesso che si fa? >> chiede Sam.
<<
Cosa vorresti fare? >> rispondo.
<<
Non so, abbiamo un’intera casa a
disposizione, tutta per noi, nella città che non dorme mai e
pensavo che…
>> dice Sam.
<<
Che niente, non voglio guai Sam, mamma e
papà sono andati via da meno di cinque minuti e tu sei sotto
la mia
responsabilità >> la interrompo.
<<
Adesso non fare la madre apprensiva che già
c’è l’ho, non sono più una
bambina posso benissimo badare a me stessa senza il
tuo aiuto >> risponde.
<<
Non voglio farti da madre, voglio solo che
non combini guai, perché la colpa ricadrebbe tutta su di me
>> dico.
<<
Ma cosa vuoi che succeda se organizziamo un
party? >> chiede come se conoscesse già la
risposta.
<<
No Sam, non se ne parla >> rispondo.
<<
Dai, non fare la vecchia di ottanta anni,
hai dice nove anni Lila, divertiti e fai qualche pazzia, in fin dei
conti
quando ti ricapita un’occasione del genere? >>
dice sarcastica.
<<
Almeno lo riconosci che è una pazzia!
>> rispondo ironica.
<<
Questo è un sì? >> chiede
speranzosa.
<<
No >> rispondo.
<<
Ehi Lila >> sento urlare dall’altro
capo della strada.
Mi
volto e… Justin!
<<
Ciao Justin >> lo saluto.
Si
avvicina a noi.
<<
Ciao tu sei aspetta… fammi pensare… Sam
>> dice vedendola.
<<
Esatto e tu sei… Justin >> risponde
ironica Sam.
L’ho
appena detto io!
<<
Come stai? >> chiedo.
<<
Bene, indaffarato con il lavoro e voi?
>> risponde.
<<
Ben… >> dico ma vengo interrotta da
Sam che come un fiume in piena comincia a parlare ininterrottamente.
<<
I nostri genitori sono appena partiti per
una breve vacanza >> m’interrompe Sam.
Cos’è
vuoi mettere i manifesti?
<<
Ah e presumo ne siate contente vero?
>> chiede scherzoso.
<<
Beh in realtà… >> dico.
<<
Ovviamente e pensavamo di fare un party
domani >> m’interrompe Sam.
Mi
vuoi fare parlare almeno un po’ o vuoi
interrompermi sempre?
Aspetta
cosa ha appena detto? Un party? Qui?
Lancio
uno sguardo fulminante a Sam che accenna un
sorriso per poi riprendere a parlare.
<<
E naturalmente sei invitato >> dice
con un sorriso a trentadue denti.
<<
Grazie, verrò volentieri, avete già
organizzato tutto? >> chiede Justin.
<<
In realtà non avevamo neanche parlato di
fare una festa… >> dico sottovoce quasi tra me
e me.
<<
Cosa? >> mi chiede Justin.
<<
Eh? Ehm... no no niente >> rispondo.
<<
Lila intende che non abbiamo ancora fatto
niente, vuoi aiutarci? >> dice Sam lanciandomi a sua
volta uno sguardo
fulminante.
<<
Certamente, da cosa comincio? >>
risponde entusiasto.
<<
Entriamo dentro casa intanto, ci penseremo
dopo >> dico facendogli strada.
Sam
prende un’agenda e comincia a segnare cosa serve
per la “festa” di domani. Possibile che debba
vincere sempre lei? Spero che non
debba pentirmi di quello che sto facendo.
Sam,
come se fosse una party planner, comincia a
dividere i compiti tra me e Justin. Mentre lei si occuperà
solo degli addobbi e
Justin degli inviti, io devo fare tutto il lavoro
“sporco”, cioè tutto il
resto… la spesa, la musica, le bevande… le
tipiche cose delle feste. Tutto io.
<<
Ehi Lila >> mi dice Sam smuovendomi
mentre tento di dormire in piena notte.
<<
Lasciami dormire Sam >> rispondo
affondando la testa sotto il cuscino.
<<
Dai è importante, apri gli occhi >>
dice.
<<
Sam sono le tre del mattino cosa… >>
rispondo ma qualcosa mi acceca.
<<
Ti piace? >> dice mostrandomi un
vestito tutto paillettato.
<<
Non è il momento Sam, ci penseremo domattina
>> rispondo.
<<
Dimmi solo sì o no, almeno so se continuare
le ricerche del vestito perfetto o fermarmi >> dice come
se fosse una questione
di vita o di morte.
<<
Sì >> dico sottovoce.
<<
È un sì? Perché se non ti
piace… >>
risponde.
<<
Sì Sam sì mi piace, ma perché tutto
questo
interesse alle tre del mattino a trovare il vestito perfetto per
domani?
>> la interrompo un po’ più sveglia.
<<
Beh così, non avevo sonno e… >>
risponde facendo finta di niente.
<<
Non me la dai a bere, dai dimmi il motivo
>> dico decisa.
<<
E va bene, dato che insisti tanto ti dirò il
motivo, domani alla festa ci sarà qualcuno di speciale e
voglio farmi bella per
lui >> risponde arrossendo.
<<
Ma non è mica la prima festa della tua vita
e neanche questo ragazzo, chi è lo conosco? >>
chiedo curiosa.
<<
Ehm… no, cioè sì…
>> risponde
impappinandosi.
<<
Sam dimmi chi è >> dico
interrompendola.
<<
Justin >> dice di getto.
<<
Justin? Cioè Justin Justin? >> chiedo
sbalordita.
<<
Sì che c’è di male, è un bel
ragazzo, è tuo
per caso? >> risponde.
<<
No no, dicevo perché mi sembra strano che a
te possa piacere uno come lui >> dico sinceramente.
<<
Le cose cambiano sorella >> risponde
mettendosi a letto.
Già,
mia sorella e Justin? Cioè Sam e Justin?
<<
Buonanotte sorellona >> dice dopo un
po’.
<<
Notte Sam >> rispondo.
Beh
notte è quasi mattina ormai!
_______________________________
<<
Ciao che piacere vedervi >> dico
vedendo arrivare Alice e William.
<<
Ehi come va? >> dico vedendo Cloe e
Cathy.
E
così continua per tutto la festa con gli ospiti,
saluto tutti, scambiamo due parole, scherziamo, balliamo ma la festa
è
cominciata da più di due ore e Derek non è ancora
arrivato. Strano, lui è
sempre puntuale. Cosa sarà successo?
<<
Sam hai visto Derek? >> le chiedo
quasi urlando a causa del volume troppo alto della musica.
<<
No, non mi pare >> risponde
continuando a ballare come se non gli avessi chiesto niente.
Grazie
sorellina, sei davvero di grande aiuto.
La
casa è piena di ragazzi, stracolma di gente, in soggiorno,
in cucina, persino in giardino, non c’è neanche un
po’ di spazio per camminare.
Come avrà fatto Sam a stringere tutte queste amicizie nel
giro di pochi mesi?
Cerco di raggiungere la mia borsa per prendere il cellulare e mandare
un
messaggio a Der, facendomi strada tra le persone guardo avanti, decisa
finché…
non mi ritrovo per terra. Devo essere inciampata sul piede di
qualcuno…
<<
Tutto bene? >> mi chiede qualcuno
dall’alto.
<<
Sì credo… >> rispondo.
Alzo
lo sguardo e noto chi mi sta rivolgendo queste
parole.
Justin.
Allunga
un braccio e mi aiuta ad alzarmi.
<<
Grazie >> dico una volta in piedi.
<<
Sicura di stare bene? >> mi chiede.
<<
Sì, sta tranquillo Justin, credo di non
essermi fatta niente di grave >> rispondo.
<<
Ti ricordi il mio nome? >> risponde.
Che
domanda è? Justin? Non è che sei caduto tu e hai
battuto la testa?
<<
Cert… >> rispondo ma m’interrompo da
un improvviso blackout.
Cos’è
successo?
<<
Tranquilli state calmi deve esser andata via
la corrente, solo due minuti e sistemeremo tutto >> urlo
tra i ragazzi.
Non
si vede niente, è buio pesto, cerco di arrivare
all’interruttore generale per riattaccare la corrente
attraverso le luci che
riflettono i cellulari dei ragazzi che cercano di creare un sentiero
per farmi
passare.
Ecco
fatto.
Riaccendo
le luci e noto che l’interruttore era
staccato, come se qualcuno lo avesse spento volontariamente. Che
scherzo è mai
questo…. Certo che i ragazzi di oggi hanno una fantasia! Che
senso ha staccare
l’interruttore della luce, è davvero divertente?
<<
Ehi Lila >> sento urlare dalle mie
spalle.
<<
Justin, ti stai divertendo? >>
rispondo dopo essermi voltata.
Ha
qualcosa di strano, di diverso, ma cosa…
<<
Sì, credo che sia riuscita bene questa festa
>> dice soddisfatto.
Continuo
a fissarlo per capire cosa abbia di diverso,
deve pur esserci qualcosa, prima non era così…
<<
Perché mi guardi in quel modo? >> mi
chiede.
<<
Hai cambiato qualcosa rispetto a prima?
>> chiedo.
<<
Prima? >> risponde.
<<
Sì, non avevi una maglietta blu? >>
chiedo.
<<
Ehm… ah sì, ho dovuto cambiarla perché
un
ragazzo mi ha vomitato addosso, troppi alcolici…
>> risponde ironico.
<<
Ecco, perché notavo qualcosa di diverso ma
non capivo cosa >> dico scherzosa.
<<
Ah sì, non potevo restare con quella
maglietta tutta la serata >> risponde ridendo.
Inizio
a ridere anche io e cominciamo a scherzare, a
divertirci come ai vecchi tempi, quanto mi sono mancati questi momenti!
La mia
infanzia qui a New York è stata davvero bella, ero una
bambina molto felice,
non che rimpianga Millville perché mi ha permesso di
conoscere le mie migliori
amiche Alice e Cathy, ma New York è New York!
<<
Lila >> sento urlare all’improvviso.
Sembrava
la voce di Alice.
Mi
volto verso la fonte del suono che mi fa cenno con
la testa di andare fuori in giardino. Perché? Che succede?
Seguo
il suo consiglio e mi reco in giardino, ma non
c’è nessuno. Cos’è anche lei
si mette a fare scherzi? Mi guardo intorno, ma
niente, non si vede nessuno. Sarà meglio rientrare,
c’è un po’ di freddo
stasera. Mi incammino verso l’interno della casa ma il rombo
di una moto mi
blocca. Derek. Conosco questo rumore, conosco la sua moto, deve essere
lui. Mi
volto e vedo dei fari accesi sulla strada, è talmente buio
che non mi ero
accorta di lui. Eppure percepisco sempre la sua presenza, so quando si
trova
vicino a me, è una sensazione strana che solo lui riesce a
suscitare in me. Il
mio Der.
<<
Derek >> urlo dirigendomi verso di
lui.
Indossa
il casco e fa per andarsene.
<<
Derek aspetta che è successo? >> dico
piazzandomi difronte alla sua moto.
<<
Lila spostati, lasciami andare via >>
risponde con il tono di voce che odio sentire in lui.
È
arrabbiato.
<<
Der ti prego, spiegami cosa è successo,
perché sei arrabbiato? >> chiedo stupita.
Più
che stupita direi sconvolta, perché è arrabbiato?
E perché non mi parla? Ho fatto qualcosa di sbagliato?
<<
Non mi va di parlare adesso, lasciami andare
>> risponde duramente.
<<
Der per favore, scendi da questa moto e
parliamo, ho bisogno di capire cosa è successo
>> dico.
<<
Non c’è niente da capire, ti sarai divertita
questa sera con quel tuo nuovo amico no? >> dice
infuriato.
<<
Justin? Cosa centra Justin adesso? E poi no,
se vuoi saperlo non mi sono divertita affatto, tutta la serata a
cercare di
evitare danni alla casa e tenere tutto sotto controllo. Stavo solo
scherzando
un po’ con Justin, che c’è di male?
>> rispondo cominciando ad alterarmi.
<<
Invece di stare con me, te ne stavi lì a
scherzare con Justin non è così? >>
dice guardandomi dritto negli occhi.
<<
Sarei stata volentieri con te, ma se tu non
sei venuto con chi sarei dovuta restare per tutta la serata?
>> rispondo.
<<
Io non sono venuto? Tu non mi hai invitato
>> dice togliendosi il casco.
<<
Io? Certo che ti ho invitato ho scritto
tutti i nomi nella lista degli invitati, sono sicura che
c’era anche il tuo,
non potevo mica scordarmi di te >> rispondo.
<<
Così sembra, forse mi hai inserito nella
lista ma non me lo hai fatto sapere >> dice un
po’ più calmo.
<<
Non mi sono occupata io degli inviti, era un
compito di… >> rispondo.
<<
Justin? >> m’interrompe.
Ops…
<<
Adesso ho capito, non mi ha invitato per
avere campo libero con te, quel… >> dice
scendendo dalla moto e
dirigendosi verso l’interno della casa.
<< Der,
Der fermati, non fare pazzie, forse l’ha solo
dimenticato… >> dico
cercando di calmarlo.
Niente
da fare, sembra un treno diretto senza
fermate.
Buongiorno
a tutti! Ho cercato di
velocizzarmi per pubblicare in fretta il secondo capitolo e spero di
riuscire a
mantenere questo ritmo! Spero anche di sapere cosa ne pensiate, accetto
critiche, consigli e… insomma tutto quello che vi passa per
la testaa! A
prestissimo baci fairy21 :)