Anime & Manga > L'Attacco dei Giganti
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Autore: gunpowder_tea    30/07/2014    2 recensioni
Se ti restasse solo un anno di vita? Cosa faresti? Quali sogni realizzeresti?
Ti sei mai fermata a pensarci? Hanji Zoe non ci aveva mai pensato, ma all'improvviso la vita lo aveva richiesto. E lei aveva dovuto prendere certe decisioni.
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hanji, Zoe, Isabel, Magnolia, Petra, Ral
Note: AU, OOC | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Nota ^^
Aggiorno tutte le storie in un colpo, il caldo mi prosciuga la vita e sono troppo pigra per postarle con una certa distanza l'una dall'altra, e prima o poi risponderò anche alle vostre gentili recensioni!
Buona lettura ;D
 
 
 
Petra Ral lasciò quello che probabilmente era il ventiseiesimo messaggio vocale nel cellulare di Hanji. Dove diavolo era finita?
Petra non riusciva a stare ferma e continuava a camminare avanti e indietro con impazienza.
Era tardi, tutti erano affamati. Hanji sarebbe dovuta essere lì da tempo.
 
- Sono quasi due ore - Disse Petra a se stessa, cercando di autoconvincersi che non fosse così tardi.
 
- Tesoro... Hai provato a chiamarla a casa? -
 
- No, Auruo -
 
- Prova. Se non risponde lascia perdere e vieni a mangiare -
 
- Ok - Disse componendo il numero di casa di Hanji.
 
- Pronto? -
 
- Hanji? -
 
- No, sono sua madre. Chi parla? -
 
- Salve, signora Hanji! Sono Petra. Zoe doveva venire a cena da noi stasera e non è ancora arrivata. Non è mai stata puntuale ma questa volta è così in ritardo da farmi preoccupare. E' a casa? -
 
- E' uscita di casa dopo pranzo. Ha detto che sarebbe tornata presto ma non è ancora arrivata -
 
- E non  le ha detto dove sarebbe andata? - 
 
- No... Oh Dio! - Sua madre urlò in preda al panico - Ora sono preoccupata anche io. Non sta bene e... Ho paura che abbia fatto qualcosa di stupido. Ho davvero paura -
 
- Paura di cosa, signora Hanji? -
 
- Ho paura che abbia cercato un modo per smettere di soffrire -
 
- Signora... Stiamo parlando di Hanji. Sta benissimo e sprizza gioia da tutti i pori. Non se lo ricorda? -
 
- E' sempre stata così, ma le cose sono cambiate - Disse con una certa tristezza nella voce.
 
- L'ho vista proprio ieri. Sta bene, non si preoccupi -
 
- Le cose non stanno più così -
 
- Come sarebbe a dire? -
 
- Ha scoperto di avere il cancro -
 
- Di cosa sta parlando? Hanji ha fatto tutte le analisi, mi ha detto che era tutto a posto... -
 
- Penso che abbia voluto risparmiarti la notizia - Speculò - Me lo ha detto oggi -
 
- E' grave? - Chiese Petra con le lacrime agli occhi.
 
- Purtroppo sì. E' già in fase terminale, non si può fare più niente -
 
- Vuole dire che la mia migliore amica sta per morire? - Chiese piangendo dall'altro capo della cornetta.
 
- Sì... -
 
- Ma... Perché? Perché non me lo ha detto..? Dobbiamo trovarla -
 
- Stai calma, Petra. Non c'è bisogno che ti agiti anche tu - Le ordinò sua madre.
 
- D'accordo. Arrivo appena posso -
 
 
 
 
              *  *  *
 
 
 
 
- Merda! Devo andare! - Eclamò Hanji guardando preoccupata l'orologio.
 
Si alzò dal divano, abbandonando il comodo petto di Levi sul quale era appoggiata da ore a parlare.
 
- Devi proprio? - Chiese Levi, trattenendola per un braccio.
 
- Come? -
 
- Sei riuscita a confondermi -
 
- Haha, mi capita spesso di lasciare le persone confuse - scherzò beffardamente. 
 
- Dico sul serio Hanji. Quello che mi hai detto prima... Possiamo parlarne prima che tu vada? -
 
- Ho detto che devo andare! Possiamo parlarne in un altro momento, tanto sai dove abito... Puoi venire a monitorare i miei progressi verso la morte quando vuoi - Scherzò.
 
- Non dovresti scherzare su queste cose - La voce di Levi sembrava delusa.
 
- Ciao, Levi -  
 
- Aspetta - La trattenne di nuovo e lei si voltò.
 
- Cosa c'è? -
 
- Esci con me stasera - Disse avvicinandosi a lei.
 
- Devo andare -
 
- Resta -
 
- Vuoi che mi metta a pregarti? - Urlò Hanji, senza capire nemmeno bene il motivo per cui lo stava trattando così bruscamente - Lasciami -
 
E Levi la lasciò andare.
 
Una volta fuori dalla porta, Hanji si appoggiò alla parete e fece un lungo sospiro e socchiuse gli occhi per sforzarsi di non piangere.
Quello che stava provando la faceva sentire spaesata. Si chiese cosa fosse cambiato così all'improvviso.
Che provasse davvero qualcosa per lui?
 
- Hanji! -
 
Poteva riconoscere ovunque quella voce. Petra la assalì alle spalle.
 
- Dove cavolo eri? - Strillò preoccupata.
 
In quello stesso istante, sia Levi che sua madre apparvero fuori dalle rispettive porte, attirati dalle urla di Petra.
 
- Cos'è successo? - Chiese Levi.
 
- Zoe! Dove sei stata? - Urlò sua madre abbracciandola così forte da farle male.
 
- Ero... Qui di fronte. A casa di Levi... Sono andata a riprendere il mio cellulare e tra una chiacchiera e l'altra mi è sfuggita l'ora -
 
- Hanji - Petra la abbracciò a sua volta.
 
- Ehi gente! Sto bene. Scusami Petra, ho dimenticato la cena a casa tua -
 
- Andiamo! - Quasi le ordinò sua madre.
 
- Tutto bene, Zoe? - Chiese Levi.
 
- Non sto certo meglio di te - Rispose seccamente.
 
- ... Ciao - Sussurrò lui richiudendo la porta dietro di sè.
 
 
 
Una volta dentro casa, Hanji si stupì nel vedere sua madre e Petra con un sorriso sornione stampato in faccia.
 
- Ti sei presa una cotta? Era ora! - Esclamò Petra.
 
- Lui è il mio medico. Non farti strane idee! - Borbottò Hanji dirigendosi nella sua camera, seguita a ruota dalla sua amica.
 
Petra chiuse la porta della stanza e si avvicinò ad Hanji.
 
- Perché non me l'hai detto? -
 
- Detto cosa? - Chiese con aria indifferente.
 
- Che non stai bene -
 
- Volevo, solo che non sapevo come fare... - Hanji si interruppe per un momento - Chi te l'ha detto? -
 
- Tua madre -
 
- Non aveva nessun diritto di farlo -
 
- Era preoccupata per te! Eri sparita nel nulla -
 
- Non ero andata da nessuna parte -
 
- Ah, parlare con te è impossibile! -
 
- Non è successo niente, cerchiamo di lasciarci questa storia alle spalle - Rispose con una scrollata di spalle.
 
- E tu... Tu come stai? - Chiese Petra, dopo aver preso un lungo sospiro.
 
- Mh, sto morendo -
 
- Non scherzare su questa cosa! Non è divertente. Tu non morirai, io non ti lascerò morire -
 
- Smettila, Petra. Non c'è niente che tu possa fare - Rispose Hanji scrollando la testa rassegnata.
 
- PERCHE' NON PUOI LOTTARE PER LA TUA VITA? Sei una dannata egoista! - E, dopo aver gridato quelle parole, Petra uscì sbattendo la porta con rabbia.
 
Hanji voleva qualcuno con cui parlare. Restò coricata a letto pensando a Maria, sperando che arrivasse nell'istante in cui le aveva pensato.
Ma Maria non arrivò.
Hanji chiuse gli occhi per concentrarsi meglio sui suoi pensieri, ma niente, nessuna apparizione.
 
- Aveva detto che sarebbe comparsa ogni volta che avessi avuto bisogno di lei... - Mormorò.
 
Dopo aver riformulato ancora quel pensiero, Hanji si addormentò.
 
 
 
 
                                         *  *  *
 
 
 
 
Era già mattina tardi quando si svegliò.
Non appena schiuse le finestre il sole invase la stanza e i riflessi caldi le toccarono la pelle.
Quel giorno aveva dei piani. Aveva bisogno di essere ottimista. Non l'ottimismo della serie "io credo nei miracoli", quella era solo stupidità. L'ottimismo di cui aveva bisogno lei era semplicemente vedere il lato buono delle disgrazie.
Prima della sua morte avrebbe sfruttato al meglio il tempo che le sarebbe rimasto.
E Hanji sapeva da dove cominciare.
Compose il numero di Levi sulla tastiera del cellulare. 
La linea però era occupata.
Nessun problema, lo avrebbe richiamato più tardi.
 
Infine decise di chiamare Petra.
 
- Sì? -
 
- Ciao Petra. Va tutto bene? -
 
- Sì. E tu? -
 
- Tutto bene -
 
- E' successo qualcosa? - Le chiese preoccupata.
 
- Io... Mi dispiace se sono stata così fredda -
 
- Non fa niente -
 
- Potresti aiutarmi? -
 
- A fare cosa? -
 
- Vorrei cambiare stile -
 
- Cosa? Stai scherzando? -
 
- No - Rispose imbarazzata cercando di non pensare alla probabile espressione divertita di Petra. 
 
- D'accordo! Ci troviamo in centro tra un'ora? -
 
- Andata - Hanji riattaccò, cercando di farsi forza ed entrando in cucina con il sorriso sulle labbra.
 
Sua madre era ai fornelli e stava preparando il caffè.
 
- Buongiorno tesoro -
 
- Buongiorno! - Esclamò allegramente, sistemandosi gli occhiali sul naso.
 
- Quanta gioia. Mi sono persa qualcosa? -
 
- No - Sorrise - Dov'è papà? -
 
- E' tornato a casa per prendermi qualche cambio d'abito -
 
- Ti fermi qui? -
 
- Ti dispiace? - Le chiese titubante.
 
- No, affatto - Rispose con un sorriso, baciandola poi affettuosamente.
 
- Dove stai andando? -
 
- Vado a fare un po' di shopping con Petra. A più tardi! - Canticchiò uscendo dalla porta di casa.
 
- S-Shopping? - Ripetè sua madre allibita, sospettando che quella in realtà non fosse sua figlia.
 
 
                                         *  *  *
 
 
Quando Hanji uscì sul pianerottolo, Levi stava rientrando in casa. Sembrava distrutto; la guardò per un attimo ma poi si voltò di nuovo verso la porta di casa sua quando vide che era lei.
 
Hanji gli sorrise allegramente.
 
- Ciao -
 
- Ciao - Rispose freddo, guardandola con la coda dell'occhio - Sei bipolare? -
 
Lei rise ancora.
 
- Ho provato a chiamarti - Disse, ignorando la sua domanda.
 
- Avevo il telefono scarico. Ho appena finito un turno -
 
- Oh, capisco... -
 
- Sei libera oggi? - Le chiese.
 
- A che orario pensavi? -
 
- Pensavo per l'ora di pranzo -
 
- Ho degli impegni, mi dispiace -
 
- D'accordo... Allora alla prossima -
 
Hanji lo salutò ed entrò in ascensore, confusa ancora una volta.
 
 
 
 
 
Ecco l'illustrazione di questo capitolo, anche se non ne vado molto fiera XD
http://gunpowderlove.tumblr.com/post/93247004060/i-dont-like-this-so-much-p
  
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