Storie originali > Fantasy
Segui la storia  |       
Autore: Puragu Chan    31/07/2014    3 recensioni
Kevin è un normale liceale a cui piace studiare e giocare a tennis, ma non è consapevole del fatto che, in un altro mondo, vive una ragazza uguale a lui. I due dovranno affrontare un lungo viaggio ricco di incontri e pericoli per recuperare il cristallo di Mag e salvare i loro mondi da Evil, intenzionato a distruggerli per vendetta.
Angolo dell'Autrice:
Non siate troppo cattivi con me >.< vi auguro una buona lettura e spero che il mio lavoro abbia dato i suoi frutti.
Laelia__
Genere: Avventura, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Capitolo VIII
-La Forza di Rialzarsi-

 

Erano passati due giorni da quando Cathy e Kevin avevano litigato.
Ed erano anche due giorni che Cathy era sparita. Dopo aver rotto la lametta era uscita dalla finestra della camera e non si era più fatta vedere.
Aveva corso per un lungo tratto, fino a raggiungere un laghetto nascosto da alcuni salici: per due giorni non si era mossa da quel luogo.
Ora era lì, seduta vicino alla riva, ad osservare delle anatre che nuotavano tranquillamente in acqua. Erano tre anatroccoli con la loro mamma. Due di loro nuotavano già benissimo, mentre il terzo faceva un po' più fatica. Mamma anatra lo aiutava a stare a galla e, dandogli piccoli colpetti col becco, lo spingeva verso i suoi fratelli.
Lo stomaco della ragazza brontolò e sul suo viso apparve una smorfia: stava morendo di fame.
Osservò di nuovo i paperotti: con un rapido movimento poteva facilmente catturare il più goffo.
Quasi quasi... pensò.
Dopo un attimo di riflessione, si alzò in piedi e s'incamminò per un sentiero: non aveva intenzione di uccidere dei cuccioli.
Camminò lentamente sotto l'ombra degli alberi, poi si fermò.
Sentiva uno strano odore. Alzò lo sguardo al cielo: la sera stava ormai calando e gli ultimi raggi di sole stavano scomparendo dietro grossi nuvoloni neri.
Un rumore insolito arrivò alle sue orecchie. Era come un lamento...un pianto.
Tornò di corsa al laghetto: sulla sponda opposta, al sicuro in un cespuglio, mamma anatra stava già portando i suoi piccoli al riparo.
Ancora quel rumore.
Si voltò verso la foresta e, senza pensarci due volte, si addentrò a passo svelto.


Seduto su di una sedia in cucina, Kevin osservava una coccinella che camminava pigramente sul tavolo.
Sbadigliò: si stava annoiando da morire. L'orologio segnava le sei ea trentacinque.
Meno male, tra un po' Fred finisce il turno... pensò il ragazzo.
Qualcosa attirò la sua attenzione: fuori dalla finestra, il cielo era completamente coperto da nuvoloni scuri. Un lampo, poi sentì un rumore in lontananza.
Si stava avvicinando un bel temporale.
Cathy!
Kevin corse su per le scale e recuperò due mantelline e una grossa torcia.
-Signorino Kevin!-
Kevin tornò al piano di sotto e trovò Fred: indossava una mantellina e aveva il fiatone.
-Fred! Cosa ci fai qui?- chiese il ragazzo, aiutando il maggiordomo a sedersi. Poi riempì un bicchiere d'acqua.
-Ho chiesto alla signora il permesso di finire il turno un po' in anticipo.- rispose l'uomo, tra un sospiro e l'altro -Volevo controllare che qui da voi fosse tutto a posto.- prese il bicchiere che Kevin gli porgeva. -Grazie.-
-Qui non c'è nessun problema, però Cathy è ancora là fuori.- disse il ragazzo, agitato.
-La signorina Cathy non è ancora tornata?- domandò Fred, stupito.
-Stavo per uscire a cercarla.- rispose il ragazzo.
L'uomo si alzò e disse -Allora andiamo: in due sarà più facile trovarla.-


-Signorina Cathy!-
-Cathy! Dove sei?!-
Era quasi un'ora che Fred e Kevin cercavano la ragazza, ma questa non si vedeva.
Ormai era buio e stava piovendo a dirotto. Le mantelline non riuscivano più a proteggere i due uomini, ormai fradici e tremanti.
Kevin diede un pugno contro un albero.
Dannazione. Dove diavolo è finita? pensò.
Cercò di farsi luce con la torcia. Niente. Non si vedeva un palmo dal naso.
-Cathy!- urlò ancora il ragazzo. Nessuna risposta.
Non sapeva più cosa fare.
S'inginocchiò a terra: era di nuovo colpa sua. Se non fosse stato per lui questo non sarebbe accaduto.
Era sempre colpa sua... com'era possibile?
-Che stai facendo?- ringhiò una voce sopra di lui.
Il ragazzo alzò la testa: davanti a lui, una bagnatissima Cathy lo guardava con occhi di fuoco.
-Signorino!- Fred comparve alle spalle della ragazza e lo aiutò ad alzarsi.
Senza troppi complimenti, Cathy sollevò il ragazzo e se lo caricò sulla spalla.
-Andiamo, Fred!- disse la ragazza cominciando a correre.
-Sì!- Fred la seguì.
-Ma che cavolo fai?! Mettimi giù!- protestò Kevin.



Fred aveva preparato due tazze fumanti di latte e miele e le aveva portate ai due ragazzi, seduti per terra davanti al caminetto del salotto.
Avvolti in due coperte e con gli asciugamani in testa, non si erano ancora rivolti la parola.
-Purtroppo devo tornare alla villa, ma se avete bisogno di aiuto chiamatemi, mi raccomando.- disse Fred. Con un leggero inchino, il maggiordomo salutò i due giovani e uscì.
Il temporale si era calmato, però continuava a piovere.
I due sorseggiarono in silenzio il latte caldo.
Quando lo finirono, Kevin portò le due tazze in cucina, poi tornò in salotto.
Silenzio.
Nessun dei due aveva il coraggio di parlare.
Dopo un altro minuto passato con le bocche chiuse, Kevin sbuffò.
-Certo che sei proprio strana.- disse -Mi dici che odi i silenzi imbarazzanti e poi non spiccichi una parola.-
-Se spiccicassi una parola, ti riempirei di insulti.- ringhiò la ragazza.
Kevin non rispose: non aveva voglia di litigare ancora.
Ci fu di nuovo un attimo di silenzio. Poi la ragazza si voltò verso Kevin e lo prese per le spalle.
Si guardarono negli occhi: Kevin era sorpreso e allo stesso tempo intimorito.
-Ma cosa...- non riuscì a finire la frase, perché Cathy gli tirò una testata. Lo colpì così forte che il ragazzo cadde all'indietro.
-Ma sei fuori?!- urlò.
-Ti stavi di nuovo piangendo addosso...- sussurrò lei. Teneva lo sguardo basso e le tremavano le mani.
-Dannazione! Ti stavi di nuovo piangendo addosso!- ripeté la ragazza, furiosa.
Kevin la guardò, stupito.
-Piantala di guardarmi così! Lo so a cosa stavi pensando!- ringhiò Cathy -È tutta colpa mia, se è scappata e solo colpa mia, sono un disastro... - disse rabbiosa -Stavi pensando questo, non è vero?!- gridò.
Il ragazzo non rispose: si sentiva privo di vita, senza un'anima. Non riusciva né a parlare, né a muoversi.
Cathy tremava dalla rabbia: quando, nel bosco, il ragazzo aveva alzato il viso, la prima cosa che aveva visto era la disperazione nei suoi occhi.
-Avevi paura, vero? Eri preoccupato, non è così?- gli chiese.
Lui si morse il labbro.
-Devi smetterla di addossarti tutto sulle spalle. Se ero nel bosco sotto il diluvio universale, quello è stato solo colpa mia!
-Ho trovato una volpe intrappolata da alcuni massi che erano caduti e l'ho aiutata a liberarsi.
-Tu non hai fatto proprio niente!-
Kevin rimase in silenzio.
Cathy non riuscì più a trattenersi: lo tirò su con la forza e lo prese al collo.
-Maledizione, di qualcosa!- ringhiò.
-... mi spiace ...- fu l'unica cosa che il ragazzo riuscì a dire.
-Ma piantala!- gridò lei – Ti senti debole? Hai paura del futuro e di quel che ti attende? Oppure temi il tuo passato?-
Kevin trasalì.
-Se ti senti debole, impegnati per diventare più forte.
-Se hai paura di quel che accadrà in futuro, concentrati solo sul presente.
-Se temi il tuo passato, diventa forte a tal punto da schiacciarlo... - Cathy gli lasciò il collo e gli porse la mano - … e non aver paura di chiedere aiuto agli altri, perché ci
sarà sempre qualcuno che sarà pronto ad alzarti quando cadrai.-

Gli occhi dei due ragazzi s'incrociarono.
-So quello che provi, Kevin.- sussurrò la ragazza.
Lui non disse niente.
-Kevin?- lo chiamò ancora.
Lui si tirò su, la prese per le spalle e le tirò una testata.
-Ahio! Che cavolo fai?!- disse Cathy.
-Promettimi...- sussurrò Kevin, fissando il pavimento - … Promettimi che mi aiuterai a diventare più forte... .-
Cathy lo guardò sorpresa.
Le scappò un sorriso. Gli staccò le mani dalle spalle e gli coprì il viso con un asciugamano.
-Bene, allora va a riposarti: domani comincia il tuo addestramento.-

 

L'ANGOLO DELL'AUTORE:
E dopo quasi un anno di assenza...TA DAAAAAA! Sono tornata gente! :D
Non credo che potrò mai scusarmi abbastanza per tutto il tempo che vi ho fatto aspettare, ma, almeno, posso finalmente farvi continuare le avventure di Kevin e Cathy.
Purtroppo questo è solo un capitolo di passaggio, ma presto (promesso!) arriveranno dei capitoli migliori.
Non so bene osa scrivere, quindi vi lascio qui.
Kiss
Laelia__

 

 

 

  
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Fantasy / Vai alla pagina dell'autore: Puragu Chan