She has too much pride to pull
the sheets above her head
Dream Theater-Wait for sleep.
L’orgoglio
lo imparasti da lei.
Ricordi bene come bruciava, e come bruciavi anche tu, nel suo sguardo
folgorante. Uno sguardo che ancora ti
perseguita, nei tuoi sogni.
Sono
sogni strani, tra l’incubo e la
pace. Tra la paura e la malinconia, l’odio che non eri mai riuscito a
provare
veramente e l’amore e il desiderio di rendere felice la vita di
Walburga Black.
Tua
madre non era mai stata un
mistero per nessuno. Voleva apparire esattamente come quel che era, con
il suo
feroce desiderio di essere notata, ammirata, temuta. Il suo sguardo
ardeva di
rimpianti e orgoglio, di rabbia e vanità. Non riuscisti più a
distinguere
questi sentimenti l’uno dall’altro, una volta che tua madre sprofondò
nella
follia.
Pensavi
a lei in ogni momento, e per
ogni azione che compievi. Desideravi essere come lei, avere il suo
stesso
sguardo temuto, anche solo per farti amare da tua madre. Ma crescendo
imparasti
solo metà dei suoi impliciti insegnamenti. Era Sirius quello che
sarebbe
riuscito a raggiungere il traguardo, ad avere la sua stessa ferocia
distruttiva
negli occhi, a rilasciare il suo stesso calore. Non tu.
Non ti
sei mai completamente arreso
a questa idea.
Però,
una cosa l’avevi imparata.
L’orgoglio, quello sì, la tua anima ne era intrisa, infettata nella sua
essenza
più profonda. Quell’orgoglio che da
piccolo ti frenava quando provavi il desiderio di nascondere la testa
sotto
alle coperte, pensando che lei non lo avrebbe mai fatto. Che un Black, non l’avrebbe mai fatto.
Questo
stesso sentimento di rivalsa
verso il mondo vedesti allo specchio quando decidesti di morire, o di
iniziare a
vivere, una volta e per sempre.
Quella
notte, ti trovasti sulla
soglia della sua camera, ad osservare i riflessi che la luce della luna
creava
sul suo lenzuolo immacolato. Lei non urlava, non farneticava. Non
sembrava più
folle, mentre piangeva sotto alle coperte, ma piccola e indifesa e
triste. Non
le dicesti addio, né qualunque altra cosa.
D’altra
parte, ti aveva insegnato
l’orgoglio, non la consolazione.
Prendesti
il medaglione di Salazar,
chiamasti il tuo fedele elfo, e ti sentisti più vicino a tua madre di
quanto
fossi mai stato.
Anche
tu, in quel momento, aspettavi
di addormentarti, desiderando che la pace arrivasse in fretta.