Passo la giornata a non fare niente nel vero senso della parola, do una lettura ai compiti per domani ma non li completo. Non ho la forza necessaria... Mi rintano sul mio letto, con la maglia di Louis indosso, e ascolto musica. Non mangio neanche, non ce n'è bisogno. La sveglia suona presto anche in questo lunedí, e con la voglia di fare qualsiasi cosa sotto ai piedi, mi incammino verso l'inferno. Solo dopo aver varcato la soglia di scuola, mi ricordo di ciò che era accaduto l'altra notte. Ogni stanza o corridoio che attraversavo ero indicata e seguita da sguardi, accompagnati da qualche frase su mio fratello sussurrata. Ashley oggi non c'è, e ciò mi preoccupa ancora di più. "Hey piccola." No, no, no! Non ancora! Non mi giro neppure, inizio a camminare velocemente tra la folla di ragazzi che si muovono tra le varie aule. "Fermati." La sua mano mi stringe forte il polso e mi strattona, facendomi quasi perdere l'equilibrio e cadere su di lui. "Non mi è piaciuto ciò che ha fatto Louis, lo sai?" Due lacrime lasciano i miei occhi, quando sento quel nome "ma so anche che ora lui non c'è. E che nulla potrà ostacolare la nostra relazione." "Noi... Noi non abbiamo una relazione." "Oh, davvero?" Inizia a baciare umidi baci sul mio collo, sfiorando anche il livido che mi aveva lasciato. "Non ne sarei così sicuro... Sai non sarebbe bello perdere qualcosa di così importante, con qualcuno che neanche ami..." Un brivido percorre la mia schiena, mentre sento un suono familiare. "La-la campanella, dovremmo entrare.." "Ti aspetto dopo" mi lascia e finalmente posso entrare a lezione. Per la prima volta in vita mia ho seriamente pregato che quella fosse l'ora più lunga della mia vita. Ad un certo punto ricevo un messaggio, da Louis. *fanculo tutto, oggi vengo a prenderti a scuola, e ti riporto a casa io* sorrido al pensiero di quanto fosse stato dolce e sprofondo nella sedia quando la campanella suona di nuovo. Ora devo correre, cambiare velocemente classe e poi passarci tre lunghe ore, poi oggi ho finito. L'unico problema è arrivarci intatta, all'aula di chimica. Come non detto, Josh è lì che mi aspetta. "Ma perché non mi lasci stare?" "Perché ho voglia, ecco perché!" Mi spinge un'altra volta, ma più forte di prima, io sbatto contro gli armadietti con la testa. Gira tutto, e fa male, malissimo. L'unica cosa che ricordo poi è Louis, che corre verso di me e mi solleva, portandomi alla sua macchina. E poi delle parole, che sussurra dolcemente mentre mette in moto l'auto. "Sai, Abbie... Io oggi ti volevo dire una cosa, ecco... Che io,tu... Tu mi piaci. Mi piaci e ciò che provo per te non è certamente solo fratellanza. Non credermi pazzo a dirtelo in questo momento ma... Che ne dici se adesso andiamo in ospedale? Sarebbe meglio..." Parlava quasi da solo, mentre attraversava la città molto nervosamente. "Io ti amo..." Poi buio. Mi risveglio sotto luci bianche, in una camera altrettanto colorata, su un letto vicino al quale è seduta Johannah. Guardo fuori dalla porta e vedo, seduto su una sedia, Louis che incontrato lo sguardo con il mio mi scambia un bellissimo sorriso. "Ben tornata Abbie, mi dispiace molto che tu abbia dovuto sopportare tutto questo... Sai, mi ha raccontato tutto, e mi dispiace moltissimo..." "Sai una cosa, Johannah?" "dimmi, piccola" rivolgo un altro sguardo al ragazzo che ora si era alzato, e appoggiato allo stipite della porta. Dopo un'altro scambio di sorrisi continuo. "Mi sono innamorata come una ragazzina." "Ah, si?" Sembra quasi avere capito già tutto, ma regge il mio gioco fingendosi incredula "e di chi?" " di louis." "Tuo fratello?" "Sì, mio fratello." The end🔚 {spazio scrittrice} so che non è nè una delle migliori nè ancor meno una delle più lunghe ff che ho scritto, ma l'idea mi piaceva. State pronte, perchè ne ho già in mente un'altra che delizierà i vostri palati di lettrici provette (lol) quindi buona lettura! Tenetevi pronte!! Bacioni💕