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Autore: Lily_Hime_x    09/09/2008    4 recensioni
Il suo viso è a pochi centimetri …un tanfo di sangue impregna l’aria...il vampiro si avvicina all’orecchio,inspira forte il profumo dei suoi capelli e stringendola le sussurra con voce suadente”Tra poco”... Incubo o Sogno Che Diventa Realtà?
Genere: Romantico, Dark | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Neve,neve neve

Capitolo 3

 

Neve,neve neve! Ah ditemi cosa c’è di più bello di palate di neve gelata che ti arrivano alle ginocchia.Il giardino di casa ne era ricoperto  e c’era quel bellissimo odore di terra che ti impregnava le narici…amavo quella sensazione,amavo correre come i bambini tra i cespugli innevati,amavo quel posto…ero a casa…finalmente.L’atmosfera del tramonto ,con i suoi toni rosati e arancio rendevano quel luogo ancora più particolare restai a fissarlo per un po e decisi di fotografarlo…ritornata in città mi sarebbe mancato…

Corsi in casa incurante delle scarpe zuppe d’acqua e mi fiondai in camera mia ansiosa di rivedere il mio piccolo angolino personale.Era come l’avevo lasciata dall’ultima volta che l’avevo vista quattro anni fa,quando mi trasferii,ancora libri vecchi sparsi nella libreria,disegni e poster quasi staccati dalle pareti,la scrivania ricoperta di foto dei miei vecchi amici in varie gite ai laghi,scritte,adesivi…Tolsi le scarpe inzuppate per evitare raffreddori e malanni vari,buttandole da qualche parte sotto l’armadio e spalancai il balcone…subito l’inconfondibile odore di terriccio invase la stanza…la passai in rassegna per un altro po’,scoprendo oggetti che non ricordavo di possedere e mi gettai sul letto stanca per il lungo viaggio.

Finalmente dopo tanti giorni,ero felice,mi era bastato rivedere quel luogo così familiare per pensare di nuovo positivo.

Nessun vampiro avrebbe potuto intristirmi ora…

Le valige le avrei sistemate più tardi ,ora avevo solo una grandissima voglia di riposare.

Mi svegliai che il sole era già alto,era stata una notte tranquilla, senza sogni e non aveva nevicato quindi le strade erano più percorribili nel caso fossi uscita,sarei dovuta essere felice ma quel “senza sogni” mi turbava..ecco che ricominciavo a farmi condizionare da una cosa inesistente.In un minuto avevo mandato a quel paese tutti i miei buoni propositi di felicità anti vampiro della sera prima.Scossi la testa come per togliermi definitivamente quei pensieri dalla testa e soprattutto l’immagine di due occhi rossi che mi fissavano ardenti il cui ricordo mi turbava, mi avvolsi in una coperta e andaii giu.Scesi gli scalini  barcollante, dirigendomi verso la cucina in cerca di cibo quando qualcosa di grosso mi si parò davanti.

“Sorpresa”

“AH” urlai .nell’indietreggiare inciampai su un lembo della coperta e caddi a terra portandomi dietro uno sgabello.

 ”Ma chi cav..” nella confusione intravidi una chioma bionda che si agitava .

“…Albert?!” il mio migliore amico era in piedi davanti a me che rideva trattenendosi la pancia .

“Ahahah oddio sempre la solita”

“ma..ma cavolo ti sembra il modo?! mi hai fatta spaventare! E poi non c’è niente da ridere… ALZAMI” tentavo di fare la voce arrabbiata ma non mi riusciva ero troppo felice di vederlo.

“Si..ahaha non volevo spaventarti…ahah anzi si,ma guardati”

Continuava a ridere ed io continuavo a non capire come una caduta potesse essere motivo di tanta ilarità fino a quando non mi guardai.Ero mezza attorcigliata nel tappeto,con la coperta che completava l’opera e i capelli buttati qua e la che mi coprivano il viso…si,ok,ammisi che dall’esterno lo spettacolo poteva essere abbastanza divertente.Mi srotolai velocemente e iniziai a riempirlo di piccoli pugni, ero caduta sul braccio sinistro e non riuscivo a metterci molta forza per il dolore.

“Ahia cosa ho fatto?”

“Hai aggredito una povera fanciulla mezza addormentata provocandole ferite profonde agli arti superiori…potrei denunciarti sai?”gli dissi utilizzando anche i piedi nel tentativo di fargli più male.

“Dai finisicila” sorrise “Vieni qui fatti abbracciare”

Due grandi braccia mi avvolsero “Non sei cambiata affatto lo sai? Il solito maschiaccio di sempre…” si fermò “mi sei mancata”

Mi strinsi di più a lui “ Anche tu idiota…ma non osare farlo mai più intesi?”

“ehm…” alzai lo sguardo per fargli un occhiataccia “Ok…promesso”mi staccai e iniziai a ridere.

Come nostro primo incontro ,dopo secoli, era perfetto.

“Si può sapere come hai fatto ad entrare?” gli dissi aprendo il frigorifero.

“In realtà sono qui da stamattina presto,credevo di trovarti già sveglia e invece no,tua madre mi ha detto che potevo restare e così ti ho aspettata” sorrise compiaciuto versandomi del succo d’arancia.

Solo allora mi accorsi dello strano silenzio che regnava in casa. “A proposito dove sono?”

“ Sono andati a Villa Hilderich  con i miei…da amici di mio padre penso torneranno stasera”

“Villa Hilderich” sussurrai tentando di ricordare…provai una strana sensazione come se l’avessi gia sentito quel nome. ”E’ nuova?non ricordo di averla mai vista,comunque meglio così…passeremo una giornata in pace”

“Infatti ho un bel programmino per noi due oggi,quindi mangia in fretta e vestiti” si stiracchiò sulla sedia e incrociò le mani dietro la testa.La perfetta immagine del relax.

 Lo guardai meglio,non lo vedevo da quando mi venne a trovare in Italia un anno prima,era più alto,i capelli erano cresciuti e sembravano più biondi del solito,le spalle si erano ingrossate magari aveva iniziato qualche sport,gli occhi,non ricordavo fossero così grigi…l’avevo sempre visto come una sorta di fratello maggiore, forse quella mattina per la prima volta lo guardavo con occhi diversi…era diventato davvero un bel ragazzo.

“Ly…oh…a che pensi?”

“Eh?...Niente niente…ho fame” dissi distogliendo lo sguardo sperando non avesse intuito cosa pensavo…ok eravamo molto in confidenza ma meglio evitare quel genere di commenti.

“Ecco,guarda ho portato anche i cornetti” disse mostrandomi un pacchettino verde.

“ummm….cos’è tutta questa gentilezza? Dov’è il mio Albert rude e volgare?”lo guardai con aria indagativa.

“Oggi è in ferie è tornata la sua migliore amica e le voleva darle un bentornata a casa”decente”Gli sorrisi e addentai un pezzo di dolce.

Peri il resto della mattinata lo bombardai di domande su tutto ciò che mi ero persa stando via, la tristezza mattutina era sparita, e tutto grazie ad Albert.

Passammo l’intera giornata in riva ad un fiume poco lontano dal paese,gli raccontai della mia vita in Italia delle nuove amicizie,dei ragazzi che avevo avuto,di quanto fosse differente la mia vita rispetto a prima,di quanto mi mancasse tutto quel verde…

“E tu invece? Cosa mi racconti?” avevo parlato io per tutto il tempo,ora toccava a lui no?

“Bhà qui è sempre il solito mortorio non succede mai niente di interessante…anzi si” ci pensò su prima di continuare “tre mesi fa ci sono stati due omicidi”si fece serio.

“ Due omicidi?!” sgranai gli occhi “In questo buco?!e perché? Qualcuno ha rubato una mucca ad un vecchio con il fucile?” stavo per mettermi a ridere.

“non scherzare su queste cose” era irritato”Non era mai successo niente del genere”

“Scusa non volevo…dai su racconta” lo spronai.

“Non ne so molto,su queste cose preferiscono tacere comunque erano due turisti ospiti a Villa Hilderich,li trovarono dissanguati ai margini di quella pineta laggiù,la vedi?” Mi girai verso la direzione del suo dito “Tutta la zona a partire da quel cartello è proprietà di Villa Hilderich,è uno spazio enorme da come puoi vedere ed è facile che si intrufolino ladri,infatti l’ipotesi della polizia è che i due siano stati aggrediti da qualcuno che voleva derubar…ehy dove vai?”

Mi ero alzata e avevo iniziato a correre verso quegli alberi ,qualcosa dentro di me mi diceva di andare, sentivo di conoscerla già come quando Albert mi aveva parlato la prima volta di Villa Hilderich.Ero arrivata vicino al cartello,mi fermai a guardare gli alberi in tutta la loro antica imponenza,li avevo gia visti ne ero sicura.

Albert mi raggiunse. “Ci siamo già venuti qui,qualche volta?” gli chiesi con il fiatone.

“No,mai”

Ci sedemmo esausti a terra ”Non hai finito di raccontare…come sono morti?”

“Ecco questo è il mistero,come ti ho detto li hanno trovati dissanguati ma nessuna ferita profonda,trovarono solo dei piccoli taglietti sul petto e sulle braccia, l’arma non è stata trovata”

“L’assassino?”

“Nemmeno,perlustrarono tutta la zona compresa la villa per settimane e pensa che ci sono chilometri di distanza da un lato all’altro della pineta, ma non trovarono niente,quindi può essere nascosto ovunque”

“Ah” mi misi a fissare il tronco di un albero.

“Ti ho spaventata?” Mi domandò prendendomi per mano. “No,tranquillo,ci vuole ben altro…” Alzai lo sguardo verso il cielo “Andiamo? Si è fatto tardi” ci incamminammo verso casa mentre le luci della sera iniziavano a calare. Le finestre di casa erano illuminate.

“Lily, finalmente…” sbottò mia amdre un po’ irritata”ciao Albert ci sono anche i tuoi in salotto” Tolsi il giaccone in tutta fretta e mi avvicinai al camino

“oh Lily fatti vedere” la madre di Albert mi corse incontro per abbracciarmi “Guardati come sei cresciuta in questi anni, sei diventata bellissima proprio una donna,chissà quanti ragazzi avrai dietro” squittì felice continuando con le effusioni.La ringraziai per i complimenti e sprofondai sul divano affianco ad Albert visibilmente imbarazzato per l’entusiasmo materno. Papà e Fred(il padre di Albert) commentavano alcune foto divertiti e tentai di inserirmi nel loro discorso per evitare prediche sulla mia manicure poco curata da parte della restante parte femminile.

“Cosa sono?”  lui si girò ridendo “Oh Lily,dovevi venire sono le foto di Villa Hilderich le abbiamo scattate stamattina,è un posto bellissimo domani ci ritorniamo e se ti va puoi venire”  ritornò a Fred che intanto gli ricordava di portare gli sci nuovi per qualche appuntamento con il proprietario.Le presi e iniziai a sfogliarle distrattamente …papà e la mamma,Fred e sua moglie,veduta della villa…a quella foto mi bloccai…non potevo credere ai miei occhi,la conoscevo benissimo,quelle finestre ,i fiori scuri…era la villa! La villa del mio sogno! Restai immobile a fissarla per non so quanto tempo,iniziai a tremare..

“Ti senti bene?” Albert si era avvicinato preoccupato”Tremi tutta”

“I..Io..”stringevo talmente la foto che si ruppe un po’ su un lato,tentai di ricompormi “E’ bellissima” la voce tradiva il mio stato d’animo,cercai di calmarmi”Dove si trova?”

“Sulla via  del fiume dove siete stati oggi però invece di svoltare verso il fiume devi andare sulle colline” Dovevo andarci e subito.

“Ecco..ho perso il cellulare mi deve essere caduto mentre tornavamo vado a vedere” mi alzai in fretta e così nervosamente che per poco non travolgevo una lampada .”Aspetta ti accompagna Albert” urlò mio padre mentre gia aprivo la porta di casa.

“FACCIO SUBITO” Mi chiusi in fretta la porta alle spalle prima che potesse ribattere e inforcai la bici. Certo correre in bici di sera con la strada ricoperta di neve era un ottima idea per chi volesse suicidarsi ma non me ne importava.Avevo ancora la foto in mano,la villa era li,quella villa che vedevo ogni notte da anni era a pochi chilometri da casa mia e non me ne ero mai accorta.Sentivo l’adrenalina scorrermi nelle vene,ero sicura che una volta li avrei avuto delle risposte,non sapevo come ma lo sentivo.Dopo una ventina di minuti finalmente arrivai,avevo le gambe intorpidite per la fatica,abbandonai la bici vicino ai cancelli e avanzai a piedi.Tutto li era perfettamente come nel mio sogno…i toni rosati delle  ultime timide luci del giorno,il venticello che muoveva gli alberi della pineta e la villa che imponente mi si ergeva dinanzi…una delle finestre era aperta e il vento faceva muovere piano le tende all’interno.Decine di emozioni si sovrapponevano dentro di me,stupore,curiosità felicità,terrore…si terrore perché iniziai a fantasticare sul fatto avrebbe potuto essere anche un sogno premonitore,dopotutto la villa c’era,chi mi diceva che non ci potesse essere anche il resto?mandai al diavolo questi pensieri…-stupida- mi dissi –non iniziare a fare la bimba di cinque anni-…era impossibile.Più la guardavo più tentavo di convincermi che tutto questo non era vero non potevo vederla davvero,stavo sognando,tra poco sarebbe ricominciato il solito sogno e mi sarei svegliata urlando come sempre…Mi diedi dei pizzicotti per convincermene ,ma mi feci male e questo non fece altro che gettarmi nello sconforto ma ormai ero li, tanto valeva continuare. Salìì i gradini ora ero davanti al portone antico,avvicinai la mano ai battenti dalla testa di leone,non impolveriti .La alzai come per bussare ma mi fermai,mi sentivo ridicola,anche se qualcuno mi avesse aperto che avrei fatto?  Qual’era il motivo della mia visita?Cosa gli avrei detto?Mi resi conto di aver agito troppo d’impulso e la abbassai iniziando a ragionare sul dafarsi.Continuavo a tremare,dovevo calmarmi!

Devi entrare?”

Sussultai.Una voce.Quella voce.

Mi girai di scatto,a quella vista persi un battito.Era li,davanti a me in tutta la sua impossibile bellezza che mi sorrideva gentile.Sgranai gli occhi,il mio cuore iniziò a battere all’impazzata.

Boccheggiai qualcosa.

Svenni.

 

 

 

 

 

 

Eccolo qui…xD è apparso…

Grazie a chi continua a seguirla recensendo e a chi la legge soltanto…

Al prossimo chap

Baci..Lily

  
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