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Autore: hemmoshug    01/08/2014    5 recensioni
James Charlus Potter.
Un nome, una garanzia.
Se qualcuno volesse avere informazioni su di lui e chiedesse agli studenti di Hogwarts, otterrebbe svariate risposte:
La maggior parte della popolazione femminile, circa il 99%, declamerebbe, con tanto di occhi a cuoricino, le innumerevoli doti del sopracitato: incredibilmente bello, forte, bravo nel Quidditch e popolare.
Remus Lupin lo descriverebbe come uno scalmanato pazzoide ma dal cuore d'oro.
Sirius Black definirebbe James un eccellente compagno di scherzi, nonché migliore amico.
Peter Minus si sperticherebbe in lodi a suo favore, anche se non del tutto veritiere.
Lily Evans, invece, direbbe semplicemente che James Potter è...
“EVANS, AMORE DELLA MIA VITA, LUCE DEI MIEI OCCHI, RAGGIO DI SOLE MATTUTINO!!”
Un idiota. Un completo idiota.
* . * . * . * . * . * . * . * . * . *
E se James Potter chiedesse aiuto ai Malandrini per conquistare Lily Evans?
Il risultato sarebbe approssimativamente questo: piani del tutto demenziali, figure imbarazzanti e fraintendimenti.
Ecco a voi la vera versione dei fatti sulla storia di James e Lily.
Genere: Comico, Demenziale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: James Potter, Lily Evans, Peter Minus, Remus Lupin, Sirius Black | Coppie: James/Lily
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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PIANO B:

 

 

-Wait, what?-

 

 

 

 

 

 

 

James passò una mano trai suoi bellissimi- o almeno a suo modesto parere- capelli, sospirando. Il fiasco con Lily lo aveva decisamente demoralizzato. Vagò per il castello per mezz'ora, dopo che la Caposcuola lo aveva lasciato fuori dalla Sala Comune, affranto, desolato e soprattutto muto, cercando qualche anima pia che annullasse l'incantesimo. Peccato fosse molto tardi e il coprifuoco era passato da un pezzo. Quando finalmente trovò una persona che si aggirava per il castello, probabilmente dopo aver scontato una punizione con Gazza, ringraziò Merlino, Morgana e compagnia varia. I ringraziamenti si tramutarono in maledizioni, quando si accorse che la persona in questione , una piccola Corvonero del terzo anno, era piuttosto idiota.

" Ma tu sei James Potter!" esclamò, con tono stridulo.

Grazie per la delucidazione. si ritrovò a pensare James, irritato. Le rivolse un sorriso tirato.

" Ti posso aiutare?" chiese lei con fare languido, sbattendo gli occhi freneticamente.

Ora sì che si ragiona! Chissà se ha qualche tic all'occhio. Non pensavo fossero così inquietanti.

James annuì velocemente. Indicò la sua gola con l'indice e poi sventolò la bacchetta.

"Ohooo, vuoi fare il gioco del mimo!" la ragazza ridacchiò stupidamente.

Il Grifondoro scosse freneticamente la testa.

"Uh, uh! Questa la so!! Ehm... Uno struzzo? No, no il Canada!! Anzi no, ornitorinco! Vero? È giusto?"

Fantastico, mi è capitata l'unica Corvonero idiota! Pensò James cercando un altro modo per esprimere la propria volontà. Lo sguardo si posò sul rotolo di pergamena che fuoriusciva dalla borsa di quell'ochetta ridacchiante.

Oh santa Lily, grazie!!

Agguantò con un rapido movimento della mano il foglio spiegazzato e sotto lo sguardo vacuo della ragazza mimò il gesto di scrivere qualcosa, pregando quasi disperatamente, tutti i santi che ricordava affinché un miracolo risvegliasse (o creasse) qualche neurone in quella piccola testa che pareva completamente bacata.

Quasi quasi è peggio di Peter.

"Ornitorinco che scrive?" tentò la ragazza con ancora un sorriso sul volto.

Rimuovo il quasi. Se la mia faccia non fosse così stupenda, mi schiaffeggerei da solo. Ma purtroppo, non per le signore, lo è. Oh yeah. Aspetta sto divagando.

Ormai al limite della pazienza, che già era esigua, James prese, senza molte cerimonie, la borsa della ragazza e vi frugò dentro finché non riuscì a trovare una boccetta di inchiostro e una sacrosanta piuma.

Per tutte le albicocche di Morgana, grazie al cielo! pensò mentre cominciava a scrivere in carattere cubitali "MI HANNO AFFATTURATO, FA IL CONTROINCANTESIMO!".

In seguito passò la pergamena spiegazzata alla Corvonero, la quale lesse con aria corrucciata, evidentemente delusa per le sue fantasie infrante.

"Beh, se volevi solo questo potevi anche farmelo capire." disse infine stizzita.

Mancò quasi che James si strozzasse con la sua stessa saliva.

Come come come? E secondo te cosa stavo facendo nell'ultimo quarto d'ora?! Ma i Corvonero non erano quelli intelligenti?? Per fortuna sta per finire tut-

"Come si fa un contro incantesimo?"

Giuro che quando tutta questa storia sarà finita farò un corso intensivo di Divinazione per prevedere le catastrofi che mi aspettano e prepararmi psicologicamente, perchè di questo passo mi si formeranno le rughe sul mio fantastico ed adorabile vis- Aspetta... Come si fa il contro incantesimo?

Oh merda.

 

 

 

* . * . * . * . * . *

 

 

"Ragazziiii!" James spalancò la porta, turbando ovviamente il sonno dei suoi poveri coinquilini. Era palesemente ubriaco, deduzione ovvia sia per il tono strascicato sia per il puzzo di whisky incendiario che il suo alito emanava. Oh, e forse anche per il fatto che stava parlando con il muro, credendo di rivolgersi a Lily. Dettagli.

"Ciao dolscezza, sei proprio uno s-schianto " disse a fatica. Poi, come colto da un pensiero improvviso si girò verso il letto di Sirius, alla sua destra.

"SIRIUS! Dobbiamo andare a scuola! Sbrigati!" gli urlò, rovinando il suo udito per circa i prossimi trent'anni e traumatizzandolo a vita. Detto questo prese la rincorsa e si diresse correndo verso il muro tra il suo letto e quello di Remus, ovviamente sbattendoci contro.

"ODDIO! Oh santa Lily! Muoio! Sto morendo!" Si accasciò sul letto di Remus, con fare melodrammatico.

"Lunastorta? Sei tu?" Tastò il viso del compagno di stanza, infilandogli una mano in bocca per qualche motivo a noi sconosciuto.

"James? Ma cosa...?"

"STUPIDO IDIOTA! MA SEI SCLERATO O COSA?" Sirius si era ovviamente svegliato e stava imprecando contro Merlino, Morgana e Circe.

"IL BINARIO!" urlò l'amico in preda al panico, scuotendo il povero Remus come un pupazzo "Il binario 9 3/4 non mi fa passare! Siamo sotto attacco, non arriverò a scuola e il cavallo di Pier non potrà mai-"

Non scopriremo mai cosa il cavallo di Pier non potrà fare perchè Sirius pose fine ai deliri di James con una ciabattata in piena fronte.

"Siamo già a Hogwarts, imbecille!" Evidentemente Sirius non gradiva le irruzioni nel bel mezzo della notte.

"Che cos- Siamo già" il povero ed ubriaco ragazzo si guardò intorno spaesato e poi posò nuovamente lo sguardo su Remus, che per tutto quel lasso di tempo era rimasto immobile probabilmente segnato da quel drammatico risveglio. In fondo non capita tutti i giorni, o le notti, di essere violentemente richiamati dal mondo dei sogni da un coinquilino decisamente spossato ed emotivamente distrutto.

"... a Hogwarts"

James concluse la frase lentamente, mentre nel suo povero cervello riemergeva lentamente il ricordo della disastrosa serata passata con Lily. Poi lentamente usci dalla trance e con sguardo assassino si rivolse a Lunastorta

"TU!"

Le differenze tra un maniaco invasato e il ragazzo che in quel momento stava puntando un dito in modo accusatorio verso l'amico si accorciarono pericolosamente.

Al suo "Tu" incredibilmente lungo si unirono le urla di Remus, uscito dalla trance traumatica per passare subito alla zona "infarto" e quelle del povero Frank che aveva come unica colpa il fatto di essere stato smistato in Grifondoro lo stesso anno di quattro perfetti idioti.

"Che cazzo urlate?!" urlò allora Sirius, per rispondere alle grida belluine che ormai riempivano il dormitorio. Infatti James, per qualche strana ragione da ubriaco, aveva concluso il "tu" più lungo della storia e, dopo aver ripreso fiato, si era messo ad ululare. Insomma caos totale.

Dopo aver continuato ad ululare per qualche minuto, James rinsavì miracolosamente, sovrastò gli improperi irripetibili di Sirius ed urla varie per annunciare una riunione malandrinesca notturna. Frank fece in tempo a realizzare che non si trovava in un orribile incubo ed a pensare "non di nuovo" che si ritrovò catapultato giù dal letto a causa di un placcaggio alla babbana da parte di James, che lo prese di peso e lo scaraventò fuori dalla porta del dormitorio.

"Ed ora, a noi gentili signori" biascicò James il quale aveva trovato un briciolo di logica nel suo cervello annebbiato dall'alcool. E dalla stupidità, ad essere sinceri.

"Adunata soldati!"

Purtroppo non ottene l'effetto sperato. Si, Peter si era fiondato giù dal letto dopo un pigolio spaventato, ma Sirius si era nuovamente steso sul letto in posizione prona e aveva chiuso gli occhi chiaramente intenzionato a ritornare nel mondo dei sogni. In quanto a Remus, dopo essere rimasto bloccato per qualche istante sul letto fissando il vuoto con occhi spenti, barcollò pericolosamente a sinistra e cadde supino sul pavimento, dove rimase immobile. James, evidentemente non scoraggiato dalle reazioni ottenute, prese il sopracitato per le gambe e lo trascinò come una bambola di pezza al centro del dormitorio, accanto a Peter e li lo lasciò, probabilmente semi svenuto.

Si rianimerà tra un po', caro. Sii forte. disse Amy, la modella che dentro la testa di James fungeva da coscienza.

Grazie, Amy amorino!

Di niente, James amorino!

Rimuginando sul fatto che la sua relazione con Lily avrebbe dovuto essere così, si avviò verso il letto di Sirius e iniziò a scrollare l'amico con maniere poco gentili. Altrettanto poco gentili furono le parole in risposta che James ricevette.

Ah, è così, eh? Mi costringi a passare alle maniere forti!

Remus improvvisamente rinsavì, rabbrividendo. Sarebbe accaduto qualcosa di terribile.

E poi LA COSA accadde.

"C'era una volta un re, seduto sul sofà, che disse alla sua serva :" Raccontami una storia" e la serva cominciò: "C'era una volta un re, seduto sul sofà, che disse alla sua serva :" Raccontami una storia" e la serva cominciò: "C'era una volta un-"

La terribile cantilena di James venne interrotta da Sirius che finalmente si alzò.

"Hai vinto!" sbottò irritato per le ore di sonno che certamente avrebbe perduto. "Ma lo sai, James, lo sai che ho bisogno del mio sonnellino di bellezza di dodici ore per la mia bellissima pelle ed il mio viso favoloso!" disse sull'orlo del pianto, mentre la sua voce si arrampicava alla scala delle ottave. Detto questo si sedette accanto a Remus e dopo aver appellato uno specchio ed un tubetto di crema, cominciò a spalmarsi una strana miscela verde sul viso senza tralasciare nessuna zona, eccetto gli occhi, i quali erano intenti a fulminare James.

"Bene!" disse quest'ultimo, noncurante del fatto che rischiava la morte. Aveva ritrovato la sua abituale allegria , che, amplificata dall'alcool, stava raggiungendo le vette dell'esaltazione.

"Allora Rem-Rem, il tuo piano ha fallito! Ma non essere triste!" aggiunse subito dopo. Remus non dava nessun segno di vita. "Insomma hai fallito, ma è un po' colpa dei corvi che camminano come le papere! Comprendete?"

"Ora è tutto molto più chiaro" commentò Sirius sarcastico. Dopo la cura del viso ( ora completamente verde) si era dedicato alle unghie e le stava limando con aria altezzosa.

"Ehm... James?" Peter cercò di richiamare l'attenzione dell'amico su un minuscole dettaglio: Remus pareva essere ritornato in coma

"Cos-? Ohhh... Allora, com'era? Ah, già!" James si avvicinò al viso di Lunastorta e scandì ad alta voce "Il mio succo di zucca"

Remus sobbalzò farfugliando qualcosa su un unicorno che gli aveva rubato il succo di zucca e si guardò intorno.

"Che succede?" biascicò.

Dopo un non tanto breve riassunto sugli avvenimenti precedenti e un acceso dibattito sui corvi, le papere e le loro camminate, con tanto di imitazioni, i Malandrini si ritrovarono riuniti a sfogliare nuovamente il magico fascicolo rosso delle fan-fiction.

"Ebbene, ragazzi" annunciò un Remus più sveglio "piano B"

Vai così James, è la volta buona! Io credo in te!

Grazie Amy! Sei la migliore!

No, caro tu sei il migliore!

Oh, no zuccherino! Tu sei la migliore!

"James!" Sirius schiaffeggiò James "Stai di nuovo parlando con la tua coscienza, Amy?"

"No!!"

Oh si, stronzetto.

 

 

 

 

* . * . * . * . * . *

 

 

Se qualcuno osservasse attentamente la fauna di Hogwarts al risveglio potrebbe distinguere diverse categorie e reazioni riguardo all'inizio della giornata.

Dal tavolo dei professori si poteva godere una perfetta visione del habitat naturale studentesco: c'erano i primini ovvero le matricole, che nonostante i quattro mesi trascorsi temevano ancora qualsiasi forma vivente provvista di centimetri e chilogrammi in più. Solitamente al mattino li si poteva vedere raggruppati alle estremità del tavolo pronti a spostarsi ad un minimo cenno da parte di uno studente più grande.

Poi c'erano i secchioni, i quali evidentemente non ritenevano necessarie le ventun ore del giorno precedente che avevano utilizzato per lo studio e perciò ritenevano utile la mezz'oretta strappata alla colazione, dove cercavano di studiare e versarsi il caffè contemporaneamente, tecnica che avevano raffinato nel corso degli anni con pratica ed impegno. Solitamente erano solitari e si trovavano nella Sala Grande già dalle prime ore del mattino.

Al centro della tavolata di ogni casa si trovavano solitamente gli atleti semi-professionisti: rumorosi e folti gruppi di studenti che con il pretesto di giocare a Quidditch si credevano Dei scesi in terra (vedi James Potter) potevano ignorare le comuni regole della vita ed il comportamento di un normale essere umano. Con questa mentalità, spesso si ritenevano in dovere di fischiare ad ogni singola bella ragazza che passava ed a disturbare la quiete pubblica con grugniti e suoni non ben identificati che comunemente utilizzavano per comunicare. Ovviamente, spesso questi particolari esemplari si potevano trovare accompagnati da molte ammiratrici particolarmente fastidiose per le loro voci straordinariamente acute sin dal primo mattino ed i centimetri rubati alle gonne delle divise.

E poi, più o meno folti e distribuiti nelle varie tavolate delle Case, c'erano quelli che non mangiavano, fermamente convinti che la dieta a base di succo di zucca e vitamine bastasse per dare loro l'energia necessaria durante l'arco della giornata; quelli che si strafogavano, principalmente la tribù Weasley, i malati di sesso ovvero coloro che ritenevano più importante lo scambio di saliva ed eventuali palpeggiamenti in pubblico piuttosto che nutrirsi.

Ed infine loro, i Malandrini. L'élite di Hogwarts, i più popolari, giovincelli baldi ed allegri, pieni di voglia di vivere e-

"Voglio morire"

Come non detto.

"Su Rem-Rem non essere così negativo, sono sicuro che Lily si farà vedere ed io avrò finalmente la mia occasione!"

"James, caro, vuoi fare un gioco?" sbottò irritato Sirius, interrompendo quello che sarebbe stato un altro tedioso monologo sul futuro dei Jily (già, James aveva persino inventato un nome che univa il suo e quello della sua adorata) e dei loro tre figli dai capelli rossi. A causa dell'improvvisa riunione malandrinesca i quattro avevano fatto le ore piccole, perfezionando un piano che secondo Remus avrebbe funzionato, citando le testuali parole," al centouno percento, pezzenti!". Dopo le quattro di mattina, il povero ragazzo aveva incominciato ad usare molto frequentemente parole come "pezzenti" o "plebei", accompagnando il tutto con un'espressione piuttosto femminile ed uno schiocco di dita.

"Certo Sirius! Che gioco? Dai, dimmelo, dimmelo, dimmelo!"

James stranamente era l'unico che non sembrava avere i segni della notte in bianco, nonostante la sbronza. Cosa che andava a discapito degli altri tre, i quali, oltre al sonno, si dovevano sorbire l'assurda allegria del loro amico.

"Okay!" disse Sirius con un sorriso forzato ed una allegria chiaramente finta "Sei pronto? Parte uno: schiaffeggiati!"

Un poderoso schiocco avvertì che James aveva seguito l'ordine alla lettera.

"E poi?"

"E poi stai zitto e mangia, che fai un piacere al mondo"

"Ah."

Ramoso si imbronciò, finalmente conscio di essere stato preso in giro, e si concentrò sulla colazione servendosi una buona dose di salsicce e pancetta.

Mentre i ragazzi provvedevano ad accumulare una quantità di carboidrati eccessiva persino per uno squadrone armato, Lumacorno si alzò dal tavolo degli insegnanti e con passo baldanzoso si diresse verso la tavolata rosso ed oro.

"James, ragazzo mio!" Diede una calorosa pacca sulla spalla del ragazzo il quale, preso alla sprovvista, quasi finì nella sua ciotola di pudding.

"Salve prof!" rispose James, dopo essersi ripreso dalla sua quasi morte.

" Allora ragazzo mio, come va?"

"Bene, signore"

" Il Quidditch? Sempre capitano eh?"

"Ovvio!"

"Bravo ragazzo" rise Lumacorno. "Allora, come ogni anno questo fine settimana c'è la mia festa di Natale! Tu ci sarai, vero caro?"

"Certo professore!"

"Perfetto!! Ovviamente l'invito è esteso anche a te, Sirius caro. Ci sarà anche il tuo fratellino!"

Sirius coprì la sua smorfia con un falsissimo sorriso.

"Farò il possibile per esserci, signore"

"PERFETTO!" esclamò pimpante il professore "Allora ci vediamo a lezione, ragazzi. Arrivederci anche a voi, Lustin e Sminus."

"In realtà-" cercò di correggerlo Peter

"Oh, sta zitto Sminus" ghignò Sirius.

 

 

 

* . * . * . * . * . *

 

 

 

James si guardò attorno spaesato.

"Da quando c'è una biblioteca a Hogwarts?" chiese stupito a Lupin.

L'amico roteò gli occhi, spazientito.

"Ti ricordi il piano?"

"Per chi mi hai preso, uno stupido?" ridacchiò James, entrando. "ODDIO MA QUANTI LIBRI CI SONO?"

Madame Stiliky, la bibliotecaria, lo fulminò spazientita e gli fece cenno di tacere. I due ragazzi oltrepassarono qualche scaffale e la sezione Proibita, fino ad arrivare alla "Zona Studio", composta da file di banchi e sedie dallo schienale rigido.

Mentre James si guardava intorno leggermente disgustato, cercando di capire in che razza di strano mondo lo avesse portato l'amico, Remus indicò un banco vicino alla finestra che dava sul prato, dove c'era Lily, completamente sommersa da pile di libri sulle Rune Antiche.

"Ora vai da lei e le dici ciò che abbiamo organizzato stanotte"

 

Dormitorio dei Malandrini (e di Frank). 2 a.m

 

"Allora, pezzenti" cominciò Lupin "Dato che James ha rovinato il piano A, dobbiamo passare al B"

"E se non funziona?" chiese Sirius, il quale aveva incominciato a passarsi lo smalto trasparente sulle unghie con aria piuttosto disinvolta.

"Tesoro" cominciò Remus.

Sirius alzò lo sguardo come per dire "oh no, non ditemi che mi ha chiamato davvero così"

"Oh no" sussurrò Peter.

"Pensi davvero che se non funziona il piano B, cosa che non succederà, io non abbia un piano C? E se anche questo fallisce, un piano D? E uno E? Sai come funziona l'alfabeto, vero?"

Peter cominciò ad agitarsi, guardando allarmato i due. Stava per cominciare la guerra "Sassy Queen" delle 2 del mattino.

"Caro, non ti piglio a schiaffi solo perchè ho ancora lo smalto fresco"

"Solo io sto notando la piega stranamente femminile che questa conversazione ha preso?" li interruppe James, palesemente irritato per la totale mancanza di attenzione che gli amici stavano prestando al suo enorme problema.

Silenzio.

"Comunque è... è uno smalto per uomini. i veri uomini. Io so usare le moto babbane, capito? Sono un duro, chiaro?" farfugliò Sirius.

"Certo Sirius"

"Sono l'alpha. Il boss."

"Zitto Sirius." Remus riprese il filo del discorso. "Stavo dicendo, piano B. La mia quarta fanfiction preferita fa al caso nostro. In breve, i due protagonisti, Lucililanda e te, James, si avvicinano perchè lui ha bisogno di ripetizioni. È così ovvio! Ed è perfetta perchè anche in questa storia i due si odiano inizialmente!"

"Per l'ultima volta, Lily Amorino NON mi-"

"Si si James, grazie per l'intervento, addio, ciao."

"Ma..."

"Stavo dicendo" Remus alzò la voce per coprire i lamenti di James. "Lucililanda è una ragazza studiosa, come Lily, che però non ha amici perchè è un po' bruttina. Insomma, è alta solo 1.73, bionda, occhi azzurri, magra. Povera ragazza, Mddre Natura non è stata gentile con lei"

"Io me la farei..."
"Zitto Sirius. Ora ti spiego cosa devi fare, James."

 

 

 

"Hey, bellezza!"

Lily alzò gli occhi al cielo, scocciata. Doveva finire una traduzione molto lunga per la lezione di "Rune Antiche" del giorno seguente ed era appena a metà. Dato che la strategia "Ignora Potter finché non se ne va" era miseramente fallita decise di liquidarlo velocemente per poi tornare al suo compito.

"Che vuoi?" gli rispose con il tono più aspro del suo repertorio.

"Oltre al tuo eterno amore? Ripetizioni" disse il ragazzo con nonchalance.

"Scusa?" Lily spalancò gli occhi sbalordita.

"Beh... Ecco..."

Oddio non è nel copione? Che faccio?

Nel panico cercò di appoggiarsi al tavolo ma lo mancò di qualche centimetro sbilanciandosi verso la sedia. Raddrizzando la schiena molto velocemente, cercò di far passare la caduta come un atto puramente intenzionale. Fallendo.

"Mag... Magari mi siedo. Posso?"

"No, non credo sia una buon-"

Ma James si era già seduto dall'altro lato del tavolo e stava cercando di guardare Lily in faccia, impresa ardua a causa delle pile di libri tra i due.

"Aspetta, sposto un po' i libri" disse James accatastando i libri di lato.

Che genio che sono! E non è nemmeno nel copione!

"Potter! Non toccare niente o ti amm-"

Un tonfo coprì la voce di Lily ed attirò l'attenzione degli altri studenti.

Silenzio.

"Uhm... Lily Amorino credo che i libri siano caduti"

"IO LO SOPPRIMO!"

 

 

* . * . * . * . * . *

 

15 minuti dopo. Corridoio del settimo piano.

"Lily, aspetta!!"

"Smettila di seguirmi Potter! Mi hai fatta cacciare dalla libreria per la prima volta in vita mia e devo completare la traduzione ma non ho i materiali necessari! CHE VUOI?"

"Le ripetizioni" rispose lui con un tono di ovvietà che accrebbe l'istinto omicida della ragazza.

"Tu... Ma cos..." Lily era talmente fuori di sé che non riusciva a parlare. "RIPETIZIONI? NO!"

"Come no? Perché?" chiese James seriamente stupito.

"Nel caso non si fosse capito dagli anni precedenti, io ti ODIO!"

"APPUNTO!" urlò di rimando James confuso.

Lily lo fissò sconcertata.

"È tutto scritto nelle fanfiction, cara" le disse James approfittando del silenzio creatosi.

"Non riesco a seguire il filo di tuoi pensieri, se mai ne esiste uno"

"Sarò il tuo nuovo amico, Lucililanda!" disse sognante James.

"Con chi diavolo stai parlando, Potter?"

"Ti pagherò!!"

"Non ho bisogno di-"

"Shhh!" James coprì letteralmente la faccia di Lily con la sua gigantesca mano. "Ora ti passerò la cifra che sono disposto a darti. Così"

Tolse la mano dal volto di Lily e le prese la mano, con qualche sforzo dato che la ragazza poneva resistenza, passandole qualcosa. A malavoglia Lily aprì la mano.

"Due zellini* e una moneta babbana"

"Già!"

Con una cifra del genere accetterà di sicuro! Che genio!

"Fai sul serio, Potter?"

Aspetta, cosa?

 

 

 

*per coloro che non lo sanno i zellini sarebbero le monete dei maghi. Sarebbero i centesimi babbani, ecco.

 

HOOOOOOOOOOOOLAAAAAAAAA

 

Ehm.

Si, lo so, ho un ritardo di circa un anno, ma cosa volete che sia! Sono dettagli...

Vero?

Okay, non uccidetemi vi prego!

Spero ci sia ancora qualcuno dei lettori che mi seguivano e ovviamente qualche (o tanti, non mi lamento mica!) lettore nuovo.

Per quest'ultimi, BENVENUTI! *coriandoli* *unicorni*

Piacere, sono hemmoshug! Quando avevo cominciato questa storia ero chocolate_pudding, ma ho deciso di cambiare pagina e quindi nickname, mi sembra palesemente ovvio, e passare alla mia seconda scelta. Dato che quasi posso sentire i vostri "Non interessa a nessuno, scrittrice fallita!" chiudo qui le presentazioni.

 

Alloraaaa, che ne pensate? Si, James è uno stupido. True story (?)

Pareri? Consigli? Minacce di morte?

Lasciate una recensione, anche piccola piccola, e vi regalerò un biscotto. (nahh ve lo regalerei lo stesso)

 

Grazie anche solo se siete arrivate a leggere fin qui <3

 

Un abbraccio e tanto bacon a tutti voi! Al prossimo capitolo :3

(che non arriverà tra un anno, giuro!)

 

hemmo :D

nox

 

ps: il quarto l'ho già scritto, ma dato che parto, lo posterò al mio ritorno (a settembre)

Non odiatemi vi prego :c dal quarto in poi i capitoli li posterò ogni 8 giorni!

addiosss amigos.

Okay,me ne vado seriamente sta volta.

  
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