The hosts
Entro. Tutti i camerieri iniziano una corsa
sfrenata per prendere tutto l’occorrente per la colazione. Una cosa un po’
esagerata a essere sinceri: succhi di tutti i tipi di frutta possibili ed
immaginabili, cioccolato spalmabile, fette biscottate, pane, pancetta, uova,
latte, frittelle, marmellata di ogni genere… e come ogni mattina, li lascio con
un certo amaro in bocca.
L’unica cosa che prendo, di tutto quel ben di
Dio, è una tazza di latte, con un goccio di caffè tre manciate di cereali
integrali, molto simili a quelli che usavo a casa quando mi trovavo a Londra.
<< Maestà, siete troppo magra! Lo sapete
che la colazione è il pasto più importante della giornata… dovete mangiare
tanto!>>
Guardo di sott’occhi il capo cuoco, l’artefice
di tutta quella roba che si trova sulla tavola.
<< Columbus, sai che non riesco proprio a
mangiare becon e uova la mattina, o frittelle e quant’altro cucini… perché ti
ostini a sprecare tutta questa roba? La mangiano i cavalli poi…>>
L’uomo mi guarda tristemente e se ne va. Mi
dispiace veramente, mi stringe il cuore vederlo in quello stato, ma è più forte
di me, una volta ho anche provato a fargli piacere, ma dopo neanche mezz’ora ho
vomitato tutto.
<< Vostra maestà…!>> eccola la
strega di Biancaneve che si avvicina con il suo solito passo strisciante.
M’impongo di sorriderle.
<< Oggi avete una serie d’impegni…>>
<< Veramente? Non l’avrei mai creduto
possibile!>> non riesco a rimanere seria a quella frase. Ogni giorno è la
stessa storia, dopo un po’ mi viene anche da ridere nel sentirmi dire sempre la
stessa cosa. Per un secondo mi guarda con cattiveria, poi scorre la lista che
ha in mano.
<< Allora, alle dieci dovete incontrare
Lord Miaspian che vuole congratularsi per il matrimonio e darvi il suo dono. A
mezzogiorno il fioraio per scegliere i fiori. All’una ovviamente il pranzo.
Alle due Sir Calaspin, per gli addobbi della sala. Alle quattro i nani
fabbricatori di fedi per scegliere la più bella…>>
<< La vorrei scegliere con Caspinan
quella…>>
<< Non preoccupatevi!>> strilla
alzando le mani al cielo facendo cadere degli orridi occhialetti << ci
penserò io a consigliarvi!>> prende gli ogetti che le sono caduti e
continua con la lista del supplizio << Alle cinque verrà il sarto che ha
preparato vari modelli per l’abito da sposa. Inizierà a cucirvelo addosso, una
volta scelto il modello! Ovviamente ci sarò sempre io con voi!>> ride con
piccoli acuti, io mi volto dall’altra parte << Ma l’ora d’aria non è
concessa?>>
<< Come dite altezza?>>
Ristampo il mega sorriso finto sul volto
<< Non vedo l’ora…>> quella continua a ridere ed esce un attimo
dalla stanza, lasciandomi il tempo di respirare. Purtroppo meno di un minuto
dopo è di nuovo al mio fianco. Mi fa alzare e mi spinge verso la sala dei
ricevimenti. Sospiro come sempre, apprestandomi a sorridere all’ospite che si
presenta da me per le congratulazioni…
<< Guardi io vorrei una cosa più semplice…
queste decorazioni sono un po’ troppo… ehm… troppo ecco… io e Caspian, siamo
due persone semplici e ci piacciono le cose semplici. Parlo anche per lui
ovviamente…>>
<< Sir Calaspin non ascoltatela ASSOLUTAMENTE!>>
la vecchia megera sfoglia i cataloghi delle decorazioni. Sbuffo.
<< Ecco questa sarebbe perfetta!>>
esclama puntando il dito verso una composizioni di rose rosse, incastonate con
ginepri, allori, e tante altre piante strane. Sbuffo nuovamente.
<< Ma cara, cosa c’è? Guarda quanto è
bella!>> continua a puntare il dito verso quella sotto specie di accozzaglia
di fiori di tutti i tipi << il matrimonio è una cosa importante, è un
evento unico, non si ripete…>>
<< Esatto!>> sbotto scocciata
chiudendo il libro di Sir Calaspin. << Visto che il matrimonio è
importante, un evento unico e che non si ripete, potrei scegliere qualcosa io?>>
<
<< Allora sapete cosa vi dico, cara
dama?>> domando avvicinandomi alla porta della stanza << vedetevela
voi! Ogni cosa che dico io non va bene! Mi chiedete di scegliere ma alla fine
non sono libera di farlo… fate voi! Prego, accomodatevi!>> e dopo
quest’ultima esclamazione finale esco dalla stanza sbattendo la porta. Ho già
detto che questa donna la odio?
Corro verso la mia camera e in un batter
d’occhio cambio gli abiti regali che indosso, con uno da combattimento. Prendo
arco e frecce e scendo verso la stalla, dove il fedele Destriero mi attende.
Non appena mi vede nitrisce felice. Lo accarezzo sul muso e lo guardo negli
occhi. Questo cavallo ha imparato dai miei sguardi cosa provo. Salgo in sella e
subito usciamo dal castello volando verso il posto segreto mio e di Caspian. È
un luogo dove tengo dei bersagli sui quali sfogarmi. È un bel posto anche per
il cavallo: c’è un immenso campo di carote che si rigenera ogni giorno.
Non appena arrivati, neanche scendo dalla sua
groppa, lancio una freccia in direzione del primo bersaglio, centrandolo in
pieno. Destriero nitrisce.
Resto per un secondo ferma, una freccia già
pronta per essere scoccata in mano.
Sembrano non passare mai questi giorni prima del
matrimonio, a volte penso non passeranno proprio.
<< Sai quale sarà la prima cosa che farò,
amico?>> chiedo al cavallo guardandolo negli occhi << licenziare
quell’arpia della mia dama di compagnia! Vorrei proprio sapere chi l’ha fatta
entrare nel castello!>> miro un pupazzo bersaglio e lo centro del punto
indicato. Passo una buona mezz’ora a scagliare frecce mentre il mio fedele
amico mangia carote; poi un rumore di zoccoli mi deconcentra, ma sorrido perché
è la mia dolce deconcentrazione dal mio secondo amore.
<< Ehi piccola che ci fai qui? Non
dovresti essere a casa?>> la voce del Re mi fa battere forte il cuore.
<< Sì, dovrei. Ma quella megera della dama
di corte…>> le labbra di Caspian si poggiano sulle mie. Adoro quel
contatto. È da prima di conoscerlo che lo adoro, dai miei famosi sogni.
<< Possibile che ogni volta che torno a
casa devo sentire lamentele sulla dama di compagnia?>>
<< Ma, amore… quella è una strega! È
brutta, antipatica, sembra la strega di Biancaneve, la mattina quando mi viene
a svegliare mi mette paura! E poi non la sopporto! Neanche gli addobbi della
sala mi ha lasciato scegliere!>> metto il broncio e mi siedo su un
ostacolo ormai bello che disintegrato. Lui sorride. L’unica cosa che mi mette
di buon umore.
<< Dai Susan, tra poco tutti questi
preparativi finiranno, perché ci sposeremo e dovremo pensare solo a noi due. E
poi sarò molto più presente di quanto non lo sia ora! Gli affari burocratici,
per rimanere in buoni rapporti con i popoli circostanti, sono davvero noiosi!>>
<< Meglio che avere quella strega davanti
agli occhi tutto il sacro santo giorno! Tra un po’ neanche al bagno mi lascia
andare!>> continuo a sbuffare.
Lui sorride.
<< Lo sai cosa facciamo adesso?>>
Faccio segno di no con la testa.
<< Torniamo al castello dalla vecchia
arpia… sì signorina dalla vecchia arpia! E decidiamo io e te gli addobbi per la
sala, va bene?>> continua a sorridermi. Non posso fare altre se non
contraccambiare.
Ci scambiamo un altro delicato bacio, dopo di
che montiamo a cavallo e galoppiamo veloci fino al castello. Decidiamo di fare
una gara a chi arriva prima nel tragitto e come ogni volta, a vincere sono io.
<< Susan e Destriero vincono, come sempre,
la gara al galoppo!>> grido ridendo varcando le porte del castello,
risata che muore in gola nel vedere, con le braccia sul busto e un’espressione
furiosa, la vecchia suocera.
<< Questo non è atteggiamento
signorinella! Non lo è proprio! Ma come vi siete permessa di… oh, vostra
maestà!>> il suo tono cambia immediatamente alla vista del bel Re.
<< Buon pomeriggio, Lady Scourge! Come
vanno i preparativi per il matrimonio? Mi ha detto la mia futura sposa >>
e mi prende per mano, baciandomela << che aveva scelto un tipo di addobbo
per la sala e voi avete bocciato la sua idea, senza darle quasi possibilità di
replica. È vero?>> la donna si volta verso di me, guardandomi in
cagnesco. Le rispondo con un sorriso trionfale.
<< Come ho già detto anche a sua altezza
regina Susan, io consigliavo quel tipo di addobbo floreale…>>
<< Non proprio, lady >> l’interrompo
io smontando da cavallo << io ne ho proposta una, e voi avete detto “Sir,
non ascoltatela ASSOLUTAMENTE!”. Non mi
sembra propriamente un consiglio questo…>>
La donna abbassa la testa <<
Comunque>> dice dopo qualche secondo si silenzio << lord Calipin ha
detto che tornerà domani alla stessa ora per vedere cosa, le vostre maestà,
decidono di scegliere insieme. Ha lascito il catalogo qui.>>
Caspian sorride soddisfatto guardandomi.
<< Ottimo, ora scusateci, ma andiamo a
lasciare i cavalli nella stalla.>>
La donna s’inchina e ci lascia passare. L’ho
sempre detto che la mia forza è quest’uomo!
<< Visto che alla fine non era niente di
preoccupante?>> mi dice Caspian chiudendo il suo cavallo nel recinto.
<< Certo, perché lei esegue solo gli
ordini di sua maestà il Re, la futura sposa ancora non è degna di dire una
parola..!>>
Mi sorride nuovamente.
<< Scusatemi di nuovo, vostre maestà. Ma
la Regina e io dovremmo scegliere gli anelli per le nozze…>> la vecchia
megera è entrata anche nella stalla. Ma che STRAZIO!
<< Oh, lady non preoccupatevi
Scourge!>> esclama il bel moro con un sorriso radioso << una volta
tanto che gli affari sono finiti prima e posso aiutare Susan con i preparativi…
prego, andate a riposare. Sarete stanca…>> continua a sorridere. La donna
in risposta s’inchina, senza sorridere e se ne va, dicendoci solo in quale sala
ricevere il forgiatore degli anelli.
Anche lui mi sorride e mi prende sulle spalle.
Inizia a correre per i corridoi del castello. Ridiamo come due bambini, proprio
come piace a noi due.
<< Vostre Maestà non vorrei
interrompervi…>> Ripicì si trova di fronte a noi, con un sorriso leggero,
non più imbarazzato da queste scene come un tempo.
<< Dicci tutto!>>
<< La Regina Susan è attesa per provare il
vestito da sposa…>> sgrano gli occhi.
<< Allora portaci nella sala del vestito,
e una volta arrivati io lascerò che la mia bellissima fidanzata scelga il
vestito in tutta tranquillità… sì sa, lo sposo non può vedere la sposa con
l’abito da sposa prima del matrimonio!>>
Iniziamo a correre insieme a Ripicì, io ancora
sulle spalle del Re.
<< Eccoci maestà!>> il topo fa un
piccolo inchino, mentre Caspian mi fa scendere.
<< Ci vediamo a cena>> dice
sorridendo. Io entro nella stanza. Il sorriso che fino a poco prima regnava
sulla mia faccia si cancella. La vecchia megera è dentro la sala.
<< Susan cara, vieni a scegliere l’abito…>> avanzo lenta, verso il sarto
e lady Scourge con passo lento. L’uomo mi mostra il book pagina per pagina. Osservo
ogni vestito con molta attenzione, e soppesando le parole su ognuno di essi. La
vecchia suocera non accenna commenti se non << Sì, avete ragione
maestà>>.
Verso la fine del catalogo, finalmente trovo il
vestito che sognavo da quando ero bambina: bianco confetto, il corpetto
attillato, la gonna svasata. Un leggero scialle, sempre sul bianco per coprirmi
le spalle.
<< Voglio questo!>>
Il sarto e la dama si guardano e annuiscono
sorridendo. Iniziano i preparativi per il vestito.
Le coperte sono sempre calde e morbidissime,
ideali per la temperatura che sta iniziando ad arrivare.
Sento un leggero bussare sulla porta, ma con il
più totale rifiuto, rimango nel letto voltandomi dall’altra parte.
Pochi minuti dopo, sento le coperte leggermente
spostate e poi qualcosa, o meglio qualcuno, infilarsi dentro. Due braccia, più
calde delle coperte mi tengono stretta. Sorrido a quel contatto.
<< Buon giorno maestà>> sussurra
dandomi un leggero bacio sulle labbra. Sono nella fase del dormiveglia,
rispondo con un gorgoglio felice, stringendomi ancora di più al dolce arrivato.
Mi strappa altri baci fin quando non mi sveglia.
Per lo meno è dolce e senza richiesta immediata!
Sento i suoi baci sempre più passionali e
rispondo nello stesso identico modo. Sono passati ormai sette mesi da quando ci
siamo scambiati il nostro primo bacio, da quando ci siamo messi insieme, e sono
sei mesi che abbiamo deciso di sposarci. Peccato che ci voglia tempo per i
preparativi a palazzo, a me sarebbe bastato un sacerdote, due anelli, due
testimoni e ovviamente il mio sposo.
Sento le sue mani correre sul mio corpo,
delicate. Io faccio correre le mie nei suoi capelli.
Inizia a darmi tanti piccoli baci sul collo, mentre
piano, inizia a togliermi la leggera vestaglia che uso per la notte. Spalanco
gli occhi, investita da sensazioni nuove. Strane, nuovissime, bellissime. Mi
rimira sorridendo.
<< Sei così bella, Sue…>>
<< Tu lo sei…>>
Gli do’ un altro piccolo, bacio. Lui risponde
continuando a togliermi piano la vestaglia, lascinadomi solo in biancheria
intima nera. Gli sorrido. Ho capito, ho capito cosa sta succedendo. A scuola ho
studiato sull’argomento, ma solo la teoria. Sembra sorpreso nel vedermi così e
arrossisce leggermente.
<< Solo se vuoi tu…>>
Gli sorrido e lo bacio con trasporto e nello
stesso istante inizio a sfilargli la camicia che indossa; non so dove trovo il
coraggio di farlo, ma lo faccio. Mi osserva sorpreso, ma sul suo volto si apre
un grande sorriso.
Ammiro il suoi pettorali scolpiti dagli
allenamenti con la spada e rimango estasiata: è la prima volta che viviamo un
momento così intimo. Ma sono felice che sia così, rende il tutto più romantico…
<< Stavamo dormendo…>> rispondo io
per tutti e due.
Il nano ci guarda per qualche secondo, poi
sogghigna.
<< Dormendo? Ma se il Re non si trova
nella sua stanza da almeno tre ore…>> diventiamo entrambi bordeaux.
Briscola ride.
<< Non preoccupatevi, dirò che il Re era
uscito per una passeggiata a cavallo e che voi, Regina, vi siete appena
alzata>>. Adoro questo nano, più che mai. Riesce sempre a coprire le
nostre “bravate”.
<< Comunque, vi cercavo perché, senza
preavviso sono arrivati degli ospiti molto particolari…>>
<< Ospiti?>> chiede Caspian sorpreso
<< ma oggi è sabato? Che gente è, gente che viene a disturbare il Re di
sabato, e per di più di mattina?>>
Anche io sono sorpresa, nessuno viene mai
generalmente di sabato. Il week end è considerato sacro a Narnia e anche la
domenica!
<< Ospiti importanti, vostra altezza.
Ospiti importanti…>> ci fa segno di seguirlo. Entriamo nella sala dei
ricevimenti e rimaniamo basiti dallo splendore che ci viene proposto. Sono
Elfi!
Due elfi maschi presuppongo. Indossano vestiti
particolari, sui toni del rosso e verde. Le orecchie sono meravigliosamente a
punta.
S’inchinano ma accennano un sorriso appena
visibile. Anche io e Caspian ci inchiniamo, poi ci andiamo a sedere sui nostri
troni.
<< Benvenuti, cari elfi!>> esclama
il Re con un sorriso << lasciate che vi presenti la mia futura moglie, la
Regina Susan, antica sovrana di Narnia>> porgo la mano ai due che la
baciano educatamente. Il secondo, il più alto sussurra piano <<
incantato…>>. Noto i sui occhi: azzurri come il ghiaccio.
<< Cosa vi porta da noi, in questo
giorno?>>
<< Un semplice avviso maestà…>> dice
lo stesso << se non lascerete che il popolo di Narnia venga inglobato dal
nostro, facendo diventare tutte le creature degli elfi, saremmo costretti a
sterminarvi… tutti>> impallidisco a quelle parole. Cosa vuol dire, far
diventare Narnia un popolo di elfi, per quale ragione? Anche Caspian sembra
sorpreso da quella frase, pronunciata con tanta disinvoltura dall’elfo.
<< Forse non ho capito be…>>
<< Avete capito perfettamente, Re
Caspian>> l’interrompe l’altro con voce ferma e possente << Voi,
figli d’Adamo e d’Eva, avete governato troppo a lungo questa terra. Non fate
che combattere guerre, senza aver mai momenti di pace…>>
<< Da quando sono io al potere, non ci
sono stati altri combattimenti o scontri. Narnia e il resto dei popoli vivono
in pace gli uni con gli altri. Cosa volete adesso?>> la voce del moro è
dura. Io credo di non aver ancora capito…
<< Quindi non intendete cedere il regno di
Narnia, caro Re?>> domanda pacato l’elfo dagli occhi di ghiaccio.
<< Ma certo che no! Ho combattuto per
questo, e non rinuncerò al mio regno e alla mia gente con tanta facilità! E
poi, parlate come se fosse merce, oggetti! Ho sempre combattuto per la mia
gente e sempre continuerò a farlo!>> grida Caspian alzandosi in piedi
rosso in volto. Quelli sorridono e si avviano verso la porta d’uscita. Sorride
l’elfo dagli occhi azzurri << Fate come credete, ma attento “Re”>>,
sottolinea l’ultima parola con sfottò e sfida << che potremmo portarti
via molto più del tuo regno…>>
<< FUORI DAL CASTELLO! FUORI DAL MIO
REGNO!>> i due elfi escono dalla stanza. Caspian cade sul trono con un
espressione rabbiosa e preoccupata. Io ancora non capisco cosa stia succedendo
e guardo la porta. Cosa significa tutto questo?
Il moro ha il viso contratto in una smorfia
rabbiosa.
<< Ed è pure sabato!>>
Ed
ecco qua il nuovo chappy, chappy! Spero vi piaccia. Gl'elfi sono sempre
visti come creature pacifiche e buone. Voglio provare a vederli nelle
parti dei cattivi...ihihih che ne dite? Non linciatemi però vi
prego! La parte romantica come la trovate? Spero davvero vi piaccia!
Passiamo ai ringraziamenti:
bulmettina:
grazie per avermi già messa tra i preferiti! Spero di non averti
delusa, ma di averti messo curiosità. Un bacio, ciauuuuu!!
Isabel Lupin: scusami se non l'ho scritta dal punto di vista di Caspian. Giuro che lavorerò seriamente su una FF tutta scritta dal suo punto di vista! Mi viene più semplice scriverla dal punto di vista di Susan, semplicemente per il fatto che è una ragazza... un bacio ciau!
fuffima: garzie per il complimento! Spero di non averti delusa. Ciau!
Miss_juls_giu: a bella! Sono proprio contenta che ti piaccia il prologo della storia, mi auguro che questo chap accenda la tua curiosità! Sono così contenta che stai scrivendo quella storia tu invece... mi piace davvero tantissimo! Ho recensito l'altro capitolo se hai visto... bella bella anche la tua! Un bacio! Ciau!
MonicaLaBuona: non puoi capire che gioia mi ha provocato leggere il tuo commento con il tuo "e ora chi si ferma più dal leggere!" me lo auguro tanto! fammi sapere! bacio!
lucia lair: Grazie! Grazie grazie! comunque Caspian non è assente, è solo molto impegnato, infatti hai visto che già in questo si vede molto di più (e come si vede! Bello come il sole! Non come il mio boy che non ha paragoni proprio ma... bello!!) un bacio!
floraeco: sono proprio contenta che il prologo ti sia piaciuto! Non so te, ma io reagisco nello stesso modo la mattina quando devo andare a scuola e mio padre mi viene a svegliare. mi faceva ridere e l'ho scritto! Mi auguro che questo chap non sia da meno. Bacio! Grosso!GROSSO!
E adesso un ringraziamento generale a tutti i miei lettori! anche chi non recensisce! ciau a tutti e... BUONA LETTURA!
Se vi può interessare, nella sezione originali sto postando un'atra storia che è in cantiere, nei miei documenti da molto tempo, quasi un anno. Voglio provare a pubblicarla e vedere cosa ne pensa il pubblico di questo sito. S'intitola "Caro Fra" ed il link è questo "http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=275045&i=1"... se vi scappa, fate un salto... basitos!