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Autore: xLarrysbrave    29/07/2014    1 recensioni
"Dieci minuti dopo la porta si spalancò ed entrò un ragazzo castano con due occhi azzurri come il cielo. Avrei giurato su qualunque cosa che quel ragazzo io l’avevo già visto, quello sguardo mi era troppo familiare.. ma certo!
“Ah, lei dev’essere Lewis Tomlinson, giusto?” il ragazzo lanciò un’occhiata storta al professore,
“Louis” disse stizzito. Ne avevo appena avuto la conferma: quello era il ragazzo che due anni prima, in vacanza in Spagna, mi aveva quasi baciato".
Genere: Fluff, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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Uh aiuto.. ho già scritto due storie che ho poi pubblicato e dopo poco eliminato perchè non mi convincevano o perchè non sapevo come continuare. Non riesco a scrivere per più di due mesi la stessa fan fiction ma questa volta ho deciso che mi impegnerò.
Mi impegnerò a finire questa storia che sto per iniziare e se anche sta volta andrà male giuro(forse ahah) che non scriverò più.
Per questa ff mi sono preparata un’idea generale dello svolgimento quindi spero che andrà tutto bene e che riesca finalmente a mettere l’opzione ‘sì’ sotto a ‘Completa’
Detto questo mi scuso se vi ho fatto perdere tempo ma ci tenevo a dire queste cose.. quindi, buona lettura! c;


Capitolo 1.

Io e il mio migliore amico Niall stavamo chiacchierando del più e del meno mentre ci avviavamo in classe.
Prendemmo posto in fondo all'aula e subito arrivò il professore che fece l’appello cominciò a spiegare cose a cui non davo molta importanza. Dieci minuti dopo la porta si spalancò ed entrò un ragazzo castano con due occhi azzurri come il cielo. Avrei giurato su qualunque cosa che quel ragazzo io l’avevo già visto, quello sguardo mi era troppo familiare.. ma certo!
“Ah, lei dev'essere Lewis Tomlinson, giusto?” il ragazzo lanciò un’occhiata storta al professore.
“Louis” disse stizzito. Ne avevo appena avuto la conferma: quello era il ragazzo che due anni prima, in vacanza in Spagna, mi aveva quasi baciato. Niall notò il mio disagio e sottovoce mi chiese se andasse tutto bene, io mi limitai ad annuire.
“Si.. Louis, c’è un posto laggiù, nel banco vicino al ragazzo riccio” Louis si voltò e sentii i suoi occhi puntati nei miei. Mi aveva riconosciuto? Impossibile, ero troppo cambiato da quando avevo sedici anni. Lui invece no, a parte i capelli e il modo di vestire era rimasto uguale.
Continuò a fissarmi finchè non arrivò al suo posto e Niall, sempre sottovoce, mi chiese di nuovo
“Harry sei sicuro che vada tutto bene? Sei rigido come un bastone” ma io non gli risposi, avevo mille pensieri che mi vorticavano nella testa ed ebbi paura che potesse scoppiare da un momento all'altro.
“Lo conosci?” quella domanda mi riportò alla realtà.
“CHI?!” forse avevo alzato un po’ troppo la voce perchè tutta la classe si girò verso di me, compreso Louis, e il professore disse
“Styles, se non le dispiace io starei spiegando” probabilmente arrossii perchè avevo le guance in fiamme
“Ehm.. si.. ehm.. posso uscire un attimo?”.
Non appena il prof annuì mi fiondai fuori dalla classe, Louis era arrivato da due minuti ed io già stavo impazzendo. Non so cos’avesse quel ragazzo, ma ogni volta mi faceva venir voglia di scappare.
Arrivai in bagno tutto sudato, mi sciacquai la faccia per cercare di liberare la mente ma era impossibile, i ricordi di quella vacanza si stavano facendo sempre più vividi.



“Harry sono contento che tu abbia trovato un amico” mi disse mia madre, e io non potei trattenere un sorriso. Mi piaceva stare con Louis e, dato che aveva due anni in più di me, mi insegnava un sacco di cose fiche. Eravamo sempre in giro, in hotel ci tornavamo praticamente solo per dormire. Lui era molto bravo a giocare a calcio e aveva provato a spiegarmi qualche cosa ma io ero troppo imbranato, quindi ci ritrovavamo sempre per terra a ridere. Louis era anche bravo a cantare, aveva una voce bellissima e a volte cantavamo insieme oppure facevamo le gare di acuti – anche se lui la riteneva una cosa da gay, io ritenevo più da gay certi suoi movimenti – . Quando ero con lui provavo emozioni strane e i suoi occhi avevano qualcosa di magnetico, erano così belli e perfettamente azzurri che a guardarli ti incantavi. Ed era esattamente quello che facevo io, ma anche lui ogni tanto guardava i miei di occhi. Passavamo minuti interi a fissarci senza dire niente, poi tornavamo a ridere e scherzare come niente fosse.
A volte quando eravamo in piscina o a fare il bagno in mare pensavo che Louis fosse un proprio un bel ragazzo e che avesse anche un fisico perfetto, e in quei momenti cercavo di scacciare quei pensieri che mi facevano venire seri dubbi sul mio orientamento sessuale. Ma che ci potevo fare? Avevo sedici anni, ero un adolescente nel pieno della crescita e nella scoperta di sè stesso. I dubbi però diventarono addirittura soffocanti quando, l’ultima sera prima di partire, io e Louis stavamo guardando le stelle sdraiati in spiaggia.
“Sai Harry, tu mi piaci davvero” mi tirai su sui gomiti per guardarlo meglio, perchè in realtà non avevo capito cosa intendesse per ‘mi piaci’.
“Anche tu mi piaci molto, mi sono divertito un sacco con te queste due settimane” lui rise, poi si mise seduto.
“No riccio, forse non hai capito” continuava a ridere e io continuavo a non capire “Tu hai qualcosa di speciale.. saranno i tuoi stupidi occhi, o i tuoi odiosi ricci però mi piaci” lo guardai perplesso.
“Ma in che senso ti piaccio?” Louis continuava a ridere e sinceramente mi irritava, anche se la sua risata era bellissima.
“In questo senso” disse, poi si avvicinò sempre di più al mio viso e quando le nostre labbra stavano per sfiorarsi io d’impulso mi buttai indietro.
“Lou scusami.. n-non so cosa dire.. non so c-cosa provo per te però a-anche tu mi piaci” con la voce che tremava riuscii a dire solo questo, poi scappai via come una femminuccia senza dargli spiegazioni. Inutile dire che dopo quella sera non vidi mai più Louis. Continuai a mandargli messaggi per mesi, ma lui non rispose neanche ad uno.



Riuscii a rivivere tutti quei momenti, uno ad uno, e non mi accorsi che era già passato un quarto d’ora da quando ero uscito. Quando arrivai davanti alla porta della mia classe esitai un momento sperando che tutto quello che era appena successo fosse stato solo un sogno – o un incubo? – , che Louis non fosse veramente un mio nuovo compagno e che entrando mi sarei svegliato. Mi passai una mano tra i capelli, poi afferrai la maniglia e spinsi avanti la porta.. Tutti gli sguardi erano rivolti a me, di nuovo, e lui era ancora lì.
“Tutto bene Styles?” mi chiese il professore, notando la mia faccia sconvolta
“S-si..” dissi avviandomi verso il mio banco, e l’uomo sulla sessantina riprese a spiegare.
Feci il giro largo passando dietro a Niall pur di non avvicinarmi a Louis, e mi sentii così stupido e patetico.. magari neanche si ricordava di me o semplicemente non gliene fregava niente.
Passai il resto della lezione con la testa bassa e lo sguardo fisso sulle mie mani che si stringevano incessantemente per la tensione. Quando finalmente suonò la campanella misi tutte le mie cose nello zaino perchè volevo andarmene da quella stanza il più velocemente possibile, ma mentre stavo lasciando il mio banco, una mano mi afferrò il polso. Mi girai di scatto e trovai gli occhi di Louis puntati nei miei, il suo sguardo era freddo e spento, non sembrava quello che avevo visto due anni prima. Cercai Niall con lo sguardo ma il ragazzo che mi stringeva un braccio fino a farmi male l’aveva già cacciato via
“Non ti azzardare a dire in giro di quello che è successo tra di noi”.



 
 
 
  
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