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Autore: Miss_Juls_giu    09/09/2008    5 recensioni
Sospirai. Non poteva essere così. Lo guardai ancora una volta. Cosa avrei fatto? E' una Susan/Caspian, ma i personaggi ci sono un pò tutti^^ Recensite in tanti, ditemi cosa ne pensate. Un bacione A tutti. JUls*
Genere: Generale, Romantico, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Caspian, Susan Pevensie
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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SORPRESE SORPRESE


“Susie, sei sicura di voler rimanere qui?” Lucy mi abbracciò forte.
Eravamo alla stazione.
Dopo aver parlato con Peter mi sentivo più forte e avevo bisogno di sapere di poter fare i conti con i miei sentimenti senza che questi mi distruggessero completamente.
Forse avrei potuto farcela.
Sorrisi a Lucy e le diedi un forte bacio sulla guancia.
“Si, credo che ora sia finalemente arrivato il momento di ritrovare me stessa.” Lei mi guardò radiosa.
“E tu... stai fuori dai guai, mi raccomando” Mi rivolsi a Edmund, abbracciando anche lui.
“Sicuro” Mi disse “E tu sbrigati a ritrovare la Susan di una volta... sento quasi la mancanza di quella rompi palle di mia sorella....” Io lo guardai a bocca aperta, dandogli un leggero buffetto sulla spalla.
“Edmund Pevensie, facciamo i conti quando torni” Gli dissi sorridendo, metre lui saliva sul treno.
Peter, sorrise, osservando la scena.
Quando mi voltai, rimenemmo a guardarci in silenzio.
Un silenzio carico di parole e sentimenti.
Lui sospirò, avvicinandosi a me.
“Non fare stupidagini.” Mi sussurrò all'orecchio.
Abbozzai un sorriso.
“Tranquillo, mi troverai ancora qui, quando tornerete.”.
Lui mi baciò sulla fronte.
“Mi mancherai” Gli dissi, senza pensarci.
“Anche tu”. Prese la valigia e si diresse verso il treno.

Quando tornai in camera, mi gettai sfinita sul letto.
Presi il cuscino e lo strinsi forte a me.
Mi sentivo svuotata, così leggera che un soffio di vento avrebbe potuto spazzarmi via.
Guardai il letto vuoto di Lucy di fronte a me, era davvero incredibile quanto fosse vuota la stanza sensa di lei.
“Susan?...Ci Sei?”. Ellen, una ragazza che seguiva con me il corso di storia, bussò alla porta.
Presi un libro dal comodino e feci finta di leggere “...Ehm... Si, Ellen”
Lei fece capolino, restando ferma sullo stipide della porta.
“Posso?” Mi chiese sorridendo.
“Oh, si... stavo solo leggendo” Cercai di ricambiare il sorriso, cosciente di non esserci riuscita molto bene.
“Noi.... Io e Juliet... Abbiamo pensato che... forse ti andava di venire ad una festa...” Si sedette sul bordo del letto, cercando di occupare il minor spazio possibile.
Oddio, una festa.
Chiusi il libro e lo sistemai sul comodino.
“Io... Non lo so....”.
Mi guardai intorno e mi resi conto di non avere la più minima voglia di restare ad osservare il soffitto tutta la notte.
Sorrisi, più a me stessa che a Ellen.
“... Ma si dai. Mi farà bene un po' di distrazione” Il suo viso si illuminò in un sorriso.
“Oh, Che bello.... Ci vediamo alle sette e mezza, Al cancello della Scuola.”
Io annuii.
“Il coprifuoco è a mezzanotte durante le vacanze.... ma so che il portiere potrebbe chiudere un occhio per questa volta”.
Devo aver avuto una brutta espressione, Infatti Ellen sorrise dicendo “Non preoccuparti, non faremo tanto tardi”. Io anuii ancora.
“Ok... sarà meglio che ora mi prepari” Dissi, alzandomi dal letto, sapendo che se fosse rimasta qui per altri dieci secondi, avrei cambiato idea.
Lei si alzò immediatamente “Oh, si.... Certo! Scusa se mi sono trattenuta così a lungo infatti... E' che volevo assicurarmi...”.
“Ma no, non preoccuparti. Anzi grazie per l'invito.” Andai ad aprirle la porta.
“... Ricordati... Alle...”
“... Sette e mezzo Al cancello della scuola, Perfetto!”.
Le feci il sorriso più sincero che potevo e richiusi la porta.
Mi lasciai scivolare per terra, con le spalle contro di essa.
“Susan Pevensie, sei davvero unica!” Dissi a me stessa, scuotendo la testa.

Guardai l'armadio, come fosse il mio peggior nemico.
Se Lucy fosse stata lì, avrebbe sicuramente detto che qualunque cosa mi fossi messa sarebbe andata bene, mi sembrò quasi di sentirla.
Susan, la tua bellezza trascende dal tuo modo divestire. Saresti bella anche in camicia da notte.
Sorrisi tra me.
Facendomi guidare dall'intuito presi un vestito.
Lilla, il mio colore preferito.
Raggruppai i capelli in una coda alta, ma li sciolsi subito.
Cercado di fare esattamente l'opposto di ciò che mi veniva in mente.

Quando arrivai, le trovai già lì.
Parlavano e si scambiarono sorrisi ammiccanti quando due ragazzi passarono accanto a loro.
Mi vennero i brividi.
Cercai di stamparmi in faccia un sorriso e le raggiunsi.
“Buonasera ragazze”.
“Oh, ciao Susan!.... Sei molto bella”.
Annuii, ma non dissi niente.
“Beh... credo sia il caso di andare.” disse Juliet, iniziando a camminare.
Passammo per il parco e entrammo in un piccolo cancello, di cui non avevo mai notato l'esistenza.
“Oh, ci saranno così tanti ragazzi!” Disse Ellen.
Io roteai gli occhi, sapendo che era buio e che non avrebbero potuto vedermi.

“Che bello...”Dissi in modo palesemente ironico, ma forse per la loro spiccata intelligenza, non sembrarono capirlo.
Arrivammo davanti ad un grande casale.
La musica era forte, ma fu l'unica cosa che mi spinse ad entrare in quel posto.
Juliet riconobbe subito delle amiche, salutandole con la mano da lontano.
“Ci sono Mary e Ronnie!” Disse a Ellen, che si alzò sulle punte per salutarle.
“Oh, Susan... Vieni ti facciamo conoscere delle persone!” Le seguii, non avendo molta altra scelta.
Ci presentammo e rimenemmo a chiacchierare lì con loro.
Due ragazzi misero una canzone veramente terribile.
Io sbarrai gli occhi.
“.... Lo so, a volte hanno un senso del gusto questi uomini...da far accapponare la pelle!” Sorrisi.
Certamete Mary aveva molto più senso dell'umorismo rispetto ad Ellen e Juliet.
Prese due boccali di birra e me ne passò uno.
Io la guardai esterrefatta.
“Dai, per una sera mettila da parte la brava ragazza!”.
“Io non credo che sia...”.
Mary, scosse la testa.
“O bevi o niente!”.
Sospirai.
Mi voltai e vidi Juliet che si avvicinava ad un ragazzo per baciarlo.
Il mio stomaco fece una capriola e nella mia testa si formò il ricordo di quel giorno...il volto di Caspian... sul terrazzo.... il Nostro primo ed ultimo bacio.
Guardai Mary dritta negli occhi.
“Dammi quella Birra.”
Lei sorrise, passandomi il boccale.
Ne bevvi metà tutta d'un sorso, mi venne un conato di vomito.
“Eh, lo so.... capita a tutti la prima volta.” Disse lei, sorridendo “Ma più la bevi, più ti piace!”.
Dopo il secondo bicchiere cominciò a girarmi la testa.
Dovetti sedermi sul divano per evitare di crollare a terra.
Pensai a Peter.
Non fare stupidagini...
Forse non ero poi così pronta per ritrovare me stessa.
Mi presi la testa tra le mani, facendo respiri profondi.
“La prima volta, eh?” Una voce mi costrinse ad alzare lo sguardo.
Un ragazzo era seduto accanto a me.
“...Già.” Dissi, rimenedo con i gomiti sulle ginocchia.
“Mi chiamo Andrew, comunque.”
“Scusa Andrew, io credo di dover dare di stomaco... E tutto questo non aiuta”
Mentre cercavo di capire il senso di ciò che avevo detto, notai quanto fosse vicino a me.
Lo guardai inorridita.
“.... Scusa, ma ora devo proprio andare” Cercai di alzarmi, ma la testa cominciò a girarmi vorticosamente e dovetti risedermi, mio malgrado.
“Non mi sembra il caso che tu ti muova” Disse lui, sorridendo.
Io lo guardai bene in viso.
Non che fosse brutto, era solo.... come tanti altri.
Non era un Principe, Ne un Re....
A questo pensiero mi si strise il cuore.
“Come ti chiami?” Non avevo nemmeno la forza di mentire.
“Credo Susan, se la memoria non mi inganna.” Lui sorrise.
“Beh, domani lo ricorderai di certo” Si avvicinò pericolosamente.
Io mi scansai, alzandomi immediatamente.
“Ehi... non vorrai mica provarci con me, sai?” Lui mi guardò allibito.
“Lo stavo facendo, in realtà”.
Ci pensai per qualche secondo.
“Accidenti, è vero.” Cercai con lo sguardo Ellen o Mary, ma non vidi nessuna delle due.
“In ogni caso credo che tu debba rassegnarti”.
Dissi, recuperando il mio cappotto e infilandolo.
“Perchè?” Chiese lui, venendomi dietro.
“Perchè credo di essere alticcia e già innamorata quindi, fattene una ragione” Mi diressi, barcollando verso l'uscita.
Quando finalmente riuscii a mettere piede in giardino, fu un vero e proprio sollievo.
L'aria gelida, pungendomi sul viso, mi fece stare molto meglio.
Raggiunsi il colleggio in pochi minuti, evidentemente non era ancora passata la mezzanotte e il portiere, che se fosse stato il contrario avrebbe dovuto portarmi dalla preside, non disse nulla.
Fortunatamente la mia mia camera era al primo piano, e dovetti fare solo una rampa di scale.
Mi tolsi il vestito, gettandolo sul letto ed entrai nel bagno per farmi una doccia.
Speravo che l'acqua cancellasse tutti i segni di quella serata dalla mia pelle.
Mi sentivo così male...
E mi sentii ancora peggio quando pensai alla nottata che mi aspettava.
Uscii dalla doccia e prendendo la spazzola, iniziai a districare i nodi dai miei capelli, ancora bagnati.
Cercai di concentrarmi solamente su quel gesto, che avevo ripetuto così tante volte ormai.
Quando un rumore improvviso mi distrasse.
Era come se qualcuno stesse bussando ripetutamente alla finestra.
Posai la spazzola e con cautela uscii dal bagno.
La prima persona a cui pensai fu Andrew, logicamente.
Ma quando guardai in direzione della finestra, rimasi immobile.
Non ebbi più la forza di muovere alcun muscolo, il mio cuore si era fermato.
Con gli occhi sbarrati, pensai di vedere l'impossibile.
Lui mi guardò, continuando a bussare e a chiamare il mio nome.
Cercai di credere che fosse tutto frutto della mia immaginazione, ma sembrava così reale.
Senza pensare mi avvia alla finestra e la aprii.
Trovando il suo volto a pochi certimetri dal mio.
“Ce l'hai fatta.” Mi sussurrò sorridendo.
Vidi quegli occhi, che avevo tentato tanto di non dimenticare perdersi nei miei...
Sentii le cambe cedere sotto il peso del corpo e la vista annebbiarsi.
“Caspian..” Riuscii a dire, prima di perdere i sensi.




Allora, è un capitolo un po' particolare, però a mio parere è davvero carino.
Ho cercato di “attualizzare” un pochino la storia, senza allontanarmi troppo dalla realtà delle cose, volevo che Susan fosse la ragazza di sempre, che cerca di stare fuori dai guai, ma che quasi ingenuamente finisce in una festa e in un mondo che non è il suo...
Beh, chi deve giudicare siete voi però, IO scrivo per voi!!^^
Allora, passiamo ai ringraziamenti:

bulmettina: Sono contenta che la mia storia ti piaccia così tanto, non posso che essere onoratissima per questo!!Spero che ti sia piaciuto anche questo capitolo, Fammi sapere!!^^Un bacione.

mff_castle27: Beh, sono veramente contenta che tu reputi bella e scritta bene la mia storia.
Questo capitolo è leggermente diverso dagli altri, ma era una sfida che volevo porre a me stessa e a mio parere credo di essermela cavata abbastanza bene, ma aspetto un tuo giudizio, fedelissima lettrice!!A presto, un bacio grande.
ps la tua storia è davvero stupenda!!!!

Lucia lair. Sono onorata che la mia storia ti piaccia, fammi sapere cosa ne pensi di questo capitolo, mi raccomando!Baci

Enya: Ehi, eccomi qui con il terzo capitolo.... ho aggiornato presto anche questa volta, visto?^^
Grazie per tutti i complimenti!!Sono così contenta che ti piaccia!Spero che anche questo capitolo sia stato di tuo gradimento, fammi sapere!!Un Bacio e Grazie ancora.

MonicaLaBuona:Ma grasssie, sono contenta che ti piaccia così tanto, ho cercato di aggiornare il prima possibile^^Spero che ti piaccia anche questo capitolo, aspetto di sapere cosa ne pensi allora!un bacione.
  
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