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Autore: Ian_only    31/07/2014    1 recensioni
Al contrario di ció che tutti pensavano Roronoa Zoro era umano, nessun potere dato da frutti del mare o altre cose strane; il suo lato vulnerabile peró lo conosceva soltanto lei.
Raccolta di one shot sulla coppia ZoroxNami
Genere: Angst, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nami, Roronoa Zoro | Coppie: Nami/Zoro
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Sapeva di trovarlo ad allenarsi mentre gli altri dormivano gią da un pezzo.
Era diventata un'abitudine, lui si allenava sul ponte e lei leggeva qualcosa o semplicemente guardava le stelle; non parlavano mai, si godevano la reciproca compagnia in un silenzio che era tutto tranne che imbarazzante. Quando lui finiva di allenarsi bagnava le mani nell'acqua del mare e si inumidiva il viso prima coperto di sudore; poi le si sedeva vicino, non cosģ vicino da poterla toccare, ma abbastanza perchč lei potesse sentire il  profumo di mare della sua pelle mischiato all'odore che le infinite ore di allenamento gli avevano lasciato addosso.
Nami amava quei momenti.
Quel giorno, diversamente dalle altre volte, lo trovó seduto a terra, i pesi abbandonati di fianco a lui. 
Lo osservó per qualche secondo, i capelli disordinati, delle bende sul petto a coprire quella che in futuro sarebbe diventata un'enorme cicatrice sul suo petto.
Lei non era presente quando l'uomo dagli occhi di falco lo aveva ferito, e si sentiva terribilmente in colpa per non essergli stata vicina in quel momento; tanto che per quasi due giorni dopo la vittoria contro Arlong non aveva iniziato neanche una lite con lo spadaccino, che peró aveva notato subito il cambiamento in lei.
Gli si sedette vicino e presa dalla curiositą ruppe il silenzio.
"Non ti alleni?"
"Gią fatto." Rispose l'altro rapido.
Lei annuģ e si spostó pił vicino a lui, decidendo di farsi coraggio, in fatto di sentimenti lei era sicuramente pił a suo agio del verde, che avrebbe preferito combattere 100 nemici piuttosto che scambiare due parole gentili.
"Posso?" Gli chiese riferendosi ad appoggiarsi sul suo petto.
Zoro alzó le spalle per poi aggiungere "Se non ti dą fastidio il sudore."
Lei appoggió la sua testa ramata sul suo petto e lui sussultó leggermente prima di spostare il braccio per farle spazio.
"Se ti fa ancora male perchč ti alleni?"
"Devo diventare pił forte. Tu non c'eri, sono stato patetico." Rispose rapido.
"Ogni tanto il riposo aiuta pił di questi allenamenti distruttivi." Commentó lei.
"Ho gią riposato."
Lei alzó il viso per incontrare il suo sguardo, che peró era perso altrove; alzó le braccia e puntó i suoi occhi neri su di lei.
"Hai una ferita che avrebbe ucciso qualunque altro essere umano, ti sei riposato un giorno! Ad una persona normale servirebbero mesi. Capisco essere determinati, ma non suicidi. Non dirmi che non sei distrutto perchč non ci credo, io ti ho visto Zoro con quella ferita aperta sul petto, eri un peso morto sulle braccia di Arlong e mi sono chiesta come facessi a respirare; č passata una settimana, non un anno, non un mese, una fottuta settimana e ti vedo tutti i giorni fare sforzi inumani; non puoi non essere esausto, saresti un mostro."
Lui mi guardó mi rivolse il suo solito ghignetto arrogante.
"Sono esausto." Ammise.
"Bastava dirlo." Gli risposi ridacchiando, prima di spostarmi alle sue spalle. "Non posso fare molto, ma almeno lascia che ti aiuti a rilassarti."
Iniziai a muovere le mie mani sulle sue spalle senza aspettare una risposta da parte del verde.
Gli massaggai con delicatezza i muscoli irrigiditi finchč non si rilassó sotto il mio tocco godendomi ogni contatto tra lei mie mani e le ue spalle possenti.
Prima di alzarmi e tornare in cabina mi avvicinai al suo viso e limitai la mia voce ad un sussurro.
"Un massaggio alza gli interessi del 50%"
Lui giró il viso e le nostre labbra si sfiorarono, avevo amato quel contatto, lo avevo sentito mio anche se non lo era con quelle labbra sottili appoggiate alle mie. Era quello che mi mancava, e ormai non riuscivo pił a credere che fosse solo attrazione.
"Strozzina." Mormoró con le labbra ancora sulle mie.
Mi alzai e mi allontanai da lui senza riuscire a contenere il sorriso che si espandeva sul mio viso.
"Con un quasi bacio vanno al 150%." Esclamai facendogli la linguaccia.
   
 
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