Scusate, scusate, scusate, scusate!

Non l'ho fatto a posta, ma tra università, esami e compagnia non ho proprio avuto tempo. Spero possiate perdonarmi.

Bene, ecco qui il capitolo e spero che sia uscito bene.

Devo dire che è stato un vero parto questa volta. Qualche problemino con lo streaming mi ha costretto a cercare i numeri del fumetto corrispondenti ed è stata una cosa dura visto che non sapevo intorno a quale numero potesse collocarsi il tutto.

Spero che possiate apprezzare lo stesso il capitolo e vi lascio alla lettura.

Aspetto con ansia i vostri commenti!

Iaele

CAPITOLO 14

POV ESTERNO

Sanji non ne poteva più di quel cuoco da strapazzo che gli bloccava la strada.

Sempre che cuoco potesse definirsi.

E, per i canoni di Sanji, no, quello non era un cuoco. Assolutamente no.

Non meritava proprio di definirsi tale, soprattutto per come trattava il cibo.

Di solito Sanji usava solo i calci per combattere, ma qui si trovò costretto a fare un'eccezione visto le tecniche che l'avversario usava.

Un armatura fatta di ramen non era l'ideale per le tecniche di combattimento di Sanji.

Quindi doveva cambiare metodo.

Per quanto riluttante Sanji fu costretto a usare i coltelli presenti in cucina per fare, letteralmente, a pezzi l'armatura dell'avversario.

Vediamola così, almeno la cena era già pronta, sempre se qualcuno avesse avuto il coraggio di mangiare quei tagliolini.

Però il combattimento non era finito.

Il cuoco del governo non aveva nessuna intenzione di arrendersi.

Avrebbe fermato Sanji a qualsiasi costo.

Insultò anche Robin.

Non riusciva a capire perché quella ciurma di pirati non riuscisse a capire che quella donna era il male.

Robin era un pericolo che andava eliminato, non sarebbe neanche dovuta nascere.

A queste parole Sanji si infuriò non poco.

Nessuno doveva osare parlare male di uno dei suoi compagni di ciurma, men che meno delle sue dee.

La pena per tale atto poteva essere alquanto pesante.

Alla fine Sanji riuscì a battere quel dannato cuoco da strapazzo e a rifargli letteralmente i connotati.

Chissà perché poi l'altro se la prese così tanto. Sanji glieli aveva cambiati addirittura in meglio!

Nel frattempo Franky si stava confrontando con l'ultimo acquisto della CP9: Nero.

Nero era molto agile, ma anche parecchio impulsivo.

Voleva dimostrare di essere degno della CP9, ma quando non si conoscono tutte le tecniche che usano gli altri membri la cosa si fa dura.

All'inizio Franky si trovò un po' in difficoltà data l'alta agilità del suo avversario, ma alla fine riuscì ad immobilizzarlo e a sconfiggerlo.

Quasi come se si fossero messi d'accordo, Sanji e Franky fecero arrivare il cuoco e Nero nello scompartimento del CP9 quasi in contemporanea.

Entrambi gli sconfitti erano pesti e il cuoco addirittura privo di sensi.

Forse sarebbe stato meglio che lo fosse stato anche Nero visto come Lucci aveva preso la notizia della sconfitta del nuovo arrivato nel gruppo.

Lucci era schifato dalla sconfitta di Nero. Nessuno della CP9 doveva essere sconfitto da dei fuorilegge come quelli.

Non gli diede alcun preavviso.

Non diede nessuna possibilità di redimersi.

Lo uccise lì, a sangue freddo, senza alcun ripensamento.

Vedere coloro che dovrebbero rappresentare la giustizia, uccidere così uno di loro, fece chiedere a Sanji e Franky chi fossero veramente i cattivi in tutta quella storia.

Se quelli che dovevano amministrare la giustizia si comportavano così, loro, che volevano solo seguire i loro sogni, erano davvero così cattivi?

Solo dopo aver sistemato Nero, Lucci sembrò accorgersi di Sanji e Franky.

<< Non voglio sapere per quale motivo tu sia qui intruso, ma da come hai buttato giù la porta direi che non hai molta pazienza. >> disse Lucci senza alcuna inflessione.

Il suo tono era senza inflessione, come se stesse solo parlando del tempo.

<< Mi scuso, sono stato maleducato. >> rispose Sanji fissandolo serio.

<< In ogni caso, se sei qui per Nico Robin rinuncia. È un problema troppo grande perché possiate immischiarvi. Sappi che nel mondo ci sono persona nate sotto una cattiva stella, persone che sarebbe meglio che morissero. Ad esempio, se esistesse un male capace di struggere il mondo ed esistesse qualcuno in grado di risvegliarlo, anche se quel qualcuno fosse solo una bambina di otto anni, per il bene dell'umanità quella bambina deve morire. >> disse Lucci serio e convinto di quanto diceva. Così convinto che non avrebbe avuto problemi a fare quello che andava fatto se glielo chiedevano.

<< A cosa ti stai riferendo? >> chiese Sanji che non riusciva bene a capire dove volesse andare a parare l'altro.

Non conosceva la storia di Robin, quindi non capiva a cosa si stesse riferendo quello del governo.

<< Mi sto riferendo a Nico Robin. Per ora è solo una criminale, ma è così che si comincia. Da quando lei stessa ha memoria, la sua esistenza è stata macchiata dal peccato. Lei porta con se la sventura di rendere felici le persone solo stando alla larga da loro. Sarebbe dovuta morire vent'anni fa. In ogni caso mi sento sollevato quando penso che sta per morire prima che sia troppo tardi. >> continuò Lucci sempre convinto di quello che stava dicendo, sempre freddo come il ghiaccio.

Sanji non prese bene quelle parole e attaccò Lucci intimandogli di tacere, ma fu come se avesse fatto niente visto che Lucci continuò a parlare come se nulla fosse.

<< Negli anni a venire il governo estorcerà a Nico Robin tutto quello che sa. La sua intelligenza, la sua conoscenza... morirà in una lenta agonia e voi non... >> Lucci non fece a tempo a finire che venne interrotto dalle proteste di Sanji deciso a fare in modo che non capitasse nulla alla sua amica.

Nessuno dei due fece a tempo di aggiungere altro che, dalla porta della carrozza alle spalle di quelli della CP9, entrarono Robin e Usopp.

Sanji fu felice di vedere che la sua amica stava bene e che non le avevano fatto nulla.

Usopp era leggermente terrorizzato visto che aveva fatto praticamente di tutto per evitare di incontrare gli agenti del governo.

Robin invece era impassibile, ma dentro aveva un groviglio di emozioni contrastanti che non poteva assolutamente mostrare.

Doveva fare in modo che Sanji e Usopp se ne andassero.

Non poteva lasciare che fossero in pericolo per colpa sua.

Franky la riconobbe dalla foto che aveva visto sulla sua taglia.

Robin, decisa a mettere al sicuro i suoi amici, a qualsiasi costo, usò i suoi poteri per scaraventare Usopp da Sanji, come se volesse scacciarli tutti e due.

I due non capivano perché si comportava così.

Per loro quel comportamento non aveva alcun senso.

Lucci rise di quella scena convinto che Robin volesse morire, ma non aveva capito nulla.

Alla fine, con un piccolo diversivo a base di fumo si Usopp e lo sganciamento della carrozza da parte di Franky, riuscirono a riprendersi Robin.

Ma era davvero così?

*****

Nel frattempo, davanti al treno marino dove viaggiavano Rufy e ciurma, si stavano scontrando con un rospo alquanto arrabbiato che non voleva assolutamente che quel treno continuasse il proprio viaggio.

Il rospo, Yokuzuna, si era posizionato sui binari e non aveva alcuna intenzione di spostarsi.

Rufy aveva provato ad avvertirlo di spostarsi o si sarebbe fatto male, ma il rospo non lo ascoltò.

Rospo e treno si scontrarono.

Il treno deragliò finendo in mare aperto fuori dalle rotaie.

Il rospo, apparentemente, non si fece nulla.

Si posizionò sopra la locomotiva e si mise a litigare con Rufy che non capiva proprio quel gesto e che aveva fretta di ritrovare i suoi amici.

L'avrebbe avuta vinta lui o il rospo?

*****

Purtroppo, la partita per salvare Robin non era ancora finita.

Blueno, con la sua frusta uncinata, aveva agganciato il vagone che Franky aveva staccato dal resto del treno e, in un colpo solo, riuscì a riavvicinare la carrozza al resto del treno.

Non restava altro che combattere, ma come si può vincere contro dei mostri?

Sanji ci provò nonostante tutto e, per ammissione di Kaku, era un combattente pericoloso per loro, ma non abbastanza evidentemente.

Se poi, anche ci dovresti salvare ti rema contro, beh, le cose si fanno complicate.

Robin immobilizzò con i suoi poteri Usopp ribadendo che voleva restare da sola.

Non riusciva a capire perché non l'ascoltassero, perché si rifiutavano di capire.

Perché non la lasciavano in pace?

Perché non volevano capire che senza di lei sarebbero stati meglio?

Perché non la lasciavano al suo destino?

Lei era maledetta, doveva morire. Solo così loro sarebbero stati al sicuro.

Però loro non la pensavano così.

Lei era loro amica e l'avrebbero salvata. Punto.

Con una mossa avventata Franky si lanciò su quelli della CP9 costringendoli a tornare nella loro carrozza e distruggendo la frusta che teneva insieme i due vagoni, liberando così Sanji, Robin e Usopp.

Franky li incoraggiò a lasciarlo lì, che se la sarebbe cavata, e gli disse di trovare un modo per tornare da Rufy.

Robin non capiva perché facevano tutto questo per lei.

Per mantenerli al sicuro lei doveva morire.

Era così difficile da capire?

Era stufa di scappare, di nascondersi, era ora di finirla.

Sanji non voleva accettare la sua decisione e le disse che se il governo avrebbe mandato un Buster Call contro di loro se la sarebbero cavata.

Era sempre stato così, perché questa volta doveva essere diverso?

<< È proprio il Buster Call il problema. >> disse una voce alle spalle di Sanji.

Blueno era apparso da una specie di porta aperta nell'aria.

Era il potere del frutto del diavolo conosciuto come Door door. Il frutto permetteva di aprire porte ovunque si volesse, anche nell'atmosfera.

Blueno mise KO Usopp e prese Robin che non oppose resistenza.

Usopp, nonostante fosse ferito, riuscì a dire un'ultima cosa a Robin prima che se ne andasse.

<< È tutto a posto, andrà tutto bene Robin. Lo so, lo so che ci stai ancora nascondendo qualcosa, ma va bene così. Però dovresti sapere che un pirata non può abbandonare il proprio equipaggio senza il permesso del capitano. Robin, tu devi... tu devi... devi credere in Rufy!! >>

Quelle parole colpirono Robin che però non cambiò idea.

La paura per un Buster Call era troppo radicata in lei.

Doveva metterli al sicuro, doveva salvarli. A qualsiasi costo.

Blueno rispedì Usopp al tappeto e respinse l'attacco di Sanji intimandogli di lasciare perdere, che tanto Robin non avrebbe cambiato idea.

<< Come fai ad esserne così sicuro?! >> gli urlò dietro il cuoco.

<< Perché in passato un Buster Call mise a ferro e fuoco un'intera isola e l'unica sopravvissuta fu proprio Nico Robin, all'epoca solo una bambina. >> rispose Blueno piatto.

<< COSA?! >> esclamarono Sanji e Usopp in contemporanea completamente spiazzati.

<< Per lei, il Buster Call, rappresenta un incubo indelebile. Dinanzi alla possibilità che quello stesso terrore che lei ha provato quand'era bambina si possa ritorcere contro i suoi compagni, lei ha perso completamente la volontà di ribellarsi a noi. >> continuò Blueno.

<< E tu, pur sapendo tutto questo, continui a comportarti così? >> chiese Sanji infuriato.

<< Naturalmente. >> rispose Blueno tranquillo.

<< COME PUOI ESSERE COSI' INFAME?! >> urlò Sanji furibondo.

Non riusciva a capire.

Come ci si poteva comportare così?

<< Noi facciamo ciò che è giusto fare. E poi, detto tra noi, provo simpatia per lei. >> disse Blueno prima di sparire e chiudere la porta con cui era arrivato lasciando soli Usopp e Sanji.

Ma era quella la giustizia del governo mondiale?

Beh, se le cose stavano così, meglio essere pirati.

*****

POV MORGA

Avevamo deragliato, l'avevo capito.

Da quello che ero riuscita a capire dai discorsi degli altri era tutta colpa di quel rospo che nuota a stile libero e che ha la fissa di mettersi davanti ai treni del mare che passano.

Chissà perché l'ha fatto.

Al momento c'è Kokoro che sta tentando di farlo ragionare.

Speriamo che ci riesca, ci sono stati fin troppi contrattempi finora.

Intanto Nami sta cercando una corrente che possa riportarci sui binari per continuare il viaggio.

Non so cosa disse Kokoro a Yokozuna, così si chiamava il rospo, fatto sta però che riuscì a convincerlo a darci una mano.

Beh, un aiuto in più male di certo non fa.

Di sicuro Rufy è contento che quel rospo si sia unito a noi.

Credo che se così non fosse stato se lo sarebbe mangiato per cena. Non mi sarei meravigliata troppo di una cosa del genere.

Il vento urlava furioso fuori dal vagone.

Non era solo vento di tempesta questo, era qualcosa di più.

Ma cosa nemmeno io avrei saputo dirlo.

Non so come Nami ci riportò sui binari e recuperammo la Franky Family e anche Sanji e Usopp, il quale si presentò come Sogeking, il re dei cecchini.

Inutile dire che gli unici a cascarci furono Rufy e Chopper.

Immaginavo perché Usopp abbia fatto una cosa del genere, quindi non dissi nulla, così come gli altri.

Chissà se prima o poi anche Rufy e Chopper si sarebbero resi conto che quello era effettivamente Usopp.

Probabilmente sarebbe stato più poi che prima, ma chissà.

Sanji ci raccontò quello che gli era successo e le reazioni furono varie.

Scoprire che Robin era stata ricattata in base al suo passato, che si era consegnata credendo che così ci avrebbe risparmiato molte sofferenze, che...

Insomma, tutto questo non fece altro che far arrabbiare ancora di più Rufy.

Il capitano non era arrabbiato solo con la CP9, il governo o chissà chi, ma era arrabbiato anche con Robin.

Motivo? Non lo so.

Certo, ero arrabbiata pure io che non si fidasse di noi, ma ora avevo capito che anche lei era una vittima come noi, quindi perché restare arrabbiati con lei?

Nami provò a far ragionare il capitano, ma senza successo.

Alla fine Zoro disse che il concetto di fondo non cambiava: dovevamo salvare Robin.

Ed è quello che avremo fatto.

Pauli, uno dei carpentieri che era venuto con noi, ci disse che l'isola era formata da due blocchi principali collegati da un ponte e che era sospesa nel vuoto.

In più, sull'isola, non scendeva mai la notte.

Come fosse possibile non lo so, ma a me cambiava poco.

Giorno o notte io vedevo solo tenebre.

I binari giravano attorno all'isola, quindi ci saremo fermati davanti al cancello, come non l'ho capito, e il primo assalto l'avrebbe dato la Franky Family. Noi saremo intervenuti dopo cinque minuti, il tempo necessario per aprire il primo dei tre cancelli che ci dividevano dal luogo dove avevano portato Robin e Franky.

Si era deciso che io sarei rimasta con Nami così che non fossi costretta a restare lì senza fare niente e allo stesso tempo non mi sarei persa.

Avrei tanto voluto andare con Zoro, ma ero consapevole che andare con lui avrebbe significato dover affrontare nemici troppo forti e pericolosi per qualcuno che non ci vedeva.

Sarei stata troppo in pericolo e al momento era l'ultima cosa di cui avevamo bisogno.

Sembrava che tutti avessero capito il piano, anche Rufy, ma presto ci accorgemmo che così non fu.

Per lui aspettare cinque minuti era decisamente troppo tempo.

Non facemmo neanche in tempo a fermarci che si era già lanciato, usando le braccia a mo' di fionda immagino, verso l'isola.

Beh, c'era da aspettarselo direi.

Robin, aspettaci, stiamo arrivando.