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Autore: Kira98    29/07/2014    2 recensioni
-Ti piacciono le carote?
-Emm... come scusa?
-Tu rispondi!
Risi per un po', non aveva senso per me quella domanda!
-Si direi di si! risposi continuando a ridere.
-Allora è perfetto!- disse avvicinandosi a me.
E continuò a baciarmi. Non ne avevo mai abbastanza delle sue labbra.
(Questa è la mia prima FF e all'inizio può sembrare noiosa ma dal capitolo 7 comincia a essere più interessante e proseguendo la storia diventerà sempre più avvincente ve lo posso assicurare!)
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Harry Styles, Louis Tomlinson, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
Capitoli:
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ORE 10:00 A.M Avevo dormito forse 5 ore in tutto.
Ripensavo alla notte precedente, alle parole che avevo usato, a come me ne ero andata.
"Forse non dovevo dirgli quelle cose... avrei dovuto usare altre parole..."
Mi stavo facendo mille domande e nessuna sembrava trovare una risposta.
Il suono del campanello mi fece balzare dal letto.
Scesi le scale a piedi nudi lentamente; mi sentivo troppo stanca.
Aprii la porta e mi ritrovai di nuovo davanti quegli occhi azzurri che puntavano dritti verso i miei.
Il mio cuore ricominciò ad accelerare, avrei voluto baciarlo e stringerlo forte a me come non avevo mai fatto prima.
Ma non potevo.
Rimasi lì a guardarlo indecisa se sbattergli la porta in faccia o lasciarlo entrare.
-So che non vuoi vedermi... ma ho bisogno di parlarti- dissi Louis con tono tranquillo.
"Dio, quanto è bello anche la mattina!"
-Non abbiamo niente da dirci...- risposi fredda.
Non volevo dargliela vinta.
-Tu forse... ma io... devo dirti la verità- insisté senza distogliere il suo sguardo da me.
Ci pensai un po', infondo volevo delle risposte sincere, ne avevo bisogno.
-10 minuti- dissi facendolo entrare, e idi sul suo volto un sorriso.
Si sedette sul divano di pelle bianco, e dopo poco mi misi accanto a lui:
-Allora?- continuai.
- ...è una storia lunga e assurda, ma voglio che tu sappia che questa è la verità-
Gli feci segno di aver capito:
-Vedi... io e Harry siamo sempre stati migliori amici, sin dai tempi di X-Factor; e infondo siamo sempre state persone affettuose -continuò sorridendo- ci siamo sempre voluti bene e non abbiamo mai avuto problemi a dimostrarlo. Ci abbracciavamo davanti a tutti, scherzavamo tra di noi e molto spesso stavamo vicini. Ma... devi sapere che questa cosa è stata fraintesa molto-
-Da chi?- chiesi dubbiosa.
-Da alcune fan- rispose subito.
Lo guardai sorpresa.
-Sì. Ci sono alcune fan convinte che io e Harry stiamo insieme. Pensa che ci siamo fatti fare alcuni tatuaggi complementari, in segno d'amicizia non di altro... ma per qualcuno non è così. Comunque, quando è finito X-Factor io e Harry siamo andati ad abitare insieme, ma i manager ci hanno detto di comprare altre due case separate e di dire che non convivevamo più, per mantenere l'immagine della band. Perciò ti avevo chiesto di non dire niente-
Fece una breve pausa.
-Hanno chiamato la coppia Larry Stylinson-
Scoppiai in una piccola risata.
-Fa ridere vero? Eppure il nome è carino- disse avvicinandosi poco a me.
Ritornai seria chiedendogli di continuare sempre più interessata.
Lo sentivo. Era sincero.
-Bhe... si era creata una situazione assurda e dovevamo trovare una soluzione; così i manager hanno pensato di creare una finta fidanzata per convincere le fan che... insomma... non sono gay-
-E, perché hanno creato questa finta fidanzata per te e non per Harry?- chiesi tranquilla ma incuriosita.
-Perché Harry ha la reputazione come playboy. Nessuno mai crederebbe che Harry Styles è in una relazione stabile-
Rimasi lì a guardarlo, mentre cercava di avvicinarsi a me per avere un contatto.
Non mi allontanai da lui in quel momento; volevo fidarmi anche se i dubbi nella mia mente erano ancora tanti.
Continuò.
-Quello che ti ho detto è vero, ho parlato con i manager e gli ho detto che non voglio più fare questa cosa...-
-Ma...?- dissi capendo dove voleva arrivare.
-Ma non è così facile, diciamo che è una cosa semplice da creare ma non da disfare. Le fan si sono affezionate a questa coppia e l'immagine della band è importante. Ma io mi sono...- si bloccò di colpo guardandomi, come per sperare che anche questa volta finissi io l frase.
Ma davvero non sapevo cosa volesse dire. Lo guardai dubbiosa mentre continuava a fissarmi.
-... affezionato -continuò titubante- e non voglio rovinare tutto proprio ora che...-
-Perché non me l'hai detto prima?- lo interruppi alzando il tono di voce.
Ora provavo rabbia.
-Bhe... che avrei dovuto dirti? "Potresti vedere delle foto con me e un ragazza, ma non è la mia fidanzata, facciamo solo finta di stare insieme perché alcune fan credono che abbia una storia con il mio migliore amico, per questo nessuno deve sapere che abitiamo ancora insieme?" Volevo aspettare del tempo, le parole giuste credo-
La sua spiegazione aveva un senso, e mi convinsi sempre di più del fatto che se avesse dovuto inventarmi qualcosa non mi avrebbe detto una cosa così fantasiosa.
-Ti credo...- risposi decisa.
Improvvisamente sul suo volto si creò uno splendido sorriso, che mi fece accelerare i battiti del cuore e mi mise in agitazione.
Era bellissimo.
Si avvicinò a me, avvicinò le sue labbra alle mie.
Desideravo poterlo baciare, mentre magari gli scompigliavo i capelli e mentre le nostre lingue si univano.
Lo desideravo.
Ma in quel momento dovetti fare la cosa giusta.
Misi la mia mano tra il suo petto e il mio, spostandomi un po' indietro.
-Ma non so... se posso sopportare una cosa del genere- dissi con la voce strozzata.
Mi strinse le mani, pensando di potermi rassicurare.
Cercò di parlare ma io non gli diedi modo di cominciare:
-Non credo di riuscire a stare insieme a te di nascosto finché tutta questa situazione non cambierà, e se cambierà-
Per la prima volta aveva trovato qualcuno che mi facesse sentire viva, diversa; ma non poteva funzionare.
Lo guardavo... aveva uno sguardo triste; sembrava un cucciolo abbandonato, come se avesse perso qualcosa di fondamentale.
Mi alzai, lui fece lo stesso tenendomi le mani. Non ce la feci ad interromperlo.
-Em io... io... -pause sempre più lunghe- io ti...-
Era troppo.
-Non devi dirlo per forza. Non è necessario. Ora, bhe... dovrei fare delle cose- mentii a voce bassa. Non potevo vederlo ancora lì, davanti a me.
Mi guardò ancora, sembrava sorpreso, deluso.
-Sai, pensavo che ci credessi tanto quanto me- e se ne andò, senza aggiungere parola.

ORE 6:00 P.M
Il pomeriggio mi sarei dovuta vedere con Alyson, volevo lasciarmi tutta quella storia alle spalle.
Mi vestii in fretta, con un paio di pantaloncini e una canotta semplice.
Ero già in ritardo, presi la borsa di fretta ed aprii la porta per uscire di casa.
Non potevo crederci.
C'erano quelle fossette che puntavano verso di me.
Ma che ci faceva Harry lì?
-Che vuoi?- dissi scorbutica.
-Mi fai entrare?- rispose subito.
Lo guardai seria.
-Stavo uscendo in realtà-
Continuai a fissarlo. Non proferì parola.
Parlavamo con lo sguardo.
Lui insisteva.
Io non volevo cedere.
Capii che non avrebbe mollato.
-Entra..- dissi arresa.
Si sedette sul divano, mentre io rimasi in piedi davanti a lui appoggiata al muro.
-Mi dici che c'è?-
Fece un piccolo sorriso.
-Perché hai trattato Louis in quel modo?-
Incrociai le braccia, ora mi stava seccando.
-Non sono affari tuoi!-
-Scusa ma, sono affari miei se il mio migliore amico sta male e deprime tutta la casa- continuò in tono calmo.
-Lui non ti piace?-
"Assurdo! Come può dire una cosa del genere?"
-Come fai a dirlo?!- alzai un po' la voce.
-Allora, se mi sbaglio vai da lui e basta! Ti fa stare bene? Ti piace? Non ha senso lasciar perdere tutto...-
-Non è così semplice...-
-Senti... -si alzò- tutta la storia che ti ha raccontato è vera. Di me, di Eleonor, di questa cosa che chiamano Larry; è tutto vero. Ma non ti avrebbe detto nulla se tu non fossi stata importante-
Alzai lo sguardo verso Harry.
Ora qualcosa mi stava mangiando lo stomaco.
Ha detto che io ero importante per lui.
"Che stupida!"
Harry continuò.
-Oggi dobbiamo partecipare a un party, voglio che tu venga e che parli con Louis; ne ha bisogno. Ti farò venire a prendere da una macchina, e non uscirò di qui finché non mi prometti che lo farai- mi sorrise.
Ero contenta di avere un'altra possibilità di rivederlo, ma non potevo darlo troppo a vedere.
-Quando vuoi una cosa la ottieni sempre eh?- dissi un po' beffarda.
Si avvicinò piano a me, sistemandosi i suoi RICCI. Si avvicinò ancora.
-Sempre- rispose.
La sua voce roca così bassa mi faceva venire i brividi.
Si avviò verso la porta senza aprirla, si girò di nuovo verso di me.
-La macchina passerà tra un paio d'ore. Mi fido-
Quelle parole pronunciate da lui sembravano così strane. Non riuscivo a capire se le dicesse per convenienza o perché fossero davvero sincere.
Uscii di casa, lasciandomi un grande vuoto.
Forse avevo fatto male a lasciar perdere con Louis; ma anche se fosse, ora avevo la possibilità di rimediare.
Chiamai Alyson dicendole che dovevo annullare il nostro appuntamento, ma non le raccontai la verità.
Si arrabbiò molto, sapevo che toccava a me fare il primo passo per chiarire, ma l'avrei chiamata domani; una cosa alla volta.
Mi precipitai di sopra a prepararmi.
Misi sottosopra l'armadio per cercare qualcosa di decente da mettere.
Alla fine optai per un vestito azzurro stretto sul seno che cadeva più morbido fino al ginocchio. Misi un paio di tacchi vertiginosi e lasciai i capelli lisci sciolti che cadevano lungo la schiena.
Mi guardai allo specchio. Mi osservai bene.
Suonò il campanello.
Scesi le scale ripassandomi un po' il mascara sulle ciglia.
Aprii la porta facendo un lungo respiro.

La macchina mi lasciò davanti a un casale enorme; con una piscina che risplendeva e intorno sdraio, buffet, luci camerieri e milioni di persone impeccabili.
Mi sentivo di nuovo persa... senza Louis.
Lo cercai disperata, quando sentii una voce chiamarmi:
-Emma!-
Mi voltai di scatto, vidi Harry venirmi incontro più elegante che mai.
-Sei venuta allora-
-Bhe, non che mi avessi dato molta alternativa- commentai.
Mi fece una radiografia dalla testa ai piedi.
-Wow! Vestita così Louis morirà-
Ignorai quel commento e continuai a cercare Louis con lo sguardo. Ma come avrei potuto trovarlo tra tutte quelle persone.
-Ancora non è arrivato- continuò Harry come se mi leggesse nella mente- dovevamo arrivare tutti insieme ma lui... ha avuto un contrattempo-
Ero curiosa di chiedergli di cosa si trattasse ma alla fine non lo feci, non so se volevo davvero saperlo e poi non credevo Harry me lo avrebbe detto.
-Ma arriverà a momenti, nel frattempo puoi stare con noi- e mi mostrò di nuovo quelle fossette che avevano uno strano effetto su di me.
Lo seguii fin dentro.
C'era un atrio enorme, ma mi stavo abituando a quel tipo di atmosfera.
Ci sedemmo a un tavolo ed io mi misi accanto a Zayn. Anche se il suo silenzio mi innervosiva, allo stesso tempo riusciva a incuriosirmi.
Loro ridevano e scherzavano, mentre io continuavo a cercare Louis.
Non ero ancora convinta di quello che volevo fare, ma ero sicura che appena lo avessi visto le risposte sarebbero arrivate da sole.
-Ci metterà un po'... è sempre in ritardo-
Feci una piccola risata.
-Sì, me lo aveva detto- mi girai e mi ritrovai Zayn che mi guardava sorridendo.
Rimasi un po' lì a fissarlo.
-Dovresti perdonarlo..- continuò.
Gli rivolsi uno sguardo un po' dubbiosa.
-Bhe... non so, io non sono abituata con tutto questo-
Mi guardava con la stessa curiosità che nutrivo io per lui.
-All'inizio nemmeno noi... ma abbiamo saputo guardare gli aspetti positivi della situazione, e abbiamo capito che ne valeva la pena; è questo che ti devi chiedere-
"Ne vale la pena? Assolutamente"
Lo guardai, ripensando alle parole che aveva detto Liam su di lui... aveva ragione.

Dopo pochi minuti Harry venne accanto a me:
-Louis è uscito fuori a fumare- mi sussurrò all'orecchio.
Mi vennero i brividi.
Mi alzai e uscii fuori. Vidi Louis appoggiato alla ringhiera mentre fumava a testa bassa.
Era dannatamente sexy.
Mi avvicinai a lui.
Alzò lo sguardo.
Era chiaro di quanto fosse sorpreso e contento.
Ci guardammo per un po'. Avevo una voglia matta di stringerlo.
Gli andai ancora più vicino.
-Harry. -dissi sapendo cosa mi avrebbe chiesto- a quanto pare non vuole un amico triste che gli deprima casa-
Mi sedetti accanto a lui completamente in agitazione.
Buttò la sigaretta e mi strinse le mani.
-Mi dispiace... - sussurrò.
Gli rivolsi un sorriso.
-Dispiace anche a me. Ma ora so con maggiore sicurezza quello che voglio e quello di cui ho bisogno-
Si avvicinò.
-Puoi fidarti- rispose.
In quel momento non resistetti più e lo baciai, con tutta la foga che avevo.
Aveva l'alito che sapeva di tabacco, ma non mi diede fastidio; e continuai a intrecciare la mia lingua sulla sua, alternata da baci dolci dove le nostre labbra si univano e non servivano parole.
Le sue mani viaggiavano dal mio seno alla mie schiena, ed io gli scompigliavo i capelli con tutta la forza che avevo.
Lo sentivo. Sarebbe stato l'inizio di qualcosa di magico.





Ciao ragazze! :)
Finalmente sono riuscita a pubblicare questo capitolo. 
Ci tengo a precisare che non sono proprio una Larry, credo che molte, molte, molte cose combacino, ma finché non si dichiareranno loro non potremo sapere niente con sicurezza, (anche se spero che stiano insieme) e se un giorno si dichiareranno io sarò felicissima per loro. 
Ho scritto quindi quella parte per "non lasciare niente al caso."
Ad ogni modo spero che questo capitolo vi sia piaciuto e lasciate una recensione se vi va.
A presto :)
  
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