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Autore: Roxanne Weasley    08/09/2008    0 recensioni
La storia di Albus, dei suoi fratelli e dei suoi cugini, ricca di colpi di scena. E' ambientata soprattutto a Hogwarts, ma non solo.
Genere: Avventura, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Dopo cena, quando Albus andò a letto non si addormentò. Verso l’una uscì dalla Sala Comune; poco dopo arrivò James da fuori, che si era offerto di accompagnarlo da Jack Goyle. Appena vide il fratello, James disse: - Allora, andiamo? – Albus annuì. Salirono le scale con le bacchette illuminate e quando finalmente arrivarono al settimo piano, nel punto stabilito da Goyle, le spensero, pronti a fare un incantesimo nel caso in cui ce ne fosse stato bisogno. Ma nessuno arrivò. Non si sentiva neanche un rumore. - Ma dov’è? – chiese nervoso Albus. Dopo quella che ai due ragazzi sembrò un’eternità, si sentirono dei passi. - Dev’essere lui. Tieniti pronto. – ordinò James. Ma davanti ai due si presentò Scorpius. Albus e James abbassarono le bacchette, sorpresi. - Ragazzi non ditemi niente. Goyle mi ha costretto a venire qui. Mi ha detto di dirvi di andare nella foresta proibita. – disse Scorpius un po’ scosso - Cosa?! – quasi gridarono Albus e James sempre più sorpresi. - Non so cosa ha in mente, ma questa storia non mi piace. Secondo me sta tentando di farvi espellere. – continuò Scorpius. - Ma io non ho intenzione di perdere la sfida! – esclamò Albus. - Ma non capisci? Quello lì è rimasto in dormitorio! Vuole farti andare nella foresta per farti espellere, ma lui non rischierà! – esclamò Scorpius di rimando. All’improvviso si sentirono ancora rumori. I tre iniziarono a scappare per tutto il settimo piano. Desideravano disperatamente un posto dove nascondersi. Mentre correvano, improvvisamente si aprì una porta davanti a loro; la aprirono ed entrarono. Dentro era vuota, ma costituiva un ottimo nascondiglio. - Cos’è questo posto? – chiese Scorpius. – Dev’essere la Stanza delle Necessità. Papà ce ne ha parlato, ti ricordi Albus? – rispose James. – Se pensi intensamente per tre volte a una cosa che desideri, la stanza si apre e ti offre quello che hai pensato. In questo caso si è trasformata in un nascondiglio, probabilmente perché tutti e tre lo desideravamo. – spiegò James allo sguardo perplesso dell’amico. Da fuori si sentì la voce del custode: - Chi c’è qui? Chi ha voglia di finire in punizione? Avanti, venite fuori! Lo zio Andrew vi sta aspettando! - Si sentirono i suoi passi per un po’ e poi sparirono. I tre rimasero col fiato sospeso ancora un po’ e poi uscirono allo scoperto. - Andiamo a dormire. – decise finalmente Albus. Quando scesero al piano inferiore trovarono delle piante che si muovevano in modo sinistro e che gli sbarravano la strada. I tre ragazzi presero le bacchette e si avvicinarono lentamente alle piante. Improvvisamente una di loro afferrò Albus per il collo. Il ragazzino lanciò un grido soffocato. - Che facciamo adesso? – domandò James spaventato. - Questo è il tranello del diavolo! Bisogna accendere del fuoco! – esclamò Scorpius - Incendio! – gridò James puntando la bacchetta verso le altre piante per non bruciare il fratello. Le piante si bruciarono e Albus fu libero. – Grazie. Meno male che ti sei impegnato a erbologia, Scorpius! - - Dev’essere stato lui! – esclamò Scorpius alludendo a Goyle. - Adesso torniamo nei dormitori. – disse James. Quando arrivarono davanti alla Sala Comune dei Serpeverde, fuori c’era Jack Goyle. - Cosa c’è, avete paura di andare nella foresta? Avete paura dei lupi mannari o di farvi espellere? O forse entrambe le cose? - - Ci stavamo andando. – mentì Albus deludendo Goyle. Gli altri due, che non volevano dare soddisfazione al loro nemico, annuirono. Poco dopo, il quartetto uscì dal castello e si avviò verso la foresta. Una volta lì, con le bacchette accese si avviarono dentro. - Ho intenzione di duellare qui con te, Albus. Mi sembra un ottimo posto, cosa ne dici? - Albus non rispose, ma puntò la bacchetta contro Goyle. Si sentì rimbombare la terra, e un fruscio. Jack Goyle scappò via, e un gigante si piazzò di fronte a Scorpius, Albus e James. - Hagger! – gridò il gigante. I tre ragazzi urlarono. Il gigante li prese in una mano. – Dov’è Hagger? – chiese loro. - Hagger? Chi è Hagger? – fece spaventato Scorpius. - Questo qui è un gigante. E probabilmente non sa parlare bene. Forse “Hagger” vuol dire Hagrid, visto che è l’unico mezzogigante che conosciamo, e visto che è stato qui. – riflettè James. - Allora, caro gigante, siamo amici di Hagrid. Il tuo amico non c’è qui, adesso. Per favore ci puoi mettere giù? – azzardò Albus. Il gigante obbedì e se ne andò. - Bravo James, sembra che tu ci abbia azzeccato. – si complimentò Scorpius. – E adesso torniamo davvero nei dormitori. - Quando si incamminarono, Albus inciampò all’improvviso e cadde su qualcosa di caldo. Mise una mano sulla “cosa” e vide che era un sasso. – Guardate. Questo sasso è caldo. Secondo voi che roba è? - James la guardò. - Assomiglia a quella pietra che è disegnata sul libro di fiabe di Lily. Ti ricordi Al, il disegno della pietra, la bacchetta e il mantello. Non ho mai letto quella fiaba. - - Io sì! - Si illuminò Albus. - E’ la storia dei tre fratelli! Davvero questa assomiglia alla pietra che riporta i morti! - - Al, non puoi credere a una cosa del genere! – disse Scorpius - Tentar non nuoce. – disse Albus. Proprio com’era descritto nel libro di fiabe, giro la pietra tre volte pensando intensamente ai suoi nonni, di cui il padre Harry gli aveva tanto parlato e che lui aveva sempre desiderato conoscere. Straordinariamente apparve davanti ai tre un uomo con un paio di occhiali molto simile ad Albus e a James e una donna dai capelli rosso scuro e gli occhi verdi esattamente come quelli di Albus. Entrambi sorridevano. I tre ragazzi rimasero a bocca aperta.

Vorrei ringraziare di cuore tutti i lettori che stanno seguendo la mia prima fanfiction e che mi stanno dando coraggio a continuare. Se mi volete lasciare una recensione mi fate solo piacere, anche se mi criticate, perchè ho bisogno di sapere se continuare o se è meglio cancellare tutto. Grazie ancora.

Roxanne Weasley

  
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