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Autore: belfire99    29/07/2014    2 recensioni
Gli angeli non sono più come li immaginavamo, a causa di una maledizione sono costretti a vivere sulla Terra. Un giovane angelo, dotato di un grande potere, dovrà fare i conti con il proprio destino ricco di avventura,magia,azione e amore.
Genere: Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La fine del male

Era ormai l’ultimo mese dell’accademia e Nil aveva raggiunto il livello 10 cioè l’ultimo livello. L’ultimo giorno di accademia ci fu la cerimonia di passaggio ai guerrieri. Tutti gli studenti venivano chiamati sul palco e gli veniva consegnata la divisa e le armi. Nil salì sul palco ma durante la consegna della divise vide avvicinarsi una nube oscura in lontananza. Quella nube era Ornor. Arrivò al villaggio con grande velocità distruggendo la barriera. Dopodiché successe qualcosa di strano. Tutti gli abitanti del villaggio erano paralizzati come se si fosse fermato il tempo. Non erano coscienti di ciò che stava accadendo, tranne Nil che riuscì a vedere tutto. Ornor superò molte case ed arrivò a quella di Nil e con una palla di fuoco la distrusse completamente, uccidendo i suoi genitori. Dopo si avvicinò a Lenhi e le tocco la fronte poi se ne andò. Tutti, quando ripresero conoscenza, si aspettarono di ritrovare il villaggio completamente distrutto ma a quanto pare solo la casa di Nil ha avuto dei danni.
«Nooo!» gridò Nil con le lacrime agli occhi. Poi corse verso i suoi genitori.
Erano ormai privi di vita ma ad un certo punto sentì il padre bisbigliare: «Nil … Nil. Prendi questo medaglione ti aiuterà nei momenti del bisogno.» Poi chiuse gli occhi ed emanò il suo ultimo respiro. Nil iniziò a piangere ma poi pensò alla sua amata. Le corse incontro. Stava bene. Così la bacio ma non ottenne la reazione desiderata. «Levati brutto maniaco!» disse la ragazza dandogli uno schiaffo.
«Lenhi che… sono io Nil»
«Non ho la minima idea di chi tu sia. Va via!» Ornor le aveva cancellato la memoria.
Nil iniziò ad urlare sfogando tutta la rabbia che aveva in se e ad un certo punto dal suo petto uscì un lampo nero che circondò il ragazzo. Nil si trovava nel bel mezzo di una crisi emotiva. Aveva perso tutto, i suoi genitori e la ragazza che ama non si ricorda di lui. Piano piano la sua pelle iniziò a scurirsi e le sue ali diventarono nere. Comparvero delle corna dalla sua testa. Erano grigio scuro e si prolungavano fino a dietro la nuca.
Nil era diventato un demone ma era l’unico a non essersene accorto. Tutti gli abitanti del villaggio scappavano alla sua vista anche se il suo animo era rimasto buono. Nil non riusciva a capire cosa li spaventasse ma poi vide le sue grigie e fredde mani da cui spuntavano degli artigli. Iniziò a volare e si diresse verso il fiume dove vide la sua immagine riflessa nell’acqua.
«No no noo! Perché?» disse. Era accaduto proprio come aveva letto nel libro all’accademia.
Quando la tristezza, la paura, il dolore e la rabbia vengono a contatto con la loro parte divina… essa si trasforma. Così iniziò a volare piangendo e gridando ed andò in una caverna sulla montagna del villaggio. Passarono molti anni e il villaggio tornò come prima. I mezzi angeli vivevano tranquillamente come se si fossero dimenticati di Nil. Lui viva in pace anche se in solitudine e con il vuoto nel suo cuore lasciato da Lenhi. Ogni mattina la sentiva cantare facendogli ritornare in mente i bei momenti passati con lei. Ma un giorno la pace finì.
Ornor tornò all’attacco.
Sapeva che Nil era ancora innamorato di Lenhi e così la rapì sapendo che Nil lo avesse inseguito.
Aveva accettato che ormai si era dimenticata di lui ma non poteva permettere che le facesse del male, così prese il volo e lo inseguì.
All’inizio faceva fatica a volare perché non usciva da quella caverna da anni, ma l’adrenalina lo spinse a superare i suoi limiti e a raggiungere Ornor nel suo rifugio. Lenhi era incatenata al muro priva di sensi.
«Ma guarda un po chi è venuto a trovarmi… Nil il giovane angelo con il dono ahaahah!» disse l’orribile demone.
«Che cosa vuoi da me? Che cosa ti ho fatto di male? Mi hai levato i miei genitori, il mio villaggio ma soprattutto - Nil si fermò un attimo poi continuò -ma soprattutto Lenhi, l’amore della mia vita.
«Ma guarda un po’… un demone innamorato ahahha»
«Che cosa vuoi da me? Parla!» preso dalla rabbia Nil gli lanciò una sfera di energia ma il demone contraccambiò scaraventandolo per terra.
«Beh vuoi sapere che mi hai fatto? Ora lo saprai. Sai circa 28 anni fa c’era un signore, il re di un villaggio di mezzi angeli. Egli aveva due figli un maschio e una femmina. Ad un certo punto decise di dare i suoi poteri al figlio ma non poteva sopportare tutto il potere e gliene tolse metà. La figlia aveva due figli gemelli. Così il re Alfior decise ti trasmettere il resto del potere a uno dei due.»
«Quindi…tu sei ...»
«Esato sono tuo fratello gemello.»
«Mi stai prendendo in giro.» disse Nil molto confuso
«No no no. Comunque tutti si concentravano su di lui e nessuno pensava al suo gemello. Veniva sempre escluso da tutto. E la rabbia si accumulava finché sono diventato così, proprio come te ed ora posso vendicarmi.»
«Io non sono come te. Tu sei malvagio, perfido. Io ho anche se non sembra dall’aspetto, ho l’animo puro. Perché ho conosciuto il vero amore.»
In quel momento Lenhi si svegliò.
«Tutte baggianate!» gridò Ornor ed attaccò Nil con tutta la rabbia e la forza che aveva.
Si avvicinò di nuovo e gli diede una serie di pugni scaraventandolo contro le pareti. Nil non aveva più forze ed il suo gemello gli salì sul petto distruggendogli tutte le costole.
«Nil!» gridò Lenhi
«Mi ricordo di te. Non morire io ti amo.» a quelle parole Nil riprese le forze e cominciò a contrattaccare sferrando pugni, calci e onde di potere.
«Sai c’è un’altra cosa che ci differenzia… io conosco l’amore.» mentre combattevano Nil iniziò a brillare emanando una luce fortissima. Le ali tornarono bianche e la pelle si schiarì. Le corna scomparvero così come gli artigli. Continuò ad attaccare finché non lo colpì con un raggio di luce potentissimo.
Ma il demone continuava a rigenerarsi.
«Lenhi mi dispiace devo eseguire il sigillo mortale del sangue.»
«No non lo fare ci sarà un altro modo.»
«E' l’unica soluzione…. Addio.»
Questo sigillo è uno dei più potenti. Solo pochi riescono a farlo. Esso sigilla due anime tramite il sangue del sigillatore al quale gli costerà la vita. Se viene spezzato i due ritornano in vita ma è possibile solo dai parenti più stretti e l’ultimo parente rimato era proprio Ornor. Così si tagliò sul braccio ed utilizzò il sangue per eseguire il sigillo. Il male fu scacciato e dopo quel gesto eroico Nil fu ricordato per sempre all’interno del villaggio.


fine
   
 
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