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Autore: KeepCalmReadHarryPotter    01/08/2014    1 recensioni
Sam e Dean si ritrovano davanti a loro un demone, che c'è di strano in questo? ma questo è un demone particolare, gli parla di un complotto, vogliono uccidere tutti i cacciatori, seminarli, non rispondono agli ordini del Re, loro fanno di testa propria. Sam continua ad avere strani attacchi di panico, e visioni di una ragazzina che vendeva caramelle in un posto dove era vissuto più 10 anni fa, centra qualcosa quel demone? perchè farsi catturare?
Genere: Avventura, Sovrannaturale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna, Slash | Personaggi: Dean Winchester, Nuovo personaggio, Rufus, Sam Winchester, Un po' tutti
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessuna stagione
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div>Tutto stava diventando sempre più scuro attorno a lui, non aveva nemmeno più la forza di urlare, le grida gli morivano in gola, sentì il sangue in gola, una sensazione disgustosa, ogni suono era come se provenisse da un posto lontano, sentì qualcuno fare il suo nome e slacciare le corde, ma appena lo fece cadde per terra, cercò di rialzarsi con estrema fatica ma il dolore lo sopraffò, con sofferenza si avvicinò al coltello che aveva ancora impiantato nella pancia, lo tirò fuori, era entrato solo per pochi centimetri, ma non seppe se faceva più male averlo dentro o sentire il vuoto che aveva lasciato, avvertì che qualcuno cercava di alzarlo, ma era stanco, senza forze, non riusciva nemmeno più a tenere gli occhi aperti, le immagini che gli si presentavano davanti diventavano sempre più confuse, poi perse i sensi.
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Un calore fortissimo si sprigionò per tutto il suo corpo e con un sussultò si mise a sedere, quello che gli si presentò davanti era davvero strano, fino a pochi minuti prima era steso a terra pronto a morire, distrutto e senza fiato, mentre ora stava bene, respirava a pieni polmoni, e le gambe non gli facevano nemmeno male. Era in una stanza completamente bianca, con degli apparecchi attaccati addosso, si strappò le flebo che aveva nel braccio, dedusse che si trovava in ospedale, per quanto tempo era stato lì? Prima era ridotto da buttar via, e ora stava bene; il panico prese il sopravvento, quanto? Quanto tempo era passato? Giorni, settimane, mesi…anni? La luce del sole entrava nella stanza illuminandola, eppure non c’era nessuno se non lui, scese dal letto e cominciò a cercare qualcuno nella camera, ma a quanto pareva non c’era anima viva. Aveva addosso solo quella vestaglia bianca a pois neri che sapeva di detersivo, desiderava tanto i suoi jeans e la sua camicia, e con sua grande sorpresa trovò in fondo al letto, si rimise i vestiti e intanto osservò il suo corpo, nessuna cicatrice, il che era strano, visto che era stato torturato. Cercò il suo cellulare, ma non lo trovò, così dopo aver di nuovo perlustrato la stanza per cercare qualsiasi cosa che determinasse la presenza di un’altra persona insieme a lui, aprì la porta della camera, c’era un’infermiera in fondo al corridoio e corse subito da lei


<< mi scusi è entrato qualcuno da quella porta di recente ? >> chiese indicando la stanza dove si trovava


<< no, mi dispiace signore, ma sono salita ora >> rispose dispiaciuta


<< sa se è entrato qualcun altro in questi giorni ? >> chiese nuovamente Dean nervoso


<< no, mi dispiace, ma sono nuova di questo reparto >> replicò, poi se ne andò.


 Il ragazzo ritornò alla sua stanza, e si appoggiò con la spalla allo stipite della porta, quando notò una luce bluastra sull’ombra provocata dal letto. Si avvicinò e la osservò meglio, qualcuno aveva disegnato la trappola del diavolo con la pittura fosforescente, perciò significava che un cacciatore era stato lì. Un pensiero fece capolino nella sua testa “e se stavo per morire e Sam avesse fatto un patto demoniaco per riportarmi in vita?” questa cosa lo mise subito in agitazione e andò a cercare un telefono.


Compose in fretta il numero di Sam e dopo poco sentì la sua voce


<< pronto? >>           
                                                
<< Sam! Sono Dean, sto bene, davvero sto benissimo… >> cominciò il fratello, ma venne brutalmente interrotto


<< non so chi sia tu, ma ti giuro che questo non è un belo scherzo visto che mio fratello è in coma da otto giorni! >> sentì la nostalgia nella sua voce


<< Sammy sono io! Diamine, ti dico che sto bene, non sapevo di essere stato in coma per otto giorni, mi dispiace, ma ora sto bene, ascoltami, vienimi a prendere e ti spiegherò tutto >>


<< va al diavolo ! >> concluse, dopo di che mise giù, Dean era disperato, “in coma per otto giorni” continuava a ripetersi, non ci credeva, per lui erano passato solo pochi secondi, così decise di chiamare Bobby


<< Hey Bobby sono io >>
<< “io” chi? >>
<< io Dean, ho chiamato Sam e mi ha detto che sono stato in coma per otto giorni, ho provato a spiegarmi, ma lui pensava fosse uno scherzo e ha riattaccato, ma sono io e sto bene >> disse tutto questo prima che potesse riagganciare


<< te non sei Dean, e se lo sei provamelo ! >>


<< la famiglia non finisce col sangue >> disse Dean, dall’altra parte non si sentì più nulla per alcuni minuti


<< sei..sei..Dean ? non ci posso credere, davvero non so che cosa dire… >>

 
<< non devi dire nulla devi solo guidare fino a qua e riportarmi a casa! Voglio rivedere Baby, per cui non venirmi a prendere con una delle tue carcasse, e cerca di riportarmela sana e salva >> concluse Dean, la sua auto era una delle cose a cui teneva di più e non se ne sarebbe mai separato, e se le fosse capitato qualcosa l’avrebbe curata come si fa coi bambini.


L’attesa fu sfiancante, ma finalmente dall’entrata del parcheggio vide la sua Chevy Impala del ’67 nera e lucente come non mai arrivare verso di lui.


<< sei sempre più bella >> disse accarezzando il cofano, Bobby alzò gli occhi al cielo, dopo di che si strinsero in un abbraccio, ma subito dopo che si staccarono l’amico gli buttò in faccia un po’ d’acqua santa per vedere se era un demone
<< accidenti a te! Dovresti avvisare quando lo fai >> infierì seccato
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Valicò la porta della casa del vecchio cacciatore e sentì gli stessi odori di sempre, quelli che adorava, quelli che gli ricordavano i momenti belli e quelli brutti, c’era Sam seduto sul divano che guardava la bottiglia d’alcool e il bicchiere vuoto, era indeciso se bere oppure no, aspettare che Dean si risvegliasse dal coma era logorante e faceva male, forse quello avrebbe risolto tutto. Non si era nemmeno accorto che qualcuno era entrato, ma quelle parole lo fecero trasalire


<< ciao Sammy >>


<< Dean! Ma tu…tu dovresti essere in coma >> sostenne Sam indicandolo, e prima che anche lui gli lanciasse dell’acqua santa lo fermò


<< no! L’ha già fatto Bobby, e tutto il resto in macchina >> confermò Dean mostrandogli il braccio con un piccolo taglio inferto con un coltello d’argento, la solita procedura per verificare se fosse stato un mutaforma, dopo di che si guardarono per un attimo e subito dopo si sciolsero in un abbraccio.


 Dean guardò i suoi amici severamente e disse


<< spiegatemi cosa è successo >> Sam cominciò a raccontare della bambina e di come l’avesse affrontata, poi Bobby gli spiegò come fossero riusciti a trovarlo e di come come avessero ucciso i demoni, e soprattutto cosa era successo durante quei giorni


<< venivamo a trovarti tutti i giorni, abbiamo messo trappole del diavolo ovunque per precauzione, poi oggi il dottore ci ha detto che non saresti arrivato a sera perché c’erano troppe emorragie che non riuscivano a tamponare, così siamo ritornati a casa, e poi il resto dovresti raccontarcelo te >> e così anche Dean gli spiegò l’avvenuto in ogni singolo dettaglio. Ma ancora una cosa che non riusciva a spiegarsi, come si fosse risvegliato, da quanto gli avevano detto, loro non erano stati, e Castiel non si era fatto vedere dal giorno del suo rapimento. Infilò una mano nella tasca della giacca di pelle che indossava e ci trovò con sua grande sorpresa il pugnale angelico


<< quello dovrebbe essere mio >> disse qualcuno dietro di lui, tutti si girarono di scatto, Dean strabuzzò gli occhi, era Castiel, il suo solito angelo con il trench beige, capelli nero pece, occhi troppo blu e il vestito gessato perfettamente in ordine, prima che qualcuno potesse aggiungere altro, loro due si abbracciarono sorridendo
<< che fine hai fatto ? >>  chiese Sam, che in quel momento provava sentimenti contrastanti verso di lui, felicità perché non lo vedeva da molto tempo e rabbia perché appunto non si era fatto vivo


<< avevo le “batterie” al minimo, dovevo ricaricarmi >> spiegò arretrando di un passo capendo che il fratello non era molto entusiasta di vederlo


<< perché adesso funzioni come le lampadine?, e dovevi ricaricarti per cosa esattamente ? >> domandò Sam, parecchio irato
<< dovevo ricaricarmi per salvare Dean, ed è così che ho fatto! >> dichiarò l’angelo a pochi centimetri dalla faccia dell’amico
<< s…sei stato tu a riportarmi indietro ? >> chiese Dean guardandolo con stupore


<< certo e chi pensavi fosse stato ? >> rispose l’amico sorridendo, il cacciatore rimase per un po’ a fissarlo e come un automa gli diede l’arma, Bobby tossì e subito Dean si riprese.


<< bello, perfetto…cioè non dicevo a te…>> cominciò indicando Castiel << cioè sì, ma no…cioè non in quel senso, ma nell’atro >> cercò di spiegarsi Dean capendo il casino che aveva combinato e cominciarono ad arrossire anche le punte delle orecchie, intanto Sam ridacchiava tra sé e sé ma Cass lo guardava preoccupato

 
<< comunque, non so voi ma vi va un film questa sera ? >> chiese, tutti lo guardarono annuendo
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Tutti e tre erano seduti sul vecchio divano di Bobby a decidere quale film vedere,


<< guardiamo Rocky >> disse Sammy prendendo in mano il DVD


<< no! L’abbiamo già visto un milione di volte, guardiamo walker texas ranger, c’è Chuck Norris è molto più figo ! >> rispose Dean che stringeva la custodia del film


<< Rocky è dieci volte meglio, facciamo così io scelgo il film e tu il cibo >> concluse, il fratello ci pensò un po’ su poi accettò


<< d’accordo, allora mangiamo le liquirizie >>


<< no! Si mangiano i pop corn durante un film >> ribadì l’altro


<< hai voluto decidere il film? Bene, io decido il cibo >> disse soddisfatto Dean


<< Bobby secondo te sono meglio i pop corn o le liquirizie ? >> chiese Sam che sperò con tutto il suo cuore che dicesse i primi.


Bobby li guardò per un attimo e sorrise, erano indivisibili anche dopo averne passate di cotte e di crude, magari non erano sempre d’accordo ma nulla poteva separarli, era bello rivederli insieme, in fondo erano ragazzi e non si meritavano tutta quella tristezza, ma gli era toccata, e riuscivano sempre a trovare il lato positivo anche quando tutto andava sorto e in quel momento l’unica cosa che seppe dire  fu


<< idioti >> 
  
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