Rebirth
 

"Mi mancherai piccola mia, stai crescendo e sono orgogliosa di te. Cerca di calmare un po' Harry. Mi raccomando divertiti e chiama" e detto ciò, mia madre, mi diede un lungo abbraccio.

Ero all'aeroporto centrale, avevo preso la mia decisione, sarei partita per vivere a Miami con la mia ancora di salvezza: Harry...

"Dai mamma, è tardi, il nostro aereo ci aspetta. Ah e non preoccuparti ci vorrà ancora del tempo prima che tu diventi nonna, su' Selene, andiamo" ... parli del diavolo e spuntano le corna.
"Ciao mamma, ti voglio bene" dissi dopo aver riso per le parole di mio fratello.

L'abbracciai fortissimo come, forse, mai fatto in sedici anni consapevole che questo sarebbe stato il nostro ultimo abbraccio per un bel po' di tempo. Presi il mio piccolo trolley e insieme ad Harry salimmo sul mezzo che, finalmente, mi avrebbe strappata dalla mia monotona e tanto odiata vita.
Perché Miami? ero stanca della mia vita, nessun amico o qualcosa, oltre mia madre, che mi tratteneva a restare nel piccolo paese di Holmes Chapel, Harry due anni fa partì per Miami, creandosi vita e lavoro lì e mi promise che appena compiuti i sedici anni in estate mi avrebbe portata a vivere con lui. Ed ora eccomi qui su questo aereo!. Pronta a cambiare in meglio la mia vita e al divertimento.

"Allora sei pronta piccoletta?" chiese Harry dopo il decollo.
"Sono nata pronta, e poi hai solo due anni in più" risposi.
"Quanto mi sei mancata" disse prendendomi la mano e stringendola forte.
"Anche tu, ho aspettato questo giorno per ben due anni" gli diedi un bacio sulla guacia e dopo un po' si addormentò.

Era bellissimo, i capelli ricci che gli ricadevano sulla fronte, gli occhi verde acceso come i miei e labbra sottili. Solo gli occhi avevamo in comune, per il resto il nulla.
Io avevo capelli lisci a volte mossi, carnagione più scura rispetto alla sua e labbra carnose. Per quanto riguarda il mio corpo non mi potevo lamentare per niente, anzi, non sembravo una ragazza di sedici anni, per niente, forme al punto giusto e fisico quasi perfetto, eppure a scuola ero quella presa di mira e senza amici. Harry diceva sempre che lo facevano per invidia, quando a volte tornavo a casa con le lacrime agli occhi lui era sempre presente. Mi abbracciava e tranquillizzava, avevamo un rapporto stupendo.

*SI PREGA AI CORDIALI PASSEGGERI DI ALLACCIARE LE CINTURE, STIAMO PER ATTERRARE*

"Dai Harry, sveglia, stiamo per atterrare, forza"
"Mhh come sei contenta, hai portato tantissimi costumi vero? e gli assorbenti? io quei cosi non te li compro"
"Harry allacciati le cinture, parliamo dopo" dissi dandogli uno schiaffetto.















Spazio Autrice

Ciao a tutti, sono tornata dopo un periodo d'assenza con una nuova storia. 
Questo è solo il primo capitolo, non è molto ma è l'inizio, ci saranno tantissime sorprese, spero che vi piaccia. 
byeeeeeeee